aneurisma aortico addominale: fattori di rischio, sintomi

Cos’è l’aneurisma aortico
addominale: fattori di
rischio, sintomi,
trattamento
L’aorta è il
principale vaso
sanguigno del
corpo che parte
dal cuore e arriva
all’addome,
dividendosi poi
per raggiungere le
gambe.
L’aorta può gonfiarsi, per cause di diversa natura
ancora in fase di studio, e indebolirsi in prossimità
del rigonfiamento, con il rischio rottura per la
pressione del sangue. Tale dilatazione, spesso, non ha
alcun sintomo e passa inosservata. La rottura
dell’aorta, invece, causa almeno 6 mila morti in Italia.
Più del 50% di chi ne è colpito non arriva neppure in
ospedale e solo circa il 50-60% di chi è operato in
urgenza riesce a salvarsi. E’ importante ed
indispensabile affidarsi alla prevenzione. Basta poco,
una semplice ecografia, per poter valutare lo stato di
salute dell’aorta, e all’occorrenza, programmare nel
giusto tempo il da farsi.
Il quadro del dolore può essere ingannevole. E’ molto
frequente l’apparire di un dolore alla schiena. Poiché
molte persone, specialmente gli anziani, hanno
frequentemente mal di schiena dovuto ad altre
condizioni, un aneurisma addominale può passare
inosservato. Fondamentale quindi la palpazione
dell’addome. Un inspiegato dolore addominale o
posteriore basso con una prominente pulsazione deve
suggerire una rottura di un aneurisma, fino a prova
contraria. Nei pazienti anziani obesi, il dolore
improvviso suggerisce la diagnosi, anche se non è
rilevabile una pulsazione.
La maggior parte degli aneurismi addominali può essere
rivelata da una delicata e accurata palpazione
dell’aorta addominale, che è una componente essenziale
dell’esame obiettivo negli anziani. La rilevazione di
questi aneurismi in pazienti asintomatici è imperativa,
poiché il rischio operatorio è molto alto dopo una
rottura.
Dati statistici ci danno il parametro dei fattori di
rischio: elementi da tenere in considerazione per
l’esecuzione di esami preventivi
età superiore ai 50 anni
fumo o storia di fumo
patologia arteriosa (aterosclerosi)
pressione sanguigna alta (ipertensione)
anamnesi familiare (fattori genetici)
colesterolo alto (ipercolesterolemia)
Fonte: manuale Merk; archivio Sanit