nervoheel

annuncio pubblicitario
L A MEDICINA BIOLOGIC A
APRILE - GIUGN O 2017
UP TO DATE
L. Milani
RIASSUNTO
NERVOHEEL®
Per alcuni decenni Nervoheel® è stato
utilizzato con piena soddisfazione di
pazienti, di medici di medicina generale
e di specialisti psicologi, neurologi e
psichiatri nel controllo dell’ansia e
della depressione di gravità lieve e
media. La sperimentazione clinica ha
dimostrato, in uno studio multicentrico
allargato, uguaglianza terapeutica e
miglior tollerabilità verso il Lorazepam.
Grazie all’analisi strutturale e funzionale dei 5 unitari costituenti low dose
dinamizzati, si evince che Nervoheel® è
attivo su di-stress, ansia e depressione
minore e loro sintomi vegetativi associati, nei disordini psicosomatici e nella
nevrosi climaterica.
La possibilità di effettuare terapia prolungata e prescrizione anche in età
adolescenziale senza effetti collaterali
garantiscono a Nervoheel® alta safety.
− Vengono indicati possibili, razionali
integrazioni di Nervoheel® con altri
medicinali omotossicologici, medicinali
propri della Medicina Fisiologica di
Regolazione e fitoterapici, secondo
specifiche indicazioni cliniche.
− LA TERAPIA BIOLOGICA DELLA
SINDROME ANSIOSO-DEPRESSIVA
DI GRAVITÀ LIEVE E MEDIA
PAROLE CHIAVE
OMOTOSSICOLOGIA, MEDICINA BIOLOGICA,
LOW DOSE, NERVOHEEL ®, ANSIA,
DEPRESSIONE
SUMMARY: Nervoheel® has been used for
some decades to the satisfaction of
patients,
general
practitioners,
psychologists, specialists in neurology and
psychiatry in the control of mild to
moderate anxiety and depression. Clinical
experimentation
has
demonstrated
therapeutic equality and better tolerability
versus Lorazepam in a multicentre,
enlarged and controlled clinical trial.
Thanks to the structural and functional
analysis of the 5 low dose, dynamized
constituting units, it is shown that
Nervoheel® is active on di-stress, anxiety
and minor depression and their associated
vegetative symptoms, psychosomatic
disorders and climacteric neuroses.
The possibility of prolonged therapy and
prescription even in adolescence without
side effects provides Nervoheel® with high
safety.
− Possible rational integrations of
Nervoheel® with other homotoxicological
medicines, PRM (Physiological Regulating
Medicine) medicines and phytotherapeutic
products are given for specific clinical
indications.
KEY
WORDS:
HOMOTOXICOLOGY,
BIOLOGIC MEDICINE, LOW DOSE,
NERVOHEEL®, ANXIETY, DEPRESSION
NERVOHEEL®
− THE BIOLOGICAL THERAPY OF MILD TO MODERATE ANXIETY-DEPRESSIVE
SYNDROME
F
riedrich P. Freiherr von Hardenberg,
conosciuto con lo pseudonimo di
Novalis (1772-1801), percepisce la tonalità emozionale come cassa di risonanza dell’anima, capacità che ogni individuo possiede ed acquisisce di essere
o di non essere in dominio di coerenza
con gli eventi della vita, armonizzandoli al “suono” dei propri progetti, partecipando alla cultura del sè e del mondo.
– Le variazioni dello sfondo dell’umore, anche per carenza di psico-resilienza individuale, concernono cause
esterne e – quindi – comprensibili, a
volte anche senza alcun nesso di causalità, oppure essere (o essere percepite) non relazionate o relazionabili a
causa esterna definita, apparente o razionalizzabile.
Gli eventi che determinano un’imprevedibile e repentina interruzione del senso
storico e vitale dell’io ne compromettono la possibilità di prosecuzione progettuale che ne valorizzi l’esistenza, da cui
l’insorgenza di conflitti e di di-stress,
sottosoglia o conclamati, e di disturbi
ansiosi (modalità reattiva) e/o depressivi
(modalità areattiva).
È proprio l’impossibilità di progettare e
non l’assenza di progettualità a caratterizzare la depressione esogena-reattiva
dalla depressione endogena-areattiva
(Reda, 1982; Petiziol, 2002).
– La salute mentale olistica non è coincidente con l’omeostasi cerebrale-nervosa, bensì con la progressiva attualizzazione del potenziale individuale, facoltà e destino.
La salute mentale olistica coincide sempre con la joie de vivre, l’apprezzamento, la pienezza, la saggezza, la coscienza e la condivisione.
Nella depressione, anche minore, la
persona si avverte come emarginata,
scissa dalla propria “sorgente interiore,
atomizzata da un universo che percepisce ostile” (Roche de Coppens, 2002).
25
L A MEDICINA BIOLOGIC A
APRILE - GIUGN O 2017
Il termine “mens” traduce anche il concetto di maschera
(da cui: mentire).
– La mente è maschera del Sistema Nervoso, impalpabile
fantasma delle neurostrutture: il cervello necessita della
mente-maschera per palesare
le proprie funzioni, rendere
agibile il lento divenire filogenetico, arrivando ai piani
coscienti ed intelligibili (Milani, 2002).
Nel determinismo della depressione, la
tendenza ad ammalarsi non dipende da
una non meglio precisata/o “famigliarità”, “costituzione”, “temperamento”,
come voleva la Psichiatria di anni fa,
ma da un definito squilibrio PNEI, come
vogliono le attuali Neuroscienze.
Gli “attori” della PNEI comunicano attraverso ormoni, neuropeptidi, citochine condivise (cross-talk) che devono
confrontarsi con l’ambiente internoesterno e tradursi anche in pensieri,
azioni, sentimenti, pulsioni (IENP).
