COMUNICATO STAMPA
agosto 2014
BIOFACH 2015:
Free From = piacere senza complicazioni per chi soffre
di intolleranze
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BIOFACH 2015 presenta la categoria trend "Free From"
Cibi biologici per clienti con specifiche esigenze alimentari
I cibi sani sono salutari per l'uomo soltanto se sono anche ben
tollerati. Tuttavia i consumatori hanno sempre più problemi proprio
per detta ragione. Il numero di coloro che desiderano rinunciare
consapevolmente a determinati ingredienti è in continuo aumento.
Attualmente, sotto il tetto comune del "senza…", questa giovane
categoria di prodotti sta sviluppando una nuova dinamica. Dall'11 al
14 febbraio 2015, al BIOFACH, i produttori biologici che offrono una
proposta in tal senso avranno la possibilità di presentare per la prima
volta la loro competenza in questo campo, nonché la rispettiva varietà
di piaceri del palato, in una categoria a sé stante allo Stand novità. Nel
2014 i 2.263 espositori di BIOFACH e VIVANESS hanno iscritto ai due
Stand novità più di 600 prodotti fonte di ispirazione che hanno
entusiasmato i 42.445 buyer professionali. Ogni anno la scoperta di
prodotti nuovi, freschi e innovativi è uno dei motivi principali che
inducono a visitare i due saloni di Norimberga.
Gli esperti stimano che, in Germania, un consumatore su cinque soffra di
intolleranza al lattosio. Fino al tre percento non tollera l'istamina e fino al
sette percento il fruttosio. Circa l'uno percento dei consumatori soffre di
celiachia ed è quindi costretto a evitare il glutine contenuto nei cereali. Non
in tutti i pazienti che seguono una dieta priva di glutine e lattosio viene
effettivamente diagnosticata una celiachia o un'intolleranza al lattosio.
Spesso le persone cambiano le proprie abitudini alimentari semplicemente
perché, così facendo, riescono a minimizzare i disturbi che le affliggono.
"Il segmento si sta sviluppando a velocità vertiginosa", conferma Moritz
Baumgarten, responsabile marketing della Schnitzer di Offenburg (D). "In
Europa vediamo un forte potenziale in quanto la proposta alimentare
cresce in sincronia con l'aumentare della comparsa di intolleranze".
Considerato il conglobamento di molte differenti intolleranze sotto un unico
concetto comune la dimensione di questo gruppo merceologico non è da
sottovalutare. "La nostra gamma di prodotti senza glutine sta crescendo
con tassi superiori alla media che arrivano a toccare il 20 percento",
conferma Susan Bauck, direttore vendite e marketing della Bauck di
Rosche (D). Ormai parecchi produttori adeguano addirittura l'intero
assortimento alle esigenze delle persone colpite da intolleranze. Oltre a
rinunciare al glutine spesso molti articoli sono anche privi di lattosio. In
sempre più prodotti si rinuncia poi a frumento, soia, latte, noci, uova e
lievito. Bauck, ad esempio, propone numerosi articoli come miscele pronte
per dolci che riescono anche senza uova e latte.
Il bio gode di particolare fiducia tra le persone affette da intolleranze
Per far fronte alle proprie esigenze alimentari specifiche molti consumatori
preferiscono servirsi nei negozi biologici e in quelli di prodotti naturali.
"Qui trovano la scelta più ampia e la fiducia su quanto dichiarato in
etichetta è maggiore", commenta Liana Maxion, direttore marketing della
Naturata di Marbach (D). Specialmente nel caso degli alimenti privi di
glutine si dà molta importanza alla qualità bio. Stando alle stime di
numerosi produttori, la clientela collega al marchio bio una qualità alta e
sicura delle materie prime. Nei prodotti biologici, inoltre, la lista degli
ingredienti è più dettagliata e fornisce quindi al consumatore informazioni
migliori sul contenuto.
La ricerca di soluzioni per particolari problematiche alimentari ha una lunga
tradizione nel settore biologico. Tra i fornitori della prima ora si conta lo
specialista di prodotti da forno svevo Werz con i suoi biscotti integrali senza
glutine. Da quasi 50 anni l'azienda crea ricette sempre nuove con farine
integrali biologiche. Negli anni ottanta Werz si è reso conto precocemente
della domanda di alimenti speciali per persone affette da neurodermatite e
celiachia e ha così sviluppato una linea di prodotti specifica. Nel frattempo
la proposta senza glutine dell'azienda sveva spazia dai biscotti e le miscele
per dolci fino ai panini pronti.
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Comunicato stampa – agosto 2014
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Nei suoi ben 160 articoli privi di glutine Werz rinuncia nel contempo alle
uova e al latte in quanto anche detti ingredienti non sono tollerati da molte
persone affette da celiachia. Questi prodotti sono inoltre adatti a chi ha
un'intolleranza al lattosio o la neurodermatite. Dal momento che è altresì in
aumento il malassorbimento di fruttosio, Werz dolcifica un gran numero di
prodotti da forno senza glutine esclusivamente con sciroppo di riso privo di
tale zucchero.
Garantire al cento per cento l'assenza di glutine non è per niente semplice.
I cereali impiegati, ad esempio il miglio, il mais, il riso, il grano saraceno o il
quinoa, devono essere puliti successivamente in modo accurato e con forte
dispendio di tempo e costi. Soltanto in questa maniera si riesce a rispettare
il valore limite prescritto inferiore ai 20 milligrammi di glutine per chilo di
prodotto finito. Ciò costituisce una sfida per i produttori: infatti, mentre una
contaminazione dell'uno percento con altri tipi di cereali è considerata
normale, la cosa non è tuttavia accettabile per i clienti affetti da celiachia.
L'utilizzo di linee di lavorazione e di confezionamento separate è un
ulteriore presupposto per il logo ufficiale che attesta l'assenza di glutine: il
cerchio con una spiga barrata all'interno.
La vita quotidiana di molte persone intolleranti al lattosio è ormai facilitata
anche da una molteplicità di nuovi latticini. Per ottenere latte delattosato da
quello normale si aggiunge al latte fresco l'enzima deputato alla scissione
dello stesso, di cui sono appunto privi i soggetti affetti. Dopo una giornata
nella cisterna del latte avviene quindi l'auspicata reazione enzimatica: la
scissione del lattosio in glucosio e nello zucchero semplice galattosio. Così
facendo il latte acquista un gusto leggermente più dolce e perde un po' il
colore bianco, tuttavia può essere pari modo bevuto senza svantaggi dalle
persone non affette. Oltre che per i consumatori intolleranti al lattosio sin
dalla nascita, il latte così trattato risulta più digeribile anche per gli anziani.
"Con l'aumentare dell'età diminuisce la tolleranza al lattosio. Quanto prima
si smette di consumare prodotti lattiero-caseari, tanto prima il corpo perde
la capacità di produrre l'enzima necessario", spiega l'esperto del latte
Christoph Züger (CH). Per questo svizzero amante dell'innovazione i
negozi biologici sono i luoghi di acquisto ideali per le esigenze alimentari
specifiche. "Grazie alla consulenza offerta il commercio specializzato ha la
possibilità di profilarsi alla grande nel segmento del senza lattosio",
sostiene Züger.
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