VELIATEATRO 2015 – XVIII EDIZIONE
PARCO ARCHEOLOGICO DI ELEA-VELIA (SA) – 3-22 AGOSTO
«LE RANE»: RIPORTARE IN VITA IL TEATRO PER GUARIRE LA CITTÀ
«KERKÍS. TEATRO ANTICO IN SCENA» NELLA COMMEDIA DI ARISTOFANE CHE CERCA UNA RISPOSTA ALLA CRISI
MERCOLEDÌ 5 AGOSTO LA TERZA SERATA. PRECEDE LO SPETTACOLO UNA PRESENTAZIONE A CURA DELLA PROFESSORESSA ELISABETTA MATELLI
In missione nell’oltretomba per trovare una soluzione alla crisi che affligge la città: urge far
risorgere il teatro riportando in vita Euripide, massimo rappresentante del genere. Questa la
premessa di «Le Rane», la commedia con cui Aristofane nel 405 a.C. vuole esprimere la decadenza
politica e culturale della sua Atene e cercare un antidoto al declino. Mercoledì 5 agosto (ore 21),
nella terza serata di VeliaTeatro 2015, il testo del grande commediografo greco è rappresentato
dalla compagnia «Kerkís. Teatro Antico In Scena», in collaborazione con il Corso di Alta Formazione
Teatro Antico in Scena dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. La regia è di Christian
Poggioni, la direzione drammaturgica è di Elisabetta Matelli, docente di Storia del teatro greco e
latino all’Università Cattolica di Milano e presidente dell’associazione «Kerkís. Teatro Antico In
Scena», che introdurrà lo spettacolo con una breve presentazione.
Un’opera sognante e immaginifica che diventa anche un viaggio avventuroso e ricco di colpi di
scena, fatto di incontri con personaggi del mito, mostri multiformi e animali stravaganti. Ma è
soprattutto un testo denso di riflessioni politiche, morali, poetiche, escatologiche, in grado di
trasmettere parole e pensieri significativi anche al pubblico moderno. L’inviato nell’Ade è il dio della
tragedia Dioniso, che, travestito da Eracle, insieme al fedele servo Xantia, parte alla ricerca di
Euripide, che come l’illustre collega Sofocle, era allora da poco scomparso, senza un degno erede.
Tra i numerosi incroci del grottesco viaggio anche quello con un coro di rane (da cui il bizzarro titolo
dell’opera). Infine l’incontro con Euripide ed Eschilo, che si disputano il titolo di più grande poeta
tragico. Dioniso a sorpresa sceglie di richiamare in vita il secondo, visto come esempio di valori e di
vivere civile. Incarnazione del teatro quale mezzo per formare persone oneste e corrette e
scongiurare il declino dell’intera comunità.
Frutto di un approfondito lavoro di ricerca sia dal punto di vista tecnico che scenografico, lo
spettacolo si distingue anche per l’uso delle maschere in pelle, realizzate dalla Scuola di Scenografia
dell’Accademia di Belle Arti di Brera in collaborazione con Zorba Officine Creative, che assumono un
ruolo fondamentale nella caratterizzazione dei personaggi. Gli interpreti sono: Federica Gurrieri,
Giulia Quercioli, Lorenzo Matino, Stefano Rovelli, Vito Sisto, Federica Scazzarriello, Marta Banfi,
Chiara Arrigoni, Simone Mauri, Livia Ceccarelli, Federica Dagonese, Eleonora Fedeli, Erica Gallesi,
Annachiara Fanelli, Susanna Folegatti. Le musiche sono di Adriano Sangineto, le scene di Dino Serra
su progetto dell’Accademia di Belle Arti di Brera, i costumi di Salvatore Averzano ed Elena Adamou.
L’associazione «Kerkís. Teatro Antico In Scena», fondata e formata da docenti, studenti ed ex
studenti dell’Università Cattolica di Milano, ha la finalità di promuovere la messinscena di teatro
classico greco e latino, unendo il fine della ricerca alla qualità ed esecuzione artistica.
Le due successive serate saranno ancora all’insegna della commedia con «Càsina» (martedì 11 agosto) e
«Menecmi» (mercoledì 12 agosto), opere di Plauto, rappresentate dalla compagnia «La Resistenza della
Poesia». Martedì 18 agosto, l’appuntamento con «Animula Vagula Blandula – Adriano, l’uomo», testo di
Flavio Marigliani, interpretato da Roberto Santi, per la regia di Sandro Nardi. Ultima serata di questa edizione,
sabato 22 agosto con «Sole», spettacolo di e con Valentina Capone, liberamente tratto da «Le Troiane» e da
«Ecuba» di Euripide.
La manifestazione, organizzata dalla Associazione Culturale Compagnia Michele Murino Cilento Arte, si
svolge con la partecipazione di: Soprintendenza Archeologia della Campania, Comune di Ascea, Parco
Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Pro Loco di Ascea, Regione Campania, Ente Provinciale per
il Turismo di Salerno; con il patrocinio morale dell’Università degli Studi di Salerno, con la collaborazione
scientifica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e in collaborazione con l’Università degli Studi
di Urbino Carlo Bo.
Botteghino 15 euro, 10 euro per bambini sotto i 12 anni. Navette gratuite dal parcheggio all’ingresso del
Parco Archeologico di Elea-Velia per l’acropoli dalle 19.30. Il pubblico potrà rifornirsi gratuitamente di acqua
in bottiglie. L’area degli spettacoli è dotata di servizi chimici. Durante il festival è presente un presidio della
Croce Rossa Italiana sezione di Agropoli. INFO: www.veliateatro.it – tel. 334 3266442 – Pro Loco di Ascea tel.
0974 9722330 – Arte’m (biglietteria del Parco Archeologico di Elea-Velia) tel. 0974 271016
UFFICIO STAMPA: BARTOLOMEO RUGGIERO - TEL. 329 3267300 - EMAIL [email protected][email protected]