– Come esiste solo il corpomente, così
esiste solo l’ambiente internoesterno.
La depressione si associa ad aumento di
citochine pro-infiammatorie, ad Infiammazione Cronica Sistemica di Basso
Grado (Milani, 2014 b, 2016), ad alterazioni ormonali (Smit, 2001), ecc., oltre
che a geopatologie (nodi di Hartmann,
nodi di Curry, falde acquifere sotterranee), ad inquinamento elettromagnetico
(esposizione → effetti sull’Epifisi → riduzione degli effetti inibitori della melatonina → disordini comportamentali,
depressione), ad intossicazioni da metalli pesanti (Perger, 1989; Smrž, 1994),
ad insufficiente esposizione alla luce
solare (SAD – Seasonal Affective Disorder) (Milani, 2002), a Diabete Mellito tipo 2 [i pazienti depressi evidenziano un
controllo glicemico peggiore rispetto ai
pazienti non depressi (Milani, 2014 b)],
Sindrome da fatica cronica, disfunzione
dell’articolazione temporo-mandibolare
(Cignetti, 2002; Pennacchietti, 2016),
solo per citare alcune cause/concause di
più recente acquisizione.
26
La crisi di astinenza da psicofarmaci (ansia, depressione, fenomeni vagali, crampi, nausea, convulsioni, reazioni psicotiche) è simile a
quella indotta dall’alcool
(Clark and Hager, 1979);
aumentano – anche – gli
stati di agitazione ed il numero delle azioni antisociali
(www.benzo.org.uk, in citazione del British National
Formulary, 2001).
La depressione (tralascio volutamente le
diverse classificazioni che porterebbero
lontano dalle finalità di questo elaborato) è la prima causa di disfunzionalità
negli individui tra i 14 ed i 44 aa d’età
(ratio F : M = 2:1) (WHO, 1996).
L’IPSAD (Italian Population Survey on
Alcohol and other Drugs) condotto
dall’Istituto di Fisiologia Clinica del
Consiglio Nazionale delle Ricerche (IfcCnr) di Pisa ha reso noto nel 2011 che
in Italia le persone che fanno abitualmente uso di ansiolitici, sedativi, antidepressivi ed ipnotici sono 11 milioni.
Il numero di assistibili (residenti in Italia
che possono accedere alle prestazioni del
SSN) di età uguale e superiore a 18 anni
in trattamento con farmaci antidepressivi
– nel 2014 – era pari a 1.052.009, secondo i dati estrapolati dal rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’impiego
dei Medicinali (OsMed).
– Cifre impressionanti che traducono –
anche – l’abuso, il mal-uso, la reiterazione d’uso e l’uso a scopo voluttuario
di farmaci psico-attivi, se solo si considera che il Censis conferma che negli
ultimi 6 anni il consumo di psicofarmaci in Italia è aumentato del 13%, soprattutto negli under 25.
Questi farmaci sono gravati da effetti collaterali anche imponenti (www.pdr.net Prescribers’ Digital Reference).
La dipendenza può occorrere dopo sole 2 settimane di assunzione regolare
(McVeigh, 2000).
Gli psicofarmaci modificano profondamente la biochimica del cervello, entrano nei fini meccanismi regolatori delle
neurostrutture.
Gli ansiolitici agiscono sui recettori A
del GABA (canali ionici), potenziando
l’effetto di tale aminoacido/neurotrasmettitore inibitorio.
Il GABA iper-increto – tuttavia – non frena solo gli effetti dell’ansia, ma anche la
memoria, le capacità idetiche, di critica
e di giudizio, la condivisibilità dei progetti e delle azioni, la prontezza di riflessi; tutte performances che consentono l’attuarsi i gesti quotidiani e quello
che l’evoluzione umana ha conquistato
in almeno un milione di anni: essere,
esistere ed avere piena lucidità progettuale di esistere e di essere.
Attualmente si ritiene che la depressione sia correlata ad innalzamento del numero dei recettori per le monoamine
come risposta compensatoria al deficit
di tali neurotrasmettitori (conferma con
la tomografia computerizzata ad emissione protonica – PET).
Altri AA sostengono che l’effetto depressivo risieda nel difetto di trasduzione del
segnale nervoso, nella catena di eventi
che lega il neurotrasmettitore (ligand) al
proprio recettore.
– Il BDNF, in condizioni fisiologiche,
mantiene la vitalità neuronale; in condizioni di stress acuto, reiterato o percepito dall’individuo come invalidante, il
gene del BDNF viene represso: il cervello si attesta in stand-by o si spegne.
L A MEDICINA BIOLOGIC A
Gli IMAO (Inibitori delle MonoAmino
Ossidasi) ed i triciclici (blockers delle
pompe per la ricaptazione della serotonina, della noradrenalina e, in misura
minore, della dopamina) sono ormai
obsoleti.
3
IMAO e triciclici rendono maggiormente disponibili le monoamine, compensandone i deficit.
3
– La classe farmacologica più recente di
antidepressivi è rappresentata dai SSRIinibitori selettivi della ricaptazione delle
serotonina nello spazio intersinaptico,
con effetti collaterali minori rispetto agli
IMAO ed ai triciclici.
Gli effetti collaterali, anche transitori,
dei SSRI sono: cefalea, nausea, insonnia, nervosismo, agitazione, problemi
sessuali per entrambi i generi, secchezza delle fauci, stipsi, visione offuscata,
sonnolenza.
APRILE - GIUGN O 2017
5
4
A
1
1
2
FIG. 1
Sistema Limbico.
