Management in Anatomia
Patologica: quale rischio?
ERRORE DI DIAGNOSI E CURA
IL PUNTO DI VISTA DELL’ORDINE DEI MEDICI
Mario Falconi
Presidente
Ordine Provinciale di Roma dei Medici-chirurghi e degli Odontoiatri
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Oltre a sapere, il medico deve
saper fare: deve essere cioè in
grado di compiere gli atti,
direttamente collegati con il
sapere, che ne caratterizzano
l’attività quotidiana e la figura
professionale
Ma il medico deve anche possedere
adeguate doti di relazionalità da
utilizzare con la persona-paziente che
gli chiede aiuto, con il suo mondo
familiare e con il gruppo sociale al
quale lo stesso paziente appartiene
La tipologia degli errori in medicina è
molto variegata non ultimi quelli che
dipendono da una difettosa
organizzazione ospedaliera: cattive
condizioni di lavoro, turni irrazionali,
mancata comunicazione tra operatori,
attribuzione di compiti superiori alla
competenza, tecnologie obsolete o
malfunzionanti, errori nei percorsi
ospedalieri, assenza di programmi di
educazione continua, etc.
In primis è regola generale che
un intervento nel campo della
salute possa essere effettuato
solo dopo che la persona
interessata abbia dato un
consenso libero e informato
Nell'accettazione dell’individuo trova
fondamento il rapporto fra medico e
paziente e la stessa "giustificazione"
del corretto esercizio dell’ars medica.
Nessuno, infatti, può essere obbligato
a subire alcun trattamento sanitario,
sia di carattere diagnostico che
terapeutico
L’Ordine professionale dei medici è un
ente pubblico non economico, ausiliario
dello Stato, con l’attribuzione di specifiche
competenze che sono l’espressione di
una potestà amministrativa pubblica, per
garantire da una parte il corretto esercizio
della professione e dall’altra il controllo
sulla correttezza comportamentale del
professionista nei confronti dei cittadini ed
a tutela del decoro della professione.
Nell'ambito degli errori professionali
l'esercizio del potere disciplinare è uno
strumento indispensabile per
l'accertamento della realtà
comportamentale dell'iscritto nei
confronti delle regole deontologiche ed
è una garanzia sia per lo stesso che
per i cittadini