COME … È …. DIFFICILE.. OGGI.. FARE IL DOCENTE …. Un numero sempre più crescente di docenti segnala: Lo scarso impegno con cui gli studenti affrontano lo studio La crescente difficoltà con cui s’imbattono gli insegnanti per motivare gli studenti. ALLO SCARSO IMPEGNO NELLO STUDIO CORRISPONDE UN CAPOVOLGIMENTO DELLE CATEGORIE COGNITIVE A CUI I GIOVANI ATTINGONO PER ACQUISIRE UN BAGAGLIO CULTURALE DI BASE: La sistematicità sostituita dall’occasionalità La razionalità dall’emotività sostituita Il senso critico sostituito dal consenso del gruppo La tradizione dalla moda sostituita Sono i mezzi di comunicazione sociale, le associazioni giovanili, il mondo della musica, dello sport, dello spettacolo, ecc… i modelli culturali di riferimento. EX PUNTI CARDINALI DELL'UNIVERSO SCUOLA Rapporto con i docenti, la cui autorità era riconosciuta dai genitori, anche in casi di errori possibili Rispetto dei programmi, fissati dal Ministero, ma noti e condivisi a livello nazionale Necessità d’impegno da parte degli studenti per raggiungere determinati standard educativi Criteri di valutazione limitati alla sfera cognitiva, ma definiti e conosciuti OGGI SONO POCO MENO DI 7 MILIONI E 300.000 GLI STUDENTI IN ITALIA L’Istituto d’Istruzione Superiore “U.Masotto” ne accoglie 1400 Ogni studente è un universo... Ogni studente è portatore di una storia unica, bisogni unici, talenti unici. Ogni studente ha diritto ad una cura unica come l'universo di cui è portatore. «Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali.» da “lettera ad una professoressa”, 1967, Don Milani Ed allora la sfida di ogni anno non sarà l'uguaglianza, trattare tutti nello stesso modo, ma l'equità e cioè relazionarsi ad ognuno per la sua specificità. Non è facile, è una sfida. Ma è una sfida che merita di essere accettata. NON E’ BENESSERE SENZA VALORIZZAZIONE DELLA PERSONA PASSAGGIO DALLA SCUOLA DEI PROGETTI AL PROGETTO DELLA SCUOLA ALLA SCUOLA DEL PROGETTO DI VITA TRASFERIMENTI ED ABBANDONI a.s 2013/14 PUNTI DI FORZA Negli indirizzi tecnico e nel liceo scientifico le percentuali degli ammessi all'anno successivo sono in linea con la media provinciale e regionale. In tutti gli indirizzi la percentuale degli allievi che ottiene un punteggio da 81 a 100 agli esami di stato è superiore alle medie provinciali, regionali e nazionali. Punto di forza della scuola è la quasi totale assenza di abbandoni in corso d'anno e la bassa percentuale di studenti che si trasferiscono a fine anno; i pochi sono concentrati soprattutto nel biennio grazie all'attività di riorientamento per tutto l'anno scolastico. PUNTI DI DEBOLEZZA La percentuale di non ammessi più alta è nelle classi prime, soprattutto del professionale. Il dato evidenzia la necessità di migliorare le azioni di orientamento tra le scuole di primo e secondo grado e l'urgenza di mettere a punto strategie da parte dei Consigli di classe di recupero e valorizzazione degli alunni. PUNTI DI FORZA per contrastare il verificarsi di episodi problematici o il mancato rispetto delle regole: -azioni interlocutorie (colloqui dello studente con gli insegnanti, convocazione delle famiglie dal Dirigente scolastico), -azioni sanzionatorie (note sul registro o sospensioni) -azioni costruttive (lavoro sul gruppo classe, consulenza psicologica). - condivisione delle regole di comportamento tra gli studenti (confronto tra docenti ed alunni nell'ambito del contesto classe e ai momenti istituzionali di presentazione del regolamento d'istituto). -un regolamento di disciplina -Parametri di valutazione: responsabilità, frequenza, rispetto, e partecipazione. La percentuale di sospensioni evidenzia dati più elevati nel primo biennio e un allineamento con i parametri di riferimento negli anni successivi, anche grazie agli interventi di educazione alla legalità