L A MEDICINA BIOLOGIC A APRILE - GIUGN O 2017 UP TO DATE L. Milani RIASSUNTO NERVOHEEL® Per alcuni decenni Nervoheel® è stato utilizzato con piena soddisfazione di pazienti, di medici di medicina generale e di specialisti psicologi, neurologi e psichiatri nel controllo dell’ansia e della depressione di gravità lieve e media. La sperimentazione clinica ha dimostrato, in uno studio multicentrico allargato, uguaglianza terapeutica e miglior tollerabilità verso il Lorazepam. Grazie all’analisi strutturale e funzionale dei 5 unitari costituenti low dose dinamizzati, si evince che Nervoheel® è attivo su di-stress, ansia e depressione minore e loro sintomi vegetativi associati, nei disordini psicosomatici e nella nevrosi climaterica. La possibilità di effettuare terapia prolungata e prescrizione anche in età adolescenziale senza effetti collaterali garantiscono a Nervoheel® alta safety. − Vengono indicati possibili, razionali integrazioni di Nervoheel® con altri medicinali omotossicologici, medicinali propri della Medicina Fisiologica di Regolazione e fitoterapici, secondo specifiche indicazioni cliniche. − LA TERAPIA BIOLOGICA DELLA SINDROME ANSIOSO-DEPRESSIVA DI GRAVITÀ LIEVE E MEDIA PAROLE CHIAVE OMOTOSSICOLOGIA, MEDICINA BIOLOGICA, LOW DOSE, NERVOHEEL ®, ANSIA, DEPRESSIONE SUMMARY: Nervoheel® has been used for some decades to the satisfaction of patients, general practitioners, psychologists, specialists in neurology and psychiatry in the control of mild to moderate anxiety and depression. Clinical experimentation has demonstrated therapeutic equality and better tolerability versus Lorazepam in a multicentre, enlarged and controlled clinical trial. Thanks to the structural and functional analysis of the 5 low dose, dynamized constituting units, it is shown that Nervoheel® is active on di-stress, anxiety and minor depression and their associated vegetative symptoms, psychosomatic disorders and climacteric neuroses. The possibility of prolonged therapy and prescription even in adolescence without side effects provides Nervoheel® with high safety. − Possible rational integrations of Nervoheel® with other homotoxicological medicines, PRM (Physiological Regulating Medicine) medicines and phytotherapeutic products are given for specific clinical indications. KEY WORDS: HOMOTOXICOLOGY, BIOLOGIC MEDICINE, LOW DOSE, NERVOHEEL®, ANXIETY, DEPRESSION NERVOHEEL® − THE BIOLOGICAL THERAPY OF MILD TO MODERATE ANXIETY-DEPRESSIVE SYNDROME F riedrich P. Freiherr von Hardenberg, conosciuto con lo pseudonimo di Novalis (1772-1801), percepisce la tonalità emozionale come cassa di risonanza dell’anima, capacità che ogni individuo possiede ed acquisisce di essere o di non essere in dominio di coerenza con gli eventi della vita, armonizzandoli al “suono” dei propri progetti, partecipando alla cultura del sè e del mondo. – Le variazioni dello sfondo dell’umore, anche per carenza di psico-resilienza individuale, concernono cause esterne e – quindi – comprensibili, a volte anche senza alcun nesso di causalità, oppure essere (o essere percepite) non relazionate o relazionabili a causa esterna definita, apparente o razionalizzabile. Gli eventi che determinano un’imprevedibile e repentina interruzione del senso storico e vitale dell’io ne compromettono la possibilità di prosecuzione progettuale che ne valorizzi l’esistenza, da cui l’insorgenza di conflitti e di di-stress, sottosoglia o conclamati, e di disturbi ansiosi (modalità reattiva) e/o depressivi (modalità areattiva). È proprio l’impossibilità di progettare e non l’assenza di progettualità a caratterizzare la depressione esogena-reattiva dalla depressione endogena-areattiva (Reda, 1982; Petiziol, 2002). – La salute mentale olistica non è coincidente con l’omeostasi cerebrale-nervosa, bensì con la progressiva attualizzazione del potenziale individuale, facoltà e destino. La salute mentale olistica coincide sempre con la joie de vivre, l’apprezzamento, la pienezza, la saggezza, la coscienza e la condivisione. Nella depressione, anche minore, la persona si avverte come emarginata, scissa dalla propria “sorgente interiore, atomizzata da un universo che percepisce ostile” (Roche de Coppens, 2002). 25 L A MEDICINA BIOLOGIC A APRILE - GIUGN O 2017 Il termine “mens” traduce anche il concetto di maschera (da cui: mentire). – La mente è maschera del Sistema Nervoso, impalpabile fantasma delle neurostrutture: il cervello necessita della mente-maschera per palesare le proprie funzioni, rendere agibile il lento divenire filogenetico, arrivando ai piani coscienti ed intelligibili (Milani, 2002). Nel determinismo della depressione, la tendenza ad ammalarsi non dipende da una non meglio precisata/o “famigliarità”, “costituzione”, “temperamento”, come voleva la Psichiatria di anni fa, ma da un definito squilibrio PNEI, come vogliono le attuali Neuroscienze. Gli “attori” della PNEI comunicano attraverso ormoni, neuropeptidi, citochine condivise (cross-talk) che devono confrontarsi con l’ambiente internoesterno e tradursi anche in pensieri, azioni, sentimenti, pulsioni (IENP). – Come esiste solo il corpomente, così esiste solo l’ambiente internoesterno. La depressione si associa ad aumento di citochine pro-infiammatorie, ad Infiammazione Cronica Sistemica di Basso Grado (Milani, 2014 b, 2016), ad alterazioni ormonali (Smit, 2001), ecc., oltre che a geopatologie (nodi di Hartmann, nodi di Curry, falde acquifere sotterranee), ad inquinamento elettromagnetico (esposizione → effetti sull’Epifisi → riduzione degli effetti inibitori della melatonina → disordini comportamentali, depressione), ad intossicazioni da metalli pesanti (Perger, 1989; Smrž, 1994), ad insufficiente esposizione alla luce solare (SAD – Seasonal Affective Disorder) (Milani, 2002), a Diabete Mellito tipo 2 [i pazienti depressi evidenziano un controllo glicemico peggiore rispetto ai pazienti non depressi (Milani, 2014 b)], Sindrome da fatica cronica, disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare (Cignetti, 2002; Pennacchietti, 2016), solo per citare alcune cause/concause di più recente acquisizione. 26 La crisi di astinenza da psicofarmaci (ansia, depressione, fenomeni vagali, crampi, nausea, convulsioni, reazioni psicotiche) è simile a quella indotta dall’alcool (Clark and Hager, 1979); aumentano – anche – gli stati di agitazione ed il numero delle azioni antisociali (www.benzo.org.uk, in citazione del British National Formulary, 2001). La depressione (tralascio volutamente le diverse classificazioni che porterebbero lontano dalle finalità di questo elaborato) è la prima causa di disfunzionalità negli individui tra i 14 ed i 44 aa d’età (ratio F : M = 2:1) (WHO, 1996). L’IPSAD (Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs) condotto dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IfcCnr) di Pisa ha reso noto nel 2011 che in Italia le persone che fanno abitualmente uso di ansiolitici, sedativi, antidepressivi ed ipnotici sono 11 milioni. Il numero di assistibili (residenti in Italia che possono accedere alle prestazioni del SSN) di età uguale e superiore a 18 anni in trattamento con farmaci antidepressivi – nel 2014 – era pari a 1.052.009, secondo i dati estrapolati dal rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali (OsMed). – Cifre impressionanti che traducono – anche – l’abuso, il mal-uso, la reiterazione d’uso e l’uso a scopo voluttuario di farmaci psico-attivi, se solo si considera che il Censis conferma che negli ultimi 6 anni il consumo di psicofarmaci in Italia è aumentato del 13%, soprattutto negli under 25. Questi farmaci sono gravati da effetti collaterali anche imponenti (www.pdr.net Prescribers’ Digital Reference). La dipendenza può occorrere dopo sole 2 settimane di assunzione regolare (McVeigh, 2000). Gli psicofarmaci modificano profondamente la biochimica del cervello, entrano nei fini meccanismi regolatori delle neurostrutture. Gli ansiolitici agiscono sui recettori A del GABA (canali ionici), potenziando l’effetto di tale aminoacido/neurotrasmettitore inibitorio. Il GABA iper-increto – tuttavia – non frena solo gli effetti dell’ansia, ma anche la memoria, le capacità idetiche, di critica e di giudizio, la condivisibilità dei progetti e delle azioni, la prontezza di riflessi; tutte performances che consentono l’attuarsi i gesti quotidiani e quello che l’evoluzione umana ha conquistato in almeno un milione di anni: essere, esistere ed avere piena lucidità progettuale di esistere e di essere. Attualmente si ritiene che la depressione sia correlata ad innalzamento del numero dei recettori per le monoamine come risposta compensatoria al deficit di tali neurotrasmettitori (conferma con la tomografia computerizzata ad emissione protonica – PET). Altri AA sostengono che l’effetto depressivo risieda nel difetto di trasduzione del segnale nervoso, nella catena di eventi che lega il neurotrasmettitore (ligand) al proprio recettore. – Il BDNF, in condizioni fisiologiche, mantiene la vitalità neuronale; in condizioni di stress acuto, reiterato o percepito dall’individuo come invalidante, il gene del BDNF viene represso: il cervello si attesta in stand-by o si spegne. L A MEDICINA BIOLOGIC A Gli IMAO (Inibitori delle MonoAmino Ossidasi) ed i triciclici (blockers delle pompe per la ricaptazione della serotonina, della noradrenalina e, in misura minore, della dopamina) sono ormai obsoleti. 3 IMAO e triciclici rendono maggiormente disponibili le monoamine, compensandone i deficit. 