Da qui la necessità di ricercare soluzioni terapeutiche low dose, efficaci, ben
tollerate, più sicure per il paziente e per
lobo temporale del SNC. A-Amigdala; 1-Ippocampo; 2-Fascia dentata; 3-Fornice (gamba ant.
e post.); 4-Corpi mamillari dell’Ipotalamo; 5-Nuclei laterali dell’Ipotalamo.
– La sua attività di collegamento e di integrazione tra i Gangli della base (cervello rettiliano) e la
Neo-corteccia determina nei Mammiferi superiori l’espressione emotivo-istintiva (MacLean, 1990;
Milani, 1994). La neurochimica delle diverse strutture limbiche è stata studiata nelle capacità
di apprendimento, memoria, aggressività, rabbia, allarme, attività sessuale, oltre che – soprattutto –
negli equivalenti di ansia e di depressione.
− Immagine (senza inserto in alto, a sn) modificata tratta da Valzelli L., 1979 (vedi Bibliografia).
UNITARI PRINCIPALI
왘 I disturbi ansioso-depressivi di gravità
lieve e media vengono generalmente
trattati dalla medicina tradizionale con
gli stessi farmaci prescritti per gli stessi
disturbi di gravità maggiore: ciò che
cambia è il dosaggio/die.
– Il distinguo terapeutico è – quindi –
quantitativo su patologie qualitativamente (perché essenzialmente) diverse.
– Il Sistema Limbico, parte integrale del Cervello Limbico, è localizzato profondamente nel
UNITARI
ANCILLARI
Il medico che si accinga alla prescrizione di ansiolitici e/o di antidepressivi deve valutare con molta attenzione e senso di responsabilità l’età del paziente, lo
stato di malattia, le possibili interazioni
con altri farmaci che il paziente assume,
la professione, le abitudini di vita, i dosaggi, i tempi di terapia e – conseguentemente – la riduzione o l’eventuale aumento dei dosaggi e considerare chiaramente le altre variabili che possano o
meno determinare il buon esito della terapia, senza interferire eccessivamente
con la psico-neurobiologia del paziente, garantendogli vita e vitalità private e
sociali accettabili e condivise.
UNITARIO
DILUIZIONE
QUANTITÀ
Ignatia
D4
60 mg
Zincum valerianicum
D4
30 mg
Kalium bromatum
D4
30 mg
Acidum phosphoricum
D4
60 mg
Sepia
D4
60 mg
FIG. 2
Nervoheel®. Composizione, diluizione e quantità dei singoli componenti.
− Dallo studio analitico del meccanismo d’azione low dose dei singoli
componenti (vedi Fig. 3) si evince che Nervoheel® è costituito da 2 core:
unitari principali ed unitari ancillari di sostegno dei primi.
27
L A MEDICINA BIOLOGIC A
APRILE - GIUGN O 2017
FIG. 3
L’analisi del
meccanismo
d’azione e
dell’effetto
MECCANISMO D’AZIONE
terapeutico dei 5
ANCILLARE DI SOSTEGNO
DI KALIUM BROMATUM E
DI ZINCUM VALERIANICUM
componenti
®
Nervoheel ne
MECCANISMO D’AZIONE
ANCILLARE DI SOSTEGNO
DI IGNATIA E DI
KALIUM BROMATUM
razionalizza l’uso
nelle Sindromi
ansioso-depressive,
nei disordini psico-
• ANSIA
• INSONNIA
• ERETISMO PSICO-
somatici e nella
nevrosi climaterica.
COMPORTAMENTALE
− Si noti come
ACIDUM
PHOSPHORICUM
D4
• ASTENIA
• NEVROSI CLIMATERICA
• DEPRESSIONE PSICHICA
SEPIA D4
Ignatia, Zincum
valerianicum e
Kalium bromatum
(unitari principali) si
integrino
MECCANISMO D’AZIONE
INDUZIONE DI MAGGIOR
AFFLUSSO DI CLNEL NEURONE = G
GABA
vicendevolmente
KALIUM
ZINCUM
VALERIANICUM
B
BROMATUM
D4
D4
IGNATIA
D4
MECCANISMO D’AZIONE
INIBIZIONE DELLA GABA-A
G
TRANSAMINASI = GABA
per la modulazione
degli effetti
neuroinibitori,
agendo su punti
diversi di innesco
della medesima
risposta
• ERETISMO PSICOCOMPORTAMENTALE
• DEFICIT DI ATTENZIONE
• ANSIA
• INSONNIA
• STATO ERETISTICO PSICO-
MECCANISMO D’AZIONE
ATTIVAZIONE
(BLOCCO DELL’INIBIZIONE) DEL
RECETTORE A DELLA GLICINA
COMPORTAMENTALE
• INSONNIA
= neurosedazione.
• SINDROME
ANSIOSO-DEPRESSIVA E
SINTOMI CORRELATI
Milani L., 2017
il medico, e prive di effetti collaterali ed
eventualmente, secondo necessità, prescrivibili per tempi lunghi.
NERVOHEEL®
− ANALISI DEI COMPONENTI
Nervoheel® è un farmaco omotossicologico multicomponent, multitarget, ad
azione prevalente sul Sistema Limbico
(FIG. 1) e – in seconda battuta – sul mantenimento dell’“omeostasi ristretta”
sensu Laborit, 1965, 1990 della muscolatura somato-viscerale, indicato nella
terapia sintomatica delle Sindromi ansioso-depressive (Van den Meerschaut
and Sünder, 2012), nel controllo dei
disturbi psico-comportamentali e vegetativi correlati e come coadiuvante nel-
28
le terapie dell’insonnia, della nevrosi
climaterica (Frase, 1990; Smit, 2001;
Wasilewski, 2004) e dei disturbi da deficit d’attenzione e da iperattività (Küstermann, 1994).
