Psicopatologia clinica dell’Autismo in età adulta nella prospettiva della Qualità di Vita Luigi Croce, Croce MD, MD Psichiatra, Psichiatra Psicoterapeuta Professore di Pedagogia Speciale Centro Studi Psico Medico Pedagogico della Mediazione Via S. Berardino, 28/a Eboli (Sa) – Via Cipro, 96 Brescia (Bs) www.cspdm.org 1 Orientamento 1. Il problema della Psicopatologia nei DGS 2. I modelli integrati per la gestione clinica ed educativa della psicopatologia in corso di DGS nella prospettiva della qualità di vita 3. Le procedure d operative i 4. Il “caso” dei disturbi del comportamento p 5. Indicazioni per la buona prassi U a gocc Una goccia ad d’acqua acqua cche e ssi spande, le fluttuazioni delle popolazioni animali, la linea frastagliata della costa, costa i ritmi della fibrillazione cardiaca, l’evoluzione delle condizioni meteorologiche, g la Grande Macchia Rossa di Giove, gli errori del computer, le oscillazioni dei prezzi prezzi, il funzionamento umano…(nda) appartengono al regno dell’informe, dell’imprevedibile, dell’irregolare…in una parola al caos James Gleick, “Caos”, Rizzoli, 2001 Premessa: ll’annosa annosa questione • I comportamenti t ti problematici bl ti i originano i i all’interno del disturbo mentale? • I comportamenti problematici esprimono invariabilmente una reazione disadattiva ad uno stimolo esterno o interno? Soluzione • Diagnosi clinica e comportamentale corrette e congr congruenti enti • Piani di Trattamento adeguati Approccio tradizionale dicotomico alla Psicopatologia della Disabilità Intellettiva e dell’Autismo Modello Clinico Modello C Comportamentale t t l Malattia Psichiatrica Comportamento disadattivo dis-funzionale Sintomo Bersaglio Comportamentale Analisi Funzionale Trattamento Training personale / modifica ambientale Letteratura Challenging behavior and co‐morbid co morbid psychopathology in adults with intellectual disability and autism spectrum disorders Jane McCarty, Colin Hemmings, Eugenia Kravariti, Katharina Dworzynski, Geraldine Holt, Nick Bouras, Elias Tsakanikos Resecarci in Developmental Disabilities, 31 (2010) 362‐366 Comorbid psychopathology with autism spectrum disorder in children: an overview Johnny Matson, Marie S. Nebel‐Schwalm Research in Developmental p Disabilities, 28 ((2007)) 341‐352 Comorbid p psychopathology y p gy in adults with Autism Spectrum p Disorders and Intellectual Disabilities Santino LoVullo, Johnny Matson Research in Developmental Disabilities, 30 (2009) 1286‐1296 Fenotipo comportamentale tipico quadro clinico di anomalie motorie, cognitive, di linguaggio e sociali, strettamente associato ai disturbi biologici. In alcuni casi si può costituire un disturbo psichiatrico Visione sincronica Esiste g già un modello integrato g di spiegazione p g della fenomenologia psicopatologica in corso di DI/DGS Apprendimento sulla base della Memoria Procedurale Interazione Eziologia Funzione Livello della lesione Me enomazione Biologico (Struttura) Ambito dell’osservazione Il comportamento problematico ha una causa mono o multifattoriale Spiegazione Causale Funzionale (Funzione) Disabilità Ambiente Ambiente Disturbo Di t b M Mentale t l (Malattia) Fenotipo Comportamentale (Funzionamento In-capacity) Circolo vizioso del rinforzo P f Performances Comportamenti Comportamento Problematici Spiegazione Funzionale Il comportamento t t problematico bl ti è un messaggio al contesto Ri-Apprendimento + Intervento Clinico sulla ll base b della d ll Memoria M i Procedurale P d l Interazione Eziologia Funzione Livello della lesione Me enomazione Biologico (Struttura) Ambito