Guida alla preparazione dell`esame di Filosofia della Storia

GUIDA ALLA PREPARAZIONE DELL’ESAME
DI FILOSOFIA DELLA STORIA 2008-2009
Le seguenti 32 domande sono da intendersi come una guida alla preparazione dell’esame, nel senso
che forniscono una traccia dei punti qualificanti del programma, cioè dei punti su cui è consigliabile
soffermarsi nella fase di preparazione. Non si garantisce con ciò che le domande all’esame
riproporranno fedelmente una scelta delle presenti. Tuttavia la capacità di rispondere
articolatamente alle domande qui elencate rappresenta un criterio per giudicare se la propria
preparazione abbia raggiunto uno standard adeguato.
1. Qual è la collocazione paradossale della psicologia, come scienza della soggettività,
nell’ottica della fenomenologia trascendentale? E come vanno valutati in quest’ottica
introspettivismo e comportamentismo?
2. Cosa è per Husserl intenzionalità? Come si configura l’operare intenzionale rispetto alla
realtà sensibile? Cosa va sotto il nome di riempimento dell’intenzionalità?
3. Qual è il significato fenomenologico dei termini ‘rilievo’ (Abhebung), sensazione, dato
iletico ed affezione?
4. Qual è il significato delle nozioni di fusione, contrasto e campo visivo (o sensoriale in
genere)?
5. Cosa sono le cinestesi e qual è il nesso con la conoscenza percettiva per adombramenti?
6. Cosa significa ‘corpo vivente’ (Leib) in Husserl per differenza da corpo (Körper) e come si
configura la relazione del Leib con l’attività percettiva?
7. Cosa si intende per orizzonte esterno ed interno degli oggetti? Qual è il rapporto tra la
nozione di orizzonte e quella di mondo?
8. Qual è la differenza tra realtà in senso intenzionale (reell) e realtà extraintenzionale (real)?
9. Come si forma la dimensione primaria della temporalità? Qual è il significato di ritenzione e
protensione?
10. In che senso la coscienza costituisce i suoi oggetti? Qual è il nesso tra costituzione e
sedimentazione temporale?
11. Qual è il significato dei concetti di trascendentale e trascendente in Husserl?
12. In che senso le esperienze operano sempre come motivazioni e mai come cause?
13. Cosa significa che successione temporale si dà soltanto per una coscienza?
14. Che cosa va sotto il nome di presente vivente (lebendige Gegenwart) di contro al presente
della temporalità astratta?
15. Cosa sono le sintesi passive? Cosa sono le associazioni originarie nelle sintesi passive? E
cosa si intende in Husserl per ‘passività’?
16. In che senso protensioni e ritenzioni non sono ancora propriamente temporalità? In che
senso le ritenzioni motivano le protensioni?
17. Cos’è l’autoaffezione della coscienza ed in che senso si differenzia dall’autocoscienza?
18. Cosa si intende per fenomenologia statica e per fenomenologia genetica? Cosa significa che
le esperienze si sedimentano e operano come possibilizzazioni?
19. In che senso la nozione di ’oggettività’ si costituisce attraverso l’intersoggettività? Come si
profila la costituzione dell’intersoggettività nella soggettività?
20. Perché il soggetto trascendentale è detto da Husserl ego anonimo fungente?
21. Cosa sono Epoché e riduzione trascendentale? Cosa significa sospendere la validità
dell’atteggiamento naturale e dell’atteggiamento scientifico? Come interpreta Husserl il
cogito cartesiano nella prospettiva del metodo fenomenologico?
22. In che senso la fenomenologia è critica della metafisica scientistica (obiettivismo,
naturalismo)?
23. Cos’è la variazione eidetica e come si configura l’idea fenomenologica di ‘essenza’?
24. Che cos’è il mondo della-vita, e in che senso la dimensione soggettivo-relativa del mondodella-vita rappresenta la radice di ogni considerazione storica?
25. In che senso la matematizzazione della natura è un presupposto storico alla considerazione
fisica del mondo? Qual è il senso del costituirsi di una visione geometrica degli enti naturali
(plena)? Qual è il ruolo delle pratiche misurative nella costituzione degli oggetti della fisica
e delle ‘leggi di natura’?
26. Qual è il valore di verità attribuibile in una prospettiva non obiettivistica ai risultati della
scienza fisica e delle scienze della natura in genere? Che ruolo gioca nella determinazione
della tradizione scientifica l’utilizzo della scrittura e del disegno?
27. Come emerge il tema della storicità nell’ultimo Husserl? Come vi contribuisce la nozione di
temporalità della coscienza e quella di realtà oggettiva come validità intersoggettiva?
28. In che senso un’esistenza secondo ragione rappresenta l’entelechia propria dell’umanità? In
che senso ed in che limiti la filosofia e la scienza incarnano tale entelechia?
29. La rivendicazione della matrice eminentemente ‘europea’ della filosofia e delle scienze
legittima un’accusa di ‘etnocentrismo’ nei confronti di Husserl?
30. La presentazione della ragione e della verità come moventi primi della storia rendono
l’ultima riflessione di Husserl sovrapponibile con quella dell’idealismo tedesco di Fichte e
Hegel?
31. In che senso il telos della verità è innanzitutto rivolto ad un atto di auto-comprensione, autocollocazione nel mondo ed autodeterminazione? Nell’ottica di Husserl, fondare l’azione
dell’umanità storica nella ragione implica fondarla in una dimensione puramente cognitiva,
esente da influenze affettive, emozionali, passionali?
32. In che senso Husserl può rivendicare insieme la continuità con una tradizione (razionalismo
europeo) e al tempo stesso esigere che ogni analisi filosofica si collochi dal punto di vista di
un’ideale assenza di presupposti?