Aneurisma dell’Aorta Addominale L’Aneurisma dell’Aorta Addominale è una dilatazione dell’aorta addominale. Il termine deriva dal greco aneurismòs, che significa appunto dilatazione, e fu coniato da Jean Fernel, medico francese, nel 1554. L’Aorta è la più grande arteria del nostro corpo, nasce dal ventricolo sinistro del cuore e trasporta sangue ossigenato in tutti i vari distretti tramite il sistema circolatorio arterioso. Il calibro dell’Aorta addominale è di circa 1,5-2 cm. Se la dilatazione è minore di 3 cm. parliamo di aorta ectasica, l’Aorta diventa aneurismatica quando il suo diametro supera i 3 cm. Gli aneurismi possono avere una forma fusiforme o sacculata a secondo che siano circonferenziali o localizzati. Gli strati che costituiscono un’arteria sono tre: l’intima, la media, e l’avventizia. L’intima è costituita dallo strato di cellule che sono a diretto contatto con il flusso circolatorio, lo strato medio è formato da cellule muscolari lisce circondate da collagene, ed è proprio lo strato medio che conferisce all’arteria le sue proprietà elastiche, lo strato esterno più sottile è costituito da fibre elastiche e connettive. Da ciò possiamo capire come la degenerazione dello strato medio porti alla perdita della regolare struttura della parete vasale con ampliamento e dilatazione di questa. Il motivo per cui comincia questa degenerazione non è conosciuto. Molti aneurismi si evidenziano in pazienti che hanno una aterosclerosi avanzata, l’aterosclerosi infatti provoca un indebolimento meccanico della parete vasale. Di contro ci sono pazienti con aneurisma dell’aorta addominale che non presentano alterazioni aterosclerotiche. Altri fattori di rischio chiamati in causa sono il fumo, l’ipertensione, e malattie familiari con lassità del tessuto connettivo o alterazioni delle fibre elastiche come la Sindrome di Marfan e la Sindrome di Ehlers-Danlos. La rottura dell’Aneurisma dell’Aorta addominale è la tredicesima causa di morte, l’incidenza è del 2-4% , l’11% dei casi avviene in uomini con più di 65 anni. Gli uomini sono affetti sette volte più che le donne. Non esistono esami di laboratorio che possono essere usati per diagnosticare un aneurisma. Spesso esso si sviluppa silenziosamente non dando sintomi premonitori e la rottura può essere la sua prima manifestazione clinica, in questi casi drammatici il quadro clinico è quello di un paziente con dolore lancinante ed in shock severo, l’unica possibilità di salvezza è una diagnosi e un trattamento chirurgico tempestivo in urgenza. Possiamo capire allora quanto sia importante scovare gli aneurismi addominali in fase precoce, tenerli sotto controllo ed eventualmente intervenire non in urgenza cioè in condizioni altamente pericolose ed a rischio vita per il paziente, ma con un intervento programmato prima che l’aneurisma raggiunga un diametro a rischio di rottura. Un aneurisma di 3-4,5 cm dovrebbe essere valutato periodicamente con gli ultrasuoni ( ECO COLOR DOPPLER AORTA ADDOMINALE), aneurismi superiori a 4,5 dovrebbero essere mandati dal chirurgo. Sarà poi il chirurgo, valutando caso per caso, a dare indicazioni o per un intervento chirurgico a cielo aperto, cioè un intervento tradizionale che prevede l’accesso all’aorta tramite un’incisione addominale, o per un intervento chirurgico endovascolare, che prevede una piccola incisione dell’arteria femorale a livello inguinale, accedendo all’aorta addominale per posizionarvi una protesi. Considerando inoltre che il più accurato esame clinico può non mettere in evidenza un aneurisma dell’aorta addominale, infatti la presenza di una massa addominale pulsante si trova in meno che nella metà dei casi, sono convita che tutta la popolazione maschile sopra i 60 anni dovrebbe sottoporsi ad un esame ultrasonografico dell’aorta addominale riconoscendo e trattando allo stesso tempo i suoi fattori di rischio ( familiarità, ipertensione, aterosclerosi fumo). Solo una caparbia prevenzione può salvare il paziente con Aneurisma dell’aorta addominale da un’alta probabilità di morire improvvisamente per una sua rottura. Ma…tranquilli…l’aneurisma dell’aorta addominale può stabilizzarsi ….e l’intervento non essere necessario…ma per saperlo bisogna fare i controlli!!