15. Struttura elettronica degli atomi Atomo di idrogeno (a nucleo fisso) uz r = xu x + yu y + zuz Energia classica ( = ): 1 1 e2 2 2 2 E= px + py + pz − 2me 4πε 0 | r | ) ( Hamiltoniano quantistico ( →− ⁄ r ) 2 2 2 2 2 ℏ ∂ ∂ ∂ 1 e Hˆ = − + + − 2me ∂x 2 ∂y 2 ∂z 2 4πε 0 | r | uy ux Soluzioni analitiche dell’equazione di Schroedinger (stati stazionari): orbitali elettronici dell’atomo di idrogeno Hˆ ϕn,l ,m (r ) = Enϕn,l ,m ( r ) Gli orbitali dell’atomo di idrogeno , , ( ) sono catalogati da tre numeri quantici: = 1,2,3, ⋯ numero quantico principale = 0 ÷ ( − 1) numero quantico di momento angolare = − ÷ numero quantico magnetico (2 + 1 possibili valori) 1 Le energie degli orbitali dipendono solo dal numero quantico principale secondo la stessa espressione di Bohr ma con la frequenza di Rydberg specificata secondo costanti fondamentali mee 4 1 En = −hRH RH = 2 8ε 02h3 n Ogni numero quantico è in relazione con una proprietà chimico-fisica; il numero quantico principale n determina la quantizzazione dell’energia Il numero quantico secondario l determina la quantizzazione del momento angolare) l = r ×p | l | ⇒ ℏ l (l + 1) p = mv Gli orbitali con = 0 (momento angolare nullo) hanno una distribuzione sferica nello spazio. Gli orbitali non sferici ( = 1,2, ⋯ ) hanno invece distribuzioni con direzioni preferenziali nello spazio: il numero quantico magnetico m determina le possibili orientazioni dell’orbitale 2 Catalogazione degli orbitali secondo la forma: orbitali !" : = 0, n 1,2,3 ⋯ orbitali !% : 1, n orbitali !' : orbitali !) : 0 2,3,4 ⋯ 1,0,1 2, n 3,4,5 ⋯ 2, 1,0,1,2 3, n 4,5,6 ⋯ 3, 2, 1,0,1,2,3 Organizzazione degli orbitali in gusci (shells) e sottogusci (subshells) 3 Gli orbitali + hanno simmetria sferica: dipendono solo dalla distanza dell’elettrone dal nucleo ϕ1s = ϕ3 s = 1 πa 3/2 0 e ϕ2s = − r / a0 1 27π a03/2 1 8π a03/2 2r 2r 2 + 1− 2 3 a 27 a 0 0 r 1− 2a0 ≔ − r /2a0 e − r /3a0 e 4πε 0 ℏ 2 a0 = = 0.529 nm: raggio di Bohr 2 me e Nodi degli orbitali: distanze a cui si annulla il valore della funzione-orbitale (e quindi anche la densità di probabilità dell’elettrone) Probabilità {elettrone in dV } = ϕns ( r )2 dV -( ). : densità di probabilità rispetto al volume -( ). 4/ Probabilità {elettrone tra r e dr } = ϕns (r )2 4π r 2 dr .: Massimo di densità di probabilità rispetto alla distanza -( ). 4/ . = distanza più probabile ≈ .1 2 4 . . . 3- . . .- . . 