Come per gli altri medicinali omotossicologici complessi, Nervoheel® è stato
formulato secondo la Regola di Bürgi
(sinergismo-complementarietà-completezza d’azione tra gli unitari costituenti),
operazione di fine ed approfondita conoscenza teorica e pratica delle Materie
Mediche Omeopatiche e della Farmacologia per la copertura della maggior
parte delle variabili sfumature sintomatologiche che ogni unitario omeopatico
esprime nell’ambito di un’unità terapeutica complessa low dose.
– In quest’operazione, concetti storici
come “simillimum”, “tipo sensibile”,
“tipo costituzionale”, ecc. vengono necessariamente relegati a livello di minor
considerazione, rendendo – così – la
prescrizione più fruibile, immediata,
agevole e pratica.
Il farmaco omotossicologico complesso ha una vocazione sindromica
piuttosto che meramente sintomatica, comunque presente.
Nervoheel® cps è costituito da: Ignatia
D4, Zincum valerianicum D4, Kalium
bromatum D4, Acidum phosphoricum
D4 e Sepia officinalis D4 (FIG. 2), tutti
unitari a profonda azione sull’ansia e
sulla depressione minore e sulle Sindromi vegetative, manifestazioni psico-somatiche secondarie e compresenti an-
L A MEDICINA BIOLOGIC A
che nell’Infiammazione Cronica Sistemica di Basso Grado (Corgna, 2004,
2007, 2008; Dowlati et Al., 2010; Milani, 2014 a, b, 2016).
Ogni stressore agisce sempre simultaneamente a 3 livelli: psichico, neuroendocrino, immunitario.
– Il di-stress psico-emotivo, ambientale,
nutrizionale → acidosi → squilibrio
idro-elettrolitico → infiammazione.
• Come in altre pubblicazioni e in accordo con la medesima impostazione personale, l’analisi circostanziata dei 5 unitari componenti Nervoheel® consente la
valutazione critica ed oggettiva che sottende il suo razionale d’uso e – conseguentemente – la sua “prescrizione consapevole” (FIG. 3) ed il miglior utilizzo
come prescrizione unica o associata ad
altri medicinali low dose composti e/o
PRM ed – eventualmente – con farmaci
tradizionali o fitoterapici in overlapping
terapeutico (Milani, 2014 a) (vedi oltre).
IGNATIA
Ignatia = Ignatia amara è policresto
omeopatico processato dalla TM otte-
A
nuta dai semi essicati e polverizzati di
Strychnos Ignatii BERG. – Fam. Loganiaceae – Subfam. Strychnaceae, essenza
lianosa originaria delle Isole dell’arcipelago Visayas – Filippine, da cui il nome
vernacolare di pepita de Bisayas.
– I principali alcaloidi estraibili dalla Fava di Sant’Ignazio sono stricnina (2/3) e
brucina (1/3) (Sandor, 1896 in ZoppiHug, 1954) (TAB. 1). La stricnina è un potente tossico nervino: agisce da blocker
selettivo del recettore A postsinaptico
della glicina, sia a livello periferico
(Vandenberg et Al., 1992), sia a livello
centrale (Miyakawa et Al., 2002).
Il recettore A della glicina (Gly-RA) è un
eteropentamero (5 unità) costituito da 3
subunità α 1 e da 2 subunità β.
Il canale centrale del Gly-RA è permeabile agli ioni Cl- (FIG. 4).
Gli ioni Cl-, che in condizioni di riposo
hanno un flusso = 0 e che cooperano
con gli ioni Na+ e K+ extra- ed intracellulari alla stabilità elettrica della membrana cellulare, se inibiti all’entrata del
citosol delle cellule muscolari e nervose, provocano treni di attivazione delle
stesse → spasmi muscolari → tono-clo-
APRILE - GIUGN O 2017
no → contrattura muscolare ed ipereccitazione dei neuroni su cui sono presenti i Gly-RA a livello centrale [Nuclei
dorsali del rafe, Locus coeruleus (Luppi
et Al., 1998), Ippocampo (Atmaca et Al.,
2012) e Amigdala (Graeff et Al., 1993;
Domschke et Al., 2006)].
– Gli ultimi 2 relais (vedi FIG. 1) sono essenziali per la buona “tenuta” dell’umore e dell’attività emotiva. La loro disfunzione produce ansia, attacco di panico
e gravi alterazioni neurovegetative.
• La stricnina è alcaloide che esibisce
ormesi (Mattson et Al., 2007): sotto il
dosaggio soglia non tossico, agisce in
modo opposto a quello dei dosaggi tossici (inversione d’effetto) (Calabrese and
Baldwin, 2002), come a dire per estrapolazione non forzata… similia similibus curentur, di hahnemanniana memoria.
Strychnos low dose (D4 = milli-micromoli in Nervoheel®) = Ignatia agisce da
rilassante muscolare somatico e viscerale, ansiolitico e riequilibrante gli eccessi delle risposte emotive, oltre che
da inibente/modulante le risposte
stress-indotte.
D
N
B
O
1
H3C
H
O
2
N
H
CH3
O
O
H
BRUCINA
C
E
N
H
STRICNINA
N
H
O
H
O
Milani L., 2017
TAB. 1
Strychnos Ignatii Bergius.
A Frutto (si noti la disposizione periferica dei semi nel mesocarpo); B Exocarpo (1) separato dal mesocarpo (2); C Semi essicati e privi della cuticola
tomentosa; D ed E Formule della brucina e della stricnina, potenti eccitatori del Sistema Nervoso. La brucina è la 2 metossi-stricnina.
− A - Da cromolito di K. Gunther in Kohler, Medizinal Pflanzen, Gera - D; 1887.
