Diapositiva 1 - Silvio Ceccato

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SLIDE E NORMATIVA
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DIPARTIMENTO SOSTEGNO
DOCUMENTI PUBBLICI
CORSO SOS 2015
PUOI TROVARE VARIE INFO
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DISABILITA’
ADHD –
attenzione e iperattività
DOP oppositivo
provocatorio
Disabilità
Svantaggio
culturale
Stranieri
Disagio
Border line
cognitivi
Assenze
Disturbi
Specifici di
Apprendimento
Deficit
linguaggio
GRUPPI PROVINCIALI UST
SPA – SPORTELLO PROVINCIALE AUTISMO
Uff. Interventi Educativi Integr.alunni con disabilità 0444 251106
(dott.ssa Munaro [email protected][email protected]
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SeDICO
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GRUPPO
PROVINCIALE
DISTURBI
COMPORTAMENTO
(liceo
Corradini
Thiene)
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[email protected] 0445 364301
CTS – CENTRO TERRITORIALE SUPPORTO (sussidi e
attrezzature informatiche – IST Da Schio), prof.ssa
Tognato 0444 294320
DSA - gruppo di autoformazione che si incontra
mensilmente e dialoga on line – [email protected]
SPORTELLO DISLESSIA
PER INSEGNANTI E GENITORI
PROGETTO PROVINCIALE DI INTERVENTO PER UN
CORRETTO APPROCCIO DIDATTICO/EDUCATIVO VERSO
I BAMBINI E RAGAZZI DISLESSICI IN COLLABORAZIONE
CON ISTITUTO TECNICO STATALE PER GEOMETRI “A.
CANOVA”- VICENZA
Per informazioni: A.I.D. Sezione VICENZA
[email protected]
www.aiditalia.org
a) LE BUONE PRASI DELL’INTEGRAZIONE
b) BES (D.M 27/12/12 – C.M n.8 del 6/3/13) - PDP
c) DSA legge 170/2010 - PDP
DM 12 Luglio 2011, n. 5669  Decreto applicativo e
Linee Guida sui DSA
DPR 8 marzo 1999, n. 275  Regolamento recante norme in
materia di autonomia delle istituzioni scolastiche
d) LEGGE 104 / 92- PEI
VERBALE DI ACCERTAMENTO
DIAGNOSI FUNZIONALE (DF)
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF)
PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI)
Bisogno
Segnalazione alla
famiglia e/o ai Servizi
Certificazione
Personalizzazione
dell’intervento
Risorse aggiuntive
Disabilità – legge 104
Schema classico dell’intervento basato sul sostegno.
I tre elementi di destra (segnalazione, certificazione e
risorse aggiuntive) sono indispensabili per la
personalizzazione.
Bisogno
Segnalazione alla
famiglia e/o ai Servizi
Certificazione
Personalizzazione
dell’intervento
Risorse aggiuntive
DSA - DISLESSIA
Nel 2010 la legge 170 sui DSA ha modificato
profondamente
questa
situazione:
con
la
certificazione la personalizzazione è prevista anche in
assenza di risorse aggiuntive.
Bisogno
Raccordo con
Famiglia e Servizi
Certificazione
Personalizzazione
dell’intervento
Risorse aggiuntive
BES
La nuova normativa sui BES prevede la personalizzazione
anche senza certificazione. L’eventuale documentazione
clinica ha un ruolo informativo, non certificativo.
L’intervento è attivato dalla scuola in raccordo
(collaborazione) con Famiglia e Servizi.
BES
Passi avanti verso una scuola
inclusiva
“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un
pesce dalla sua abilità di arrampicarsi
sugli alberi, lui passerà l’intera vita a
credersi stupido”
Albert Einstein
BES: Nuove indicazioni ministeriali
Legge 53 / 2003 - Direttiva Ministro
Profumo 27/12/2012
Circolare Ministeriale n. 8 del 6/3/2013
Nota 1551 del 27 giugno 2013
Piano Annuale Inclusione
O.M. 37 del 19/4/2014 – ESAMI STATO
BES
BES
I BES NON VANNO CERTIFICATI:
-NON
POSSONO
CERTIFICARLI
INSEGNANTI
GLI
-NON
POSSONO
CERTIFICARLI
GLI
SPECIALISTI: NON ESISTE UN ALUNNO
CERTIFICATO “BES”
L’ALUNNO E’ UN BES PERCHE’ SECONDO
LA SCUOLA HA BISOGNO DI UN PDP
C. M. n. 8 del 6/3/2013
Indicazioni operative
Individuazione alunno con BES
In base ad una diagnosi
Decisione del C.d.C. partendo
dalle
informazioni
fornite
dalla famiglia attraverso una
diagnosi o documentazione
clinica.
