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2°ISTITUTO COMPRENSIVO
plesso VIA TRIESTE & plesso MONS. ALESSI
GIARRE
Anno 2015-2016
Edizione unica
Sommario:
ALIMENTAZIONE
E
SALUTE
NELL’UNIVERSO
DELLA DIETA
Gentili lettori
abbiamo voluto inserire i lavori degli alunni delle classi
quinte nel format del noto giornalino della scuola secondaria
poiché essi scaturiscono proprio dal Progetto Continuità e
Orientamento.
IL CIBO COME
ACQUAZZONE
DI SOCIALITA’
E DI PIACERE
2-4
5-6
7
Tale progetto si è proposto di mettere in contatto i bambini
dell’ultimo anno delle scuole elementari con il mondo della
scuola che frequenteranno, al fine di conoscere la scuola media e creare un ponte virtuale tra scuola primaria e scuola
secondaria, in piena sinergia con le linee guida dell’istituto
comprensivo da loro frequentato.
Nell’anno dell’EXPO è stato naturale individuare
nell’alimentazione il tema principale dell’orientamento; le
varie attività sono state svolte dagli alunni con le maestre e i
docenti di lettere, scienze e lingue.
L’opuscolo realizzato è una guida destinata agli alunni e alle
loro famiglie che ha l’obiettivo di offrire facili informazioni
sull’alimentazione equilibrata affinché si possa giungere,
attraverso comportamenti adeguati, a buone e sane abitudini
alimentari. Senza avere pretesa di completezza sono stati
evidenziati gli elementi essenziali per una alimentazione
variata e bilanciata. Il titolo del nostro progetto?
“
NI-AMO CIO’ CHE MANGIO”
Autori
LUCIA AGATA GRASSO
SOFIA SUSANNA GRASSO
MARIA VITA SIMONE
MANUELA ASIA VECCHIO
FEDERICO SORBELLO
CAROLA MANISCALCO
MARIO BONACCORSO
REDATTORI
ENRICO CULTRERA
Docenti Lina Bonfiglio & Maria Rosa Campisi
Anno 2015-2016
Alimentarsi in modo corretto permette di mantenersi in salute. Per questo gli esperti di nutrizione
hanno pubblicato, nel 2003, le “Linee guida per una sana alimentazione italiana” che dovrebbero
essere usate come consigli per seguire una dieta sana ed equilibrata senza rinunciare al gusto e al
piacere della tavola.
Ognuno deve controllare il peso e mantenersi sempre attivo, è la
prima raccomandazione delle “Linee guida”. Mantenersi attivi vuol
dire avere bisogno di una maggiore quantità di calorie (cibo) e quindi
potersi permettere qualche strappo alle regole. Una buona dieta deve
comprendere sempre tutti gli alimenti in maniera equilibrata ed
essere personalizzata, rispettando il gusto, le abitudini e lo stile di
vita del soggetto.
Mangiare sempre le stesse cose stanca, ecco perché si dimagrisce, ma crea carenze di nutrienti che
potrebbero essere pericolose. Mai saltare i pasti; una corretta alimentazione dovrebbe prevedere
almeno tre pasti al giorno: colazione, pranzo e cena, più eventuali spuntini. Con il digiuno protratto,
infatti, rischiamo di essere poco concentrati ed efficaci.
Lucia Agata Grasso
Più cereali, legumi, ortaggi e frutta recita la seconda indicazione che troviamo nelle “Linee guida
per una sana alimentazione italiana”. I cereali sono gli alimenti che forniscono i carboidrati complessi e sono la benzina verde dell'organismo perché contengono poche proteine e producono
poche scorie (azoto che sporca il sangue).
E allora spazio a grano, riso, orzo, mais, patate, kamut, farro, miglio…Attenzione però ad evitare
biscotti, pane e pasta, poichè sono arricchiti di condimenti. Possiamo scegliere tra i petit e i frollini,
la pasta al pesto oppure con la panna; comprare il pane, quello fatto con la farina, lievito e acqua,
oppure quello condito con sale grassi come grissini e cracker. Abituiamoci a preferire piatti poco
elaborati.
A proposito della porzione di pasta, una
porzione deve essere sufficiente a saziare
senza essere troppo abbondante, perché va
sempre accompagnata almeno da verdura e/
o da frutta.
Sofia Susanna Grasso
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Anno 2015-2016
Un'altra indicazione delle “Linee guida per una sana alimentazione italiana” è consumare legumi un
paio di volte la settimana. I legumi sono ricchi di proteine, carboidrati, fibre, vitamine e ferro. Come
tutti gli alimenti di origine vegetale, sono assolutamente privi di colesterolo. Combinati con i cereali,
possono essere un ottimo e gustoso piatto unico, come pasta e fagioli, riso e lenticchie, polenta con
fagioli, fave e scarola.
