Università degli Studi di Bergamo — Facoltà di Ingegneria Matematica I — Appello del 17 Gennaio 2007 Tema A Cognome e Nome Matr. 1.1. Dire se la seguente serie converge ed in caso affermativo calcolarne la somma +∞ X 1 n 2 n=0 Svolgimento: n quindi la serie proposta è una serie geometrica. La ragione è Abbiamo 21n = 21 minore di 1. La serie è quindi convergente e di somma 1 1− 1 2 = 1 1 2 1 2 ed è quindi di valore assoluto = 2. 1.2. Risolvere nel campo complesso la seguente equazione z3 = 1 + i Svolgimento: Abbiamo |1 + i|2 = 1 + 1 = 2, dunque la forma trigonometrica di 1 + i è: √ √ 1 i π π √ iπ 1+i= 2 √ + √ = 2 cos + i sin = 2e 4 4 4 2 2 √ 1 π4 +2kπ √ 9π √ π √ π 2π Di conseguenza le soluzioni dell’equazione sono ( 2) 3 ei 3 con k = 1, 2, 3 cioè 6 2ei 12 , 6 2ei( 12 + 3 ) = 6 2ei 12 e √ 17π √ 4π π 6 2ei( 12 + 3 ) = 6 2ei 12 . 1.3. Calcolare il seguente limite lim x→+∞ x + 2 log x arctan x Svolgimento: Abbiamo lim x = +∞ e lim log x = +∞, per cui lim (x + 2 log x) = +∞. Inoltre lim arctan x = x→+∞ x→+∞ x→+∞ lim x→+∞ x→+∞ π 2 x + 2 log x = +∞. arctan x 1.4. Calcolare l’integrale Z 0 1 1 arctan x dx 1 + x2 Svolgimento: La derivata di arctan x è Z 0 1 1 1+x2 quindi x=1 1 1 1 1 1 π 2 1 2 π2 2 2 2 − 0 = arctan x dx = (arctan x) = (arctan 1) − (arctan 0) = . 2 1+x 2 2 2 2 4 2 32 x=0 In alternativa, si poteva usare il cambiamento di variabile t = arctan x e trovare Z 0 1 1 arctan x dx = 1 + x2 Z π 4 t dt = · · · = 0 π2 . 32 e quindi 1.5. Determinare l’integrale generale della seguente equazione differenziale y 0 = xy 2 Svolgimento: Si tratta di un’equazione a variabili separabili. Le soluzioni costanti sono quelle tali che y 2 = 0, cioè y = 0. Le soluzioni non costanti verificano tutte y(x) 6= 0 per ogni x. Le soluzioni non costanti verificano quindi y0 =x y2 2 2 . La funzione − x2 +2C è e quindi − y1 = 21 x2 + C dove C è un reale indipendente da x. Abbiamo quindi y = − x2 +2C √ definita su R se C > 0 e su R\{± −2C} se C 6 0 e quindi l’integrale generale dell’equazione è costituito 2 per C > 0 (definite su R); • dalle funzioni − x2 +2C √ √ √ √ 2 • dalle funzioni − x2 +2C per C 6 0 (definite su (−∞; − −2C), (− −2C; −2C) e ( −2C; +∞)); • della funzione costante uguale a 0 (definita su R). 1.6. Risolvere il seguente problema di Cauchy 00 y + 2y 0 + y = 0 y(0) = 1 0 y (0) = 2 Svolgimento: Si tratta di un’equazione differenziale del secondo ordine lineare a coefficienti costanti e omogenea. La sua equazione caratteristica è λ2 + 2λ + 1 = 0. Ha una soluzione doppia λ = −1 per cui l’integrale generale dell’equazione è y(t) = Ae−t + Bte−t con A e B costanti. Per verificare le condizioni iniziali, dobbiamo avere A = 1 e, siccome y 0 (t) = −Ae−t + Be−t − Bte−t , anche −A + B = 2, quindi B = 3. La soluzione dell’equazione è quindi y(t) = (1 + 3t)e−t . 2.1. Studiare la funzione f (x) = arctan 2x − 1 2x + 1 e tracciarne un grafico approssimativo. Dominio, segno, eventuale parità, limiti ai bordi del dominio ed eventuali asintoti, eventuali punti di discontinuità: 1 1 La funzione arctan è definita su R mentre la funzione 2x−1 2x+1 è definita su R\{− 2 }, quindi il dominio di f è Df = R\{− 2 }. Il segno di arctan t è quello di t, quindi f (x) ha il segno di 2x−1 2x+1 che ha il segno di (2x − 1)(2x + 1). Quindi f (x) è positiva per x < − 21 e x > 12 e negativa per − 12 < x < 12 . Il dominio di f non è simmetrico rispetto all’origine quindi f non può essere né pari né dispari. 