I settori di PU sono controllati dall’autorità pubblica REGOLAMENTAZIONE • Regolamentazione dell’entrata – limiti all’accesso ai mercati Settori di pubblica utilità • Monopolio naturale • Regolamentazione dei prezzi – controllo delle tariffe e dei prezzi • Servizi di rilievo sociale Cambiamento degli assetti precedenti a partire dagli anni ‘80 Assetto organizzativo industriale • Imprese pubbliche controllate dallo stato (Europa) Non tutte le attività in un settore di PU sono monopoli naturali Vi sono attività potenzialmente concorrenziali • Imprese private regolamentate (USA) In Europa si è assistito ad un processo di privatizzazione e liberalizzazione 1 2 Ragioni del cambiamento • Strutturali – progresso tecnologico consente un minor grado di integrazione • Politiche – Nuovi orientamenti di politica economica – Assetto integrato è meno efficiente – Lo stato non deve produrre, ma regolare la produzione privata – Lo stato non deve perseguire obiettivi impropri per mezzo delle imprese pubbliche Occorrono strumenti di regolamentazione piú sofisticati per • Promuovere la concorrenza nei settori liberalizzati • Realizzare il coordinamento tra le varie componenti del settore – Obiettivo della copertura universale ormai già raggiunto (o non perseguibile mediante regolamentazione) 3 4 Funzione di costo sub-additiva Monopolio naturale L’intervento pubblico nei settori di pubblica utilità è giustificato dalla presenza di condizioni di monopolio ‘naturale’ Un Monopolio Naturale è un’industria in cui per ragioni strutturali (tecnologia e domanda) è ‘ottimale’ avere un unico produttore Non si può promuovere la concorrenza, ma soltanto controllare il potere di mercato del monopolista (costi sociali del monopolio) Definizione di monopolio naturale n: numero di beni q = (q1, q2, . . . , qn): vettore output k ): vettore output impresa k q k = (q1k , q2k , . . . , qn C(q) : funzione di costo C(q) è sub-additiva in q se C(q) ≤ per ogni K > 1 e q = K C(q k ) k=1 k kq Il costo di produrre q con un’unica impresa è inferiore al costo di produrre q con più imprese Un’industria è un monopolio naturale se C(q) è sub-additiva per tutti i valori di q ‘rilevanti’ data l’ampiezza del mercato 5 6 Caso multiprodotto (n = 2, 3, . . .) Economie di scala e sub-additività Caso monoprodotto (n = 1) Come definire l’economie di scala? Economie di scala: costi medi decrescenti; se q > q allora C(q )/q < C(q)/q. Elasticità di scala: Se vi sono economie di scala la funzione di costo è sub-additiva (e l’industria è un MN) Dimostrazione: poniamo q = k q k , quindi q k < q ... La funzione di costo può essere sub-additiva in un intervallo rilevante anche se non vi sono economie di scala σ(q) = n C(q) ∂C(q) i=1 qi ∂qi σ(q) è il reciproco dell’elasticità del costo rispetto a variazioni equiproporzionali dell’output σ(q) > 1 : Economie di scala - i costi aumentano meno in percentuale rispetto all’output σ(q) < 1 : Diseconomie di scala N.B. Si possono avere economie di scala e una funzione di costo non sub-additiva Esempi: Grafici 7 8 Esempio (2 beni) C(q1, q2) = q1α + q2α + (q1q2)β con 0 < α < 1 e 0 < β < 1/2. Si può mostrare che σ(q) > 1, quindi vi sono economie di scala; tuttavia, C(q) non è subadditiva C(q1, 0) + C(0, q2) = q1α + q2α < C(q1, q2) Economie di diversificazione o varietà (Economies of scope) (2 beni) se la funzione di costo soddisfa la condizione C(q1, 0) + C(0, q2) > C(q1, q2) La produzione congiunta comporta minori costi, vi sono complementarietà di costo Economie di scala e di diversificazione non implicano sub-additività Costo incrementale per il bene 1 IC1(q1, q2) = C(q1, q2) − C(0, q2) costo aggiuntivo per produrre il bene 1 quando già