2 S in alute Siamo pronti a soccorrere per primi? Se dovesse capitarvi di prestare aiuto alla vittima di un incidente stradale o domestico, sapreste come cavarvela nelle circostanze più comuni? Sapreste come agire senza arrecare danno all’infortunato e magari, con poche semplici mosse, salvargli la vita? Siete di quelli che si rifiutano anche solo di considerare questa eventualità per scaramanzia? Se è così, fate pure i vostri scongiuri ma pensate a quanto potrebbe esservi utile avere qualche nozione di primo soccorso qualora vi accadesse di dover intervenire su una persona a voi cara!… PRIMO SOCCORSO C ertamente nessuno di noi si augura di trovarsi in una situazione che richieda l’intervento immediato per salvare la vita di un infortunato o per risparmiargli guai peggiori. Ma tutto può succedere, e chi ha dovuto affrontare una circostanza del genere sa bene quanto possano essere provvidenziali anche poche semplici informazioni relative tanto al “cosa fare” quanto al “cosa non fare assolutamente” in questi casi. In alcuni Paesi le nozioni di base di pronto soccorso sono addirittura materia di studio nelle scuole medie e superiori, il che denota senza dubbio un elevato livello di civiltà: la capacità di portare aiuto, infatti, non dovrebbe essere considerata un optional, ma un preciso dovere di ciascuno nei confronti della collettività. Vediamo allora quali sono le tecniche di base per far fronte, in attesa che arrivi il medico o l’ambulanza, alle più comuni emergenze sanitarie. Respirazione artificiale Sdraiare la persona sul pavimento a pancia in su. Se occorre, togliere con le dita eventuali materiali estranei presenti in bocca. Spingere il mento verso l’alto per evitare che la lingua cada all’indietro ostruendo le vie respiratorie. Chiudere le narici tra pollice e indice. Inspirare profondamente ed espirare nella bocca della persona per almeno un secondo. Staccare le labbra, inspirare profondamente e ripetere, lasciando tra un’espirazione e l’altra un intervallo massimo di due secondi. Proseguire così fino a quando il torace della persona comincia ad espandersi in modo autonomo (generalmente, dopo 3-4 minuti), poi proseguire con un intervallo di 5-6 secondi tra le espirazioni. Smettere solo quando la persona inizia a respirare in modo autonomo e regolare. Massaggio cardiaco Accertarsi che non vi sia battito cardiaco appoggiando due dita su un lato del collo della persona. Sdraiarla sul pavimento a pancia in su, se possibile con le gambe leggermente più in alto, e spingere il mento all’insù per evitare che la lingua ricada all’indietro tappando la trachea. Inginocchiarsi al suo fianco e appoggiare il palmo di una mano non sulle costole, ma appena sotto la metà dello sterno (l’osso piatto che si trova proprio al centro del torace), appoggiando poi il palmo dell’altra mano su quella già posizionata. Esercitare una pressione rapida e decisa verso il basso, in senso perfettamente verticale, facendo forza con tutto il proprio peso sulle braccia ben tese, in modo che il torace della persona si abbassi di circa 4 centimetri. Se si tratta di un bambino, mettere in atto la stessa tecnica ma usando solo due dita anziché il palmo della mano ed esercitare una compressione più leggera, spingendo il torace verso il basso per circa 2 centimetri. Rilasciare quindi la compressione mantenendo però i palmi appoggiati al torace e poi comprimere nuovamente, al ritmo di circa 60 compressioni al minuto (se occorre, ci si può riposare per qualche istante dopo 15 compressioni). Può essere necessario proseguire il massaggio per 40-60 minuti prima che riprenda il battito cardiaco spontaneo. Dovendo praticare contemporaneamente anche la respirazione artificiale, alternare 15 compressioni sul torace con 2 espirazioni consecutive nella bocca della persona. Se si tratta di un bambino, alternare 5 compressioni con 1 espirazione nella bocca. Immobilizzazione di fratture Gli arti fratturati devono essere tenuti in trazione, cioè maneggiati in modo da tenere lontane le due parti interessate dalla frattura: così si evita che i monconi dell’osso danneggino i tessuti e generalmente si dà sollievo al dolore dell’infortunato. L’arto va immobilizzato usando stecche o altri sostegni rigidi avvolti in stracci o giornali, quindi si proce- • PIU’ DONNA E LUI... by Lorena, Via Daverio 13/B - Cantù - Tel. 031.704221 • L’EQUIPE, via Canturina 258 - Como/Albate - Tel. 031.520880 • HAIR WORLD, via Oltrecolle, 125 - Como Alta - Tel. 031.555515 • ACCONCIATURE ROSARIO, Via del Ronco, 10 - Lomazzo - Tel. 02.96372887 • DUO, Via Rezia, 12 - Como - Tel. 031.270164 • LUI, Via Palestro 5/C - Como - Tel. 031.271209 PARRUCCHIERI UFFICIALI MISS ITALIA Per la protezione e la cura dei tuoi capelli linea solare Wella + utile omaggio