Contenere un numero finito (e possibilmente piccolo) di
postulati
la definizione dei postulati viene da un lavoro di
osservazione empirica su processi molto generali
lo scopo dei postulati è di porre in relazione delle variabili
indipendenti a delle variabili dipendenti considerando
anche l azione delle variabili interferenti
I teoremi vengono ad essere i vari comportamenti
ipotizzati (previsti/dedotti) a partire dai postulati e che
devono essere verificati tramite la sperimentazione
Il progresso della scienza
Si verifica attraverso la verifica sperimentale dei teoremi.
Quando c è concordanza il sistema di postulati resta
valido.
Quando c è discordanza si ricerca l eventuale postulato
difettoso. Se non si trova nessun postulato difettoso può
darsi che se ne debba aggiungere uno nuovo.
Attraverso le verifiche sperimentali il sistema è autocorrettivo.
Privazione
(cibo, acqua, sesso, ecc.)
D (drive motivazione)
Ampiezza
Stimolazione
dolorosa
K (motivazione
all incentivo)
Entità della
ricompensa
Numero delle sessioni
di apprendimento
rinforzate
SHR
forza dell abitudine
SER
potenziale di
reazione
Velocità
Resistenza
all estinzione
I quattro stadi della teoria di Hull (un sistema in miniatura):
Variabili Indipendenti, Variabili Intervenienti (primo e secondo livello), Variabili dipendenti
Enunciazione verbale:
La forza dell abitudine che connette un dato stimolo ad una data risposta, può solo
rafforzarsi , tende ad una crescita asintotica e permanente
Enunciazione formale:
FAt=(K-(K/NS2))
Dove FAt=forza dell abituine al tempo t, NS= Numero i sessioni, K= limite dell asintoto
100
90
Rappresentazione grafica
80
Forza dell'abitudine
70
60
50
40
30
20
10
0
1
2
3
4
5
6
Tempo
7
8
9
10
Esempi di postulati
1) Ogni tipo di rinforzo tende a ridurre l intensità di una pulsione
e agisce sulla forza dell abitudine
2) La pulsione è uno stato temporaneo dell organismo
prodotto dalla privazione
3) L entità della ricompensa non produce nessun effetto sulla rapidità
in cui cresce la forza dell abitudine
Struttura fondamentale del sistema di Hull
a) Le variabili e il loro ancoraggio nell osservazione
b) Il rinforzo, la condizione primaria per la formazione
dell abitudine
c) L integrazione delle sequenze comportamentali mediante
le risposte anticipatorie
Teorie espresse in vari linguaggi formali:
- matematico analitico (Hull)
- programmi per computer (simulazioni)
Sistemi emergentisti:
-Sistemi dinamici Complessi,
- Reti Neurali,
- Algoritmi Genetici,
- Automi Cellualari
-Agents Based Algorithms
-Robot/agenti
Il comportamento è diretto ad una meta
Il comportamento fa frequentemente uso dei
sostegni ambientali come strumenti per
raggiungere la meta
Esiste una preferenza di scelta per le attività
strumentali o facili rispetto a quelle lunghe
o difficili (principio del minimo sforzo)
Costrutti che rappresentano processi o variabili
che mediano gli effetti delle variabili dello stimolo
(input) e della prestazione (output)
Esempi
Appetito
Abilità motoria
Ipotesi
Secondo Tolman il modello S R deve
trasformarsi nello schema S R S,
attribuisce al soggetto una rappresentazione
interna della meta.
Ovvero ha una mappa cognitiva delle
relazioni tra stimoli, le risposte e le
caratteristiche ambientali
Aspettative del premio
Apprendimento della posizione
Apprendimento latente
È stato ripetutamente osservato come diverse specie di vertebrati
(ratti, scimmie, gatti, piccioni, esseri umani) quando si trovano ad
apprendere a scegliere la corretta alternativa tra due opzioni (due
porte, due strade, due leve, ecc.) esibiscono, prima della
definitiva scelta, un prolungato e alternato comportamento di
fissazione delle alternative.
L organismo sostituisce l atto fisico del provare
concretamente a sceglierla (toccare, premere, percorrere,
ecc.) con l inibizione del movimento e il cambiamento
alternato della focalizzazione dell attenzione sulle due
alternative, per questo motivo ogni cambiamento di
fissazione è definito Vicarius Trial Error (VTE)
il numero di VTE è basso all inizio dell apprendimento e
cresce fin quando la percentuale delle risposte corrette
dell animale si approssimano all unità per poi crollare
rapidamente;
il numero di VTE è direttamente proporzionale alla
differenza che esiste tra gli stimoli da discriminare.
Stimolazione Sensoriale
1 - Analisi dell immagine
è la prima
stimolazione
sensoriale?
Calcola il parametro D (differenza di colorazione tra i
due stimoli)
Attribuisce di un livello di attrazione per ogni stimolo
Attribuisce una soglia di scelta per ogni stimolo
Si
No
3 - Attivazione dell effettore di Orientamento
La proto-fovea (sensori
centrali) focalizza un solo
stimolo?
No
Si
4 - Modifica delle variabili interne:
Diminuisce l Attrazione per lo stimolo focalizzato
Aumenta del livello di Attrazione dello stimolo non focalizzato
Aumenta la Tensione all avvicinamento (Scelta)
La tensione allo spostamento è superiore alla
soglia
No
di scelta?
Si
5Attivazione dell effettore di
Avvicinamento
6 - Fase di apprendimento
Lo stimolo è
quello corretto?
Si
-Diminuisce con probabilità D la soglia di scelta
associata allo stimolo
- Diminuisce con probabilità 1-D la soglia di
scelta associata allo stimolo non corretto
No
Abbassa tutte le soglie di
scelta
Uscita
Nell ultima pubblicazione della sua vita Tolman scrive:
.È senz altro possibile che questo sistema non sia all altezza dei canoni della ricerca
scientifica. Ma la cosa non mi preoccupa più di tanto. Mi è sempre piaciuto pensare
alla psicologia nei modi che mi risultavano più congeniali. Dal momento che tutte le
scienze, e in particolare la psicologia, si trovano immerse nell universo dell incertezza
e dell ignoto, il meglio che può fare ogni singolo studioso, e tanto più lo psicologo, è
seguire la propria inclinazione e i sia pur piccoli sprazzi di luce che intravvede sulla
propria strada, per quanto possa essere inadeguato questo modo di procedere.
Suppongo anzi, a dire il vero, che sia proprio questo ciò che facciamo tutti quanti. In
definitiva, l unico criterio sicuro da seguire è quello di divertirsi, e io mi sono divertito.
.
Da: Tolman E.C. (1959) Principles of porpusive behavior. In Psychology: A study of science
(a cura di S. Koch). New York: McGraw-Hill
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