dell’osservazione Il comportamento problematico ha una causa mono o multifattoriale Spiegazione Causale Funzionale (Funzione) Disabilità Ambiente Ambiente Disturbo Di t b M Mentale t l (Malattia) Fenotipo Comportamentale (Funzionamento In-capacity) Circolo vizioso del rinforzo P f Performance Comportamento Comportamento Comportamento problematico Funzionale Spiegazione Funzionale Il comportamento t t problematico bl ti è un messaggio al contesto i Functioning, Quality of Life and Supports Dyachronic-longitudinal View, Croce e Leoni,, 2006, modified QdV Buntinx’Compass F X QdV S SIS Support Needs Supports to provide Diagnosis . Support Intervent Intervent. Actual A t l Support F Obiective Obi ti e Strategy Activities Resources ICF – AAIDD 10° System Time QdV= f (F + S + ?) Luigi Croce UCSC ANFFAS Integrated Quality of Life oriented Planning Croce 2010 QoL real distribution Personal support needed ICF AAIDD SIS Institutional d down effect ff t F0 F1 What is important p to/for / Functional balancing Personalizing Pl Planning i F for Standard QoL Barriers Facilitators ICF, Classificazione Internazionale del Funzionamento e della Salute. Dalla prospettiva sanitaria alla prospettiva bio‐psico‐sociale Disabilità = risultante della condizione di salute in un ambiente sfavorevole Il modello di salute e di disabilità ICF è un modello biopsicosociale che coinvolge tutti gli ambiti di intervento delle politiche pubbliche ed in particolare le politiche di welfare, la salute, l’educazione, il lavoro Profilo ICF: Performances Performances, Capacities e Sostegni in atto ATTIVITA' E PARTECIPAZIONE performanc e d110 Guardare d950 Vitad940 politica e cittadinanza d115d140 Ascoltare Diritti umani Imparare a leggere 4 d930 Religione e spiritualità d145 Imparare a scrivere d920 Ricreazione e tempo libero d150 Imparare a calcolare… 3,5 d910 Vita nella comunità d175 Risoluzione di problemi 3 d870 Autosufficienza economica d210 Intraprendere un compito… 2,5 d220 Intraprendere compiti articolati d860 Transazioni economiche… 2 d310 Comunicare con ‐ ricevere ‐… d810 Istruzione informale 1,5 d315 Comunicare con ‐ ricevere ‐… d770 Relazioni intime 1 d760 Relazioni familiari d330 Parlare 0,5 d750 Relazioni sociali informali d 0 Relazioni d740 l i i fformalili d730 Entrare in relazione con estranei d720 Interazioni interpersonali… d710 Interazioni interpersonali… 0 d335 Produrre messaggi non‐verbali d3 0 Conversazione d350 i d430 Sollevare e trasportare oggetti d440 Uso fine della mano… d450 Camminare d470 Usare un mezzo di trasporto… d660 Assistere gli altri d475 Guidare d640 Fare i lavori di casa d510 Lavarsi d630 Preparare i pasti (cucinare, etc.) d620 Procurarsi beni e servizi (fare… d520 Prendersi cura di singole parti… d570 Prendersi cura della propria … Bisogni corporali d560 Bere d540d530 Vestirsi d550 Mangiare 10/11 AAIDD Modello dei Sostegni FUNZIONAMENTO INDIVIDUALE FUNZIONAMENTO INDIVIDUALE DOMINI QdV D DIMENSION NI MODELL LO AAMR PROGRAMMAZIONE SOSTEGNI Benessere Emozionale Benessere Fisico Benessere Materiale Sviluppo Personale Relazioni Interpersonali Autodeterminazione Inclusione sociale Diritti ed empowerment Profilo SIS dei Bisogni di Sostegno Attenzione!: Bisogni di sostegno non ordinari di tipo comportamentale alti Le Fasi del Programma g ① ② ③ ④ ⑤ ⑥ ⑦ ⑧ La presa in carico ed il contratto di servizio L’ assessment o valutazione iniziale Il Bilancio Ecologico L d La definizione fi i i d deglili Obi Obiettivi tti i La pianificazione dei Sostegni La programmazione e l’attuazione dei Sostegni Il monitoraggio in itinere La valutazione