2x−1 π Abbiamo lim 2x−1 2x+1 = 1 e lim 2x+1 = 1. La funzione arctan è continua su R e quindi lim f (x) = lim f (x) = 4 . x→+∞ x→−∞ x→+∞ x→−∞ Abbiamo 2x − 1 lim = +∞ 1 − 2x + 1 x→(− 2 ) e lim arctan t = t→+∞ π 2 e quindi π lim f (x) = . 1 − 2 x→(− 2 ) Nello stesso modo limx→(− 1 )+f (x) = − π2 . 2 Le due funzioni arctan e 2x−1 2x+1 sono continue quindi f è continua. Derivata prima ed eventuali punti di non derivabilità: Le due funzioni arctan e 2x−1 2x+1 sono derivabili quindi f è derivabile su Df . La sua derivata è f 0 (x) = 2(2x + 1) − 2(2x − 1) (2x + 1)2 1 1+ 2x−1 2x+1 2 4x + 2 − 4x + 2 (2x + 1)2 + (2x − 1)2 4 2 = 2 = 2 4x + 4x + 1 + 4x2 − 4x + 1 4x + 1 = Nonostante l’espressione della derivata abbia senso in − 12 , la funzione f non è derivabile in − 12 (perché non vi è definita e non si può neanché prolungarla per continuità perché i due limiti destro e sinitro di f in − 12 sono diversi). Crescere e decrescere, massimi, minimi: La derivata di f è ovviamente positiva su tutto Df . Quindi f è crescente su −∞; − 21 e su − 12 ; +∞ . Attenzione: non è crescente su Df . La funzione f non ha nessun estremo locale perché ogni x di Df è incluso in un intervallo della forma (a; b) con (a; b) ⊂ Df (per x < − 12 possiamo prendere a = 2x e b = − 21 e per x > − 21 possiamo prendere a = − 12 e b = 2x). Quindi, secondo il teorema di Fermat, per avere un estremo locale in x dovremmo avere f 0 (x) = 0 e ciò non accade. Siccome non ha nessun estremo locale, non ha nessun estremo globale. Derivata seconda La funzione f 0 (x) è derivabile su Df , quindi f ammette derivata seconda su Df . Abbiamo f 00 (x) = − 2.4.2x 16x =− (4x2 + 1)2 (4x2 + 1)2 Concavità e convessità La derivata seconda di f è positiva per x < 0 e negativa per x > 0 quindi f è convessa per x < 0 (e x 6= − 12 ) e concava per x > 0 con un flesso in x = 0. Grafico: 2 arctan 2x−1 2x+1 1.5 1 0.5 0 -0.5 -1 -1.5 -2 -3 -2 -1 0 1 2 2.2. Risolvere il seguente problema di Cauchy y 0 = (log t)2 (cos y)2 y(1) = π4 . Svolgimento: L’equazione differenziale y 0 = (log t)2 (cos y)2 è un’equazione a variabili separabili. Le soluzioni costanti sono quelle per le quali (cos y)2 = 0 cioè cos y = 0 cioè y = π2 + kπ per k ∈ Z. Per nessun k ∈ Z vale π4 = π2 + kπ per cui la soluzione del problema di Cauchy non è costante. Le soluzioni non costanti dell’equazione differenziale verificano cos y(t) 6= 0 per ogni t e quindi y0 = (log t)2 cos2 y Una primitiva di Z 2 y0 cos2 y 2 è tan y mentre per calcolare una primitiva di (log t)2 facciamo due integrazioni per parti: Z (log t) dt = t(log t) − 1 t2 log t dt = t(log t)2 −2 t Z Z 2 log t dt = t(log t) −2t log t+2 dt = t(log t)2 −2t log t+2t+C. Abbiamo quindi tan y = t(log t)2 − 2t log t + 2t + C per C costante reale. In t = 1, troviamo tan π4 = 2 + C e quindi C = −1. Troviamo quindi y(t) = arctan(t(log t)2 − 2t log t + 2t − 1). La soluzione è definita su (0; +∞). 2.3. Stabilire il carattere della serie ∞ X (n + 1)! 2(n2 ) n=1 Svolgimento: Denotiamo un = (n+1)! 2n2 il termine generale della serie. Abbiamo un+1 = un (n+2)! 2(n+1)2 (n+1)! 2n2 2 (n + 2)! 2n = (n + 1)! 2(n+1)2 = (n + 2)2n 2 −(n+1)2 = (n + 2)2−2n−1 2 2 = (n + 2)2n −n −2n−1 1n+2 1n+2 = = 2 22n 2 4n Il limite di questa successione è 0 perché 4n è un infinito di ordine maggiore di n + 2 e quindi la serie è convergente.