SCHEDA PRE-2 Numeri immaginari, numeri complessi e operazioni relative Numeri immaginari Si definisce unità immaginaria il numero, non appartenente all’insieme dei numeri reali, che elevato al quadrato dà come risultato –1. Essa viene indicata con il simbolo j (molte volte anche con i) e per definizione si ha: j 2 = −1 ⇒ j = −1 Numeri immaginari sono, per esempio, i seguenti: −9 = −1 9 = j 3 −7 = −1 7 = j 7 − −25 = − −1 25 = − j 5 Numeri complessi Un qualsiasi numero del tipo a + jb costituisce un numero complesso ed è formato da una parte reale a e da una parte immaginaria jb. Il numero reale b è detto coefficiente della parte immaginaria. Prerequisiti 7 Sono, per esempio, numeri complessi i seguenti: 3 + −4 = 3 + −1 4 = 3 + j 2 −1 − −7 = −1 − −1 7 = −1 − j 7 Forma algebrica, forma trigonometrica e rappresentazione dei numeri complessi Un numero complesso è rappresentato in forma algebrica quando è espresso come z = a + jb, specificandone la parte reale e quella immaginaria. La rappresentazione grafica di un numero complesso può essere fatta su un piano cartesiano, detto piano di Gauss (di Argand-Gauss, per la precisione), avente come ascisse l’asse dei numeri reali e come ordinate quello dei numeri immaginari. Al numero complesso z corrisponde un punto P, avente come ascissa a (distanza di P dall’asse immaginario) e come ordinata b (distanza di P dall’asse reale), come indicato nella figura PRE-2.1. Nella figura PRE-2.2 sono rappresentati alcuni numeri complessi sul piano di Gauss. Im b Im Im a P(a + jb) 4 b a –2 0 Figura PRE–2.2 –4 Rappresentazione sul – 2 – j4 piano di Gauss di alcuni numeri complessi. –6 4 5 4 – j6 O Re modulo del numero complesso, pari a quello del vettore e dato da: ρ = a2 + b2 • [P2.1] argomento del numero complesso, pari all’angolo formato dal vettore con l’asse reale positivo e misurato in senso antiorario; esso è dato da: tgϑ = b a ⇒ ϑ = arctg b a [P2.2] Noti i valori del modulo e dell’argomento, si ricavano quelli di a e b con le formule seguenti: ⎧a = ρ cos ϑ ⎨ ⎩b = ρ senϑ a Figura PRE–2.3 Corrispondenza tra numeri complessi e vettori. Il punto P individua in modo univoco il vettore OP di figura PRE-2.3 e quindi il numero complesso z può essere associato a tale vettore, a patto di definirne i due seguenti elementi caratteristici, ricavabili mediante le formule dei triangoli rettangoli applicate al triangolo OPK: • b ϑ Re –5 Figura PRE–2.1 Corrispondenza tra numeri complessi e punti del piano di Gauss. ρ 2 – 5 + j2 O P (a + jb) (5 + j 4) [P2.3] K Re 8 Modulo A • Risoluzione delle reti elettriche lineari in corrente alternata monofase Sostituendo le espressioni [P2.3] nella forma algebrica del numero complesso e mettendo in evidenza ρ si ricava: z = ρ ( cos ϑ + j senϑ ) [P2.4] che