Servizio Fitosanitario Regionale Osservatorio per le Malattie delle Piante batteri insetti funghi fitoplasmi virus Macchiettatura o picchiettatura batterica - Bacterial speck of tomato Pseudomonas syringae pv. tomato (Okabe) Young et al. Sintomi Nelle coltivazioni di serra le infezioni si verificano soprattutto in febbraio-aprile. In pieno campo, le infezioni sono fortemente dipendenti dalla presenza di continua ed elevata umidità dell’aria. Su fusto e foglie si evidenziano dapprima piccole aree idropiche, a contorno tendenzialmente angolare che, successivamente, necrotizzano assumendo colorazione nerastra. Tali lesioni sono solitamente circondate da alone clorotico. Su foglia le lesioni possono confluire provocando, in questi casi, necrosi su ampie porzioni del lembo. Su fusto si osservano “tacche” necrotiche a volte molto allungate. Su frutto compaiono in superficie piccole macchioline di 1-2 mm di diametro, di forma circolare circondate da un alone idropico di colore verdastro. Le lesioni, in seguito, risultano rilevate rispetto alla superficie del frutto e possono deturparlo. Sono frequenti i casi di infezioni confinate alle foglie e al fusto. Talvolta possono essere colpite anche le strutture fiorali. Epidemiologia Il patogeno viene diffuso prevalentemente mediante seme infetto che il batterio colonizza durante le fasi di lavorazione del frutto. Può sopravvivere nell’ambiente di coltivazione nei residui di coltivazione infetti ed interrati o sulla rizosfera di piante infestanti. Durante il ciclo vegetativo del pomodoro può dapprima risiedere latentemente sulla superficie fogliare e dar luogo alle infezioni palesi quando le condizioni ambientali diventano favorevoli alla sua veloce moltiplica- Semenziali di pomodoro con necrosi indotta da Pseudomonas syringae pv. tomato. In questi casi è bene non acquistare i semenzali. piante ospiti Il batterio infetta esclusivamente il Pomodoro tipologia del patogeno Batterio di qualità distribuzione geografica È diffuso in tutte le aree di coltivazione del pomodoro del mondo sia in serra che in pieno campo zione (temperature fra i 13 e i 25°C; umidità dell’aria superiore all’80%). In pieno campo, le microferite provocate dalla sabbia trasportata dal vento favoriscono moltissimo la penetrazione del batterio nelle foglie e nel frutto. Maculature fogliari causate da Pseudomonas syringae pv. tomato. Si noti il contorno tendenzialmente angolare delle lesioni. Segnalare eventuali casi sospetti a: Servizio Fitosanitario Regionale, - Osservatorio per le Malattie delle Piante. [www.arssa.abruzzo.it] Via Nazionale, 38 · 65012 Villanova di Cepagatti (Pescara) Tel. 085.977355(09) (17) (18) (20) (33) [e-mail: [email protected]] Macchiettatura o picchiettatura batterica Sintomi iniziali su bacche di pomodoro da Pseudomonas syringae pv. tomato. Prevenzione e lotta In vivaio - Utilizzare semente certificata per l’assenza del patogeno; - In ogni caso, prima della semina, immergere i semi in acqua a 56°C per 30 minuti; - Sterilizzare il terreno che ospiterà i semenzali; - Arieggiare i locali dopo le irrigazioni; - Utilizzare sempre vassoi nuovi. In coltivazione: Norme generali - Non acquistare piantine che presentino lesioni necrotiche sulle foglioline; - Non eccedere nella densità d’impianto; - Dopo il trapianto, eseguire un trattamento con prodotti rameici, alla dose di 80-100 g/hl. di prodotto commerciale. In serra - Adottare attrezzature che riducano la formazione di condensa sulle pareti; - Arieggiare la serra al mattino dopo aver irrigato; - Evitare assolutamente l’irrigazione a pioggia; - Non porre i gocciolatori a ridosso della pianta; - Eliminare le foglie basali quando la pianta ha allegato la seconda corona; - Non eseguire legature, cimature o sfemminellature su piante bagnate; - Alla comparsa dei sintomi, trattare con i prodotti rameici, alla dose di 150 g/hl, di prodotto commerciale ogni 710 giorni, evitando i trattamenti quando le temperature rialzano. Rispettare il tempo di carenza (20 giorni) in prossimità della raccolta; - Non lasciare residui vegetali infetti nel terreno. In pieno campo - In caso di forti infezioni, eseguire rotazioni con colture alternative (insalate, cereali, leguminose, cucurbitacee) per almeno 2-3 anni; - Utilizzare cultivar resistenti (chiedere alle ditte sementiere fornitrici di sementi); - Alla comparsa dei sintomi, trattare ogni 10-12 giorni, con prodotti rameici alla dose di 150 g/hl. Rispettare i tempi di carenza. Lesioni su frutti. Da notare che le diminuzioni delle singole tacche necrotiche restano piccole. ed. 07/2006