La
scuola
può
accettare qualsiasi diagnosi
(anche emessa da privati)
riservandosi però di valutare
l’effettiva
ricaduta
sui
bisogni educativi.
Su decisione della
(senza diagnosi)
scuola
La
scuola
si
attiva
autonomamente,
con
decisione
del
C.d.C.
partendo
dai
bisogni
educativi emersi e dalla
necessità di formalizzare
un PDP
I due modelli PDP BES, full o ligh, realizzati nella versione
editabile PDF sono, per uso di libera scelta e per la diffusione, ai
seguenti siti internet:
·
Università di Udine
http://includere.uniud.it/index.php?app=0&m=10&sm=0&cnt=173
·
Servizio Disturbi di Comportamento
http://sedicovicenza.altervista.org/blog
[email protected]
Direttiva Ministro Profumo 27/12/2012
Strategie di intervento
Si evidenzia in particolare la necessità di
elaborare un percorso individualizzato e
personalizzato per alunni con BES, anche
attraverso la redazione di un Piano Didattico
Personalizzato, individuale o anche riferito a
tutti gli alunni della classe con BES, che
serva come strumento di lavoro in itinere per
gli insegnanti ed abbia la funzione di
documentare alle famiglie le strategie di
intervento programmate.
PDP - BES
PROGETTUALITA’
DIDATTICA
NO A PDP APPICCICATI AD OGNI ALUNNO
NO A PDP CROCETTATI
MATERIALI DIVERSI PER LIVELLI DI
DIFFICOLTA’
COOPERAZIONE FRA GLI ALUNNI
C. M. n. 8 del 6/3/2013
Indicazioni operative
compiti del Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto
(GLHI) si estendono alle problematiche relative a
tutti i BES.
Tale Gruppo di lavoro assume la denominazione di Gruppo di lavoro per
l’inclusione (in sigla GLI) e svolge le seguenti funzioni:
rilevazione dei BES presenti nella scuola;
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi;
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per
l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da
redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il
mese di Giugno).
Candidati ESAMI STATO con PDP “BES” O.M. 37 del 19/4/2014
I
Art.18
Esame dei candidati con dsa o con bes - …. a tal fine il
Consiglio di classe inserisce nel documento del 15 maggio di
cui al decreto del Presidente della Repubblica n.323 del
1998 il Piano Didattico Personalizzato o altra
documentazione predisposta ai sensi dell’articolo 5 del
decreto ministeriale n. 5669 del 12/7/2011. Sulla base di
tale documentazione e di tutti gli elementi forniti dal
Consiglio di classe, le Commissioni predispongono adeguate
modalità di svolgimento delle prove scritte e orali. Nello
svolgimento delle prove scritte, i candidati possono
utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal PDP o da
altra documentazione redatta ai sensi dell’articolo 5 del
decreto ministeriale 12 luglio 2011.
DSA evolutiva
NON DEFICIT
INTELLIGENZA
NON DEFICIT
PROBLEMI AMBIENTALI
NON DEFICIT
COGNITIVI
NON DEFICIT
SENSORIALI
DI ORIGINE
NEUROBIOLOGICA
COSTITUZIONALE
(cromosoma 6 e 15)
Normativa Scolastica e DSA
Il DSA può essere
Certificato
formalmente
come disabilità
Diagnosticato
da uno
specialista
Tutele previste dalla L.104/92,
compreso insegnante di
sostegno
Tutele previste dalla
L. 170/10
Personalizzazione degli interventi
DSA - Norme da Considerare
DPR 8 marzo 1999 , n. 275
Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito
scolastico.
