LE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI o Classificazione secondo codice civile o Criteri di valutazione secondo codice civile e principi contabili nazionali o Ammortamenti, rivalutazione e svalutazione secondo codice civile e principi contabili nazionali o Alcuni aspetti relativi alle singole tipologie o Regole secondo lo IASB Classificazione secondo Codice Civile “Elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente”: I.1: Costi di impianto ed ampliamento (consenso del collegio sindacale – ammortizzati per non più di cinque anni) I.2: Costi di sviluppo (consenso del collegio sindacale – ammortizzati secondo la loro vita utile) I.3: Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione di opere dell’ingegno I.4: Concessioni, licenze, marchi e diritti simili I.5: Avviamento (consenso del collegio sindacale – acquisito a titolo oneroso – ammortizzato secondo la sua vita utile) I.6: Immobilizzazioni in corso e acconti I.7: Altre OIC 24 - Elementi generali • Assenza di tangibilità • Utilità pluriennale beneficio economico in termini di maggiori ricavi o minori costi • Sia acquisiti a titolo oneroso sia produzione interna Beni immateriali e Oneri pluriennali (I) Beni immateriali: • Sono individualmente identificabili e di norma sono rappresentati da diritti tutelati giuridicamente • Brevetti – Concessioni, licenze e marchi – Immobilizzazioni in corso e acconti Oneri pluriennali: • Sono costi che non esauriscono la loro utilità nell’esercizio in cui sono sostenuti • Costi di impianto e di ampliamento – Costi di sviluppo Avviamento: categoria “autonoma” Beni immateriali e Oneri pluriennali (II) Beni immateriali: • Obbligo di iscrizione all’attivo patrimoniale se sono autonomamente identificabili e se sono attendibilmente misurabili i costi sostenuti per la loro acquisizione Oneri pluriennali: • La loro capitalizzazione dipende dalla dimostrazione della loro utilità pluriennale tramite un piano che prospetti il recupero dei costi capitalizzati tramite i ricavi futuri (principio della recuperabilità) – capitalizzazione facoltativa Il valore originario Le immobilizzazioni immateriali devono essere valutate al costo di acquisizione o produzione (art. 2426): • Costo di acquisto comprensivo di oneri accessori se derivano da acquisizione esterna • Costo di produzione: costi diretti e ragionevole quota di costi indiretti sostenuti per la sua produzione. La produzione interna comporta un effetto economico voce A.4 “Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni” Il valore recuperabile • Valore netto di realizzo = valore realizzabile dalla eventuale vendita al netto dei costi di vendita (fair value) • Valore d’uso = valore attuale dei flussi netti di cassa derivanti dall’impiego del bene nel sistema produttivo • Valore recuperabile = il maggiore tra valore netto di realizzo e valore d’uso • L’OIC 24 stabilisce che il valore dell’immobilizzazione immateriale non deve superare il valore recuperabile Gli ammortamenti (art. 2426) Le immobilizzazioni la cui utilizzazione è limitata nel tempo devono essere sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione Ripartire il costo pluriennale tra tutti gli esercizi durante i quale l’immobilizzazione immateriale contribuisce ai processi produttivi Valore residuo = costo storico – fondo di ammortamento (sommatoria delle quote di ammortamento) Gli ammortamenti • Valore da ammortizzare: Costo originario (al netto di rivalutazioni e svalutazioni) – valore residuo al termine della vita utile (generalmente considerato nullo) • Vita utile: per i beni immateriali riferito al periodo in cui la legge stabilisce che il bene possa essere sfruttato; per gli oneri pluriennali 5 anni per costo di impianto, per costi di sviluppo e avviamento valutazione dell’azienda • Criterio di ripartizione del valore: metodo più immediato “quote costanti” possibile anche metodo a “quote decrescenti” • Gli ammortamenti saranno contabilizzati in conto economico alla voce B.10a Gli ammortamenti (esempio) • Brevetto industriale utilizzabile per 10 anni, acquistato per 20.000 euro • Ammortamento quote costanti • Quota di ammortamento annuo: 2.000 euro • Valore residuo al secondo anno di utilizzo: 20.000 – 4.000 (2.000 x 2) = 16.000 • In caso di rivalutazioni e svalutazioni o di mutamento della vita utile va ricalcolato l’ammortamento Le rivalutazioni Sono consentite solo se ciò è permesso da leggi speciali (es.: legge di rivalutazione 21 novembre 2000, n. 342) Le rivalutazione non comportano “ricavi” da riportare al conto economico ma comportano aumenti di speciali riserve iscritte alla voce A.III del passivo dello Stato Patrimoniale Le svalutazioni per perdita durevole e le rivalutazioni di ripristino “Le immobilizzazioni devono essere svalutate in caso di perdita durevole di valore” (art. 2426, n.3) Significa che il valore contabile del bene non sarà più recuperabile attraverso i futuri ricavi riferimento al concetto di valore recuperabile (maggiore tra valore d’uso e fair value) OIC 9 (Svalutazioni) • Fair value = prezzo di vendita di un’attività in una transazione ordinaria tra operatori di mercato alla data di valutazione (sottraendo gli oneri di vendita) -Prezzo pattuito in un accordo vincolante stabilito in una libera transazione - Prezzo di mercato in un mercato attivo - Se non esiste nessuna delle due , miglior informazioni disponibili (per esempio prezzo di vendita di attività similari) • Valore d’uso = valore attuale dei flussi di cassa attesi durante la durata utile dell’impiego del bene all’interno dei processi produttivi aziendali OIC 9 • Non è sempre necessario determinare sia il fair value che il valore d’uso se uno dei due supera il valore contabile si considera che il bene non abbia perso valore • Se il valore contabile è superiore al maggiore tra i due valori allora bisogna procedere alla svalutazione addebitata al conto economico alla voce B.10c, e collocando il fondo svalutazione a diretto decremento del valore dell’immobilizzazione (con relativa modifica del valore su cui calcolare gli ammortamenti) OIC 9 La determinazione del valore recuperabile va fatta solo se esiste un indicatore di perdita di valore: • Relativo alla singola immobilizzazione: riduzione stimata del valore di mercato; evidenza di obsolescenza o deterioramento fisico; etc • Relativo all’azienda: cambiamenti che comportano significative e negative conseguenze per l’azienda; etc. OIC 9 (albero decisionale) Esiste un indicatore di perdita ? • No Non si procede ad ulteriori verifiche • Si Il fair value è superiore al valore netto contabile? o Si Non si procede con ulteriori modifiche o No Il valore d’uso è superiore al valore netto contabile? Si Non si svaluta No Si svaluta Rivalutazione di ripristino • Si effettua nel caso in cui le cause che avevano determinato la svalutazione cessano unico caso di rivalutazione con effetto sul Conto Economico (voce A.5) Singole tipologie (I) Costi di impianto e di ampliamento: • Costi pre-operativi di tipo legale (costi per atto costitutivo o tasse) e operativo (es.: ricerche iniziale di mercato) • Costi relativi ad ampliamenti successivi (es.: per aumenti di capitale) • Costi di formazione e di addestramento legato a nuove attività Singole tipologie (II) Costi di sviluppo: • Nozione di sviluppo: applicazione dei risultati della ricerca o di altre conoscenze in un piano o in un progetto per produzione di beni o servizi nuovi o sostanzialmente migliorati prima dell’inizio della commercializzazione • Relativi ad un prodotto o processo chiaramente definito – riferiti ad un progetto realizzabile – devono essere recuperabili Singole tipologie (III) Avviamento: • La parte di corrispettivo per l’acquisizione di un’azienda riconosciuta a titolo oneroso e non attribuibili ai singoli elementi patrimoniali acquisiti ma al valore aziendale in quanto sistema/complesso • Differenza tra prezzo complessivo sostenuto per l’acquisizione dell’azienda ed il valore corrente attribuito agli elementi patrimoniali attivi e passivi (valore contabile dell’azienda) • Valore ammortizzabile per non più di 20 anni (OIC 24) Contenuti in nota integrativa Codice civile: • I criteri di valutazione applicati • I movimenti delle immobilizzazioni OIC 24: • Metodo e coefficienti di ammortamento • In caso di rivalutazione, criteri adottato IASB 38 Quattro requisiti per l’iscrizione in bilancio: • Identificabilità: separabilità rispetto l’azienda • Utilità: capacità di generare benefici futuri • Controllabilità: fruire in via esclusiva dei vantaggi relativi al bene • Misurabilità del costo Trattamento contabile successivo all’iscrizione in bilancio Due modelli: • Iscrizione al costo diminuito di ammortamenti ed eventuali svalutazioni • Revaluation model: iscrizione iniziale al costo e successiva considerazione del fair value con verifiche (ad ogni esercizio) dell’esigenza di svalutazioni o rivalutazioni Trattamento contabile successivo all’iscrizione in bilancio Definizione se vita utile “definita” o “indefinita”: • Vita definita: ammortamento • Vita indefinita: (avviamento) ad ogni fine esercizio si fa impairment test per verificare se l’elemento ha perduto durevolmente valore e non si fa l’ammortamento Informazioni da fornire nelle note • Se le immobilizzazioni immateriali sono a vita definita o indefinita • Il movimento delle immobilizzazioni • Metodo di ammortamento usato • Dettagli riguardanti l’eventuale applicazione del revaluation model