costituisce la forma trigonometrica del numero complesso, nella quale vengono messi in risalto il modulo e l’argomento. Spesso la forma precedente viene scritta con la seguente notazione abbreviata, detta forma polare: z = ρ ∠ϑ [P2.5] tralasciando l’indicazione delle funzioni trigonometriche. Forma esponenziale Esiste una formula matematica, detta formula di Eulero, che sancisce la seguente uguaglianza: cosϑ + j senϑ = e jϑ Sostituendo nella [P2.4] si ottiene: z = ρ e jϑ [P2.6] che rappresenta la forma esponenziale del numero complesso –z , per scrivere la quale è sufficiente conoscere il modulo e l’argomento, espresso in radianti, del numero complesso. ESEMPIO 1 Scrivere in forma trigonometrica, polare ed esponenziale i seguenti numeri complessi e rappresentarli graficamente: z–1 = 3 + j 3; z–2 = –3 + j 3; z–3 = 4 – j 5. ■ Il modulo e l’argomento dei tre numeri complessi sono dati da: ρ1 = a12 + b12 = 32 + 32 = 18 = 3 2 tg ϑ1 = π b1 3 = = 1 ⇒ ϑ 1 = 45° = 4 a1 3 ρ 2 = a22 + b22 = ( −3)2 + 32 = 18 = 3 2 tg ϑ 2 = 3 b2 = = −1 ⇒ a2 −3 ϑ 2 = 135°= ρ 3 = a32 + b32 = 42 + ( −5) = 41 tg ϑ3 = b3 −5 = = − 1,25 a3 4 ⇒ 2 3 π 4 ϑ 3 = – 5 1 , 3 ° = − 0, 896 rad Applicando le espressioni [P2.4] e [P2.5] si possono scrivere i tre numeri complessi in forma trigonometrica e polare: z1 = ρ1 (cosϑ 1 + j sen ϑ 1 ) = 3 2 (0,707 + j 0,707) z1 = 3 2 ∠ 45° z2 = ρ 2 (cosϑ 2 + j sen ϑ 2 ) = 3 2 ( − 0,707 + j 0,707) z2 = 3 2 ∠ 135° z3 = ρ 3 (cosϑ 3 + j sen ϑ 3 ) = 41(0,625 + j 0,78) z3 = 41 ∠ − 51,3° 9 Prerequisiti Le espressioni in forma esponenziale sono date da: j π 4 j 3 π 4 z1 = ρ1 e jϑ1 = 3 2 e z2 = ρ2 e jϑ 2 = 3 2 e z3 = ρ3 e jϑ 3 = 41 e− j 0,896 La rappresentazione grafica è riportata nella figura PRE-2.4. Im – 3 + j3 3 + j3 3 2 b q q b 2 3 45° 135° 0 Re – 51,3° qb 41 4 – j5 ESEMPIO 2 Dati i seguenti numeri complessi, espressi in forma polare: z–1 = 5 ∠ 30°, z–2 = 4 ∠ – 60°, scriverli in forma algebrica. ■ Per effettuare la conversione basta applicare le formule [P2.3], ottenendo: b1 = ρ1 senϑ1 = 5 sen 30° = 2, 5 a1 = ρ1 cosϑ1 = 5 cos 30° = 4, 33 a2 = ρ2 cosϑ 2 = 4 cos (– 60°) = 2 b2 = ρ2 senϑ 2 = 4 sen (–60°) = –3, 464 z1 = a1 + jb1 = 4, 33 + j 2,5 z2 = a2 + jb2 = 2 − j 3,464 Operazioni con i numeri complessi Le regole per effettuare le operazioni di somma, sottrazione, prodotto e divisione tra due numeri complessi sono riportate nella tabella PRE-2.1. Per brevità sono stati omessi alcuni passaggi intermedi; per eventuali approfondimenti si rimanda a testi specifici. La tabella è stata stilata secondo i seguenti criteri: • • per effettuare la somma e la differenza si parte dalla forma algebrica e si determinano, per passare alle altre forme, il modulo e l’argomento del numero complesso risultante in funzione dei valori di a e b