7 Agosto 2012 La chemio può aumentare la crescita dei tumori Dagli Stati Uniti arriva la scoperta della possibilità della chemioterapia di peggiorare la situazione dei pazienti colpiti da metastasi. L’interesse si sposta sullo sviluppo delle cure oncologiche personalizzate. - Giorgia Gobbo – 7 agosto 2012 Sul Nature Medicine è stata pubblicata la ricerca del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, che annuncia l’effetto controproducente della chemioterapia per i tumori in stato avanzato. La chemio è infatti tossica per i tessuti sani e li stimola alla produzione di sostanze che difendono l’organismo dall’effetto dei farmaci, favorendo la crescita delle cellule tumorali. Circa il 90% dei pazienti con masse tumorali maligne sviluppano infatti resistenza alla cura. La causa è da attribuire ai fibroblasti, cellule in grado di produrre una particolare proteina nota come WNT16B; la chemioterapia produce un notevole incremento di tale sostanza, il quale provoca la crescita del tumore. La principale causa del fallimento nel trattamento dei tumori in stadio avanzato è l’impossibilità di usare la dose di farmaco necessaria a liberare definitivamente i pazienti dalla malattia, perché altamente tossica. “In laboratorio siamo potenzialmente capaci di curare ogni tipo di cancro, il problema è che in vivo non possiamo usare quelle stesse quantità di sostanze, poiché per gli esseri umani quei farmaci a quelle dosi sono letali”, spiega Peter Nelson, coordinatore dello studio. La soluzione potrebbe trovarsi nello sviluppo di cure oncologiche personalizzate mirate alle sole cellule tumorali. “I trattamento contro il cancro – continua Nelson – si evolvono nella direzione di sempre maggiore specificità, in modo da colpire i soli motori molecolari del cancro e lasciare intatti altre cellule e il Dna contenuto al loro interno . I risultati dimostrano anche che l’ambiente microscopico intorno al tumore può influenzare la riuscita delle terapie”. www.aed-femminismo.com