DM 12 Luglio 2011, n. 5669  Decreto
applicativo L. 170 e Linee Guida sui DSA 
PDP
Legge 8 ottobre 2010 n. 170
Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico
dislessia un disturbo specifico che si manifesta con
una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare
nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella
correttezza e nella rapidità della lettura
disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si
manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica.
disortografia un disturbo specifico di scrittura che si
manifesta in difficoltà nei processi linguistici di
transcodifica
discalculia un disturbo specifico che si manifesta
con una difficoltà negli automatismi del calcolo e
dell'elaborazione dei numeri.
Sostanziali novità:
- diagnosi valida solo se rilasciata da strutture
pubbliche o accreditate
- ( http://www.regione.veneto.it)
-ELENCO STRUTTURE CONVENZIONATE
-http://www.regione.veneto.it/c/document_library/ge
t_file?uuid=44248841-fecd-4b3e-a1476f16fa27bd35&groupId=10793
LEGGE 104 – PEI PDF
CERTIFICAZIONE CLINICA
RELAZIONE SEMPLICE
RELAZIONE DELLA SCUOLA
RELAZIONE COMPLESSA
VERBALE DI ACCERTAMENTO
DIAGNOSI FUNZIONALE
DF
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
PDF
PIANO DUCATIVO PERSONALIZZATO
PEI
a) INDIVIDUAZIONE ALUNNI CON DISABILITA’
UVMD - Unità Valutazione Multidimensionale Distrettuale
L’individuazione degli alunni con disabilità è compito dell’
UVMD (Unità di Valutazione Multidisciplinare Distrettuale). Il
verbale di accertamento rilasciato dall’UVMD ….. E’ una
descrizione analitica della compromissione funzionale dello
stato psico-fisico dell’alunno in situazione di handicap. Il
periodo di validità è espressamente indicato in ciascun
verbale (in genere un intero ciclo scolastico: es infanzia)
DA CHI E’ REDATTA: dall’ASL di competenza o da Istituti
convenzionati: operatori sociosanitari, fisiocinesiterapista,
psicologo, logopedista, assistente sociale, neuropsichiatra
QUANDO? in qualsiasi momento dell’anno scolastico (vedi
alunni che manifestano disturbi o difficoltà non conosciuti o
considerati)
L’UDMV consegnerà alla famiglia la documentazione che successivamente
sarà inoltrata alla scuola (indicativamente entro la metà di gennaio).
VERBALE DI ACCERTAMENTO
LE PROCEDURE CHE PORTANO ALL’INDIVIDUAZIONE DEGLI ALUNNI
CON DISABILITA’ POSSONO ESSERE DI DUE DISTINTE MODALITA’
1)
Alunni la cui disabilità è già conosciuta dalla nascita o dai primi anni di
vita (già presi in carico dai Servizi)
I servizi producono la certificazione, ed eventualmente altra
documentazione, contenente la Diagnosi Multiassiale da allegare alla
domanda di accertamento da parte dell’UVMD. Le procedure di
accertamento si concluderanno entro 30 giorni dalla richiesta della
famiglia. L’UDMV consegnerà alla famiglia la documentazione che
successivamente sarà inoltrata alla scuola (indicativamente entro la
metà di gennaio).
2) ALUNNI CHE MANIFESTANO BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DURANTE IL
PERCORSO SCOLASTICO
Su richiesta della Famiglia sono valutati dall'UVMD anche alunni che manifestano
durante il percorso scolastico disturbi o difficoltà non considerati o conosciuti
precedentemente.
b) DIAGNOSI FUNZIONALE
Per Diagnosi Funzionale (DF)
descrizione
analitica
della
funzionale dello stato psicofisico
disabilità. È redatta dai Servizi che
carico.
si intende la
compromissione
dell'alunno con
l'hanno preso in
La DF viene rilasciata alla Famiglia che a sua volta la
consegnerà alla Scuola. La Famiglia può delegare i
Servizi a inviare la DF direttamente alla Scuola e,
in caso di disabilità sensoriale, alla Provincia.
DIAGNOSI FUNZIONALE
E’ un documento necessario per la
determinazione dei bisogni educativi e la
conseguente assegnazione delle risorse.