realizzati in collaborazione con le Forze dell’ordine. PUNTI DI DEBOLEZZA -L'efficacia delle azioni in uso per contrastare il verificarsi di episodi problematici è nel complesso insoddisfacente; - è elevato il numero delle sospensioni in particolare nel biennio del percorso professionale. - Sono in costante aumento le situazioni di disagio particolarmente problematico e pochi sono gli strumenti a disposizione per farne fronte. - La scuola, adotta strategie specifiche per la promozione delle competenze sociali, cioè tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, tuttavia non riesce a raggiungere pienamente il rispetto delle buone regole di convivenza sociale. - la consapevolezza dei diritti e doveri individuali e di gruppo non è ancora uniformemente inserita nella progettazione didattica del curriculum verticale per competenze trasversali. Territorio amici scuola creatività motivazione talento Potenziale cognitivo famiglia Asperger Alunni adottati Insuccesso scolastico Disabilità ADHD Assenze Disturbi Specifici di Apprendimento Svantaggio culturale Disagio Stranieri Border line cognitivi Gifted children o superdotati Deficit linguaggio Tutti BES???? Bisogno Segnalazione alla famiglia e/o ai Servizi Certificazione Personalizzazione dell’intervento Risorse aggiuntive Disabilità Schema classico dell’intervento basato sul sostegno. I tre elementi di destra (segnalazione, certificazione e risorse aggiuntive) sono indispensabili per la personalizzazione. Bisogno Segnalazione alla famiglia e/o ai Servizi Certificazione Personalizzazione dell’intervento Risorse aggiuntive DSA Nel 2010 la legge 170 sui DSA ha modificato profondamente questa situazione: con la certificazione la personalizzazione è prevista anche in assenza di risorse aggiuntive. Bisogno Raccordo con Famiglia e Servizi Certificazione Personalizzazione dell’intervento Risorse aggiuntive La nuova normativa sui BES prevede la personalizzazione anche senza certificazione. L’eventuale documentazione clinica ha un ruolo informativo, non certificativo. L’intervento è attivato dalla scuola in raccordo (collaborazione) con Famiglia e Servizi. BES ADHD Disabilità Svantaggio BES culturale Assenze Disturbi Specifici di Apprendimento = Con Disagio necessità Stranieri di "formalizzare" la Deficit Border line personalizzazione linguaggio cognitivi in un PDP ”Cosa farò da grande?“ La progettazione condivisa Famiglia ASL ed Enti Locali Scuola • Dirigente scolastico • Servizi psico-socio-sanitari: • Psicologo • Neuropsichiatra Infantile • Assistente Sociale… • Operatore di Assistenza • Addetto alla comunicazione • Terapisti di riabilitazione: • Logopedista • Fisioterapista Alunno con disabilità Territorio • Servizi culturali, ricreativi, sportivi • Volontariato • Eventuale docente referente • Insegnanti di classe • Insegnante di sostegno • Collaboratori scolastici • GLI (PAI) LA PROGETTAZIONE CONDIVISA SI ORGANIZZA SU MOMENTI E STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE UVMD PTOF - Il Piano dell’Offerta Formativa descrive gli interventi e i servizi che la scuola organizza per migliorare l’integrazione e per offrire a tutti le stesse opportunità. PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIVITA’ DIAGNOSI FUNZIONALE PDF - Il Profilo Dinamico Funzionale è il documento che descrive la situazione di partenza e prevede le possibili evoluzioni fornendo una traccia per le progettazioni annuali. PEI - Il Piano Educativo Individualizzato descrive annualmente gli interventi educativi e didattici destinati all’alunno, definendo obiettivi, metodi e criteri di valutazione Progetto di Vita - E' un modo condiviso di pianificare gli interventi per favorire un futuro adulto con la migliore qualità di vita possibile. L’INSEGNANTE PER LE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO E’ UN INSEGNANTE L’insegnante per le attività di sostegno è contitolare della classe opera per l’integrazione dell’alunno con disabilità nei modi, tempi e luoghi definiti nella progettazione condivisa L’INSEGNANTE PER LE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO E’ UN INSEGNANTE L’insegnante per le attività di sostegno è contitolare della classe opera per l’integrazione dell’alunno con disabilità nei modi, tempi e luoghi definiti nella progettazione condivisa ALUNNI CON DISABILITÀ Nel primo ciclo di istruzione (primaria e secondaria di 1°grado) la programmazione è sempre valida per la promozione alla classe successiva, anche quando è completamente differenziata. curriculare, o comunque globalmente riconducibile alla programmazione del corso di studi. Si segue un normale percorso di studi Nel secondo ciclo di istruzione (secondaria di 2°grado) la programmazione può essere: differenziata: consente la frequenza alla classe successiva. Al termine del percorso viene rilasciato un attestato delle competenze. PROGETTO di VITA - tappe ORIENTAMENTO IN INGRESSO PERCORSI INTEGRATI TRA ORDINI DI SCUOLE CRITERI DI INSERIMENTO NELLE CLASSI PREDISPOSIZIONE DI PERCORSI PERSONALIZZATI DAL PEI AL PROGETTO DI VITA ADULTA RAPPORTI CON FIGURE ED ENTI TERRITORIALI DI COMPETENZA - ASL CONTATTI CON LA SCUOLA MEDIA PRE-CONOSCENZA E COINVOLGIMENTO DELLA FAMIGLIA PRESENTAZIONE AL CONSIGLIO DI CLASSE INSERIMENTO OSSERVAZIONE E CONOSCENZA VERIFICA E VALUTAZIONE PORTFOLIO DELLE COMPETENZE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI A disabilità B disturbi evolutivi specifici DSA, deficit linguaggio, ADHD, livello intellettivo limite, ritardo maturativo, Asperger non certificati… C svantaggio socio-economico, linguistico, culturale PEI (Piano Educativo Individualizzato) per gli alunni con disabilità PDP (Piano Didattico Personalizzato) per i DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e per gli altri BES. ALUNNI CON DSA - BES IL PDP NON È… Il Piano Didattico Personalizzato non è un elenco di strumenti compensativi e misure dispensative. QUANDO SERVE UN PDP? PRO Efficacia della personalizzazione, convenienza di una formalizzazione esplicitata, maggiore rilevanza verso docenti e genitori, ricadute nella valutazio-ne… CONTRO oneri e tempi per la scuola, caduta di autosti-ma per l'alunno, rischi di accettazione, rapporti con i compagni, tensioni familiari… Il bilancio deve essere nettamente favorevole!!! Strategie compensative Competenze compensative Tecnologie compensative Non solo “strumenti” compensativi I BES non si certificano! LA SCUOLA NON DICHIARA GLI ALUNNI BES, NÉ TANTO MENO LI CERTIFICA, MA INDIVIDUA QUELLI PER I QUALI È "OPPORTUNA E NECESSARIA" UNA PERSONALIZZAZIONE FORMALIZZATA, OSSIA UN PDP. IDENTIFICARE LO STUDENTE A RISCHIO LE QUATTRO DIMENSIONI DEL RISCHIO INDIVIDUALE E FISIOLOGICO difficoltà di lingua, alimentazione, alloggio, condizioni di salute SOCIO-FAMILIARE difficoltà professionali ed economiche, tendenza a creare microgruppi segregati. Quadro di valori diversi INDIVIDUALE PSICO SOCIO-PEDAGOGICO PATOLOGICO difficoltà di apprendimento difficoltà a creare una rete legate alla lingua, alla cultura: relazionale di coetanei. storia, geografia, diversità Difficoltà a farsi accettare metodologiche. Testi di studio LA CONDIZIONE DI RISCHIO Ogni studente può diventare uno studente a rischio se si creano alcune circostanze che turbano la intrinseca fragilità dei processi di crescita e di sviluppo. Per la rilevazione della condizione di rischio, sono state individuate le correlazioni tra cinque aree di rischio; l'esposizione anche ad una sola di queste aree aumenta gravemente il rischio nelle altre. LA "MORTALITÀ" SCOLASTICA, COME FORMA DI SELEZIONE OCCULTA Attività a rischio: devianza Non ritorno STUDENTE DROP-OUT Inserimento in un’attività lavorativa precaria Abbandono sistema scolastico Inserimento in un’attività lavorativa stabile Ritorno nel Sistema Diploma alternativo Diploma conseguito in alternanza studio-lavoro LE CINQUE AREE IDENTIFICATE SONO 1) sofferenza personale 2) insuccesso scolastico 3) situazione socio economica familiare 4) instabilità familiare 5) tragedie familiari In questa classificazione si mette ancor più in evidenza l’intrinseca fragilità a cui sono esposti i ragazzi immigrati, a prescindere dalle loro risorse individuali. 