29
L A MEDICINA BIOLOGIC A
APRILE - GIUGN O 2017
FIG. 4
Cl-
Cl-
Recettore A della glicina (Gly-RA). Questo recettore forma un canale anidrico che permette il
passaggio transmembrana degli ioni Cl-. I Gly-RA sono localizzati nei neuroni brevi inibitori delle
corna anteriori e posteriori del Midollo spinale e nei neuroni del Troncoencefalo, dell’Ipotalamo,
α1 β α1
α1 β
dell’Amigdala e dell’Ippocampo (vedi Fig. 1).
I Gly-RA sono ancorati al citoscheletro grazie ad una proteina, la gefirina (G).
– Le 3 subunità α1 del Gly-RA sono attivate dalla glicina e bloccate selettivamente dalla stricnina.
Gli ioni Cl-, che in condizioni fisiologiche cooperano con gli ioni NA+ e K+ al mantenimento del
gradiente elettrico della membrana neuronale e muscolare, non sono – così – più in grado di
entrare nel citosol delle rispettive cellule.
La stricnina blocca l’azione inibitoria della glicina, producendo tremori, tono-clono e rigidità
muscolare (azione simil-tetanica).
– La stricnina low dose atossica (Ignatia), esibendo ormesi, è neurosedativa periferica e centrale.
G
G
Depressione, ansia, suscettibilità, intolleranza al dolore, affezioni somato-viscerali spasmodiche (es. globus hystericus, cefalea/cefalea catameniale, tosse
spasmodica) sono le Golden Keynotes
di Ignatia (Milani, 2009).
– La sperimentazione omeopatica su
Ignatia effettuata da 6 prover di Hahnemann [in Fragmenta de viribus medicamentorum positivis, sive in sano corpore humano observatis (Hahnemann,
1805) e in Materia Medica Pura (Hahnemann, 1811)] evidenzia:
1) iperestesia marcata di tutti gli organi
di senso; 2) spasmofilia somatica e vi-
scerale; 3) ipersensibilità mentale alle
emozioni.
– Indicazioni preziose, perchè scientificamente provate.
La conoscenza, acquisita attraverso la
sperimentazione empirica condotta
con metodo, rigore e continuità, è frequentemente prodromica la verifica-validazione scientifica e sue pratiche applicazioni.
• In cronologia crescente, la sperimentazione di base in modello murino su
Ignatia ha evidenziato:
1) Ignatia 3CH produce effetto ansiolitico (Binsard, 1978, 1979);
2) Ignatia 4CH e 5CH producono effetto
sedativo (Binsard, 1979);
3) Ignatia D3 e 5CH hanno debole effetto protettivo sulle convulsioni indotte
da stricnina (Guillemain et Al., 1981)
[difficile interpretazione per:
a) forte intossicazione e
b) differenti protocolli di somministrazione];
4) Ignatia 3CH, 5CH, 7CH producono
effetto ansiolitico (Guillemain et Al.,
1989);
5) Ignatia 9CH modifica alcuni sintomi
TAB. 2
GABA
L’acido valerianico
(ac. pentanoico)
agisce sul GABA con
3 meccanismi
−
A
B
diversi, prolungando
la permanenza del
neurotrasmettitore
NEURONE PRE-SINAPTICO
INIBITORIO (GABAergico)
NEURONE POST-SINAPTICO
inibitorio nello spazio
1) STIMOLA LA SECREZIONE
2) INIBISCE LA DEGRADAZIONE
3) INIBISCE IL RE-UPTAKE
intersinaptico,
promuovendo – così –
ansiolisi ed
AUMENTO DELLO
STATO INIBITORIO
DEL GABA
ipnoinduzione.
AC. VALERIANICO
• SEDAZIONE PSICHICA
• ANSIOLISI
• IPNOINDUZIONE
Valeriana officinalis L.
Milani L., 2017
30
L A MEDICINA BIOLOGIC A
correlati alle emozioni da stress, senza
alterare la normale attività locomotoria
(Marzotto et Al., 2012);
6) Ignatia in un pool di altri 5 unitari
low dose (Silicea, Pulsatilla, Aconitum,
Nux vomica, Calcarea carbonica) è efficace nella terapia della cefalea con o
senza aura e nella cefalea tensiva del
bambino (Dalla Libera et Al., 2014).
• La sperimentazione clinica attualizzata su Ignatia ha evidenziato:
1) Ignatia 200CH riduce lo stato d’ansia
entro 24 h dalla somministrazione in
pazienti ortopedici traumatizzati (Oberbaum et Al., 2003) (studio monocentrico);
2) Ignatia 9CH riduce la frequenza, severità e durata dell’emicrania in età pediatrica [168 bambini inclusi nello studio di cui ¼ trattati solo con Ignatia
9CH (Danno et Al., 2013) (studio aperto, multicentrico)].
ZINCUM VALERIANICUM
Zincum valerianicum è il termine
omeopatico per Valerianato di Zinco =
(CH3 CH2 CH2 CH2 COO)2 Zn.2H2O,
sale dell’ac. valerianico.
L’ac. valerianico è principalmente sintetizzato dalla Valeriana comune (Valeriana officinalis L., 1753) e dall’Eliotropio (Heliotropium europaeum L.,
1753), nelle parti radicali.
Gli effetti ansiolitici degli estratti di Valeriana sono principalmente dovuti alla
presenza di ac. valerianico (Trauner et
Al., 2008; Becker et Al., 2014).
L’ac. valerianico è anche definito ac. valerico o – più propriamente – sec. il nome-codice IUPAC (International Union
of Pure and Applied Chemistry), ac.
pentanoico.
– Il meccanismo d’azione degli acidi
pentanoici consiste nel prolungamento
dell’azione del GABA, il più attivo dei
neurotrasmettitori inibitori.
