DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE PERSISTENTE PROBLEMI GESTIONALI DEL MEDICO DI PRONTO SOCCORSO Dott.sa S. Mariotti U.O. Pronto Soccorso ASL 19 Nel 2006 circa 370 persone sono afferite al P.S. di Asti per fibrillazione o flutter atriale. Meno del 10% ha richiesto ospedalizzazione CAUSE DI OSPEDALIZZAZIONE: • • • • ICTUS EMBOLICO CAD EDEMA POLMONARE ACUTO SCOMPENSO CARDIACO GRAVE (NYHA 33-4) • CARDIOPATIE VALVOLARI • INSUFFICIENZA RESPIRATORIA IN BPCO • EMBOLIA ARTERIOSA PERIFERICA • FA PERSISTENTE AD ELEVATA PENETRANZA NON RESPONSIVA ALLA TERAPIA DI PS La bassa p percentuale di ricoveri è dovuta a: - ridistribuzione delle risorse e contenimento t i t d della ll spesa pubblica bbli - caratterizzazione del medico d d’urgenza urgenza che ha acquisito competenze sempre più specifiche - stesura di percorsi diagnostico terapeutici in condivisione con i Cardiologi e maggiore interazione tra O Ospedale d l eT Territorio it i QUALE PROBLEMA ? PAZIENTE • Rischio embolico aumentato 5 volte rispetto i tt alla ll popolazione l i generale l (l (la percentuale aumenta con l’età) • Scompenso cardiaco • Rischi emorragici legati alla TAO SOCIETA’ • Le complicanze della FA condizionano pesantemente la morbilità e sono correlate ad un elevato costo sociale (invalidità, ricoveri, farmaci, ausilii) MEDICO PS • INDIVIDUAZIONE DEL PZ INSTABILE O A RISCHIO DI RAPIDA DESTABILIZZAZIONE • ANAMNESI E INDIVIDUAZIONE DI TIPOLOGIA ED ESATTA EPOCA DI INSORGENZA DELLA FA ( > o < 48 ore) • CONTROLLO DELLA FREQUENZA • RIPRISTINO DEL RITMO • PREVENZIONE DEL RISCHIO EMBOLICO PROBLEMA TEMPO • Riconoscere il paziente instabile con ritmo di periarresto i t o a rischio i hi di rapida id d destabilizzazione t bili i • Distinguere tra emergenza ed urgenza STABILE O INSTABILE ? La determinazione di stabilità o instabilità di un paziente resta s sempre e comunque un giudizio i di i clinico li i che h considera sid parametri t i vitali ma anche e soprattutto il quadro clinico generale • FREQUENZA CARDIACA > 150 b/min • IPOTENSIONE PAS < 90 mmHg g • SEGNI DI IPOPERFUSIONE E SHOCK PZ INSTABILE !! EMERGENZA Tentativo veloce di CVF ? PREMEDICARE SE POSSIBILE •CVE sincronizzata •Eparina e.v. RICERCARE E TRATTARE LE POSSIBILI CAUSE (SCA, EPA, INSUFFICIENZA RESPIRATORIA, FEBBRE, CRISI TIREOTOSSICA ….) PZ STABILE • Non sempre è facile l’individuazione dell’epoca di i insorgenza di una FA FA. Al Alcunii pz sono asintomatici i t ti i anche a frequenze elevate mentre altri, seppur sintomatici tendono a sottostimare sintomatici, • Insorgenza < o > 48 ore ? • TAO ? • Cardiopatia sottostante ? • Primo episodio o recidiva ? • Pz già in terapia antiaritmica ? • Quanto aspettare prima di intervenire ? PZ STABILE ASINTOMATICO NON IN TAO • EBPM • INVIO AL CURANTE PER ITER DELLA FA PERSISTENTE E GESTIONE COLLEGIALE CON LO SPECIALISTA CARDIOLOGO PZ STABILE SINTOMATICO NON IN TAO FE CONSERVATA • Ca-antagonisti e.v. • Beta B t bl bloccanti ti e.v. FE COMPROMESSA • Digitale e.v. • Amiodarone A i d e.v. RIPRISTINO DEL RITMO In PS il ripristino ip istin d dell ritmo itm sin sinusale s l con n CVF o CVE per pazienti con fibrillazione atriale persistente è indicato: SE INSTABILITA’ EMODINAMICA • SE PZ SINTOMATICO IN TAO (INR in range > 4 settimane) • SE PZ CON FA INSORTA < 48 ORE PREVENZIONE DEL RISCHIO EMBOLICO IN PS SALA VISITA OBI DIMISSIONE • EBPM s.c. • EPARINA SODICA e.v. • EBPM embricata con TAO fino al raggiungimento di INR terapeutico GESTIONE COLLEGIALE DEL PZ CON FIBRILLAZIONE ATRIALE PERSISTENTE MEDICO PS SEST 118 RADIOLOGIA MMG CARDIOLOGO RIANIMATORE LABORATORIO