dei numeri complessi di partenza; per effettuare il prodotto e il quoziente si parte dalla forma esponenziale, si determinano il modulo e l’argomento del numero complesso risultante e si passa alla forma algebrica calcolando la parte reale e il coefficiente dell’immaginario di tale numero complesso. Figura PRE–2.4 Esempio 1. Modulo A • Risoluzione delle reti elettriche lineari in corrente alternata monofase 10 È anche possibile eseguire il prodotto e il quoziente direttamente dalla forma algebrica, con le seguenti formule: ⎧ z1 z2 = ( a1a2 − b1b2 ) + j ( a1b2 + b1a2 ) ⎪ b1a2 − a1b2 ⎨ z1 a1a2 + b1b2 ⎪ z = a2 + b2 + j a2 + b2 2 2 2 2 ⎩ 2 [P2.7] Tabella PRE-2.1 Operazioni tra due numeri complessi z 1 = a1 + j b1 Forma algebrica Forma trigonometrica Forma polare Forma esponenziale z 2 = a2 + j b2 ρ12 = Somma Differenza Prodotto z 1 + z 2 = (a1 + j b1 ) + (a2 + j b2 ) z 1 + z 2 = (a1 + a2 ) + j ( b1 + b2 ) ϑ12 = arctg b1 + b2 a1 + a2 z 1 + z 2 = ρ12 ∠ϑ12 z 1 + z 2 = ρ12 e j ϑ12 z 1 – z 2 = ρ12 ∠ϑ12 z 1 − z 2 = ρ12 e j ϑ12 z 1 + z 2 = ρ12 ( cosϑ12 + j senϑ12 ) z 1 − z 2 = (a1 + j b1 ) − (a2 + j b2 ) z 1 − z 2 = (a1 − a2 ) + j ( b1 − b2 ) (a1 + a2 )2 + (b1 + b2 )2 ρ12 = (a1 − a2 )2 + (b1 − b2 )2 ϑ12 = arctg b1 − b2 a1 − a2 z 1 − z 2 = ρ12 ( cosϑ12 + j senϑ12 ) z 1 ⋅ z 2 = ρ1e j ϑ1 ⋅ ρ2e j ϑ2 z 1 ⋅ z 2 = a12 + j b12 a12 = ρ1ρ2 cos (ϑ1 + ϑ 2 ) b12 = ρ1ρ2sen (ϑ1 + ϑ 2 ) z1 ⋅ z 2 = z 1 ⋅ z 2 = ρ1ρ2 ∠(ϑ1 + ϑ 2 ) = ρ1ρ2 ⎡⎣cos (ϑ1+ϑ 2 ) + j sen (ϑ1 + ϑ 2 ) ⎤⎦ a12 = ρ1 cos (ϑ1 − ϑ 2 ) ρ2 b12 = ρ1 sen (ϑ1 − ϑ 2 ) ρ2 z1 = z2 ρ = 1 ⎡⎣cos (ϑ1 − ϑ 2 ) + j sen (ϑ1 − ϑ 2 ) ⎤⎦ ρ2 ρ12 = ρ1ρ2 ϑ12 = ϑ1 + ϑ 2 z1 = a + j b12 z 2 12 Quoziente z 1 ⋅ z 2 = ρ12e j ϑ12 z 1 ρ1 = ∠(ϑ1 − ϑ 2 ) z 2 ρ2 z 1 ρ1 e j ϑ1 = = ρ12 e j ϑ12 z 2 ρ2 e j ϑ2 ρ12 = ρ1 ρ2 ϑ12 = ϑ1 − ϑ 2 Dall’esame della tabella si deducono le seguenti regole: È la somma di due numeri complessi ha come parte reale la somma delle parti reali e come coefficiente della parte immaginaria la somma dei coefficienti; È la differenza di due numeri complessi ha come parte reale la differenza delle parti reali e come coefficiente della parte immaginaria la differenza dei coefficienti; Prerequisiti È il prodotto di due numeri complessi ha come modulo il prodotto dei moduli e come argomento la somma degli argomenti; È il quoziente di due numeri complessi ha come modulo il quoziente dei moduli e come argomento la differenza degli argomenti. ESEMPIO 3 Eseguire le quattro operazioni sui seguenti numeri complessi espressi in forma algebrica: z–1 = 1 + j 1,732 ; z–2 = 3 – j 3 ■ Usando le formule riportate nella tabella PRE-2.1 si ha: somma: z1 + z2 = (1 + 3) + j (1,732 – 3) = 4 − j 1,268 differenza: z1 − z2 = (1 − 3) + j (1, 732 + 3) = −2 + j 4, 732 prodotto: ρ1 = a12 + b12 = 1 + 3 = 2 ϑ1 = arctg