4- 5 Esercizio : verificare che l’orbitale 3- ( ) è una soluzione dell’equazione di Schroedinger indipendente dal tempo ϕ1s (r ) = 1 π a03 e − r / a0 r = x 2 + y 2 + z2 Da verificare: Hˆ ϕ1s (r ) ∝ ϕ1s (r ) ℏ2 ∂ 2 ∂2 ∂2 1 e2 ˆ H=− + + − 2 2 2 2me ∂x ∂y ∂z 4πε 0 | r | ∂ 1 ∂ − r / a0 1 = ϕ1s (r ) = e e − r / a0 ∂x π a03 ∂x π a03 1 x ∂r / a0 − = − ϕ ( r ) 1s ∂x a0 r ∂2 1 ∂ xϕ1s (r ) 1 ϕ1s ( r ) ∂1/ r x ∂ϕ1s (r ) ( r ) = − = − + x ( r ) + = ϕ ϕ 1s 2 1s ∂x a0 ∂x r a0 r ∂x r ∂x 1 =− a0 ϕ1s (r ) x 2 x2 x2 x2 1 r − r 3 ϕ1s (r ) − a r 2 ϕ1s (r ) = a 2r 2 + a r 3 − a r ϕ1s ( r ) 0 0 0 0 x 2 + y 2 + z2 x 2 + y 2 + z2 ∂2 ∂2 ∂2 3 + + ϕ ( r ) = + − ∂x 2 ∂y 2 ∂z 2 1s a 2r 2 ϕ1s (r ) = 3 a r a r 0 0 0 1 1 1 3 2 = 2+ − ( r ) = − ϕ ϕ1s (r ) 1s 2 a0 a0 r a0 r a0 a0 r 6 2 2 2 2 2 ℏ ∂ ∂ ∂ 1 e Hˆ ϕ1s (r ) = − + + ϕ (r ) − ϕ (r ) = 2me ∂x 2 ∂y 2 ∂z 2 1s 4πε 0 r 1s ℏ2 =− 2me 1 ℏ2 2 e2 1 ℏ2 e 2 ϕ1s (r ) a 2 − a r ϕ1s (r ) − 4πε r ϕ1s (r ) = − 2m a 2 ϕ1s (r ) + m a − 4πε r 0 e 0 0 0 e 0 0 Hˆ ϕ1s (r ) ∝ ϕ1s (r ) ⇒ ℏ2 e2 − =0 mea0 4πε 0 ⇒ 4πε 0 ℏ 2 a0 = mee 2 2 ℏ Hˆ ϕ1s (r ) = − ϕ (r ) = E1 ϕ1s ( r ) 2mea0 2 1s ℏ2 E1 = − = −hRH 2mea0 2 ⇒ mee 4 ℏ2 RH = = 2mea0 2h 8ε 0 2h3 7 Esercizio: verifica che 12 è la distanza dal nucleo più probabile dell’elettrone nell’orbitale 1+ 4 2 −2 r / a0 2 2 Densità di probabilità rispetto alla distanza : ρ1s (r ) = 4π r ϕ1s (r ) = 3 r e a0 Distanza 5 di massima probabilità ( d ρ1s (r ) =0 dr r = rm p ): massimo di 63- ( ) d ρ1s (r ) 4 −2 −2 r / a0 8r r −2 r / a0 1 = 3 2re −2 r / a0 + r 2 e = − e 3 dr a0 a0 a0 a0 ⇒ rmp = a0 8 Rappresentazione grafica tridimensionale degli orbitali attraverso la superficie di contorno che racchiude il volume con il 90% di probabilità di trovare l’elettrone (però non dà informazioni sui nodi!) 9 Orbitali non sferici , 7, 8, ⋯: forma funzionale più complessa a causa della dipendenza dall’orientazione. Orbitali dello stesso guscio hanno distanze medie comparabili (cioè dipendenti sostanzialmente solo dal numero quantico principale ) 10 11 Atomi idrogenoidi: 9: ; , < .; , =: 4; ⋯ Un solo elettrone con nucleo a carica >: (> = numero atomico) 2 2 2 2 2 ℏ 1 Ze ∂ ∂ ∂ Hˆ = − + + − Hamiltoniano: 2me ∂x 2 ∂y 2 ∂z 2 4πε 0 | r | Stesso tipo di soluzioni dell’atomo di idrogeno: orbitale idrogeno , , →orbitale idrogenoidi ϕ1s = 1 − r / a0 e 3/ 2 π a0 → ϕ1s = 1 ,, > − r Z / a0 e 3/ 2 π a0 Le distanze si contraggono proporzionalmente a > ; distanza più probabile nell’orbitale - ≈ . 12 ⁄> L'elettrone ha un momento angolare intrinseco, detto spin elettronico, che può essere visualizzato come la rotazione dell’elettrone su se stesso. Allo spin elettronico è associato il numero quantico di spin - che assume solo due possibili valori (visualizzazione: rotazione oraria o antioraria): - = 1⁄2 e - = −1/2 detti anche spin @ e spin A Lo spin elettronico va definito in una descrizione completa dell’elettrone nell’atomo di idrogeno (o idrogenoide): spin-orbitali , , , B con 4 numeri quantici , , , In assenza di campi magnetici l’energia è indipendente dallo stato di spin 12 Atomi poli-elettronici: C = numero di elettroni Funzione d’onda (stazionaria): Ψ( r1, r2 ,⋯, rN ) Hamiltoniano a nucleo fisso con posizione D ∂2 ∂2 ∂2 ∑ ∂x 2 + ∂y 2 + ∂z 2 − n =1 n n n N 1 Ze 2 −∑ + n =1 4πε 0 | rn − R | 2 ℏ Hˆ = − 2me N −1 N e2 +∑ ∑ n =1 n ' = n +1 4πε 0 | rn − rn ' | N energia cinetica interazione elettrone-nucleo 1 interazione elettrone-elettrone Stati stazionari dalla soluzione dell’equazione di Schroedinger indipendente dal tempo: Hˆ Ψ(r1, r2 ,⋯, rN ) = E Ψ( r1, r2 ,⋯, rN ) 13 Non esistono soluzioni esatte (analitiche) per gli atomi poli-elettronici Calcoli numerici con livelli di approssimazione variabile Approssimazione di campo medio (Hartree-Fock): moto indipendente di ogni elettrone sotto l’effetto di un campo elettrostatico medio esercitato dagli altri elettroni (oltre che dal nucleo) ⇒ Contributo indipendente di ogni elettrone secondo un spin-orbitale monoelettronico Esempio per l’Elio (> = 2): Ψ( r1, r2 ) = ϕa (r1 )ϕb (r2 ) ϕa (r1 ) : spin-orbitale dell’elettrone 1 ϕb (r2 ) : spin-orbitale dell’elettrone 2 | Ψ(r1, r2 ) |2 =| ϕa (r1 ) |2 | ϕb (r2 ) |2 densità di probabilità dell’elettrone 1 in posizione dell’elettrone 2 in posizione . 3 e Nelle misure i due elettroni sono indistinguibili: modifica della funzione d’onda (determinante di Slater) affinché Ψ . sia invariante rispetto allo scambio dei due elettroni 1 Ψ( r1, r2 ) = [ϕa (r1 ) ϕb (r2 ) − ϕa (r2 ) ϕb (r1 )] 2 ⇒ Ψ(r2 , r1 ) = −Ψ(r1, r2 ) ⇒ | Ψ( r2 , r1 ) |2 =| Ψ( r1, r2 ) |2 Nota: i due spin orbitali F e G devono essere diversi altrimenti Ψ ⇒ due elettroni non possono avere la stessa configurazione! 3, . =0 14 Si verifica che gli spin-orbitali hanno approssimativamente la stessa struttura degli spin-orbitali dell’atomo di idrogeno, e quindi sono catalogati dagli stessi numeri quantici , , , - . Inoltre: 1) l’aumento della carica nucleare >: produce una contrazione degli orbitali 2) l’energia totale è valutabile (approssimativamente) come la somma di contributi derivanti dagli spin-orbitali occupati 3) l’energia associata ad ogni spinorbitale dipende dal numero atomico >, ed all’interno di ogni guscio la degenerazione rispetto al momento angolare viene rimossa 15 Configurazione elettronica degli atomi nello stato fondamentale: ad ogni orbitale corrisponde un livello energetico, che viene riempito dagli elettroni secondo i Principi di aufbau (costruzione): 1) Ordine di occupazione secondo la sequenza 1s, 2 s, 2 p, 3s, 3 p, 4 s, 3d , 4 p, 5s, 4d , 5 p, 6 s, 5d , 4 f ... 2) principio di esclusione di Pauli: ciascun orbitale può accomodare al massimo due elettroni con spin opposto (non possono avere la stessa configurazione!) 