Studi su modelli animali hanno dimostrato, più precisamente, che l’acido
pentanoico prolunghi il tempo di permanenza del GABA a livello intersinaptico grazie a: 1) aumento della secrezione; 2) inibizione della degradazione
(Olsen and DeLorey, 2006); 3) inibizione del re-uptake (TAB. 2).
L’ac. pentanoico – conseguentemente –
prolunga l’effetto neuroinibitorio, producendo sedazione centrale e favorendo il sonno.
Gli estratti di Valeriana producono neuroeffetti simili a quelli delle benzodiazepine.
L’acido pentanoico non si lega alle
subunità γ del recettore A del GABA
(GABA-RA) come le benzodiazepine,
ma alle subunità β dello stesso.
Lo Zinco, a livello cerebrale, ha meccanismo d’azione finale parzialmente simile a quello di Ignatia, ma più specifico sui neuroni ippocampali (più in generale: limbici) bloccando il flusso
anionico Cl- a livello del GABA-RA
(Frederickson et Al., 1983; Khalusi et
Al., 1986).
Il Valerianato di Zinco è stato oggetto di
numerose osservazioni cliniche fino dal
1945, anno di pubblicazione di una
raccolta ragionata di case report a partire dal 1845 (Namis, 1845).
Zincum valerianicum omeopatizzato
esibisce effetto simile al Valerianato di
Zinco.
– Zincum valerianicum è considerato a
torto un unitario minore nelle Materie
Mediche Omeopatiche, soprattutto di
lingua francese, e scarsamente citato.
Il Dr. H.-H. Reckeweg – a buona ragione – lo inserisce nella sua Materia Medica Omeopatica, anche se solo in Nervoheel® (Reckeweg, 1990).
La doppia azione dell’ac. valerianico e
dello Zinco sul GABA-RA, soprattutto a
livello limbico, garantisce a Zincum valerianicum un ruolo importante, come
sedativo, ansiolitico ed ipnoinducente
non inferiore a quello di Ignatia ma, differentemente da questa, non produce
alcun effetto sul comparto somatico.
APRILE - GIUGN O 2017
KALIUM BROMATUM
Kalium bromatum è il termine omeopatico per Bromuro di Potassio (KBr), sale
di Potassio dell’acido bromidrico.
Dal punto di vista medico il KBr è stato
utilizzato dall’inizio del secolo scorso
come anticonvulsivante, successivamente soppiantato dal fenobarbital, più
efficace.
Il KBr è ancora attualmente utilizzato
nella terapia antiepilettica del cane in
monoterapia o in associazione al fenobarbital o alla zonisamide (De Risio and
Platt, 2014).
Il meccanismo d’azione del KBr non è
ancora completamente chiarito.
Si ritiene che esso interessi i canali ionici del Cl-.
– Il KBr sembra passare attraverso i canali del Cl- più facilmente di Strychnos
perché ha un diametro minore.
Competendo con gli ioni Cl-, il KBr iperpolarizza (blocca) le membrane neuronali post-sinaptiche facilitando – così –
l’azione inibitoria (Maddison et Al.,
2008).
L’intossicazione da KBr è definita “Bromismo”, sindrome complessa che include depressione del SNC, letargia, sonnolenza, tremore, atassia, edema cerebrale/papilledema, delirio e psicosi.
Kalium bromatum esibisce effetto simile-attenuato al corrispondente KBr in
dosaggi farmacologici.
– È soprattutto indicato negli stati eretistici.
– Il paziente è “irrequieto, continuamente indaffarato, con deficit dell’attenzione” (Jouanny, 1976).
Kalium bromatum è – pertanto – ben indicato nell’ipercinesia infantile, nelle
forme ipercinetiche dell’autismo, nel
deficit d’attenzione dell’adulto e nelle
alterazioni motorie indotte da farmaci e
da voluttuari psicotropi.
31
L A MEDICINA BIOLOGIC A
%
80
APRILE - GIUGN O 2017
8.2
16.4
5.7
18.9
Nessun
miglioramento
Soddisfacente
Buono
60
Eccellente
P = 0.84
45.9
47.3
40
20
26.2
26.4
Nervoheel® (n = 122)
Lorazepam (n = 110)
0
va, surmenage intellettivi, perdita di
persone care, delusioni professionali o
sentimentali, temporaneo decadimento
della memoria, difficoltà di concentrazione, esaurimento psichico (AA consultati: Binet, 1972; Allen, 1976; Clarke,
1977; Charette, 1988; Reckeweg, 1990;
Demarque, 1993; Hodiamont, 1996).
– La sua indicazione nei disturbi satelliti
dell’ansia e nell’insonnia posizionano
Acidum phosphoricum (D4 in Nervoheel®) come ancillare di sostegno di Kalium bromatum e – in subordine – di
Zincum valerianicum.
TAB. 3
Risultati terapeutici complessivi nei due Gruppi di trattamento al termine dello studio.
SEPIA OFFICINALIS
– La differenza tra i Gruppi non è statisticamente significativa.
%
13.8
Scarsa
80
Moderata
42.0
60
Buona
Eccellente
P < 0.0001
40
81.9
45.5
20
0
Nervoheel® (n = 136)
Lorazepam (n = 112)
TAB. 4
Sepia è il termine omeopatico che designa il secreto diluito e dinamizzato del
“sacco del nero” situato in prossimità
della ghiandola salivare posteriore del
mollusco cefalopode Sepia officinalis L.,
1758.
– Questa sostanza è attualmente studiata per la migliore comprensione del processo di biosintesi della melanina.
Secondo i proving tossicologici, l’azione di Sepia è soprattutto a carico delle
affezioni croniche.
