31 Il termine menu ciclico, si è visto, che è spesso usato nel mondo della ristorazione collettiva degli asili. Negli asili il menu ciclico viene redatto da una figura del dietista o dietologo che calcola il fabbisogno in una corretta alimentazione per un bambino in crescita, tali menu vengono passati alle cucine per la loro realizzazione. Oltre al fabbisogno alimentare, in questi menu, si tiene conto – su segnalazione – di regimi dietetici particolari o stili alimentari e divieti religiosi. Un menu ciclico corretto dal punto di vista nutrizionale previene problemi di sovrappeso o obesità infantile. ESEMPIO DI MENU PER BAMBINI Colazione Latte intero 125 ml Zucchero 5 g Corn-flakes 15 g Kiwi 150 g Spuntino Yogurt alla frutta 125 g Pranzo Minestra di legumi 60 g Zucchine stufate 200 g Pane 30 g Pera 150 g Merenda Succo di frutta 125 ml Pane 50 g Marmellata 20 g Cena Minestra di verdure 150 g Ricotta 70 g Insalata di pomodori 200g Pane 30 g Mela 150 g N.B. Condire con olio extra vergine di oliva. LA CORRETTA ALIMENTAZIONE L'età dai tre ai cinque anni rappresenta, per l'educazione alimentare, un importante periodo in cui il bambino impara ad alimentarsi attraverso il modello nutrizionale della propria famiglia. In quest'età il bambino elabora e seleziona i propri gusti, destinati a determinare profondamente le sue future scelte alimentari, perciò è necessario che gli venga proposta una dieta sana, variata e bilanciata. 32 Una dieta adatta alla costruzione dei tessuti per gli anni della crescita deve assicurare le giuste quantità di proteine, vitamine (soprattutto la C, la D e il complesso B) e di sali minerali (calcio, ferro e iodio). È importante abituare il bambino a una dieta ricca di alimenti di origine vegetale, possibilmente al consumo regolare di pesce azzurro ricco di AGE della serie ω-3, e a non eccedere nel consumo di carne né di alimenti ricchi di sale, grassi saturi e colesterolo. Per quanto riguarda il tipo di cottura, è preferibile quella al vapore o al forno; sono da limitare il più possibile le fritture. Inoltre, carne, pesce e uova vanno consumati sempre cotti. Alimenti quali salatini, patatine, caramelle, bibite, dolci e cibi molto calorici non devono essere vietati perché ciò può indurre a un aumento del loro gradimento; tuttavia essi non devono interferire con l'assunzione degli alimenti fondamentali durante i pasti e il loro eventuale consumo deve essere il più possibile ridotto e occasionale. In pratica, fatta eccezione per le bevande alcoliche e nervine, il bambino può ricevere la stessa alimentazione di un adulto. Alcuni dei problemi più comuni che riguardano l'alimentazione del bambino fino all'età scolare, sono l'accettazione dei pasti tradizionali, l'abuso di dolciumi, di fuori pasto e di bibite gassate. Questi errori alimentari, insieme alla crescente sedentarietà che spesso caratterizza anche la vita dei più piccoli, sono gli aspetti maggiormente correlati con la diffusione dell'obesità, che nella fascia di età scolare interessa circa il 20% della popolazione italiana. Va ricordato come una corretta distribuzione della quota energetica giornaliera consenta un lavoro digestivo meno impegnativo, più adatto all'organismo in crescita, sia dal punto di vista anatomico che fisiologico. 33 È importante dunque rispettare la ripetizione in quattro/cinque pasti al giorno: prima colazione, (eventualmente spuntino), pasto di mezzogiorno, merenda e pasto della sera. La colazione (per certi aspetti considerata il pasto più importante, dato che deve fornire il 20% circa del valore energetico giornaliero totale), andrebbe consumata con calma, seduti a tavola. La colazione al mattino è importante perché il bambino durante le ore di scuola è bene che non abbia la sensazione di stomaco "vuoto", che potrebbe indurlo a consumare qualsiasi cibo con voracità. Lo spuntino, oltre a dover essere di facile digeribilità, non deve fornire troppa energia, per non ridurre l'appetito nel pasto di mezzogiorno: sono ad esempio da evitare panini, le merendine, i tranci di pizza, ecc. Le stesse considerazioni valgono per la merenda pomeridiana. I criteri generali per la preparazione dei pasti a pranzo e a cena sono: alternare piatti asciutti e in brodo; introdurre almeno due volte alla settimana il piatto unico (es. pasta e legumi); includere a ogni pasto verdura e frutta in abbondante quantità; variare il più possibile la dieta, presentando i piatti con una certa fantasia per renderli più appetibili. In sintesi l'obiettivo nell'età prescolare e scolare è far acquisire al bambino (senza imporle con forza) corrette abitudini nutrizionali e di vita, favorite dall'esempio dei genitori.