DIGNITA’ DELLA PERSONA
Evitare il dolore inutile nelle strutture socio-sanitarie accreditate
per anziani e disabili
LA VALUTAZIONE DEL DOLORE NELLA
PERSONA COLLABORANTE E NON
COLLABORANTE: IL RICONOSCIMENTO E LE
SCALE DI VALUTAZIONE
9/12/2013:
Consiglia Arena
12/12/2013:
Clelia D’Anastasio
16/12/2013:
Rossella Lolli
17/12/2013:
Antonella Tragnone
Specificità della rilevazione del dolore
nell’anziano
•
Spesso si tratta di un dolore multifocale,
multifattoriale e con manifestazioni atipiche
•
Vi può essere incapacità nel sapere identificare e
riferire il proprio dolore da parte di coloro che
hanno difficoltà di comunicazione o un problema
cognitivo
•
•
Pazienti con Demenza possono esprimere il loro
dolore in modi che sono piuttosto diversi da quelli
di persone anziane senza demenza, in particolare
nelle fasi più avanzate di malattia
Perciò la complessità e l’inadeguatezza dei sistemi
di rilevazione del dolore porta inevitabilmente al
sottotrattamento del dolore stesso
•
•
Le differenze di risposta al dolore di questi soggetti
possono fare sotto o sovra stimare il dolore.
E' quindi molto importante la conoscenza del
paziente
Understanding Pain in Patients With Intellectual Disabilities
Marilyn Masterson, BA, BSN, MSN, RN, PhD. Am Nurs Today. 2011;6(10)
Role of medical conditions in the exacerbation of self-injurious behavior: an exploratory study
Bosch J, et al.Ment Retard 1997;35(2):124-30
•
•
Le persone con disabilità intellettiva possono
manifestare il dolore con modalità atipiche
Autolesionismo o aggressività possono essere
modalità di espressione del dolore
Quando il soggetto non è più in grado di comunicare ,
il dolore da sintomo (ri-)diventa segno
Trabucchi 2004
L’operatore deve pertanto saper recepire e rilevare il dolore
tramite il linguaggio “non verbale” del corpo, con:
L’osservazione
L’ascolto
La Valutazione del dolore nell’anziano
1.
2.
3.
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3.
Le indicazioni dell’American Geriatric Society
L’osservazione del paziente dovrebbe focalizzarsi sui seguenti
indicatori comportamentali:
Espressioni facciali che esprimono disagio, sofferenza, paura
Verbalizzazione, in particolare lamento, pianto, urlo
Movimenti corporei finalizzati all’assunzione di posizioni
antalgiche o alla protezione di parti del corpo
Modificazioni delle relazioni interpersonali
Modificazioni delle abituali attività
Modificazioni dello stato mentale
AGS 2002
Dolore e sintomi psico-comportamentali
Dolore e manifestazioni
comportamentali
La comparsa di comportamenti incongrui
(aggressività, oppositività, deliri, ecc) deve
essere attentamente considerata poiché il
disturbo comportamentale può essere un
equivalente
dell’espressione
di
una
sensazione dolorosa che causa forte disagio
al paziente
Gerarchia delle raccomandazioni
1. ottenere una autovalutazione
2. ricercare le potenziali cause
del dolore
3. osservare il comportamento
del paziente
4. ottenere informazioni dallo
staff e dai familiari/caregiver
5. effettuare il trattamento
farmacologico
Nelle CRA il personale di
assistenza svolge un ruolo chiave
e di dimostrata efficacia nel
riconoscimento del dolore (Fisher
et al, 2002; Mentes et al, 2004). La
formazione su tale tema
dovrebbe far parte del loro
percorso di studio.
Nei reparti per acuti ed in altre
situazioni in cui il personale non
ha una prolungata conoscenza del
pz, i familiari hanno un ruolo
importante nell’individuare
comportamenti che possono
essere espressione di dolore
(Cohen Mansfield 2002; Shega et al 2004)
La valutazione del dolore nei servizi socio-sanitari per
anziani e disabili: chi valuta?