1^ AREA DEL DISAGIO PERSONALE: Considera fattori di rischio i comportamenti devianti sia da parte dello studente sia dei suoi familiari: isolamento rispetto al gruppo rifiuto della responsabilità di crescere appartenenza bande giovanili extrema anoressia/bulimia o tentatativi di suicidio uso personale di alcool e/o di droga apatia, astenia (esaurimento fisico), distimia (psicosi: avvilito,scarsa stima.) abusi vario genere (sport, sesso, violenza) 2^AREA DELL'INSUCCESSO SCOLASTICO: Nella seconda area riporta i fattori di rischio del contesto scolastico vero e proprio: mancata integrazione coi compagni voti scolastici bassi insuccesso nei corsi età superiore alla media della classe assenze eccessive bassa stima di sé bassi punteggi nelle varie materie 3^ AREA DELLA SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA FAMILIARE: La terza area prende in considerazione fattori di rischio quali lo stato professionale, il livello d'istruzione dei genitori ed il loro atteggiamento verso l'educazione. occupazione e istruzione del padre occupazione e istruzione della madre atteggiamento dei genitori verso l'educazione stili educativi e comunicazione familiare 4^ AREA DELLE TRAGEDIE FAMILIARI: La quarta area, le tragedie familiari, si riferisce a situazioni di malattia o perdita di una familiare o di un amico, perdita del lavoro da parte di un genitore oppure di malattia dello studente stesso. malattie grave o lunga di un genitore morte di un genitore o di familiari morte di un amico: malattia, incidente malattia studente: + o invalidante perdita del lavoro di un genitore 5^ AREA DELL’INSTABILITÀ FAMILIARE: La quinta area l'instabilità familiare, comprende fattori di rischio quali la mobilità familiare o situazioni di separazione, odi e divorzio. disgregazione familiare frequenti spostamenti frequenti cambi di scuola separazione/divorzio dei genitori nuovo compagno/a di un genitore o di entrambi SINTESI DEGLI INTERVENTI CON GLI STUDENTI A RISCHIO 1. Assunzione di un atteggiamento nuovo verso gli studenti svantaggiati Apprezzare le loro qualità intellettuali; Enfatizzare la costruzione di capacità e non soltanto la riparazione dei deficit; Conoscere il loro tipo di cultura per evitare di scambiare le differenze per deficit; 2. Modificazione del curriculum Focalizzare l'attenzione su problemi complessi, ricchi di significato; Centrare l'insegnamento sulle abilità di base in un contesto di compiti globali (puntare sempre su di una visione d’insieme dei problemi); Fare scoprire le relazioni tra i contenuti e le abilità scolastiche e l'esperienza extra-scolastica degli studenti (ragioni di senso e di significato dello studio per affrontare la vita e viceversa); SINTESI DEGLI INTERVENTI CON GLI STUDENTI A RISCHIO 3. Applicazione di nuove strategie d'insegnamento Fornire un modello significativo di strategie di pensiero; Incoraggiare molteplici approcci; Fornire supporto cognitivo per permettere agli studenti di svolgere compiti complessi; Rendere il dialogo il mezzo centrale per l'insegnamento e l'apprendimento. Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente proprio tutti. Una scuola che non si deve muovere sempre nella condizione di emergenza... Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto.