22 mondolibero Gennaio SOCIETÀ La soluzione finale Q uale ritenete sia l’elemento comune di tutti i problemi che oggi dobbiamo affrontare come nazione e come mondo? Dall’aumento vertiginoso dei poveri all’escalation della criminalità, dagli enormi deficit nei conti pubblici al lento strangolamento del sistema economico, dai problemi della salute allo sfalda- mento dell’ecosistema, la risposta è che ognuno di questi problemi è stato provocato dal modo di agire dell’essere umano. Quindi, la soluzione di ognuno di questi problemi è quella di modificare il nostro comportamento. Questo comporta il cambiamento del nostro modo di pensare e di valutare gli eventi con cui abbiamo a che fare quotidianamente. Non abbiamo un problema droga, un problema del crollo del sistema economico, o un problema di salute abbiamo piuttosto un problema comportamentale e di pensiero, ed è da lì che bisogna ripartire per risanare ogni sistema malato. Questa è la missione della Life Training School in molteplici settori: umano, universitario, ospedaliero, pubblica amministrazione, industriale, banche ed assicurazioni ecc. Se mi si chiede ad esempio cosa manca alle aziende oggi risponderei che la maggioranza delle aziende che compongono la dinamica realtà economica attuale risulta tragicamente sprovvista dell'unico fattore che si sia dimostrato uno strumento efficace per fare impresa: la leadership. Basandomi su dati esaurienti forniti da 900 alti dirigenti e su approfonditi colloqui con oltre 150 top manager appartenenti a società di successo fra le quali la General Electric, la Citicorp, la IBM, la Hewlett-Packard, la Toyota, l’Ikea, la Saab, la Microsoft e la Coca-Cola … la risposta che ne ho ricavato è che Crisi significa mancanza di leadership in qualunque settore: industria, commercio e nei servizi. Indubbiamente molti passi avanti sono stati fatti in campo manageriale, ma vi sono limiti ancora esistenti e gli errori più diffusi: notevoli deficienze, quali l'incontrollabilità del calo produttivo e il peggioramento nel servizio offerto ai clienti, causati fondamentalmente da una scarsa attitudine alla leadership. La leadership è sempre stata e sempre sarà un fattore importante nelle vicende umane. Negli ultimi tempi, però, la necessità di poter fare affidamento su capacità di leadership nello svolgimento di attività manageriali e la difficoltà di fornire in tali attività una leadership efficace hanno entrambe subito una considerevole escalation, superiore a quanto si possa immaginare. Responsabili di ciò sono due mutamenti sostanziali intervenuti nel contesto aziendale. Un cambiamento nell'intensità competitiva Il cambiamento più recente e più drammatico è dato dal significativo incremento di un fattore che potremmo definire "intensità competitiva". In alcuni casi, esso è dovuto all'ingresso nei mercati nazionali di aziende straniere fortemente competitive. Ne sono un facile esempio settori quali l'elettronica di largo consumo, l'industria automobilistica e quella siderurgica. A volte ciò è dovuto a una deregulation, fenomeno che negli Stati Uniti riscontriamo nel settore dei trasporti aerei, in quello delle telecomunicazioni, in quello assicurativo, in quello del trasporto merci e in quello bancario. L'affermarsi di nuove tecnologie può avere il medesimo effetto. Il microprocessing, ad esempio, ha consentito a numerose aziende di as- 2007 n.1 di Robert Jhonson sumere una posizione competitiva in un mercato un tempo oligopolistico quale quello dei computer. In altri casi ancora, la nuova intensità è il risultato di un mercato maturo, che costringe società affermate a un'aspra contesa per evitare la stagnazione. Qualunque sia la sua fonte, questa nuova intensità competitiva ha destabilizzato non solo le aziende, ma anche interi settori. Ha trasformato mercati che erano retaggio di pochi in campi di battaglia. Sta costringendo società che un tempo possedevano la quasi totalità del loro mercato a competere nuovamente per assicurarsi la clientela. Sta spingendo un numero sempre maggiore di aziende a prestare più attenzione ai cambiamenti nei gusti dei consumatori e ai nuovi sviluppi tecnologici, ad adeguarsi e rinnovarsi se non vogliono soccombere a nuovi predatori. A livello globale, sta determinando un indice di turbolenza straordinario, soprattutto