DEVE PERVENIRE ENTRO IL 30 GIUGNO
ALL’UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE
(o alla Provincia), ATTRAVERSO LA SCUOLA
DI ISCRIZIONE, IN TEMPO UTILE PER LA
DETERMINAZIONE DELL’ORGANICO DI
FATTO.
DIAGNOSI FUNZIONALE
AREE DI RILEVAZIONE
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
AREA APPRENDIMENTO CURRICOLARE
AREA AFFETTIVO – RELAZIONALE
AREA COMUNICAZIONE E LINGUISTICA
AREA SENSORIALE E PERCETTIVA
AREA MOTORIO – PRASSICA
AREA COGNITIVA E NEUROPSICOLOGICA
AREA DELL’AUTONOMIA DI BASE
ELEMENTI PSICO – SOCIALI DI RILIEVO:
DIAGNOSI FUNZIONALE (in forma conclusiva)
CODICI PIU’ RICORRENTI ICF
F70 Ritardo mentale lieve
F71 Ritardo mentale di media gravità
F72-73 Ritardo mentale grave o profondo
F78-79 Ritardo mentale d’altro tipo o non specificato
F80 Disturbi evolutivi specifici dell’eloquio e del linguaggio
F81 Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche
F82 Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria
F83 Disturbi evolutivi specifici misti
F84 Sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico
F90-98 Sindromi e disturbi comportamentali ed emozionali
G40 Epilessia
G80-83 Paralisi celebrali infantili
H30-59 Distrubi alla vista
H80-99 Disturbi all'udito
Q90-99 Malattie cromosomiche genetiche
G91-Q00-07 Idrocefalia e malformazioni del S.N.C.
c) PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
Il PDF (REDATTO DOPO UN PRIMO INSERIMENTO
DELL’ALUNNO) viene inteso come:
- procedura che segue la DF e ha come obiettivo quello di
costituire premessa ed indicazione per la predisposizione di
un piano di intervento personalizzato
- procedura da attivare congiuntamente, quindi in forma
integrata fra operatori scolastici, socio-sanitari e genitori
- analisi descrittiva a fronte di difficoltà già registrate
nella diagnosi funzionale, delle capacità registrabili e
prevedibili nel soggetto. DESCRIZIONE RELATIVA A CIÒ
CHE L’ALUNNO SA FARE E DEGLI OBIETTIVI CHE
POTRA’ RAGGIUNGERE
DA CHI E’ REDATTO?
Dal CONSIGLIO DI CLASSE (eventual. con la presenza del personale della
Provincia), dagli operatori sociosanitari (neuropsichiatra, psicologo,
logopedista, assistente sociale, fisioterapista, ecc) esperto di tematiche
legate alla Dislessia/Discalculia, dai genitori dell’alunno.
LA FAMIGLIA CONTRIBUISCE CON LE PROPRIE OSSERVAZIONI E
PROPOSTE DI INTERVENTO
QUANDO?
Il PDF sarà formulato per la prima volta al momento dell'ingresso a scuola
ed aggiornato, nel passaggio tra i vari ordini di scuola. Sono possibili
verifiche intermedie, in particolare in caso di significativi cambiamenti o
evoluzioni a medio termine nettamente difformi rispetto alle previsioni
Viene redatto dopo un primo periodo di inserimento scolastico dell'alunno,
durante il quale si raccoglieranno le osservazioni, entro la data del 30
novembre
CONSIGLIO!!
- predisponi per tempo il PDF;
- coinvolgi tutti colleghi del consiglio di classe
- trasmetti per tempo al Distretto di Competenza
il PDF
- trasmetti per tempo alla famiglia la
documentazione
chiedendo
esplicitamente
suggerimenti, annotazioni, ecc.
COINVOLGI LA FAMIGLIA!!
AREE DI RILEVAZIONE DEL PDF
1) AREA DELL’AUTONOMIA DI BASE, SOCIALE ED
AFFETTIVO RELAZIONALE
2) AREA DELL’APPRENDIMENTO CURRICOLARE
3) AREA MOTORIO/PRASSICA
4) AREA SENSORIALE E PERCETTIVA
5) AREA COGNITIVA E NEUROPSICOLOGICA
6) AREA LINGUISTICA E COMUNICAZIONALE
3) AREA MOTORIO/PRASSICA
(motricità
globale/fine,
prassie
schema corporeo, lateralizzazione, coordinazione,
DESCRIZIONE FUNZIONALE
(cosa sa fare) …………………………………………….