Tutti gli stati neuro-psichici di Sepia sono caratterizzati da astenia, spossatezza, indifferenza, soprattutto nel climaterio. La profonda spossatezza è caratteristica della nevrosi climaterica.
Punteggi relativi alla tollerabilità nei due Gruppi di trattamento.
– La differenza tra i Gruppi (eccellente + buona) non è statisticamente significativa, anche se
Nervoheel® è molto meglio tollerato (tollerabilità eccellente: 81,9 vs 45,5) rispetto al Lorazepam.
ACIDUM PHOSPHORICUM
Acidum phosphoricum è il termine
omeopatico per Acido ortofosforico =
H3PO4.
– Oltre che per la produzione di fertilizzanti fosfatici, H3PO4 trova uso nell’industria alimentare come additivo nelle
bevande gassate.
È anche usato nei trattamenti di schiarimento dei denti, oltre ad essere un
componente di farmaci anti-nausea.
32
I radicali P rappresentano la fonte primaria di energia per le cellule.
Il Fosforo è contenuto negli ac. nucleici,
nei nucleotidi (AMPc, ATP), ecc. ed è in
grado di liberare, per idrolisi, elevate
quantità di energia per i fabbisogni cellulari.
– Secondo i proving tossicologici, l’azione di Acidum phosphoricum è soprattutto a carico dei disturbi del sonno
e dell’astenia psico-fisica.
È – conseguentemente – indicato nella
depressione del sensorio per irritazioni
psichiche esogene (Ignatia), dispiaceri,
sconforto, apatia ed indifferenza emoti-
Sepia è policresto importante in terapia
low dose della Sindrome climaterica
(depressione psichica ed irritabilità).
– La sua indicazione prevalente nell’irritabilità, alternanza di emozioni contrastanti e depressione posizionano Sepia (D4 in Nervoheel®) come ancillare
di sostegno di Ignatia e – in subordine –
di Kalium bromatum.
NERVOHEEL®
− LA SPERIMENTAZIONE CLINICA
Van den Meerschaut L., Sünder A.
La preparazione omeopatica Nervoheel® N può offrire un’alternativa al Lorazepam nei disturbi nervosi minori.
L A MEDICINA BIOLOGIC A
– Evidence-Based Complementary and
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Doi:10.1093/ecam/nem 144.
Tradotto in italiano in:
La Medicina Biologica 2012/3; 3-12.
(vedi www.medibio.it)
Lo studio multicentrico (39 centri in
Belgio e in Olanda) confronta l’efficacia
di Nervoheel®, 1 cps sublinguale x 3/die
vs Lorazepam cps (benzodiazepina con
proprietà ansiolitiche ed anticonvulsivanti) 2-3 mg/die in caso di ansia e sedazione e 2-4 mg da assumere al momento di coricarsi in caso di insonnia in
pazienti adulti (età media 49,3 anni)
sofferenti di sintomi riferibili a disturbi
nervosi minori (tra gli altri, svogliatezza,
disturbi del sonno, irrequietezza e mancanza di concentrazione).
Nel Gruppo Nervoheel® sono stati arruolati 136 pazienti e nel Gruppo Lorazepam 112 pazienti.
Il tempo massimo di terapia è stato di 4
settimane. Le valutazioni sono state effettuate all’inizio, dopo 2 settimane e
dopo 4 settimane di terapia.
– Risultato conclusivo:
I pazienti di entrambi i Gruppi di trattamento hanno riferito un miglioramento
dei sintomi simile durante il corso dello
studio.
La somma dei punteggi dei sintomi è
migliorata di 4,4 punti nei pazienti del
Gruppo Nervoheel® e di 4,2 punti nei
pazienti del Gruppo Lorazepam (TAB. 3).
Nervoheel® ha evidenziato tollerabilità
eccellente nel 81,9% dei casi e buona
nel 13,8%; il Lorazepam ha evidenziato
tollerabilità eccellente nel 45,5% dei
casi e buona nel 42,0% (TAB. 4).
– Conclusione degli Autori:
“Questo studio osservazionale indica
che nei pazienti che optano per un regime di trattamento omeopatico per il
sollievo a breve termine dei disturbi
nervosi minori, Nervoheel® non è inferiore al Lorazepam.”
NOTA
– Lo studio clinico è stato condotto secondo le norme EBM: multicentricità,
numerosità dei pazienti inclusi, randomizzazione, dichiarazione dei criteri di
valutazione predefiniti, controllo vs un
farmaco convenzionale di riferimento
per la stessa nosologia di uso molto comune (Shader and Greenblat, 1993; Andreescu et Al., 2007). Valutazione intermedia e finale.
ANSIA
APRILE - GIUGN O 2017
CONSIDERAZIONI E
CONCLUSIONI
Le indicazioni terapeutiche fornite in
questo elaborato concernono lo stato
ansioso-depressivo di gravità media e
lieve e sintomi vegetativi associati.
– Secondo specifiche necessità individuali ed accettazione compliante del
paziente, è possibile un overlapping terapeutico con alcuni medicinali propri
dell’Omotossicologia (FIG. 5), in particolare con Ignatia-Homaccord (Wasilewski, 2004) e con Ypsiloheel® (Zenner
and Metelmann, 1992), della Medicina
Fisiologica di Regolazione (FIG. 6), con
alcuni fitoterapici e – quando strettamente necessario – con i farmaci tradizionali aventi le medesime indicazioni
terapeutiche.
Questi ultimi sono gravati da effetti collaterali anche importanti per cui è auspicabile una loro riduzione di dosaggio. Tale riduzione di dosaggio deve essere progressiva, mai drastica.