3) Nel caso di orbitali degeneri: si occupano singolarmente orbitali differenti con uguale spin prima di realizzare la doppia occupazione 16 Esempi: 1. Elio (Z=2) He : 1s 2 2s 2px 2py 2pz 1s 2. Litio (Z=3) 3. Carbonio (Z=6) 4. Fluoro (Z=9) Li : 1s 2 2 s1 = [He]2 s1 C : [He]2s 2 2 p 2 F : [He]2s 2 2 p 5 17 Tavola periodica degli elementi derivante dalla periodicità delle configurazioni elettroniche 18 Con la stessa procedura si può generare la configurazione dello stato fondamentale di specie ioniche Esempio: I J (> = 9, C = 10) F− : [He]2s 2 2 p 6 Configurazione elettronica di stati eccitati: uno o più elettroni viene trasferito della configurazione dello stato fondamentale viene trasferito a spin-orbitali con energia più elevata. In condizioni di equilibrio, solo gli stati fondamentali sono popolati. Gli stati eccitati sono accessibili per via spettroscopica: assorbimento di fotoni con frequenza appropriata. Nota: ad eccezione dei gas nobili, gli atomi sono presenti in forma combinata (molecole). Caso particolare delle nubi interstellari. 19 Esercizio: valutare la popolazione del primo stato eccitato di H rispetto alla popolazione dello stato fondamentale all’equilibrio termico a 25°C P2 e − E2 / kBT = = exp {−(E2 − E1 ) / kBT } = exp {−N Avog (E2 − E1 ) / RT } P1 e − E1 / kBT hRH hRH hRH 3 E − E = − + 2 = hRH 2 1 n2 22 1 4 3N Avog hRH 3 × 6.022 × 1023 × 6.626 × 10 −34 × 3.287 × 1015 P2 = exp − = exp − = P1 RT × × 4 4 8.314 298.15 = exp( −396.8) = 4.5 × 10 −173 En = − Popolazioni trascurabili degli stati eccitati: solo lo stato fondamentale è occupato! 20 Proprietà atomiche periodiche: raggio atomico, energia di ionizzazione, affinità elettronica Raggio atomico: metà della distanza interatomica nel solido atomico (ad esempio metalli) o nelle molecole biatomiche (ad esempio H2). Il raggio atomico di un elemento riflette la dimensione degli orbitali esterni (ultimi occupati) 21 Energia di (prima ) ionizzazione: differenza tra l'energia dello ione e dell'atomo nel processo di ionizzazione dallo stato fondamentale dell'atomo allo stato gassoso X (g ) → X + (g ) + e − I X == E X + + e− − E X Noti i livelli energetici dell’atomo, si può calcolare l’energia di ionizzazione. Ad esempio per l'atomo di idrogeno I H = E∞ − E1 = 0 − ( −hRH ) = hRH = 2.179 × 10−18 J Normalmente l’energia di ionizzazione si riferisce ad una mole: N Avog I H = 6.02 × 1023 × 2.179 × 10−18 J/mol=1312 kJ/mol Spesso nelle tabelle si usa eV come unità di misura 1.31× 106 = = 13.6 N Avog eV 96485 N Avog IH ⇒ IH = 13.6 eV 22 Le energie di ionizzazione sono tutte positive: gli atomi isolati sono stabili rispetto alla ionizzazione spontanea 23 24 Affinità elettronica: è la differenza di energia tra l'atomo (nello stato fondamentale) ed il monoanione X (g ) + e − → X − (g ) − Eea, X = E X − − E X + e Affinità elettronica positiva: l’anione isolato è stabile rispetto alla perdita dell’elettrone 25