(obiettivi) …………………………………………………
semplici/complesse,
vissuto corporeo)
d) PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
Il PEI descrive, sulla base dei dati derivanti dalla
DF e dal Profilo Dinamico Funzionale, gli interventi
da attuare nel corso dell’anno scolastico e i relativi
impegni assunti da parte della scuola, delle ASL,
degli Enti locali e dalla famiglia.
Nella definizione e nella verifica del PEI la Famiglia
è riconosciuta come risorsa importante e parte
attiva e può mettere a disposizione eventuali
consulenze di specialisti indicati da specifiche
Associazioni, secondo protocolli sottoscritti con la
Scuola.
DA CHI E’ REDATTO?
Dal CONSIGLIO DI CLASSE, dall’ASL di competenza o
da Istituti privati convenzionati, dal personale della
PROVINCIA, da personale di enti ed associazioni
interessati all’integrazione, dai genitori dell’alunno.
QUANDO?
Annualmente,
entro il 30 novembre, si procede alla
stesura del PEP utilizzando i moduli predisposti dagli
accordi di programma ASL – scuola.
PUNTI DI RIFERIMENTO PER LA STESURA DEL PEI
DIAGNOSI FUNZIONALE (redatta in forma conclusiva)
AREE DI INTERVENTO INDIVIDUATE NEL P.D.F. (con
individuazione delle aree da privilegiare)
INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
*AREA ……………
Obiettivi:
OPERATORI COINVOLTI:
MODALITA’ DI INTERVENTO:
SUSSIDI:
VERIFICHE INTERMEDIE E FINALI:
COME SI SVILUPPA IL P.E.I.
1° momento: raccolta dati (indagine)
2° momento: formulazione progetto educativo/didattico
3° momento: organizzazione delle attività di sostegno
4° momento: organizzazione materiali, strumenti, ausili
5° momento: stesura dell’orario settimanale di sostegno
6 e 7° momento: momenti di verifica intermedie e finali
d)
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
ART. 10, comma 5, legge 122 del 30 luglio
2010 – G.U. 30/7/2010 n.176
– misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e
di competitività economica –
IN SEDE DI STESURA PEI, SI
ELABORANO
PROPOSTE
RELATIVE
ALL’INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE
NECESSARIE,
IVI
COMPRESA
L’INDICAZIONE
DELLE
ORE
DI
SOSTEGNO E DI ALTRE RISORSE
PROFESSIONALI”
“
e) PERONALE DI ASSISTENZA
E’ compito della Scuola, dell’ULSS e della Provincia
fornire assistenza agli alunni che a causa della loro
disabilità, non sono in grado di fruire autonomamente del
servizio scolastico.
ASSISTENZA DI BASE: aiuto agli alunni con disabilità
nell’accesso alle aree esterne alle strutture scolastiche e
nell’uscita di esse, lo spostamento nei locali della scuola,
la cura della persona, uso dei servizi igienici. In genere
tali compiti sono affidati ai collaboratori scolastici.
ASSISTENZA SPECIALISTICA: è compito delle ULSS per
alunni con disabilità psicofisica (Provincia per alunni con
deficit sensoriali). L’USLLin accordo con la Famiglia e la
Scuola, provvede ad assegnare alle scuole gli Operatori
Socio Sanitari e Oper. Addetti all’Assistenza (gravi
riduzioni dell’autonomia)
AUTORIZZAZIONI ALL’IMPIEGO DEL PERSONALE DI ASSISTENZA
IN ATTIVITA’ PROGETTATE DALLA SCUOLA MA CHE SI SVOLGONO
IN AMBIENTI EXTRASCOLASTICI
L’autorizzazione
condizioni:
dovrà
sottostare
a
due
-concessione alla gratuità delle spese di iscrizione
e partecipazione;
-estensione
agli
operatori
della
polizza
assicurativa per responsabilità civile contro terzi,
accesa per gli insegnanti accompagnatori.
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