si produce il bene 2 Vi sono complementarietà di costo tra i 2 beni se ∂IC1(q1, q2) <0 ∂q2 cioè all ’aumentare di q2 si riduce il costo incrementale del bene 1 Nell’esempio precedente vi erano diseconomie di diversificazione 9 10 SOSTENIBILITÀ Costo medio incrementale del bene 1 IC1(q1, q2) AIC1 = q1 Un monopolista regolamentato non ha il controllo sui prezzi e, solitamente, opera in un mercato ‘protetto’ Se AIC1 è decrescente (in q1) vi sono economie di scala specifiche nella produzione del bene 1 Perché regolare l’entrata se vi sono condizioni di monopolio naturale? La funzione di costo è sub-additiva se vi sono • costi medi incrementali decrescenti per ogni bene • economie di diversificazione (complementarietà di costo tra i beni) Una configurazione di prezzi è ‘sostenibile’ se rende non profittevole l’entrata di un concorrente a prezzi invariati Se i prezzi regolamentati non sono ‘sostenibili’ possono entrare altre imprese nel mercato, quindi occorre regolamentare l’entrata Perche’ il regolamentatore fissa prezzi non sostenibili e regolamenta l’accesso? 11 12 Configurazioni dei prezzi n numero di beni m numero di imprese q i output impresa i p vettore dei prezzi Q(p) domanda di mercato Una configurazione (q1, . . . , qm; p) è sostenibile se è ammissibile e se presi q̂ e p̂ tali che p̂ ≤ p Configurazione di mercato: (q1, q2, . . . , qm; p) q̂ ≤ Q(p̂) Una configurazione (q1, . . . , qm; p) è ammissibile se allora p̂ · q̂ − C(q̂) ≤ 0 • c’è equilibrio tra domanda e offerta, Q(p) = i qi cioè non esiste un prezzo al quale un entrante può servire il mercato (anche solo in parte) e fare profitti positivi • ogni impresa fa profitti non negativi, p · q i − C(q i) ≥ 0 13 14 Sussidi incrociati Configurazioni sostenibili in monopolio • Una CS esiste soltanto se l’industria è un monopolio naturale Vi sono sussidi incrociati quando un mercato in perdita viene finanziato da un mercato in avanzo Esempio: telefonia – servizi locali e servizi a lunga distanza • L’output è prodotto al minimo costo complessivo per l’industria Una configurazione di prezzi non è sostenibile se vi sono sussidi incrociati • I profitti del monopolista sono pari a zero Esempio 1. Servizio di trasporto tra tre città: 1,2,3. Tre collegamenti: a, b, c • Il prezzo di ciascun bene è maggiore o uguale al suo costo marginale, pi ≥ cmi Una configurazione sostenibile è desiderabile controllo del PdM – numero efficiente di produttori 15 2 ... ... ... .. ... ... ... ... . . .. ... ... .. ... ... ... ... ... ... ... . . ... ... ... ... ... .. ... ... ... ... . . .. ... ... .. ... ... ... ... ... ... ... . .. ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... a 1 b ......................................................................................................................................................................................................................................................... c 3 16 Ricaviamo una configurazione di prezzi sostenibile (pa, pb, pc) C(a) : costo linea ‘a’ C(ab) : costo linee ‘a’ e ‘b’ C(abc) : costo linee ‘a’, ‘b’ e ‘c’ Dal lato dei costi • pa ≤ 10, pb ≤ 10 e pc ≤ 10 La domanda di trasporto su ciascuna linea è rigida e pari a 1 • pa + pb ≤ 18, pa + pc ≤ 18 e pb + pc ≤ 18 • pa + pb + pc ≤ 24 Struttura dei costi C(a) = C(b) = C(c) = 10 C(ab) = C(ac) = C(bc) = 18 C(abc) = 24 Dal lato della domanda Diponibilità a pagare, Vi = 11 per ogni i = a, b, c. Quindi pi ≤ Vi La funzione di costo è sub-additiva, quindi il settore è un monopolio naturale Configurazione sostenibile (pa, pb, pc) = (8, 8, 8) Configurazione NON sostenibile pa < 6 e pb + pc > 18 (entrata in bc), esempio di sussidio incrociato 17 18 Configurazioni