Le Immobilizzazioni
Le immobilizzazioni
Quando un’impresa sostiene una spesa, i benefici che derivano dai beni o servizi acquistati possono essere di due tipi :
si manifestano per intero nel periodo corrente, perciò i costi dei beni sono costi di competenza del periodo
ci si aspetta che siano realizzati in periodi futuri, quindi i costi sono un’attività nel periodo di acquisizione e si
dice che la spesa è capitalizzata.
Il termine attività immobilizzate si riferisce a quelle attività che cederanno la loto utilità nel corso di più anni.
Il processo di correlazione fra i ricavi e i costi delle attività immobilizzate è detto ammortamento.
Acquisizione di immobilizzazioni tecniche
Un’attività può essere tangibile , se ha una propria fisicità (edifici,macchinari) , altrimenti viene detta intangibile
(brevetti marchi).
Gran parte delle immobilizzazioni tangibili di un’impresa sono presenti alla voce immobilizzazioni tecniche. Le più
importanti sono fabbricati, impianti, attrezzature. Tra le immobilizzazioni tecniche vi sono anche i terreni che però non
sono ammortizzabili in quanto si presume che la loro vita utile sia indefinita.
Beni a basso costo  beni aventi un basso costo unitario sono registrati come costi di competenza del periodo in cui
si sostiene la spesa, anche se la loro vita può essere di diversi anni. Il costo di questi beni è minore di 516,46 euro .
Manutenzione straordinaria  sono registrati come costi di periodo e non sono dunque capitalizzati. Gli interventi di
miglioramento sostanziale sono invece capitalizzati.
Sostituzione  il costo di sostituzione di un bene può essere registrato sia come attività oppure come un costo di
competenza.
Dismissione di immobilizzazioni tecniche
Quando un immobilizzazione è dismessa il suo costo storico ed il suo costo di ammortamento sono cancellati. Si
possono avere due casi finanziari legati alla dismissione :
Se un’immobilizzazione viene venduta meno del suo valore storico, la differenza viene registrata come una
perdita denominata minusvalenza.
Se un’immobilizzazione viene venduta ad un valore superiore da quello storico, la differenza viene registrata
come un accredito denominato plusvalenza.
Ammortamento di immobilizzazioni tecniche
Con l’eccezione dei terreni, la maggior parte delle immobilizzazioni tecniche hanno una vita limitata, quindi cederanno
la loro utilità in un numero limitato di periodi. Quindi una frazione di costo d’acquisto del bene è pertanto attribuibile
come costo di competenza a ciascun periodo in cui l’immobilizzazione fornisce i propri servizi all’impresa.
L’ammortamento è la quota parte del costo del suo utilizzo. La frazione di costo totale connessa al consumo della
funzionalità di un impianto nel periodo risulta difficile da stimare.
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La vita utile di un’immobilizzazione tangibile è determinata dal suo deterioramento o dall’obsolescenza.
Il costo di ammortamento si può calcolare come segue
I tre principali metodi per ottenere le quote di ammortamento sono :
Ammortamento lineare  si ipotizza che le attività immobilizzate cedano i propri servizi in modo regolare e
continuativo nel tempo, perciò il costo da ammortizzare è ripartito a quote costanti sull’intera vita utile del
bene.
Ammortamento accelerato  si ipotizza che i benefici di un’immobilizzazione tecnica non siano erogati in
modo regolare nel tempo, ma che siano più alti nei primi anni per poi ridursi nel corso della vita utile (questo
anche a causa del deterioramento)
Ammortamento in base alle unità prodotte  si ipotizza che l’ammortamento di un certo periodo sia legato
alla quantità di servizio effettivamente erogata in quel periodo. Perciò la quota di ammortamento da
assegnare è pari al numero di unità consumate nel periodo moltiplicate per il costo di un’unità di servizio.
Un’impresa può preparare i propri rendiconti utilizzando uno qualsiasi di questi metodi, ma solitamente si sceglie un
metodo che si applica per tutti i resoconti.
Contabilizzazione dell’ammortamento
Le imprese attivano nel proprio piano dei conti una specifica posta rettificativa per accumulare di anno in anno le
quote di ammortamento. Questo conto è il fondo di ammortamento. Qualora si continuasse ad utilizzare
l’immobilizzazione tecnica oltre la sua vita utile, da quel momento cesserebbe di accumulare quote di ammortamento
in quanto il costo storico del bene si è già completamente trasformato in costi di competenza. Solitamente nel primo
e nell’ultimo anno della vita utile di un bene le quote di ammortamento sono registrate a metà del loro valore
annuale.
Il valore storico di un bene ammortizzato si tiene in considerazione nel momento del suo acquisto ed in quello della
vendita. Per questo l’ammortamento non è un processo di valutazione ed è frutto di congetture (non verificabili
neppure a posteriori) basate su stime realistiche.
L’ammontare del fondo ammortamento nello Stato Patrimoniale non rappresenta un accumulo di denaro, ma è la
porzione di costo di un’attività ammortizzabile che si è già trasformata in costi di competenza.
Si hanno di seguito dei casi particolari di gestione dell’ammortamento :
Risorse naturali : le risorse esauribili rappresentano un’attività per l’impresa che possiede i diritti di
usufruirne. Il costo storico è il prezzo pagato per i diritti, comprensivo di eventuali oneri di diretta
imputazione. L’ammortamento in questo caso si ottiene in base alle quantità estratte e quindi usando il
metodo che si basa sulle unità prodotte
Immobilizzazioni immateriali con vita finita : questo tipo di immobilizzazione (es brevetti) viene solitamente
convertita in costi di competenza in un certo numero di periodi contabili. L’ammortamento lineare viene
accreditato all’attività in modo diretto
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Immobilizzazioni immateriali con vita utile indeterminata : questo tipo di immobilizzazione (es licenze)
automaticamente rinnovabili non sono ammortizzate. Devono essere però soggette ad un periodico
procedimento per determinare un eventuale perdita di valore, denominato impairment test.
Avviamento : quando un’impresa ne acquisisce un’altra paga di più del suo puro fair value infatti la stima del
pagamento si trova come
.
La differenza tra la somma appena trovata ed il fair value e registrata come un’attività dell’impresa
acquirente e prende il nome di avviamento . Questo ulteriore costo si spiega nel riconoscimento all’impresa
acquisita il valore di buoni metodi produttivi, del know how, dell’ottima gestione del management, ecc.
In Italia è previsto che il costo di avviamento sia ammortizzato entro un periodo di cinque anni.
Costi di Ricerca e Sviluppo : il concetto di prudenza vuole che questi costi siano di competenza del periodo in
cui si manifesta la spesa. In Italia invece possono essere iscritti tra le immobilizzazioni immateriali e
successivamente ammortizzati entro un periodo di cinque anni.
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