•Le strutture Socio-sanitarie per anziani e disabili si caratterizzano per la presenza di
un’equipe multidisciplinare con il coinvolgimento nel processo assistenziale di molti
operatori con competenze diversificate, ma tutti hanno una buona conoscenza
dell’utente
•Pertanto si ritiene che, oltre agli infermieri, tutti gli operatori,in particolare quelli
prevalenti in termini di presenza e di continuità, debbano essere coinvolti nella
rilevazione e monitoraggio del dolore
• Quindi, è necessario che qualunque operatore coinvolto nel processo
assistenziale sia allertato a cogliere il primo segnale di cambiamento e sia in grado
di attivare in modo tempestivo le figure sanitarie di riferimento
•Anche la persona e i suoi familiari debbono essere informati, sensibilizzati e
responsabilizzati rispetto all’approccio proposto
Come valutare il dolore nelle persone
accolte nei servizi socio-sanitari
Fino a quando le capacità di comunicazione
verbale sono conservate, è preferibile usare le
scale di autovalutazione
Come valutare il dolore nelle persone
accolte nei servizi socio-sanitari
VAS
VRS
NRS
Scala
“espressio
ni
facciali”
Come valutare il dolore nelle persone
accolte nei servizi socio-sanitari
Come valutare il dolore nelle persone
accolte nei servizi socio-sanitari
Il comitato regionale per la lotta al dolore, in
attuazione della L. 38/2010, ha scelto di adottare
la scala numerica NRS – già ampiamente diffusa in
Emilia Romagna – quale strumento unico per
misurare il dolore sia in ospedale, sia sul territorio,
nell’ambito del programma regionale “Ospedale e
territorio senza dolore”
NRS
Nessun
dolore
il peggior
dolore
immaginabile
Si chiede al soggetto di selezionare il numero da 0 a 10 che meglio descrive
l’intensità del dolore
Scala unidimensionale, consente una valutazione quantitativa dell’intensità
del dolore, sensibile, abbastanza facile da comprendere, può essere
somministrata anche a soggetti con deficit visivi.
Non richiede l’uso di carta e penna. Può essere utilizzata anche in
interviste telefoniche.
E nelle persone affette da Demenza?
Dolore e Demenza iniziale
La Demenza non è un fenomeno “tutto o nulla”,ma è
un processo dinamico……
la capacità di comprendere e di esprimersi non
declina improvvisamente
Dolore e Demenza severa
La valutazione del dolore nei pazienti affetti
da Demenza in fase avanzata rimane
sicuramente difficile e un corretto
riconoscimento è una sfida quotidiana
Problema aperto:
correlazione tra dolore e disturbi del
comportamento
Come valutare il dolore nelle persone
accolte nei servizi socio-sanitari e non in grado di
esprimersi
O SCALE OSSERVAZIONALI
BMC Geriatr. 2006 Jan 27;6:3.
Pain in elderly people with severe dementia: a systematic review of behavioural pain assessment tools.
Zwakhalen SM, Hamers JP, Abu-Saad HH, Berger MP.
La metanalisi su 29 pubblicazioni scientifiche
relative agli strumenti di valutazione del dolore e
del comportamento conclude che la maggior parte
delle scale sono ancora in corso di sviluppo e
mostrano qualità psicometriche moderate
Z Gerontol Geriatr. 2012 Jan;45(1):45-9. doi: 10.1007/s00391-011-0272-4. Epub 2012
Jan 27.
Pain and dementia: a diagnostic challenge.
Lukas A, Schuler M, Fischer TW, Gibson SJ, Savvas SM, Nikolaus T, Denkinger M
Finchè è possibile, si devono utilizzare scale di
autovalutazione del dolore. Nella demenza
avanzata è necessario utilizzare strumenti di
valutazione del comportamento legato al
dolore, nonostante al momento non siano
ottimali: in particolare, la PAINAD per l’uso
quotidiano o la PACSLAC ad intervalli più lunghi.
E’ comunque necessario raccogliere tutte le
ulteriori possibili informazioni circa il dolore.
Arch Gerontol Geriatr. 2007 Mar-Apr;44(2):175-80. Epub 2006 May 30.
The Italian version of the pain assessment in advanced dementia (PAINAD) scale.
Costardi D, Rozzini L, Costanzi C, Ghianda D, Franzoni S, Padovani A, Trabucchi M.
Lo studio suggerisce che la versione italiana della
PAINAD è un buon strumento di valutazione del
dolore nei soggetti con demenza moderata