3 – La classe farmacologica più recente di antidepressivi è rappresentata dai SSRIinibitori selettivi della ricaptazione delle serotonina nello spazio intersinaptico, con effetti collaterali minori rispetto agli IMAO ed ai triciclici. Gli effetti collaterali, anche transitori, dei SSRI sono: cefalea, nausea, insonnia, nervosismo, agitazione, problemi sessuali per entrambi i generi, secchezza delle fauci, stipsi, visione offuscata, sonnolenza. APRILE - GIUGN O 2017 5 4 A 1 1 2 FIG. 1 Sistema Limbico. Da qui la necessità di ricercare soluzioni terapeutiche low dose, efficaci, ben tollerate, più sicure per il paziente e per lobo temporale del SNC. A-Amigdala; 1-Ippocampo; 2-Fascia dentata; 3-Fornice (gamba ant. e post.); 4-Corpi mamillari dell’Ipotalamo; 5-Nuclei laterali dell’Ipotalamo. – La sua attività di collegamento e di integrazione tra i Gangli della base (cervello rettiliano) e la Neo-corteccia determina nei Mammiferi superiori l’espressione emotivo-istintiva (MacLean, 1990; Milani, 1994). La neurochimica delle diverse strutture limbiche è stata studiata nelle capacità di apprendimento, memoria, aggressività, rabbia, allarme, attività sessuale, oltre che – soprattutto – negli equivalenti di ansia e di depressione. − Immagine (senza inserto in alto, a sn) modificata tratta da Valzelli L., 1979 (vedi Bibliografia). UNITARI PRINCIPALI 왘 I disturbi ansioso-depressivi di gravità lieve e media vengono generalmente trattati dalla medicina tradizionale con gli stessi farmaci prescritti per gli stessi disturbi di gravità maggiore: ciò che cambia è il dosaggio/die. – Il distinguo terapeutico è – quindi – quantitativo su patologie qualitativamente (perché essenzialmente) diverse. – Il Sistema Limbico, parte integrale del Cervello Limbico, è localizzato profondamente nel UNITARI ANCILLARI Il medico che si accinga alla prescrizione di ansiolitici e/o di antidepressivi deve valutare con molta attenzione e senso di responsabilità l’età del paziente, lo stato di malattia, le possibili interazioni con altri farmaci che il paziente assume, la professione, le abitudini di vita, i dosaggi, i tempi di terapia e – conseguentemente – la riduzione o l’eventuale aumento dei dosaggi e considerare chiaramente le altre variabili che possano o meno determinare il buon esito della terapia, senza interferire eccessivamente con la psico-neurobiologia del paziente, garantendogli vita e vitalità private e sociali accettabili e condivise. UNITARIO DILUIZIONE QUANTITÀ Ignatia D4 60 mg Zincum valerianicum D4 30 mg Kalium bromatum D4 30 mg Acidum phosphoricum D4 60 mg Sepia D4 60 mg FIG. 2 Nervoheel®. Composizione, diluizione e quantità dei singoli componenti. − Dallo studio analitico del meccanismo d’azione low dose dei singoli componenti (vedi Fig. 3) si evince che Nervoheel® è costituito da 2 core: unitari principali ed unitari ancillari di sostegno dei primi. 27 L A MEDICINA BIOLOGIC A APRILE - GIUGN O 2017 FIG. 3 L’analisi del meccanismo d’azione e dell’effetto MECCANISMO D’AZIONE terapeutico dei 5 ANCILLARE DI SOSTEGNO DI KALIUM BROMATUM E DI ZINCUM VALERIANICUM componenti ® Nervoheel ne MECCANISMO D’AZIONE ANCILLARE DI SOSTEGNO DI IGNATIA E DI KALIUM BROMATUM razionalizza l’uso nelle Sindromi ansioso-depressive, nei disordini psico- • ANSIA • INSONNIA • ERETISMO PSICO- somatici e nella nevrosi climaterica. COMPORTAMENTALE − Si noti come ACIDUM PHOSPHORICUM D4 • ASTENIA • NEVROSI CLIMATERICA • DEPRESSIONE PSICHICA SEPIA D4 Ignatia, Zincum valerianicum e Kalium bromatum (unitari principali) si integrino MECCANISMO D’AZIONE INDUZIONE DI MAGGIOR AFFLUSSO DI CLNEL NEURONE = G GABA vicendevolmente KALIUM ZINCUM VALERIANICUM B BROMATUM D4 D4 IGNATIA D4 MECCANISMO D’AZIONE INIBIZIONE DELLA GABA-A G TRANSAMINASI = GABA per la modulazione degli effetti neuroinibitori, agendo su punti diversi di innesco della medesima risposta • ERETISMO PSICOCOMPORTAMENTALE • DEFICIT DI ATTENZIONE • ANSIA • INSONNIA • STATO ERETISTICO PSICO- MECCANISMO D’AZIONE ATTIVAZIONE (BLOCCO DELL’INIBIZIONE) DEL RECETTORE A DELLA GLICINA COMPORTAMENTALE • INSONNIA = neurosedazione. • SINDROME ANSIOSO-DEPRESSIVA E SINTOMI CORRELATI Milani L., 2017 il medico, e prive di effetti collaterali ed eventualmente, secondo necessità, prescrivibili per tempi lunghi. NERVOHEEL® − ANALISI DEI COMPONENTI Nervoheel® è un farmaco omotossicologico multicomponent, multitarget, ad azione prevalente sul Sistema Limbico (FIG. 1) e – in seconda battuta – sul mantenimento dell’“omeostasi ristretta” sensu Laborit, 1965, 1990 della muscolatura somato-viscerale, indicato nella terapia sintomatica delle Sindromi ansioso-depressive (Van den Meerschaut and Sünder, 2012), nel controllo dei disturbi psico-comportamentali e vegetativi correlati e come coadiuvante nel- 28 le terapie dell’insonnia, della nevrosi climaterica (Frase, 1990; Smit, 2001; Wasilewski, 2004) e dei disturbi da deficit d’attenzione e da iperattività (Küstermann, 1994). Come per gli altri medicinali omotossicologici complessi, Nervoheel® è stato formulato secondo la Regola di Bürgi (sinergismo-complementarietà-completezza d’azione tra gli unitari costituenti), operazione di fine ed approfondita conoscenza teorica e pratica delle Materie Mediche Omeopatiche e della Farmacologia per la copertura della maggior parte delle variabili sfumature sintomatologiche che ogni unitario omeopatico esprime nell’ambito di un’unità terapeutica complessa low dose. – In quest’operazione, concetti storici come “simillimum”, “tipo sensibile”, “tipo costituzionale”, ecc. vengono necessariamente relegati a livello di minor considerazione, rendendo – così – la prescrizione più fruibile, immediata, agevole e pratica. Il farmaco omotossicologico complesso ha una vocazione sindromica piuttosto che meramente sintomatica, comunque presente. Nervoheel® cps è costituito da: Ignatia D4, Zincum valerianicum D4, Kalium bromatum D4, Acidum phosphoricum D4 e Sepia officinalis D4 (FIG. 2), tutti unitari a profonda azione sull’ansia e sulla depressione minore e sulle Sindromi vegetative, manifestazioni psico-somatiche secondarie e compresenti an- L A MEDICINA BIOLOGIC A che nell’Infiammazione Cronica Sistemica di Basso Grado (Corgna, 2004, 2007, 2008; Dowlati et Al., 2010; Milani, 2014 a, b, 2016). Ogni stressore agisce sempre simultaneamente a 3 livelli: psichico, neuroendocrino, immunitario. – Il di-stress psico-emotivo, ambientale, nutrizionale → acidosi → squilibrio idro-elettrolitico → infiammazione. • Come in altre pubblicazioni e in accordo con la medesima impostazione personale, l’analisi circostanziata dei 5 unitari componenti Nervoheel® consente la valutazione critica ed oggettiva che sottende il suo razionale d’uso e – conseguentemente – la sua “prescrizione consapevole” (FIG. 3) ed il miglior utilizzo come prescrizione unica o associata ad altri medicinali low dose composti e/o PRM ed – eventualmente – con farmaci tradizionali o fitoterapici in overlapping terapeutico (Milani, 2014 a) (vedi oltre). IGNATIA Ignatia = Ignatia amara è policresto omeopatico processato dalla TM otte- A nuta dai semi essicati e polverizzati di Strychnos Ignatii BERG. – Fam. Loganiaceae – Subfam. Strychnaceae, essenza lianosa originaria delle Isole dell’arcipelago Visayas – Filippine, da cui il nome vernacolare di pepita de Bisayas. – I principali alcaloidi estraibili dalla Fava di Sant’Ignazio sono stricnina (2/3) e brucina (1/3) (Sandor, 1896 in ZoppiHug, 1954) (TAB. 1). La stricnina è un potente tossico nervino: agisce da blocker selettivo del recettore A postsinaptico della glicina, sia a livello periferico (Vandenberg et Al., 1992), sia a livello centrale (Miyakawa et Al., 2002). Il recettore A della glicina (Gly-RA) è un eteropentamero (5 unità) costituito da 3 subunità α 1 e da 2 subunità β. Il canale centrale del Gly-RA è permeabile agli ioni Cl- (FIG. 4). Gli ioni Cl-, che in condizioni di riposo hanno un flusso = 0 e che cooperano con gli ioni Na+ e K+ extra- ed intracellulari alla stabilità elettrica della membrana cellulare, se inibiti all’entrata del citosol delle cellule muscolari e nervose, provocano treni di attivazione delle stesse → spasmi muscolari → tono-clo- APRILE - GIUGN O 2017 no → contrattura muscolare ed ipereccitazione dei neuroni su cui sono presenti i Gly-RA a livello centrale [Nuclei dorsali del rafe, Locus coeruleus (Luppi et Al., 1998), Ippocampo (Atmaca et Al., 2012) e Amigdala (Graeff et Al., 1993; Domschke et Al., 2006)]. – Gli ultimi 2 relais (vedi FIG. 1) sono essenziali per la buona “tenuta” dell’umore e dell’attività emotiva. La loro disfunzione produce ansia, attacco di panico e gravi alterazioni neurovegetative. • La stricnina è alcaloide che esibisce ormesi (Mattson et Al., 2007): sotto il dosaggio soglia non tossico, agisce in modo opposto a quello dei dosaggi tossici (inversione d’effetto) (Calabrese and Baldwin, 2002), come a dire per estrapolazione non forzata… similia similibus curentur, di hahnemanniana memoria. Strychnos low dose (D4 = milli-micromoli in Nervoheel®) = Ignatia agisce da rilassante muscolare somatico e viscerale, ansiolitico e riequilibrante gli eccessi delle risposte emotive, oltre che da inibente/modulante le risposte stress-indotte. D N B O 1 H3C H O 2 N H CH3 O O H BRUCINA C E N H STRICNINA N H O H O Milani L., 2017 TAB. 1 Strychnos Ignatii Bergius. A Frutto (si noti la disposizione periferica dei semi nel mesocarpo); B Exocarpo (1) separato dal mesocarpo (2); C Semi essicati e privi della cuticola tomentosa; D ed E Formule della brucina e della stricnina, potenti eccitatori del Sistema Nervoso. La brucina è la 2 metossi-stricnina. − A - Da cromolito di K. Gunther in Kohler, Medizinal Pflanzen, Gera - D; 1887. 29 L A MEDICINA BIOLOGIC A APRILE - GIUGN O 2017 FIG. 4 Cl- Cl- Recettore A della glicina (Gly-RA). Questo recettore forma un canale anidrico che permette il passaggio transmembrana degli ioni Cl-. I Gly-RA sono localizzati nei neuroni brevi inibitori delle corna anteriori e posteriori del Midollo spinale e nei neuroni del Troncoencefalo, dell’Ipotalamo, α1 β α1 α1 β dell’Amigdala e dell’Ippocampo (vedi Fig. 1). I Gly-RA sono ancorati al citoscheletro grazie ad una proteina, la gefirina (G). – Le 3 subunità α1 del Gly-RA sono attivate dalla glicina e bloccate selettivamente dalla stricnina. Gli ioni Cl-, che in condizioni fisiologiche cooperano con gli ioni NA+ e K+ al mantenimento del gradiente elettrico della membrana neuronale e muscolare, non sono – così – più in grado di entrare nel citosol delle rispettive cellule. La stricnina blocca l’azione inibitoria della glicina, producendo tremori, tono-clono e rigidità muscolare (azione simil-tetanica). – La stricnina low dose atossica (Ignatia), esibendo ormesi, è neurosedativa periferica e centrale. G G Depressione, ansia, suscettibilità, intolleranza al dolore, affezioni somato-viscerali spasmodiche (es. globus hystericus, cefalea/cefalea catameniale, tosse spasmodica) sono le Golden Keynotes di Ignatia (Milani, 2009). – La sperimentazione omeopatica su Ignatia effettuata da 6 prover di Hahnemann [in Fragmenta de viribus medicamentorum positivis, sive in sano corpore humano observatis (Hahnemann, 1805) e in Materia Medica Pura (Hahnemann, 1811)] evidenzia: 1) iperestesia marcata di tutti gli organi di senso; 2) spasmofilia somatica e vi- scerale; 3) ipersensibilità mentale alle emozioni. – Indicazioni preziose, perchè scientificamente provate. La conoscenza, acquisita attraverso la sperimentazione empirica condotta con metodo, rigore e continuità, è frequentemente prodromica la verifica-validazione scientifica e sue pratiche applicazioni. • In cronologia crescente, la sperimentazione di base in modello murino su Ignatia ha evidenziato: 1) Ignatia 3CH produce effetto ansiolitico (Binsard, 1978, 1979); 2) Ignatia 4CH e 5CH producono effetto sedativo (Binsard, 1979); 3) Ignatia D3 e 5CH hanno debole effetto protettivo sulle convulsioni indotte da stricnina (Guillemain et Al., 1981) [difficile interpretazione per: a) forte intossicazione e b) differenti protocolli di somministrazione]; 4) Ignatia 3CH, 5CH, 7CH producono effetto ansiolitico (Guillemain et Al., 1989); 5) Ignatia 9CH modifica alcuni sintomi TAB. 2 GABA L’acido valerianico (ac. pentanoico) agisce sul GABA con 3 meccanismi − A B diversi, prolungando la permanenza del neurotrasmettitore NEURONE PRE-SINAPTICO INIBITORIO (GABAergico) NEURONE POST-SINAPTICO inibitorio nello spazio 1) STIMOLA LA SECREZIONE 2) INIBISCE LA DEGRADAZIONE 3) INIBISCE IL RE-UPTAKE intersinaptico, promuovendo – così – ansiolisi ed AUMENTO DELLO STATO INIBITORIO DEL GABA ipnoinduzione. AC. VALERIANICO • SEDAZIONE PSICHICA • ANSIOLISI • IPNOINDUZIONE Valeriana officinalis L. Milani L., 2017 30 L A MEDICINA BIOLOGIC A correlati alle emozioni da stress, senza alterare la normale attività locomotoria (Marzotto et Al., 2012); 6) Ignatia in un pool di altri 5 unitari low dose (Silicea, Pulsatilla, Aconitum, Nux vomica, Calcarea carbonica) è efficace nella terapia della cefalea con o senza aura e nella cefalea tensiva del bambino (Dalla Libera et Al., 2014). • La sperimentazione clinica attualizzata su Ignatia ha evidenziato: 1) Ignatia 200CH riduce lo stato d’ansia entro 24 h dalla somministrazione in pazienti ortopedici traumatizzati (Oberbaum et Al., 2003) (studio monocentrico); 2) Ignatia 9CH riduce la frequenza, severità e durata dell’emicrania in età pediatrica [168 bambini inclusi nello studio di cui ¼ trattati solo con Ignatia 9CH (Danno et Al., 2013) (studio aperto, multicentrico)]. ZINCUM VALERIANICUM Zincum valerianicum è il termine omeopatico per Valerianato di Zinco = (CH3 CH2 CH2 CH2 COO)2 Zn.2H2O, sale dell’ac. valerianico. L’ac. valerianico è principalmente sintetizzato dalla Valeriana comune (Valeriana officinalis L., 1753) e dall’Eliotropio (Heliotropium europaeum L., 1753), nelle parti radicali. Gli effetti ansiolitici degli estratti di Valeriana sono principalmente dovuti alla presenza di ac. valerianico (Trauner et Al., 2008; Becker et Al., 2014). L’ac. valerianico è anche definito ac. valerico o – più propriamente – sec. il nome-codice IUPAC (International Union of Pure and Applied Chemistry), ac. pentanoico. – Il meccanismo d’azione degli acidi pentanoici consiste nel prolungamento dell’azione del GABA, il più attivo dei neurotrasmettitori inibitori. Studi su modelli animali hanno dimostrato, più precisamente, che