LE NUOVE SFIDE DELL’UROLOGIA
NELLA GESTIONE INTEGRATA DEL PAZIENTE CRONICO
Responsabile Scientifico: Prof. Michele Battaglia
Bari, 17 dicembre 2016
Sala di Formazione Clinica Urologica
AOU Consorziale Policlinico Bari
PROGRAMMA
Ore
08.30
Registrazione dei partecipanti
09.00
Apertura dei lavori e presentazione degli obiettivi formativi Michele Battaglia – Rosa Porfido
09.10
Gestione integrata patologie croniche nel setting del Medico di Medicina Generale
Giovanni Sportelli/Eleonora Pirrelli
09.40
Impatto epidemiologico IPB e influenza sulla qualità di vita del paziente Giuseppe Lucarelli
10.10
Il percorso diagnostico – terapeutico nell’IPB:
 aspetti diagnostico-terapeutici Michele Battaglia
 parlare con il paziente: dalla medicina difensiva al counselling Ivan Martines
11.10
Coffee break
11.30
IPB elementi di farmacoeconomia: evoluzione del ruolo del decisore tra appropriatezza e contenimento della
spesa farmaceutica Rosa Porfido – Eleonora Pirrelli
12.00
Tavola rotonda interattiva con discussione del questionario sulle criticità legate alla gestione delle patologie
13.00
Take home messages
13.15
Chiusura dei lavori e verifica apprendimento ECM
RAZIONALE
L'ipertrofia o iperplasia prostatica benigna (BPH o IPB), conosciuta anche come adenoma prostatico (BEP) è una malattia a carico della ghiandola
prostatica. Si tratta di un suo aumento di volume dovuto all'incremento del numero di cellule, che si estrinseca principalmente nella zona "di
transizione" della prostata, ovvero in una parte centrale attorno all'uretra prostatica. È una crescita di tipo benigno, cioè comporta compressione sui
tessuti circostanti senza infiltrarli. È un fenomeno legato all'invecchiamento ma che in alcuni soggetti è maggiore che in altri, e col passare degli anni
può causare una compressione e distorsione dell'uretra prostatica ostruendo la fuoriuscita dell'urina. IPB colpisce il 5‐10% degli uomini di 40 anni di
età, e fino all'80% degli uomini tra 70 e 80 anni. Tuttavia il numero dei soggetti in cui la IPB diventa sintomatica, cioè costituisce effettivamente un
disturbo, è circa la metà. Con l’aumento dell’età media dei pazienti e dell’aspettativa di vita le patologie urologiche sono diventate un problema
sanitario di massa più che di ristretta sub-specialità. Sia lo specialista che il medico di medicina generale (medico di famiglia) devono essere preparati
non solo per affrontare il problema clinicamente evidente, ma anche per prevenire o diagnosticare precocemente la patologia. La presa in carico e la
gestione della cronicità è dunque argomento di estrema attualità, posta la necessità di diffondere la conoscenza delle Linee Guida e di integrarle nella
pratica quotidiana, al fine di arrivare ad un percorso condiviso che si integri con l’organizzazione di tutta la rete di assistenza sul territorio. Obiettivo
di questo progetto è pertanto arrivare ad un documento condiviso di gestione, organizzazione e valutazione delle implicazioni (anche farmacoeconomiche) nella gestione del paziente con IPB.