degli esiti (Outcomes) Modello Interazionale per le malattie Autismo e QdV) Fatt Rischio Grado di QdV Grado di salute P/F Grado di Funzionamento Umano disabilità/abilità Fatt Protettivi INTERVENTI SANITARI INTERVENTI INTEGRATI INFERMIERI MEDICI EDUCATORI Approccio Medico • Valutazione Medica e confronto multidimensionale • Diagnosi Medica funzionale (CIRS) ‐ INTEGRATA • Tracciare profilo dei bisogni di sostegno • Definizione obiettivi del trattamento e gli indicatori clinici/QdV • Definire il piano dei trattamenti • Prescrizione P ii EBM • Monitoraggio M it i AR, AR funzionamento f i t individuale, indicatori QdV • Revisione periodica interventi farmacologici e non (dosaggi, AR, Indicatori clinici/QoL) alla luce del mantenimento del funzionamento individuale e degi indicatori di QdV Chiodelli 2011 Approccio Infermieristico A P P R O C C I O / I N T E G R A T O • Valutazione funzionale ed ecologica, e confronto multidimensionale • Diagnosi Funzionale (Sistema NANDA) ‐ INTEGRATA • Tracciare profilo dei bisogni di sostegno (sitema NANDA) • Definire obiettivi di trattamento (NOC), e gli indicatori clinici/QdV • Definire il p piano dei trattamenti ((NIC)) • Trattamenti E.B.P. per: 9 Incrememento abilità 9 Decremento Comp. Problema 9 Modificazioni ambientali • Monitoraggio funzionamento individuale (NOC), indicatori QoL • Revisione periodica interventi alla luce del mantenimento t i t del d l funzionamento f i t individuale i di id l e degli indicatori di QdV Approccio Psichiatrico • Valutazione Psichiatrica e confronto multidimensionale • Diagnosi Psicopatologica dimensionale (tratto/stato) ‐ INTEGRATA • Tracciare profilo dei bisogni di sostegno • Definizione obiettivi del trattamento e gli indicatori clinici/QdV • Definire il piano dei trattamenti • Prescrizione EBM • Monitoraggio AR, funzionamento individuale, indicatori QdV • Revisione periodica intervento psicofarmacologico (dosaggi, AR, Indicatori clinici/QoL) alla luce del mantenimento del funzionamento individuale e degi indicatori di QdV Chiodelli, 2011 Approccio Psicoeducativo I N T E G R A T I V E / A P P R O A C H • Valutazione funzionale ed ecologica, e confronto multidimensionale • Diagnosi Funzionale/ Profilo Funzionale ‐ INTEGRATA • Tracciare profilo dei bisogni di sostegno • Definire obiettivi di trattamento e gli indicatori clinici/QdV • Definire il piano dei trattamenti • Trattamenti E.B.P. per: 9 Incrememento abilità 9 Decremento Comp. Problema 9 Modificazioni ambientali • Monitoraggio funzionamento individuale, indicatori QoL • Revisione periodica intervento psico‐ educazionale alla luce del mantenimento del f i funzionamento t individuale i di id l e degl d l indicatori i di t i di QdV Matrice di Progettazione Ecologica: input dei dati DA RE/C F ICF A BM Quali sono i BF desideri della Persona? BE AD SP RI IS DE Quali richieste comportamentali? Adattamento Vineland BB PnA QI Sono soddisfatti i bisogni di base? PS BS SIS RD Att E Quale Ci sono CP fattibilità in o Psicopatol. termini di che ostacolo risorse? la Qdv? Si rilevano performances che l’ambiente ora non chiede? Qual è il profilo ICF in relazione agli ecosistemi di adattamento e soddisfazione? CP PH Cosa mi dice la SIS? Ci sono malattie somatiche che ostacolano la QdV? Quanto incide la gravità del QI? Punto di equilibrio o integrazio one QdV Obb SCHEMA DI INTERPRETAZIONE E INTERVENTO SECONDO IL MODERNO APPROCCIO COGNITIVO ‐ COMPORTAMENTALE Evento Problematico Assessment Funzionale Ipotesi sul Valore Funzionale del Comportamento Intervento Sostituzione Comportamento Problema Riduzione