Socrate
(469-399 a.C.)
Socrate sa di non sapere
(il ‘non sapere’ è il punto di partenza della sua filosofia:
una onesta dichiarazione dei propri limiti)
la filosofia è ricerca
ricerca di conoscenze
ricerca (di conoscenza)
su se stessi
Socrate ‘non insegna’, cioè non
domanda “che cosa è” come metodo (metodica)
dice
contenuti
pre-dati
(il dialogo socratico inizia con l’ironia e l’esame)
(preconfezionati) rispetto allo
stesso incontro con l’altro: il la richiesta di una definizione è ricerca di un universale mai
dialogo è un fare filosofia veramente attingibile: allora tale ricerca vuole soprattutto
assieme.
“educare l’uomo” (guidare l’altro, l’interlocutore, fuori da un sé
falso e parziale, inautentico): il “conosci te stesso”, il farne
nascere l’esigenza nell’altro, è il vero obiettivo. Ecco che la
parte conclusiva del dialogo socratico si realizza con la
maieutica.
allora il male non è volontario
e se conosco il bene non posso non farlo (paradosso socratico)
cioè il Bene e il Vero (conoscenza autentica) sono identici