salute \ ^UvtuTidK^ wcuot+ey È bene saper riconoscere la fibrillazione atriale, un disturbo del ritmo cardiaco che, se non curato, può avere conseguenze serie M olti ne hanno sentito parlare, ma pochi sanno esattamente che cosa sia la fibrillazione atriale. Così, spesso BATTITO SCOMPOSTO La fibrillazione atriale è un disturbo del ritmo di una parte del cuore (atrio), che batte in modo scomposto. • In condizioni normali, infatti, gli atri e i ventricoli si contraggono con regolarità, mentre in questo caso le contrazioni sono scoordinate, disorganizzate, e danno luogo a un battito cardiaco accelerato e irregolare. */ Solitamente il ritmo cardiaco, definito sinusale, prevede una media di 60-80 pulsazioni al minuto. In presenza di fibrillazione atriale, la frequenza dei battiti può aumentare fino a 100-200 pulsazioni al minuto. i sintomi vengono ignorati o sottovalutati, con conseguenze molto serie. Infatti, questo disturbo è una delle cause principali dell'ictus cerebrale. Se non trattato, dunque, può innescare reazioni pericolose. Ifattori di rischio I principali Fattori di rischio della fibrillazione atriale sono: * l'invecchiamento del cuore e del suo sistema elettrico, con il progressivo ingrandimento dell'atrio sinistro, sede del disturbo; * alcune malattie cardiache (come cardiomiopatte, miocardire, cardiopatie congenite, infarto); * Io stress, il consumo eccessivo di alcol, caffeìna e droghe; * l'ipertensione arteriosa, le malarrie della tiroide e quelle ai polmoni. I sintomi: stanchezza e mancanza di respiro Un cuore che fibrilla non riesce a spingere il sangue in circolo come dovrebbe. Di conseguenza, il flusso è discontinuo e gli organi soffrono: succede quello che accade quando la pompa della benzina dell'automobile funziona male e la macchina procede a singhiozzo. * Questo disordine "idraulico" provoca sintomi come mancanza di respiro, stanchezza, vertigini, sensazione di cuore che batte in gola. * Non sempre, però, lafibrillazioneatriale si fa sentire: in alcuni casi non dà alcun sinromo. L'ELETTROCAfcDI OC RAMMA tfV NON PIACCIONO I "SALTI" r Rischio di trombi... Come curarla La fibrillazione provoca un ristagno del sangue nel cuore, che non riesce a svuotarsi bene a ogni contrazione. * Scorrendo più lentamente fi sangue tende a formare trombi (coaguli) che, con la circolazione sanguigna, possono arrivare in altre zone del corpo, per esempio agli organi dell'addome, alle gambe o alle braccia, provocando un'embolia arteriosa periferica con infarto dell'organo colpirò. ... e non solo Se, invece, un trombo raggiunge il cervello e ne ostruisce una delle arterie, la conseguenza è l'ictus cerebrale. * Nel caso il trombo non si sciolga rapidamente, il danno alle cellule può essere irreversibile, con perdita delle funzioni a esse collegate (il linguaggio, la mobilità, la vista, l'equilibrio, la memoria...). Sentire il polso Accorgersi che il proprio cuore sta fibrillando è importante per la prevenzione dell'icrus. * Basta imparare a sentire il battito del cuore sul polso: tutti dovrebbero farlo, a maggior ragione chi ha più di 60 anni, perché a questa età i disturbi del sistema elettrico del cuore possono diventare più frequenti. * È sufficiente mettere due dira sul polso sinistro, proprio sotto l'attaccatura del pollice, e cercare il battito dell'arteria. Quando rivolgersi al medico Se si ha la percezione di un battito irregolare e disordinato, è necessario riferirlo al medico e sottoporsi a un elcrrrocardiogramma, per confermare se si tratta di fibrillazione atriale o di un altro tipo di disturbo del ritmo. * A volte la fibrillazione atriale non è costante (si parla di fibrillazione atriale parossistica). In questi casi è meglio eseguire un elettrocardiogramma dinamico (Holter). La fibrillazione atriale, una volta diagnostica, può essere trattata con successo. Con i farmaci Le cure farmacologiche hanno lo scopo di ripristinare il normale ritmo del cuore e di limitare i danni. Si usano farmaci antiaritmici, che rimerrono il cuore in ritmo, e betabloccanti, che ne regolano la frequenza. Con la cardioversione elettrica La cardioversione elertrica ripristina il ritmo sinusale del cuore con una scossa: si usa un defibrillatore che, attraverso due placche appoggiate al torace della persona, eroga una scarica elettrica che interrompe l'aritmia e fa ripartire il normale ritmo cardiaco. Con l'ablazione trans catetere In casi selezionati si può effettuare l'ablazione trans catetere: si tratta di una procedura invasiva che prevede la bruciatura della zona dalla quale parte l'aritmia tramite cateteri inseriti nel cuore. * In ogni caso, si devono sempre usare farmaci anticoagulanti, che fluidificano il sangue e impediscono la formazione di trombi ed emboli. Per info: sullo fibrillozione atriale e i risali a esso connessi si può visitare il sito di Alt (Associazione per la lotta allo trombosi e olle malattie cordiovoscoloti) Onlus: www.lrombosi.oig Da leggere: sullo stesso sito, nella sezione dedicata ol periodico "Solto", si trovano dìsoense monografiche do scottate in formdo pdf. Per esempio, "Cuore e cervello", che spiego lo relozione che esiste fra questi due organi. I segnali deWictus F. fondamentale riconoscere i sintomi di un ictus, diversi in base alla zona colpita. * Se una persona accusa improvvisa mente uno o più di questi segnali deve essere portata subito al Pronto soccorso. * I sintomi più probabili sono: disturbi del linguaggio, incapacità di dire quello che si vorrebbe, disorientamento, sensazione di non riconoscere le persone che stanno accanro, deviazione di un lato della bocca, incapacità di aprire o chiudere una palpebra, mancanza totale e improvvisa di forza o di sensibilità in una parte del corpo, difficoltà nel mantenere la stazione ererta, con cadura di lato. PREVENIRE I PROBLEMI \/ Nutrirsi in modo sano ed equilibrato. • Praticare 40 minuti di attività fisica moderata ogni giorno. \/ Non fumare. • Mantenere la pressione, il diabete, il colesterolo entro i limiti della norma e curare le malattie cardiache, anche con farmaci appropriati quando serve. \/ Fare periodicamente gli esami. Sopra i 60 anni è bene sottoporsi ogni due anni a uno screening completo dei fattori di rischio, in particolare a una visita cardiologica e, se indicato, a un esame ecodoppler delle carotidi. Occorre poi misurare la pressione arteriosa, controllare la glìcemia, il colesterolo e i trigliceridi nel sangue. Servìzio di Silvia Finazzi. Con la consulenza deità dottoressa Lìdia Rota Vender, presiedine dì Alt (Associazioneper la lotta alla trombosi e alle malattie cardiovascolari) e responsabile del Centro Trombosi dell'Istituto clinica Humamtas, Razzano <s\li). MNAMICO (HOLTER) PERMETTE DI DIACNOSTICARE CON CERTEZZA IL DISTURBO viversaniebelli fll