Ipotesi organica organica: effetto autostimolatorio; particolari patologie Comportamento Isofunzionale Incremento DIST. CONDOTTA: Relazione Organismo‐ Organismo g ‐Ambiente e Vulnerabilità Bio‐ Bio‐Psico Psico‐‐Sociale Vulnerabilità bio psichica FATTORI PRECIPITANTI Es.: Variabili ambientali, Variabili educative Variabili sociali/relazionali A Situazione stimolo: ‐ Antecedenti interni (prossimi/remoti) ‐ Antecedenti esterni (prossimi remoti)) (p FATTORI PREDISPONENTI Es: Malattie, Particolari sindromi Sindrome premestruale, Affezioni dolorose, Spossatezza, Fame, Sete Farmaci, Farmaci Deficit cognitivi, cognitivi Deficit Comunicazione, Deficit Abl Relazionali B Liberamente ricavato da M. Pilone (1997) Feedback esterno Ambiente/Contesto C Feedback interno Filtro sensoriale e cognitivo: ‐ Percezione degli stimoli ‐ Rappresentazioni e Costruttii iinternii ‐ Apprendimenti precedenti ‐ Modello del mondo ‐Sistema dei valori ‐ ecc. Risposta emozionale correlata: ‐ Risposte emozionali ‐ Risposte fisiologiche FATTORI DI PROTEZIONE Es : Tutti i punti di forza (abl Es.: (abl)) della persona ed in particolare quelli che sono isofunzionali al CP D Risposta comportamentale manifesta verbale motoria E Conseguenze ambientali: ‐ Rinforzamento positivo ‐ Rinforzamento negativo g ‐ Punizione FATTORI DI MANTENIMENTO Es.: Le risposte p ambientali che mantengono il CP - Arricchimento - Evitamento 23 Il paradosso comunicativo nella gestione dei comportamenti problematici Memoria procedurale INEFFICACIA La Persona con DGS e CP ci parla con il comportamento problematico appreso attraverso la memoria procedurale non verbale Noi operatori rispondiamo con le favole e le esortazioni! Scacco alla falsa dicotomia in 10 mosse: Criteri e Principi 1 C 1. Condividere di id lle iinformazioni f i i relative l ti all’assessment delle condizioni della persona con DGS 2. Formulare ipotesi diagnostiche complete circa la componente psichiatrica e la componente relativa al comportamento problematico 3 Utilizzare l’Analisi 3. l Analisi Funzionale anche per comprendere i comportamenti problematici derivati da condizioni psichiatriche Criteri e Principi 4. Tenere in considerazione la p possibilità che un comportamento problematico possa avere più significati ed esprimersi in un contesto di contingenze multiple (esterne o interne) 5. Programmare l’intervento clinico-farmacologico e l’intervento l intervento comportamentale sulla base di una ipotesi diagnostica clinica e funzionale razionale 6. Prevedere l’impatto ’ dell’intervento ’ farmacologico e comportamentale sul comportamento problema e sulla fenomenologia psicopatologica Criteri e Principi 7. Att 7 Attuare il piano i di iintervento t t integrato i t t 8. Valutare gli effetti dell’interazione reciproca tra intervento farmacologico ed intervento comportamentale (educativo, riabilitativo) 9. Verificare con monitoraggio in itinere ed alla fine dell’intervento combinato i risultati raggiunti 10. Riciclare il processo e formulare nuove ipotesi in caso di insuccesso o inefficacia del trattamento La prospettiva Livello Li ll epistemologico: i t l i • Paradigma della Complessità Livello metodologico: • Analisi statistica multivariata e reti neurali Livello applicativo: • Applicazione estensiva dell dell’Analisi Analisi Funzionale dei comportamenti problematici e della psicopatologia dell’Autismo Contatti Luigi Croce [email protected] l i i [email protected] 57@lib it Tel. 338 6669006 Centro Studi Psico Medico Pedagogico della Mediazione Via S. Berardino, 28/a Eboli (Sa) – Via Cipro, 96 Brescia (Bs) www.cspdm.org