– Tra i fitoterapici segnalo soprattutto
l’Iperico (Hypericum perforatum L.) ad
azione inibente 2 enzimi responsabili
della disattivazione della serotonina,
GELSEMIUM-HOMACCORD
ANSIA CON AGITAZIONE MOTORIA
VALERIANAHEEL®
YPSILOHEEL®, ACIDUM PHOSPHORICUM
-HOMACCORD, HYPOTHALAMUS SUIS-INJEEL
ALTERAZIONI DEL
SISTEMA NERVOSO VEGETATIVO
INSONNIA
VALERIANAHEEL®
NEVROSI CLIMATERICA
DEPRESSIONE
IGNATIA-HOMACCORD, SEPIA-HEEL
IGNATIA-HOMACCORD
ALTERAZIONI FUNZIONALI
ASSE IPOFISI-GONADI
C LILIUM COMPOSITUM
F DAMIANA COMPOSITUM
Milani L., 2017
FIG. 5
Associazione terapeutica di Nervoheel® con altri medicinali omotossicologici per il potenziamento del controllo di alcune condizioni specifiche.
33
L A MEDICINA BIOLOGIC A
APRILE - GIUGN O 2017
FIG. 6
Associazione
– DISTURBI DELL’UMORE
– INSTABILITÀ DEL TONO DELL’UMORE
GUNA-SEROTONIN
GUNA-TRYPTOPHAN
GUNA-MELATONIN
D6
D6
4CH
– DISTURBI DEL SONNO
GUNA-MELATONIN
GUNA-INTERLEUKIN 1 BETA
4CH
4CH
– ESITI DI SHOCK PSICHICI
GUNA-BDNF
4CH
GUNA-IGF 1
4CH
terapeutica di
Nervoheel® con
medicinali PRM per
il potenziamento
del controllo di
alcune condizioni
specifiche.
(stimolazione della funzione dell’Ippocampo)
– DEFICIT DELLA MEMORIA
– STRESS
Milani L., 2017
dopamina e noradrenalina e stimolante
la secrezione notturna di melatonina
(Venard et Al., 2011), la Rodiola (Rhodiola rosea L.) ad azione stimolante
l’aumento plasmatico delle β endorfine
(Lee et Al., 2013), la Griffonia [Griffonia
simplicifolia (D.C.) Baill.] contenente
alte concentrazioni di 5-idrossi-triptofano, precursore della serotonina, la Passiflora (Passiflora incarnata L.) sintetizzante flavonoidi in grado di legarsi al
GABA-RA (Appel et Al., 2010) e la Valeriana (Valeriana officinalis L.) ad azione
stimolante il GABA (vedi TAB. 2).
Anche per i fitoterapici su indicati valgano le medesime accortezze (in minor
grado) dei farmaci tradizionali aventi le
medesime indicazioni poiché possono
ingenerare effetti collaterali di non facile gestione [soprattutto Iperico (no in
associazione a trattamenti con estradiolo, etinilestradiolo, imipramina, teofillina, fenitoina, digossina, ciclosporina,
eritromicina, steroidi) e Passiflora (no in
gravidanza)].
Per alcuni decenni Nervoheel® è stato
utilizzato empiricamente con piena
soddisfazione di pazienti, di medici di
medicina generale e di specialisti psicologi, neurologi e psichiatri nel controllo
dell’ansia e della depressione di gravità
lieve e media.
La sperimentazione clinica ha dimostrato uguaglianza terapeutica di Nervoheel® con il Lorazepam (Tavor®) in uno
studio multicentrico, allargato e con-
34
ACUTO
CRONICO
trollato (Van den Meerschaut and Sünder, 2009; in italiano: autori citati,
2012).
B
Grazie all’analisi strutturale e funzionale dei 5 unitari costituenti si evince che
Nervoheel® è farmaco attivo su stress,
ansia e depressione minore e loro sintomi associati che compromettono il benessere psicofisico del paziente.
C
– L’eccellente tollerabilità, l’assenza di
effetti collaterali, la prescrizione anche
in età adolescenziale e la possibilità di
effettuare terapia prolungata sono chiari
indicatori della sicurezza di Nervoheel®, sicurezza non sempre garantita
dalle “pillole della felicità” che di decennio in decennio hanno cambiato
nome e che hanno seguito il medesimo
schema ripetitivo: “fortissima aspettativa
iniziale, ridimensionamento degli effetti
della sostanza fino alla loro demonizzazione con tanto di crociata popolare”
쐽
(Herzberg, 2014).
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https://ih0.redbubble.net/image.43086252.2991/flat,
1000x1000,075,f.u1.jpg
Tab. 1:
B - http://www.mindenpictures.com/cache/pcache2/
80034296.jpg
C - https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/
c/c6/Strychnos_ignatii_001.JPG
Tab. 2 (immagine Valeriana officinalis L.):
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thu
mb/1/12/20130628Baldrian_Staden1.jpg/240px20130628Baldrian_Staden1.jpg
– Le Figg. 2, 3, 5, 6 e le Tabb. 1, 2 sono dell’autore.
– Le Figg. 1 e 4 (ricomposta) sono state modificate
dall’autore.
– L’inserto in alto a sn in Fig. 1 è tratto da:
http://www.mhhe.com/biosci/genbio/enger/student/olc
/art_quizzes/genbiomedia/0665.jpg
– Le Tabb. 3 e 4 sono tratte dall’articolo di Van den
Meerschaut and Sünder, 2012 (vedi Bibliografia).
Riferimento bibliografico
MILANI L. – Nervoheel®
− La terapia biologica della Sindrome
ansioso-depressiva di gravità lieve e
media.
La Med. Biol., 2017/2; 25-35.
autore
Prof. Leonello Milani
– Direttore scientifico de La Medicina Biologica e di Physiological Regulating Medicine
Via Palmanova, 71
I – 20132 Milano
35
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