Servizio Fitosanitario Regionale Osservatorio per le Malattie delle Piante batteri insetti funghi fitoplasmi virus Maculatura batterica - Bacterial spot of tomato; Bacterial spot of pepper Xanthomonas campestris pv. vesicatoria (Doidge) Dye. - Xanthomonas vesicatoria (Doidge) Vauterin et al. Sintomi Pomodoro Le infezioni si rendono manifeste soprattutto nelle coltivazioni di pieno campo, durante i mesi estivi. Su foglie si osservano maculature angolari di 2-3 mm di diametro, dapprima idropiche, poi necrotiche circondate da alone giallastro, in alcuni casi molto estesi. Ampie porzioni del lembo possono disseccare. Tali sintomi, su pomodoro, possono essere confusi con quelli causati da Pseudomonas syringae pv. tomato. Su frutto, le lesioni appaiono solitamente nel periodo compreso tra l’allegagione e l’invaiatura. Dapprima si evidenziano delle macchie idropiche di 1-3 mm di diametro, circondate da alone verdastro più scuro. In seguito, tali macchie tendono ad allargarsi ed infossarsi leggermente rispetto alla superficie del frutto. Le lesioni possono andare soggette a spaccature ed infezioni secondarie da parte di microrganismi saprofiti. Quando più lesioni confluiscono, gran parte del frutto risulta deformato. Su peperone, le pustole sui frutti appaiono leggermente rilevate rispetto alla superficie e tendono a screpolarsi. piante ospiti Pomodoro e peperone Epidemiologia Il batterio, di cui esistono numerose razze, viene diffuso prevalentemente attraverso semente infetta che il patogeno colonizza durante le fasi di lavorazione del frutto. Nell’ambiente di coltivazione può sopravvivere nei residui di vegetazione infetti ed interrati. Il processo infettivo è favorito da temperature comprese tra i 27 e i 34°C in concomitanza di elevata umidità dell’aria. Le microferite provocate dalla sabbia trasportata dal vento favoriscono moltissimo la penetrazione del batterio nella pianta. Prevenzione e lotta In vivaio - Prima della semina, immergere i semi in acqua a 56°C per 30 minuti; - Sterilizzare il terreno che ospiterà i semenzali; - Arieggiare i locali dopo le irrigazioni; - Evitare le irrigazioni “a pioggia”; - Utilizzare sempre vassoi nuovi. tipologia del patogeno Batterio da quarantena distribuzione geografica Il patogeno è diffuso in tutte le aree di coltivazione del mondo In coltivazione - Non acquistare piantine che presentino lesioni necrotiche sulle foglioline; Lesioni fogliari circondate da alone clorotico causate da Xanthomomnas campestris pv. vesicatoria. Segnalare eventuali casi sospetti a: Servizio Fitosanitario Regionale, - Osservatorio per le Malattie delle Piante. [www.arssa.abruzzo.it] Via Nazionale, 38 · 65012 Villanova di Cepagatti (Pescara) Tel. 085.977355(09) (17) (18) (20) (33) [e-mail: [email protected]] Maculatura batterica Maculature sui frutti non invaiati indotte da Xanthomomnas campestrispv. vesicatoria. Le lesioni indotte da Xanthomomnas campestris pv. vesicatoria sui frutti di pomodoro sono di dimensioni piuttosto ampie e circondate da un alone idropico. - Non eccedere nella densità d’impianto e nelle irrigazioni; - Dopo il trapianto, eseguire un trattamento con prodotti rameici, alla dose di 100 g/hl di prodotto commerciale. In serra - Adottare attrezzature che riducano la formazione di condensa sulle pareti; - Arieggiare la serra al mattino dopo aver irrigato; - Evitare assolutamente l’irrigazione a pioggia. Non porre i gocciolatori a ridosso della pianta; - Eliminare le foglie basali quando la pianta ha allegato la seconda corona; - Non eseguire legature, cimature o sfemminellature su piante bagnate; - Alla comparsa dei sintomi, trattare con i prodotti rameici, alla dose di 150 g/hl di prodotto commerciale, ogni 710 giorni, evitando i trattamenti quando le temperature rialzano. Rispettare il tempo di carenza (20 giorni) Sulle lesioni indotte dal battero, si possono moltiplicare microrganismi saprofiti responsabili di ulteriori approfondimenti delle maculature nei tessuti del frutto. in prossimità della raccolta; In pieno campo - In caso di forti infezioni, eseguire rotazioni con colture alternative (insalate, cereali, leguminose, cucurbitacee) per almeno 2-3 anni; - Alla comparsa dei sintomi, trattare ogni 10-12 giorni, con prodotti rameici alla dose di 150 g/hl di prodotto commerciale, rispettando i tempi di carenza. ed. 07/2006