Verona capofila per l`Italia nello studio del genoma del cancro

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Verona capofila per l’Italia nello studio del genoma del cancro
di Sara Mauroner, 15.04.2010
Aldo Scarpa anatomo patologo molecolare, ordinario della facoltà di Medicina
L’università di Verona rappresenta l’Italia nel consorzio internazionale
“Genoma del cancro” (www.icgc.org). La notizia verrà pubblicata
giovedì 15 aprile sulla rivista Nature (http://www.nature.com/) in un
articolo dedicato a questa importante iniziativa scritto da più di 200
autori coinvolti nel grande sforzo di sequenziare il genoma di 25.000
campioni di tumore. Verona porterà il proprio contributo insieme ad
Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, Gran
Bretagna, India, Spagna e Stati Uniti. Si tratta di quella che oggi è
considerata la sfida più ambiziosa della ricerca biomedica dopo il
progetto “Genoma umano”.
La notizia. Il gruppo di ricerca dell’ateneo di Verona, guidato da Aldo Scarpa
anatomo patologo molecolare, ordinario della facoltà di Medicina e direttore
del centro “Arc-net – Alleati per la ricerca sul cancro” (www.arc-net.it), avrà il
compito di sequenziare il Dna dei tumori endocrini ed esocrini rari del
pancreas. Un impegno di grande valore sostenuto dallo stesso ministro
all’Istruzione, Università e Ricerca Maria Stella Gelmini che, a sostegno dell’impegno preso dal Rettore
Alessandro Mazzucco con il consorzio internazionale, ha garantito un finanziamento di otto milioni di euro,
durante la sua visita a Verona il 12 di marzo. “Siamo orgogliosi di rappresentare l’Italia in questo progetto
destinato a segnare una pietra miliare nella lotta contro i tumori – dichiara il Rettore Alessandro Mazzucco –
identificare le mutazioni che causano il cancro è un obiettivo di altissimo valore per il futuro della scienza e della
medicina e porterà alla possibilità di cure personalizzate per i pazienti”.
L’Università di Verona e i tumori rari del pancreas. A rendere possibile l’ingresso di Verona nel consorzio
internazionale in rappresentanza dell’Italia è stato Arc-Net centro di ricerca dell’Università e dell’Azienda
ospedaliera universitaria. Il centro è stato fondato da Aldo Scarpa nel luglio 2008 grazie al lascito della signora
Miriam Cherubini e della Fondazione Cariverona. Arc-Net vanta un know how di eccellenza per la ricerca
molecolare nel campo della tipizzazione delle anomalie del Dna presenti nei tumori. Nell’ambito del consorzio
internazionale l’équipe veronese ha come progetto proprio dell’Italia l’obiettivo di sequenziare 250 campioni di
tumori endocrini ed esocrini rari del pancreas. Questi campioni sono raccolti e conservati in una biobanca di alto
profilo scientifico organizzata e gestita da Arc-Net grazie alla quale il gruppo veronese affianca anche il gruppo
australiano nell’analisi del tipo più comune di cancro del pancreas. I campioni di tumori provengono in prevalenza
dal gruppo interdisciplinare per il cancro del pancreas dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona
diretto da Paolo Pederzoli. Tale gruppo è uno dei tre maggiori poli mondiali nella cura e nella ricerca scientifica
su questo tipo di tumore ed ha oggi una delle più grandi casistiche di materiali e di informazioni clinico
patologiche relativa a questo tipo di neoplasie. Collaborano al progetto Rita Lawlor, project manager di Arc-Net e
Massimo Delledonne associato di Genetica Agraria del centro di genomica funzionale dell’ateneo veronese. Ogni
anno sono circa 7.000 le persone colpite da tumori del pancreas in Italia e più di 40.000 in Europa. Viene
considerato un vero e proprio “assassino”: la quarta causa di morte per tumore nel mondo occidentale con una
sopravvivenza a 5 anni di appena il 5%. I tumori del pancreas possono originare sia dalla porzione esocrina che
endocrina della ghiandola. I tumori più frequenti sono del tipo adenocarcinoma e rappresentano il 90% dei casi. I
restanti tipi tumorali comprendono tumori endocrini, e tumori esocrini cistici o intraduttali. La diagnosi
differenziale tra adenocarcinoma, tumori esocrini rari e tumori endocrini del pancreas è molto importante sia per
la prognosi che per le implicazioni terapeutiche.