l’acido pentanoico prolunghi il tempo di permanenza del GABA a livello intersinaptico grazie a: 1) aumento della secrezione; 2) inibizione della degradazione (Olsen and DeLorey, 2006); 3) inibizione del re-uptake (TAB. 2). L’ac. pentanoico – conseguentemente – prolunga l’effetto neuroinibitorio, producendo sedazione centrale e favorendo il sonno. Gli estratti di Valeriana producono neuroeffetti simili a quelli delle benzodiazepine. L’acido pentanoico non si lega alle subunità γ del recettore A del GABA (GABA-RA) come le benzodiazepine, ma alle subunità β dello stesso. Lo Zinco, a livello cerebrale, ha meccanismo d’azione finale parzialmente simile a quello di Ignatia, ma più specifico sui neuroni ippocampali (più in generale: limbici) bloccando il flusso anionico Cl- a livello del GABA-RA (Frederickson et Al., 1983; Khalusi et Al., 1986). Il Valerianato di Zinco è stato oggetto di numerose osservazioni cliniche fino dal 1945, anno di pubblicazione di una raccolta ragionata di case report a partire dal 1845 (Namis, 1845). Zincum valerianicum omeopatizzato esibisce effetto simile al Valerianato di Zinco. – Zincum valerianicum è considerato a torto un unitario minore nelle Materie Mediche Omeopatiche, soprattutto di lingua francese, e scarsamente citato. Il Dr. H.-H. Reckeweg – a buona ragione – lo inserisce nella sua Materia Medica Omeopatica, anche se solo in Nervoheel® (Reckeweg, 1990). La doppia azione dell’ac. valerianico e dello Zinco sul GABA-RA, soprattutto a livello limbico, garantisce a Zincum valerianicum un ruolo importante, come sedativo, ansiolitico ed ipnoinducente non inferiore a quello di Ignatia ma, differentemente da questa, non produce alcun effetto sul comparto somatico. APRILE - GIUGN O 2017 KALIUM BROMATUM Kalium bromatum è il termine omeopatico per Bromuro di Potassio (KBr), sale di Potassio dell’acido bromidrico. Dal punto di vista medico il KBr è stato utilizzato dall’inizio del secolo scorso come anticonvulsivante, successivamente soppiantato dal fenobarbital, più efficace. Il KBr è ancora attualmente utilizzato nella terapia antiepilettica del cane in monoterapia o in associazione al fenobarbital o alla zonisamide (De Risio and Platt, 2014). Il meccanismo d’azione del KBr non è ancora completamente chiarito. Si ritiene che esso interessi i canali ionici del Cl-. – Il KBr sembra passare attraverso i canali del Cl- più facilmente di Strychnos perché ha un diametro minore. Competendo con gli ioni Cl-, il KBr iperpolarizza (blocca) le membrane neuronali post-sinaptiche facilitando – così – l’azione inibitoria (Maddison et Al., 2008). L’intossicazione da KBr è definita “Bromismo”, sindrome complessa che include depressione del SNC, letargia, sonnolenza, tremore, atassia, edema cerebrale/papilledema, delirio e psicosi. Kalium bromatum esibisce effetto simile-attenuato al corrispondente KBr in dosaggi farmacologici. – È soprattutto indicato negli stati eretistici. – Il paziente è “irrequieto, continuamente indaffarato, con deficit dell’attenzione” (Jouanny, 1976). Kalium bromatum è – pertanto – ben indicato nell’ipercinesia infantile, nelle forme ipercinetiche dell’autismo, nel deficit d’attenzione dell’adulto e nelle alterazioni motorie indotte da farmaci e da voluttuari psicotropi. 31 L A MEDICINA BIOLOGIC A % 80 APRILE - GIUGN O 2017 8.2 16.4 5.7 18.9 Nessun miglioramento Soddisfacente Buono 60 Eccellente P = 0.84 45.9 47.3 40 20 26.2 26.4 Nervoheel® (n = 122) Lorazepam (n = 110) 0 va, surmenage intellettivi, perdita di persone care, delusioni professionali o sentimentali, temporaneo decadimento della memoria, difficoltà di concentrazione, esaurimento psichico (AA consultati: Binet, 1972; Allen, 1976; Clarke, 1977; Charette, 1988; Reckeweg, 1990; Demarque, 1993; Hodiamont, 1996). – La sua indicazione nei disturbi satelliti dell’ansia e nell’insonnia posizionano Acidum phosphoricum (D4 in Nervoheel®) come ancillare di sostegno di Kalium bromatum e – in subordine – di Zincum valerianicum. TAB. 3 Risultati terapeutici complessivi nei due Gruppi di trattamento al termine dello studio. SEPIA OFFICINALIS – La differenza tra i Gruppi non è statisticamente significativa. % 13.8 Scarsa 80 Moderata 42.0 60 Buona Eccellente P < 0.0001 40 81.9 45.5 20 0 Nervoheel® (n = 136) Lorazepam (n = 112) TAB. 4 Sepia è il termine omeopatico che designa il secreto diluito e dinamizzato del “sacco del nero” situato in prossimità della ghiandola salivare posteriore del mollusco cefalopode Sepia officinalis L., 1758. – Questa sostanza è attualmente studiata per la migliore comprensione del processo di biosintesi della melanina. Secondo i proving tossicologici, l’azione di Sepia è soprattutto a carico delle affezioni croniche. Tutti gli stati neuro-psichici di Sepia sono caratterizzati