SOCRATE (470 – 399 a.C.): un pensiero senza libri. SOCRATE

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SOCRATE (470 – 399 a.C.): un pensiero senza libri.
"La maggior parte delle persone immagina che la filosofia consista nel dibattere dall’alto di una cattedra e nel fare corsi su alcuni testi. Ciò che tuttavia sfugge, a persone del genere, è la
filosofia ininterrotta che ogni giorno si vede esercitata in modo perfettamente uguale a se stessa… Socrate non faceva disporre sedili per gli uditori, non si sedeva in una cattedra
professorale; non aveva un orario fisso per discutere o passeggiare con i suoi discepoli. Ma scherzando con loro, bevendo o andando alla guerra o all’agora, e alla fine andando in prigione e
bevendo il veleno, egli ha filosofato. E’ stato il primo a dimostrare che, con ogni tempo e in ogni luogo, in tutto ciò che ci accade e in tutto ciò che facciamo, la vita quotidiana dà la possibilità
di filosofare." Plutarco
...la scrittura ha una qualità terribile [δεινὸς], simile a quella della pittura. I prodotti cioè della pittura ci stanno davanti come se fossero vivi, ma, se gli chiedi qualcosa, rimangono
maestosamente
in silenzio.
Nello
stesso
modo
si comportano
i λόγοι; crederesti
chelapotessero
come se pensassero
se tu,
volendo
imparare,dichiedi
“L'alfabeto
ingenera
oblio nelle
anime
di chi
lo imparerà:
essi cesseranno
di esercitare
memoriaparlare,
perché fidandosi
dello scritto[φρονούντας
richiameranno]lequalcosa;
cose allama
mente
non
più dall'interno
se
loro qualcosa
difuori,
quelloattraverso
che dicono,
si manifesta
unache
cosa
e sempre
la stessa.
E una volta
sia messo
circola
mani di tutti,
diNé
chitu
l'intende
quanto
stessi,
ma dal di
segni
estranei: ciò
tu sola
[Theuth,
inventore
dell’alfabeto]
haiche
trovato
non èper
unaiscritto,
ricetta ogni
per laλόγος
memoria,
maper
perlerichiamare
alla tanto
mente.
offri vera
di chi nonaicituoi
ha scolari,
nulla a che
fare;
sa al'apparenza,
chi gli convenga
parlare
e a chia no.
Prevaricato
e insultato
hasenza
sempre
bisogno che ilsipadre
gli venga
in aiuto,
perché esso
da solo
sapienza
ma ne
dainé
solo
perché
essi, grazie
te, potendo
avere
notizie diingiustamente,
moltissime cose
insegnamento,
crederanno
d'essere
dottissimi,
mentre
per lanon
può difendersi
né aiutarsi.
[Platone,
Fedro]
maggior
parte non
sapranno(275d-e)
nulla; con
loro sarà
una sofferenza discorrere, imbottiti di opinioni invece che sapienti.”(Fedro)
SOCRATE
[…] per l’uomo questo è il più grande dei beni, vivere ragionando ogni giorno
sulla virtù e sugli argomenti su cui mi sentite discutere, esaminando me stesso
e gli altri, e […] la vita senza ricerca non è degna di essere vissuta …
da Apologia di Socrate
SAPERE DI
NON SAPERE
DIALOGO INCESSANTE
Metodo
Vita buona
Bene, giustizia, virtù
Riduzione
all’assurdo del
falso sapere
ESAME CRITICO
Convinzioni e
certezze
RICERCA
Ironia
VIVERE
Maieutica
Far partorire
dall’interiorità
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un’autonoma
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