Analisi del problema. In tutto il mondo, nel 2007, più di 7 milioni e mezzo di pazienti sono morti per cancro e
sono stati diagnosticati più di 12 milioni di nuovi casi. A meno di progressi nella conoscenza e nel controllo del
cancro, questi numeri sono destinati a salire a 17 milioni e mezzo di morti e a 27 milioni di nuovi casi nel 2050.
Una volta si pensava al cancro come ad un’unica malattia, mentre ora si è compreso che consiste in un vasto
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numero di condizioni diverse. In quasi tutte le forme, tuttavia, il cancro cambia il progetto genetico, o genoma,
delle cellule e provoca alterazioni nei normali meccanismi biologici portando ad una crescita cellulare
incontrollata. Poichè le modificazioni nel genoma sono spesso specifiche di un particolare tipo o stadio di
tumore, la mappatura sistematica dei cambiamenti che accadono in ogni cancro potrebbe fornire le basi per
identificare nuove terapie e strategie per la diagnosi e la prevenzione.
Il consorzio internazionale genoma del cancro. Il consorzio internazionale genoma del cancro è un
consorzio tra istituzioni scientifiche creato per dare inizio e coordinare i progetti di ricerca che nel mondo hanno
in comune lo scopo di creare una mappa delle mutazioni del Dna genomico dei diversi tipi di tumore conosciuti.
Il consorzio coordina lavori su larga scala, già in atto e futuri, per comprendere i cambiamenti del genoma
coinvolti nel cancro. Le informazioni sul genoma accelereranno la possibilità di sviluppare metodi più efficaci per
la diagnosi, il trattamento e la prevenzione di molti tipi di tumore. Saranno analizzati 25.000 campioni di tumori
raccolti in tutto il mondo nei rispettivi diversi organi del corpo umano compresi sangue, cervello, mammella,
colon, rene, fegato, polmone, pancreas, stomaco, cavità orale e ovaio. Questa raccolta di dati sul genoma avrà
immediato riscontro per la comunità scientifica che fa ricerca sul cancro. Definirà il cancro in sottotipi che
avranno rilevanza clinica e che potranno essere usati per determinare la prognosi della malattia e il suo
trattamento permettendo inoltre lo sviluppo di nuove terapie.
Le organizzazioni e i centri che partecipano al consorzio internazionale seguono identiche normative per il
consenso informato e la tutela della privacy per essere certi che tutti i campioni di tessuto siano codificati e
conservati in modo da proteggere l’identità dei pazienti partecipanti allo studio. Per rendere massimo il beneficio
pubblico derivato dalla ricerca dei membri i dati saranno resi rapidamente disponibili ai ricercatori competenti.
Inoltre, tutti i partecipanti al consorzio sono d’accordo di non fare richiesta di brevetti o rivendicare altre proprietà
intellettuali sui dati provenienti direttamente dai progetti del consorzio. Gli studi sui carcinomi di mammella,
fegato e pancreas hanno già generato una serie di dati che sono ora disponibili sul sito. L’analisi del genoma di
questi tumori è stata condotta dai membri dell’ Icgc in Gran Bretagna (mammella), Giappone (fegato), Australia
e Canada (pancreas). I dati sono raccolti nel centro di coordinamento dati che si trova all’“Ontario Institute for
Cancer Research” a Toronto.
I leader dell’Icgc presenteranno i dati relativi ai progressi nei rispettivi progetti durante le diverse sessioni della
conferenza annuale dell’“American Association for Cancer Research” che si terrà a Washington dal 17 al 21
aprile. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sulle attività del Consorzio Icgc é possibile visitare il sito .
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