da astenia, spossatezza, indifferenza, soprattutto nel climaterio. La profonda spossatezza è caratteristica della nevrosi climaterica. Punteggi relativi alla tollerabilità nei due Gruppi di trattamento. – La differenza tra i Gruppi (eccellente + buona) non è statisticamente significativa, anche se Nervoheel® è molto meglio tollerato (tollerabilità eccellente: 81,9 vs 45,5) rispetto al Lorazepam. ACIDUM PHOSPHORICUM Acidum phosphoricum è il termine omeopatico per Acido ortofosforico = H3PO4. – Oltre che per la produzione di fertilizzanti fosfatici, H3PO4 trova uso nell’industria alimentare come additivo nelle bevande gassate. È anche usato nei trattamenti di schiarimento dei denti, oltre ad essere un componente di farmaci anti-nausea. 32 I radicali P rappresentano la fonte primaria di energia per le cellule. Il Fosforo è contenuto negli ac. nucleici, nei nucleotidi (AMPc, ATP), ecc. ed è in grado di liberare, per idrolisi, elevate quantità di energia per i fabbisogni cellulari. – Secondo i proving tossicologici, l’azione di Acidum phosphoricum è soprattutto a carico dei disturbi del sonno e dell’astenia psico-fisica. È – conseguentemente – indicato nella depressione del sensorio per irritazioni psichiche esogene (Ignatia), dispiaceri, sconforto, apatia ed indifferenza emoti- Sepia è policresto importante in terapia low dose della Sindrome climaterica (depressione psichica ed irritabilità). – La sua indicazione prevalente nell’irritabilità, alternanza di emozioni contrastanti e depressione posizionano Sepia (D4 in Nervoheel®) come ancillare di sostegno di Ignatia e – in subordine – di Kalium bromatum. NERVOHEEL® − LA SPERIMENTAZIONE CLINICA Van den Meerschaut L., Sünder A. La preparazione omeopatica Nervoheel® N può offrire un’alternativa al Lorazepam nei disturbi nervosi minori. L A MEDICINA BIOLOGIC A – Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine, vol. 6, no 4, pp. 507-515; 2009. Doi:10.1093/ecam/nem 144. Tradotto in italiano in: La Medicina Biologica 2012/3; 3-12. (vedi www.medibio.it) Lo studio multicentrico (39 centri in Belgio e in Olanda) confronta l’efficacia di Nervoheel®, 1 cps sublinguale x 3/die vs Lorazepam cps (benzodiazepina con proprietà ansiolitiche ed anticonvulsivanti) 2-3 mg/die in caso di ansia e sedazione e 2-4 mg da assumere al momento di coricarsi in caso di insonnia in pazienti adulti (età media 49,3 anni) sofferenti di sintomi riferibili a disturbi nervosi minori (tra gli altri, svogliatezza, disturbi del sonno, irrequietezza e mancanza di concentrazione). Nel Gruppo Nervoheel® sono stati arruolati 136 pazienti e nel Gruppo Lorazepam 112 pazienti. Il tempo massimo di terapia è stato di 4 settimane. Le valutazioni sono state effettuate all’inizio, dopo 2 settimane e dopo 4 settimane di terapia. – Risultato conclusivo: I pazienti di entrambi i Gruppi di trattamento hanno riferito un miglioramento dei sintomi simile durante il corso dello studio. La somma dei punteggi dei sintomi è migliorata di 4,4 punti nei pazienti del Gruppo Nervoheel® e di 4,2 punti nei pazienti del Gruppo Lorazepam (TAB. 3). Nervoheel® ha evidenziato tollerabilità eccellente nel 81,9% dei casi e buona nel 13,8%; il Lorazepam ha evidenziato tollerabilità eccellente nel 45,5% dei casi e buona nel 42,0% (TAB. 4). – Conclusione degli Autori: “Questo studio osservazionale indica che nei pazienti che optano per un regime di trattamento omeopatico per il sollievo a breve termine dei disturbi nervosi minori, Nervoheel® non è inferiore al Lorazepam.” NOTA – Lo studio clinico è stato condotto secondo le norme EBM: multicentricità, numerosità dei pazienti inclusi, randomizzazione, dichiarazione dei criteri di valutazione predefiniti, controllo vs un farmaco convenzionale di riferimento per la stessa nosologia di uso molto comune (Shader and Greenblat, 1993; Andreescu et Al., 2007). Valutazione intermedia e finale. ANSIA APRILE - GIUGN O 2017 CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI Le indicazioni terapeutiche fornite in questo elaborato concernono lo stato ansioso-depressivo di gravità media e lieve e sintomi vegetativi associati. – Secondo specifiche necessità individuali ed accettazione compliante del paziente, è possibile un overlapping terapeutico con alcuni medicinali propri dell’Omotossicologia (FIG. 5), in particolare con Ignatia-Homaccord (Wasilewski, 2004) e con Ypsiloheel® (Zenner and Metelmann, 1992), della Medicina Fisiologica di Regolazione (FIG. 6), con alcuni fitoterapici e – quando strettamente necessario – con i farmaci tradizionali aventi le medesime indicazioni terapeutiche. Questi ultimi sono gravati da effetti collaterali anche importanti per cui è auspicabile una loro riduzione di dosaggio. Tale riduzione di dosaggio deve essere progressiva, mai drastica. – Tra i fitoterapici segnalo soprattutto l’Iperico (Hypericum perforatum L.) ad azione inibente 2 enzimi responsabili della disattivazione della serotonina, GELSEMIUM-HOMACCORD ANSIA CON AGITAZIONE MOTORIA VALERIANAHEEL® YPSILOHEEL®, ACIDUM PHOSPHORICUM -HOMACCORD, HYPOTHALAMUS SUIS-INJEEL ALTERAZIONI DEL SISTEMA NERVOSO VEGETATIVO INSONNIA VALERIANAHEEL® NEVROSI CLIMATERICA DEPRESSIONE IGNATIA-HOMACCORD, SEPIA-HEEL IGNATIA-HOMACCORD ALTERAZIONI FUNZIONALI ASSE IPOFISI-GONADI C LILIUM COMPOSITUM F DAMIANA COMPOSITUM Milani L., 2017 FIG. 5 Associazione terapeutica di Nervoheel® con altri medicinali omotossicologici per il potenziamento del controllo di alcune condizioni specifiche. 