Maria Vita Simone
La frutta e la verdura non devono mai mancare in una alimentazione corretta. Hanno poche calorie,
ma sono ricche di vitamine (A-C), di sali minerali (potassio e calcio), di nutrienti con azione antiossidante (zinco, selenio ecc.), contengono la fibra alimentare che, oltre a regolare le funzioni dell'intestino, modulano l'assorbimento di glucosio e colesterolo, facendoci sentire sazi più a lungo. Per assicurarsi un maggiore apporto di vitamine e tanti antiossidanti è meglio scegliere frutta di stagione.
Un'altra dote della frutta è la grande quantità di acqua che introduce nell'organismo. Per una sana
alimentazione si consiglia di consumare due/tre frutti al giorno e almeno tre porzioni di verdura
cotta o cruda.
Manuela Asia Vecchio
Riguardo ai grassi, essi vengono spesso usati nella preparazione e come
condimento delle pietanze, occorre fare attenzione alla qualità e limitarne la
quantità. I grassi sono un concentrato di energia; abbiamo bisogno di essi perché
portano gli acidi essenziali, gli omega 3 e gli omega 6; permettono l'assorbimento delle vitamine liposolubili, quelle cioè che si sciolgono nei grassi (A,D,E,K).
Inoltre l'aggiunta di grassi fa alzare la colesterolemia; bisogna privilegiare i
grassi insaturi per la ragione opposta. Inoltre vanno conteggiati sia i condimenti
usati in cucina, sia i grassi nascosti negli alimenti. I grassi saturi si trovano in
molti alimenti di origine animale. Tuttavia dobbiamo considerare che questi sono
gli alimenti proteici per eccellenza e che le proteine sono necessarie all'organismo per crescere bene e in buono stato di salute.
Anche consumando cereali e legumi introduciamo una buona quantità di proteine, ma i cibi di origine animale sono fonte di aminoacidi di più elevata
qualità, inoltre carne e derivati, pesce, uova sono importanti per l’apporto di
ferro e vitamine B, mentre latte e formaggi apportano calcio. Il problema nasce dal fatto che consumiamo una quantità troppo elevata di questi alimenti.
Bisogna fare attenzione anche ai salumi e agli insaccati perché hanno molto
colesterolo. Anche i formaggi contengono molti grassi ma non possiamo eliminarli del tutto dalla nostra tavola. Allora per tutti questi alimenti vale lo
stesso consiglio: vanno consumati con moderazione, preferendo l'olio extravergine di oliva per condire cibi anziché il burro, lo strutto, il lardo o la
panna.
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Riguardo lo zucchero e le bevande zuccherate: bisogna consumarle nella
giusta quantità, perché i carboidrati semplici (zuccheri che essi contengono)
passano direttamente nel sangue e possono alzare, nei soggetti predisposti,
la glicemia. Dobbiamo fare attenzione alle bibite, caramelle, barrette, snack
e merendine perché contengono molto zucchero nascosto.
Un'altra raccomandazione che si trova nelle Linee guida
è quella di bere ogni giorno acqua in abbondanza, perché l'acqua è il mezzo attraverso cui avvengono le reazioni metaboliche; mantiene stabile la temperatura corporea (sudore), trasporta i nutrienti alle cellule (sangue),
e allontana prodotti di scarto dall'organismo. Ogni giorno è necessario bere in abbondanza (almeno 1,5-2 litri
d’acqua).
Federico Sorbello-Carola Maniscalco
Vino e bevande alcoliche, anche se contengono molta acqua,
sono da evitare, da usare in quantità controllata, perché
forniscono un'elevata quantità di calorie dovute all’etanolo,
sostanza non essenziale, anzi tossica per l'organismo.
Il sale? Meglio poco. Sufficiente quello contenuto negli
alimenti.
Via libera, invece, al limone, aceti, alle spezie
ed erbe aromatiche che, queste sì, sono ricche
di antiossidanti naturali.
Varia spesso le scelte tavola. Non esiste un alimento perfetto che contenga tutto ciò che serve al nostro organismo nella giusta quantità. In altri termini una dieta equilibrata deve basarsi sulla varietà
degli alimenti e delle loro combinazioni. Scegliamo alimenti di qualità, seguiamo la stagionalità della
frutta e della verdura senza comprare delle fragole biologiche in autunno; compriamo prodotti che
abbiano percorso poca strada, per evitare che siano impoveriti di nutrienti. Molte vitamine si perdono
con una conservazione prolungata. Scegliamo, ogni volta possibile, alimenti freschi da cucinare, oltre
a curare, con gli ingredienti usati possiamo evitare additivi e conservanti.