senza sussidi incrociati N : insieme dei mercati S : sottoinsieme di mercati, S ⊆ N N/S : mercati che non sono in S C(S) : costo ‘stand alone’, costo minimo per servire i mercati in S Configurazione di prezzi senza sussidi incrociati (subsidy-free) i∈S per ogni S i∈N pi ≤ C(S) (1) pi = C(N ) (2) i∈S pi ≥ C(N ) − C(N/S) (3) C(N )−C(N/S) è il costo incrementale di servire i mercati in S. Quindi, in assenza di sussidi incrociati, i ricavi in ogni sottoinsieme di mercati devono superare i costi incrementali Dalla (1) e la (3) C(N ) − C(N/S) ≤ i∈S pi ≤ C(S) Se il prezzo è inferiore al costo incrementale, vi sono sussidi incrociati Esempio 2. pa < 6 e C(abc) − C(bc) = 24 − 18 = 6 Se valgono (1) e (2) è impossibile per un entrante fare profitti. Dalla (2) si ha La configurazione di prezzi senza sussidi incrociati è anche una configurazione di prezzi sostenibile i∈N pi = i∈S pi + i∈N/S pi = C(N ) e dalla (1) 19 20 Se vi sono sussidi incrociati, es. i∈s pi > C(S) vi è un incentivo per un’impresa ad entrare nei mercati in S. Esempio 3. Supponiamo Vc = 5. Una configurazione di prezzi che garantisce il servizio su ‘a’, ‘b’ e ‘c’ e che assicura il pareggio di bilancio del monopolista è pc = 5 pa = pb = 9, 5 L’entrante può ‘scremare’ (cream skimming) il mercato entrando nei mercati in cui il prezzo è superiore al costo stand alone e lasciare al monopolista i mercati in perdita Queste tariffe non sono sostenibili, la tratta ‘c’ è sussidiata dalle linee ‘a’ e ‘b’ Esempio. Compagnia aerea nazionale – tratte piú affollate e tratte meno affollate In termini di benessere sociale la tratta ‘c’ dovrebbe essere soppressa Se un regolatore impone ad un monopolista prezzi con sussidi incrociati (per ragioni di natura distributiva) deve anche proteggere il mercato e regolamentare l’entrata Va + Vb + Vc − C(abc) = 27 − 24 = 3 e Va + Vb − C(ab) = 22 − 18 = 4 Finalità redistributive sussidi incrociati – altri strumenti ? 21 Non sempre esistono configurazioni di prezzi sostenibili 22 Configurazione pa = pb = pc = 9 Non sostenibile (ab) Tariffe non sostenibili possono rendersi necessarie per assicurare il pareggio di bilancio del monopolista Configurazione pa = pb = 8, 5 e pc = 10 Non sostenibile (ac) Esempio 4. Struttura dei costi C(a) = C(b) = 10 C(c) = 11 C(ab) = 17 C(ac) = C(bc) = 18 C(abc) = 27 Questo settore è un monopolio naturale perché la funzione di costo è sub-additiva. Tuttavia, non esiste una configurazione di prezzi sostenibile Costi incrementali IC(a) = C(abc) − C(bc) = 27 − 18 = 9 IC(b) = C(abc) − C(ac) = 27 − 18 = 9 IC(c) = C(abc) − C(ab) = 27 − 17 = 10 Anche nel caso monoprodotto può non esistere una configurazione sostenibile in presenza di sub-additività dei costi Se fissiamo i prezzi pari ai costi incrementali, pa = pb = 9 e pc = 10 il monopolista fa profitti positivi Π = pa + pb + pc − C(abc) = 1 23 Grafico Un entrante può sottrarre una parte del mercato al monopolista 24 In monopolio naturale in assenza di sostenibilità dei prezzi è necessario regolamentare l’entrata o, in alcuni casi, vietare forme di ‘by-pass’ del monopolista Esempio. Grande impresa che produce autonomamente energia per il proprio fabbisogno (vedi grafico) Incremento dei costi complessivi dell’industria Condizioni di esistenza di una configurazione sostenibile (caso più semplice con 2 beni e domande indipendenti) In sintesi I prezzi regolamentati possono non essere sostenibili • per ragioni di natura equitativa – sussidi incrociati • perché, in particolari condizioni, non esistono prezzi sostenibili ∂Q2 ∂IC1(q1, q2) ≥0 ∂p2 ∂q2 Il problema della ‘protezione’ del monopolista è articolato (vedi schema) Sono necessarie complementarietà di costo. 25 26