33 L A MEDICINA BIOLOGIC A APRILE - GIUGN O 2017 FIG. 6 Associazione – DISTURBI DELL’UMORE – INSTABILITÀ DEL TONO DELL’UMORE GUNA-SEROTONIN GUNA-TRYPTOPHAN GUNA-MELATONIN D6 D6 4CH – DISTURBI DEL SONNO GUNA-MELATONIN GUNA-INTERLEUKIN 1 BETA 4CH 4CH – ESITI DI SHOCK PSICHICI GUNA-BDNF 4CH GUNA-IGF 1 4CH terapeutica di Nervoheel® con medicinali PRM per il potenziamento del controllo di alcune condizioni specifiche. (stimolazione della funzione dell’Ippocampo) – DEFICIT DELLA MEMORIA – STRESS Milani L., 2017 dopamina e noradrenalina e stimolante la secrezione notturna di melatonina (Venard et Al., 2011), la Rodiola (Rhodiola rosea L.) ad azione stimolante l’aumento plasmatico delle β endorfine (Lee et Al., 2013), la Griffonia [Griffonia simplicifolia (D.C.) Baill.] contenente alte concentrazioni di 5-idrossi-triptofano, precursore della serotonina, la Passiflora (Passiflora incarnata L.) sintetizzante flavonoidi in grado di legarsi al GABA-RA (Appel et Al., 2010) e la Valeriana (Valeriana officinalis L.) ad azione stimolante il GABA (vedi TAB. 2). Anche per i fitoterapici su indicati valgano le medesime accortezze (in minor grado) dei farmaci tradizionali aventi le medesime indicazioni poiché possono ingenerare effetti collaterali di non facile gestione [soprattutto Iperico (no in associazione a trattamenti con estradiolo, etinilestradiolo, imipramina, teofillina, fenitoina, digossina, ciclosporina, eritromicina, steroidi) e Passiflora (no in gravidanza)]. Per alcuni decenni Nervoheel® è stato utilizzato empiricamente con piena soddisfazione di pazienti, di medici di medicina generale e di specialisti psicologi, neurologi e psichiatri nel controllo dell’ansia e della depressione di gravità lieve e media. La sperimentazione clinica ha dimostrato uguaglianza terapeutica di Nervoheel® con il Lorazepam (Tavor®) in uno studio multicentrico, allargato e con- 34 ACUTO CRONICO trollato (Van den Meerschaut and Sünder, 2009; in italiano: autori citati, 2012). B Grazie all’analisi strutturale e funzionale dei 5 unitari costituenti si evince che Nervoheel® è farmaco attivo su stress, ansia e depressione minore e loro sintomi associati che compromettono il benessere psicofisico del paziente. C – L’eccellente tollerabilità, l’assenza di effetti collaterali, la prescrizione anche in età adolescenziale e la possibilità di effettuare terapia prolungata sono chiari indicatori della sicurezza di Nervoheel®, sicurezza non sempre garantita dalle “pillole della felicità” che di decennio in decennio hanno cambiato nome e che hanno seguito il medesimo schema ripetitivo: “fortissima aspettativa iniziale, ridimensionamento degli effetti della sostanza fino alla loro demonizzazione con tanto di crociata popolare” 쐽 (Herzberg, 2014). Bibliografia A –Allen T.M. – The Encyclopedia of Pure Materia Medica. Reprint. B. 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Ringraziamenti agli editors dei siti web da cui sono tratte le immagini di Fig. a pag. 26: https://ih0.redbubble.net/image.43086252.2991/flat, 1000x1000,075,f.u1.jpg Tab. 1: B - http://www.mindenpictures.com/cache/pcache2/ 80034296.jpg C - https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/ c/c6/Strychnos_ignatii_001.JPG Tab. 2 (immagine Valeriana officinalis L.): https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thu mb/1/12/20130628Baldrian_Staden1.jpg/240px20130628Baldrian_Staden1.jpg – Le Figg. 2, 3, 5, 6 e le Tabb. 1, 2 sono dell’autore. – Le Figg. 1 e 4 (ricomposta) sono state modificate dall’autore. – L’inserto in alto a sn in Fig. 1 è tratto da: http://www.mhhe.com/biosci/genbio/enger/student/olc /art_quizzes/genbiomedia/0665.jpg – Le Tabb. 3 e 4 sono tratte dall’articolo di Van den Meerschaut and Sünder, 2012 (vedi Bibliografia). Riferimento bibliografico MILANI L. – Nervoheel® − La terapia biologica della Sindrome ansioso-depressiva di gravità lieve e media. La Med. Biol., 2017/2; 25-35. autore Prof. Leonello Milani – Direttore scientifico de La Medicina Biologica e di Physiological Regulating Medicine Via Palmanova, 71 I – 20132 Milano 35