Mario Bonaccorso
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La parola dieta deriva dal greco diaita ”stile di vita”. È un insieme di regole che prescrivono quali
cibi bisogna mangiare. Si calcola che ne esistono oltre un centinaio diverse per scientifiche, filosofiche e religiose. Ormai è risaputo che una dieta sbilanciata ci fa male, mangiamo sempre peggio e
ingurgitiamo con voracità cibi tutt’altro che salutari. L’OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso un'analisi della cattiva alimentazione, povera di frutta e verdura e ricca di grassi saturi,
sale e zucchero, ritiene che questa sia la prima causa di malattia a livello mondiale. Oggi i rischi legati al mangiare male hanno superato quelli che derivano invece dalla sottonutrizione e dalla fame: infatti si muore più per infarti, tumori, diabete ed altre patologie che hanno una stretta relazione con
l'alimentazione.
Negli ultimi anni gli studiosi si sono chiesti se per risolvere questo problema bisogna eliminare, dall'alimentazione, prodotti di origine animale.
Molte ricerche sono state fatte in America, ma il confronto fra vegetariani-vegani e onnivori non è il più
adatto in quanto è risaputo che l'alimentazione degli
onnivori americani non è salutare. Secondo i ricercatori di scienze dell'alimentazione dell'Università di
Firenze l'alimentazione più adatta è quella che include almeno il pesce. Infatti i pesco-vegetariani
vedono diminuite la mortalità per infarto, malattie di cuore e vascolari e quasi dimezzata la possibilità di ammalarsi di tumore al colon. Questi stessi benefici non si riscontrano tra i vegani, in quanto
vengono esclusi tutti i prodotti di origine animali esponendo così il proprio corpo alle carenze di
vitamine, la B12 soprattutto.
Ma lo scontro più duro tra onnivori e vegetariani non riguarda mangiare o meno il pesce, bensì il
consumo della carne. Sotto accusa sono i salumi, salsicce, insaccati carni lavorate, in quanto contengono molto sale e più grassi. “Nessuna ricerca dimostra che la carne di per sé fa male” commenta il
medico e nutrizionista dell'Università Federico II di Napoli, Gabriele Riccardi, “a essere dannoso è il
consumo eccessivo.[…] Si può tranquillamente mangiare la bistecca, anche tre volte a settimana,
senza temere per la propria salute. Il pollo poi non dà nessun problema purché si abbia l'accortezza di
rimuovere la pelle, che è ricca di colesterolo. Nonostante i vegetariani non consumino carne, e quindi
anche i suoi nutrienti, questo tipo di alimentazione è sostenibile per l'organismo, a differenza della
dieta vegana, l'importante è che includa almeno il latte o le uova, che sia varia e che preveda grandi
quantità di legumi, soia, verdura a foglia scura e cereali integrali.
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La migliore dieta che possiamo seguire per stare bene è quella mediterranea” continua Riccardi. Essa
è un mix di frutta, verdura, cereali, legumi, latte, latticini accompagnati da un uso regolare di olio
d'oliva e di vino, meglio se rosso.
Nel 2010 la Dieta Mediterranea è entrata nel
Patrimonio Culturale Immateriale dell'UNESCO,
perché è salutare e perché non incide troppo sulle risorse del pianeta.
La dieta mediterranea, infatti, tiene sotto controllo la pressione e il peso, abbassa il colesterolo,
riduce del 10% l'incidenza delle malattie cardiovascolari, del 6% quella dei tumori e anche il
rischio di contrarre il morbo di Parkinson e
quello di Alzheimer.
Purtroppo, nonostante la dieta mediterranea nasca
in Italia, gli italiani che seguono questa alimentazione sono sempre meno, con il poco invidiabile
risultato che ormai il 32% dei bambini italiani
combatte con i chili di troppo.
Manuela Asia Vecchio-Maria Vita Simone
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Anno 2015-2016
Nonostante la crisi non è calata la quota di coloro che escono di casa per
mangiare. Impossibile, ormai, pensare di incontrarsi a “prescindere” dal
cibo. Lo stesso rito di andare a trovare gli amici non è plausibile senza una
cena, infatti nove italiani su 10 definiscono queste occasioni un momento
importante per parlare e conoscere gli altri.
Si pensi all'aperitivo. Un tempo si prendeva al bar o in osteria, dopo il
lavoro, prima di rientrare a casa, ora ha cambiato significato e natura:
non è piu’un preliminare del pranzo o della cena ma, talvolta, si
trasforma in un sostituto chiamato “happy hour”, accompagnato da
spuntini e snack tanto abbondanti da saziare l'appetito.
Si è diffusa anche l'usanza di programmare alcune date o viaggi proprio
per sperimentare la cucina di grandi cuochi o di locali rinomati, seguendo itinerari enogastronomici.
E non c'è rivista, o giornale,
che non abbia il supplemento
dedicato al gusto!
Gli italiani apprezzano le novità in cucina MA rimangono molto legati ai cibi della tradizione, in particolare
pane e pasta.
Enrico Cultrera
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...PERCHE’ NOI SIAMO DEI BAMBINI…!