Appendice C: Ottica geometrica e dinamica di una particella Appendice C Ottica geometrica e dinamica di una particella L'analogia tra l'ottica geometrica e la dinamica di una particella permise a Louis-Victor Pierre Raymond de Broglie di ipotizzare che alle particelle microscopiche si potesse associare anche un'onda: questo portò al dualismo ondaparticella. Nell'appendice A abbiamo descritto l'ottica geometrica come caso limite dell'ottica ondulatoria. All'onda J œ E/35! P (C.1) di ampiezza quasi costante E e di fase P nel limite di - Ä 0 corrispondono i raggi soluzione dell'equazione dell'iconale lfPl œ 8 (C.2) o, prendendo il modulo quadro Š .P # .P # .P # ‹ Š ‹ Š ‹ œ 8# .B .C .D (CÞ3) L'equazione (C.2) discende anche dal principio di Fermat, che dice che l'onda percorre la traiettoria che minimizza il tempo di percorrenza X X œ( F E .= " F " œ ( 8 .= œ P @ - E - (C.4) Il cammino ottico P dovrà soddisfare $P œ $( F 8 .= œ ! (C.5) E da cui segue l'equazione (C.2). Vediamo le analogie con il moto di una particella di massa 7! e velocità @ e quindi che viaggia con impulso : œ 7! @ . Classicamente se ne può sempre determinare la traiettoria identificando l'impulso della particella in ogni istante. L'energia della particella libera è: I œ :# Î#7! . Dalla meccanica analitica sappiamo che la dinamica di un punto materiale può essere descitta dal principio di minima azione. Ovvero, richiedendo che il moto del sistema fra due istanti > œ !ß > sia tale che l'azione [ : . [ Ð;ß >Ñ œ ( LÖ;3 Ð>w Ñ×Ö;3 Ð>w Ñב.>w > (C.6) ! assuma un valore estremo in corrispondenza della traiettoria del moto: $[ Ð;ß >Ñ œ ! (C.7) Nella (C.6) L œ X H è la Lagrangiana (X energia cnetica e H hamiltoniana) del sistema. L non dipende esplicitamente dal tempo, ne dipende solo attraverso le coordinate, quindi il sistema é conservativo. Dalla equazione (C.7) si ottengono l'equazioni : Anno accademico 2009/2010 1 Appendice C: Ottica geometrica e dinamica di una particella `[ `[ œ :3 œ H Ð:ß ;Ñ `;3 `> (C.8) `[ `[ HÐ ß ;Ñ œ ! `> `; (C.9) o anche La (C.9) è l'equazione di Hamilton-Jacobi per l'azione [ calcolata lungo le traiettorie. Per un sistema conservativo costituito da una singola particella di massa 7 . e Ð;3 Ñ œ ÐBß Cß DÑ, (:3 œ 7; 3 ) œ 7@, con Hamiltoniana H(;ß :Ñ œ :# Î#7 Z Ð;Ñ, la (C.9) diventa `[ " `[ # Š ‹ Z Ð;Ñ œ ! `> #7 `; (C.10) Poiché H non dipende da >, si può provare a separare le variabili ; e > ponendo [ œ I> WÐ;Ñ (C.11) con I costante e W l'azione ridotta. La (C.10) diventa ÐfWÑ# œ #7ÐI Z Ñ œ #7X (C.12) dove X è l'energia cinetica. Poiché W dipende solo da Bß Cß D e non dipende dal tempo, le superfici WÐBß Cß DÑ œ costante sono fisse nello spazio e coincidono per la (C.11) con le superfici [ ÐBß Cß DÑ œ costante a > œ !. Fissato un tempo > Á ! si avrà che la superficie [ ÐBß Cß Dß >) œ costante coinciderà con la superficie WÐBß Cß D ) œ costante I>, e ad un istante >w > la superficie [ ÐBß Cß Dß >w ) œ costante coinciderà con la superficie w w WÐBß Cß DÑ œ costante I> . Cioé, la superficie [ ÐBß Cß Dß > ) œ costante é un fronte d'onda che si sposta nello spazio, coincidendo istante per istante con tutta la famiglia di superfici W œ costante ottenuta variando questa costante. Calcoliamo la velocità di questo fronte d'onda. Si può procedere come per il calcolo della velocità di fase di un'onda con fase istantanea data da k † < =>; in quel caso si poneva 5 †< => œ 5 † <w =>w œ costante (C.13) da cui differenziando @0 œ = vers 5 5 (C.14) Si può allora differenziare l'equazione [ Ð<ß >Ñ œ I> WÐ<ß >Ñ œ costante (C.15) ottenendo I.> fW † .< œ ! (C.16) cioè, per uno spostamnento . < perpendicolare alla superficie W œ costante, e quindi parallelo a fW , si ha Anno accademico 2009/2010 2 Appendice C: Ottica geometrica e dinamica di una particella .< I œ .> lfW l (C.17) Quindi, la velocità di fase di questo fronte d'onda è @0 œ I 8 lfW l (C.18) con 8 versore perpendicolare alla superficie W œ costante, e, per la (C.12) @0 œ È#7X I (C.19) Se @ indica la velocità della particella si ha X œ "# 7@, : œ 7@, e la (C.19) si può riscrivere @0 œ I : (C.20) Si ha perciò che @0 Á @, ma come vettori sono paralleli. Infatti @0 ha la direzione di 8, normale alla superficie [ œ costante e @ ha la stessa direzione poichè per la (C.8) si ha @œ " " " : œ f[ œ fW 7 7 7 (C.21) Come si vede l'azione calcolata lungo le traiettorie, cioè la soluzione dell'equazione di Hamilton-Jacobi, ci fornisce una descrizione ondulatoria del moto di una particella materiale. Si può verificare che la relazione (C.20) vale anche per una particella libera relativistica, purchè con E si intenda l'energia totale (l'energia cinetica più l'energia di riposo 7! - # , con 7! massa di riposo della particella). Analogia tra l'ottica geometrica e l'equazione di moto di un punto materiale Confrontiamo l'equazione dell'iconale P ÐfPÑ# œ 8# con l'equazione (C.12) per l'azione W ÐfWÑ# œ #7ÐI Z Ñ Si vede che l'una equazione si trasforma nell'altra con la sostituzione P Q W, 8 Q È#7ÐI Z Ñ Sempre in questo limite il principio di Hamilton della minima azione è analogo al principio di Fermat. Anno accademico 2009/2010 3