se paragonato a quello degli anni Cinquanta e Sessanta. Gli uomini che guidavano le aziende del nord est Italiano negli anni Cinquanta e Sessanta non pensavano di vivere in un'epoca di stabilità e di concorrenza moderata, eppure lo era se rapportata ai giorni nostri. Negli anni Cinquanta queste aziende avevano due o tre autentici rivali e un mercato in fase di espansione. Oggi queste aziende hanno almeno qualche decina di validi concorrenti, per lo più non italiani, un mercato letargico e un settore con gravi problemi di eccedenza. Questi mutamenti del contesto economico hanno provocato un'ondata di intensità competitiva, che a sua volta sta costringendo una spesso riluttante (e spesso assai impacciata) azienda Italiana a sforzarsi di cambiare il proprio modo di procedere. Centinaia di aziende e dozzine di settori merceologici si sono trovati (o si stanno trovando) a dover intraprendere ristrutturazioni organizzative di vasta portata. Auto, trasporti aerei, assicurazioni, servizi finanziari, sanità, industria: settore dopo settore lo schema si ripete. Dopo un paio di decenni di relativa calma, con una concorrenza in sordina, esplode un’accesa competizione. E in alcuni settori la situazione diverrà probabilmente ancora più infuocata di quanto sia oggi. Nel momento stesso in cui scrivo, un gruppo di società coreane sta pianificando la propria invasione del mercato statunitense. In Europa, la Comunità Europea si sta battendo per sopprimere il controllo sul mercato dei capitali. Tutta questa attività sta costringendo numerosissime aziende, disseminate un po' ovunque, a rimettere in discussione le tradizionali strategie, politiche e metodologie operative. Come risultato di ciò, migliaia e migliaia di manager ed imprenditori si trovano a dover sviluppare nuovi prodotti, nuovi canali di distribuzione, nuove tecniche di marketing, nuovi processi produttivi, nuove strategie finanziarie e così via. E sono letteralmente migliaia le persone chiamate in causa per contribuire all'implementazione di queste nuove idee. Intuire quale sia la giusta azione da intraprendere in un contesto incerto a causa dell'intensa competizione e fare sì che gli altri, spesso assai numero- “ “Se la tua vita è ricca il merito è solo tuo e non è fortuna. Se la tua vita è povera la colpa è solo tua e non è sfortuna” “ si, accettino un nuovo modo di procedete sono responsabilità che richiedono capacità professionali e interpersonali che nella relativa calma degli anni Cinquanta e Sessanta e dei primi anni Settanta non erano necessarie alla maggioranza dei manager. Questi compiti esi-gono qualcosa che va al di là della competenza tecnica, dell'abilità amministrativa e del management tradizionale (spiccatamente burocratico). Operare in questo nuovo contesto esige inoltre una vera leadership e non semplicemente una direzione dei processi o delle persone. on la mission di rendere migliore la vita di ognuno nella sua globalità, apre in Italia, con sede al West Garda Hotel di PaC denghe, ”Life Training School”, la scuola multidisciplinare, anche se probabilmente il termine scuola le sta un po’ stretto, di vita, di felicità e di un rivoluzionario modo di sentire e fare impresa del Dr. Robert Jhonson, il “Life trainer” universalmente riconosciuto come il numero uno al mondo. Comunicatore, stratega di business, motivatore, biologo, psicologo del cambiamento, Robert Jhonson, due lauree, una in scienze biologiche all'Università di Montreal, una in Marketing e Comunicazione presso la Harvard Business School e due master in Psicologia del cambiamento, è celebrato e venerato in tutto l'occidente per i suoi insegnamenti innovativi e geniali. Poliedrico, fluente in ben sette lingue, il Dr. Jhonson è considerato il guru dell'era moderna.Celeberrimo in USA per essere il consulente personale di Bill Gates, del campione di basket Michael Jordan, di moltissime star del cinema oltre che del presidente Bill Clinton, all’epoca del suo mandato, Jhonson oggi mette a disposizione i suoi innovativi concetti di crescita e di evoluzione anche in Italia con una serie articolata di incontri, a partire dal prossimo mese di marzo, dedicati a chiunque senta il bisogno di trasformare profondamente la propria vita: giovani, donne, professionisti, manager, imprenditori....ed anche futuri life trainer.