b1 1, 732 = arctg = 60° a1 1 ρ2 = a22 + b22 = 9 + 9 = 3 2 ϑ 2 = arctg b2 −3 = arctg = − 45° a2 3 ϑ12 = ϑ1 + ϑ 2 = 60° − 45° = 15° ρ12 = ρ1ρ2 = 2 × 3 2 = 8, 485 z1 z2 = ρ12 ∠ϑ12 = 8, 485 ∠15° a12 = ρ12 cosϑ12 = 8, 485 cos 15°= 8,2 b12 = ρ12 senϑ12 = 8, 485 sen 15° = 2, 2 z1 z2 = a12 + jb12 = 8, 2 + j 2,2 quoziente: ρ12 = ρ1 2 = = 0, 471 ρ2 3 2 ϑ12 = ϑ1 − ϑ 2 = 60° − ( − 45°) = 105° z1 = ρ12 ∠ϑ12 = 0, 471∠105° z2 a12 = ρ12 cos ϑ12 = 0, 471 cos105° = − 0,122 b12 = ρ12 seenϑ12 = 0, 471 sen105° = 0, 455 z1 = a12 + jb12 = − 0, 122 + j 0, 455 z2 Agli stessi risultati si perviene eseguendo il prodotto e il quoziente con le formule [P2.7], com’è facile verificare. Coniugato di un numero complesso Il numero complesso a – jb è il coniugato di a + jb. Due numeri si dicono quindi complessi coniugati quando hanno la stessa parte reale e coefficienti della parte immaginaria di segno opposto. Per i numeri complessi coniugati vale la seguente regola del prodotto: (a + jb)(a − jb) = a 2 − jab + jab − j 2 b 2 = a 2 + b 2 Tale regola viene usata per eseguire il quoziente tra due numeri complessi espressi in forma algebrica [P2.7, seconda formula]. Per esempio si ha: 1 1 + j 1 (1 + j 1)(3 − j 4) 3 − j 4 + j 3 − j 2 4 7 − j 1 7 = = = = −j 2 2 25 25 25 25 3+ j 4 3 +4 11 Modulo A • Risoluzione delle reti elettriche lineari in corrente alternata monofase 12 Alcuni casi particolari • Moltiplicando un numero complesso z per una costante reale k, il modulo del nuovo numero complesso diventa kρ, mentre l’argomento rimane costante (figura PRE-2.5). Si ha, infatti: Im Figura PRE–2.5 Prodotto di un numero complesso z– per una costante reale k. kz kb z b ϑ a O ka Re y = kz = k ( a + jb ) = ka + jkb ρy = k 2 a2 + k 2b2 = k a2 + b2 = k ρ • ϑ y = arctg kb b = arctg = ϑ ka a Moltiplicando un numero complesso z per l’unità immaginaria j, si ottiene un nuovo numero complesso, avente lo stesso modulo ma il cui vettore rappresentativo è ruotato di 90° in senso antiorario rispetto a z (figura PRE2.6). Si ha, infatti: y = jz = j ( a + jb ) = ja + j 2 b = −b + ja Im Figura PRE–2.6 Prodotto di un numero complesso z– per l’unità immaginaria j. y = jz a b z = a + jb z y = – b + ja ϑ y = ϑ z + 90° 90° ϑy ϑz –b • a O Il reciproco 1/j dell’unità immaginaria è uguale a (–j), come di seguito dimostrato: 1 1 = = j −1 • Re −1 −1 j = = −j = −1 −1 −1 −1 Dividere un numero complesso z– per l’unità immaginaria j è come moltiplicare z– per (– j) e quindi il nuovo numero complesso avrà lo stesso modulo, ma il vettore rappresentativo sarà ruotato di 90° in senso orario rispetto a z– (figura PRE-2.7). 13 Prerequisiti Im b Figura PRE–2.7 Quoziente tra un numero complesso z– z 90° e l’unità immaginaria j. ϑz b O a Re ϑy –a y = z = – jz j z = a + jb y = b – ja ϑ y = ϑ z – 90°