La norma - 16 marzo 10

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Bagnasco, Barbagli, Cavalli (2004)
Elementi di sociologia
Il Mulino, Bologna.
lezioni passate: Cap.
I e II - integralmente
questa lezione: Cap.
III, paragrafi:
1 (Azione, relazione, interazione sociale),
3 (Norme valori e istituzioni),
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Alcune definizioni
I valori sono ciò a cui le norme si ispirano: sono degli atteggiamenti culturali
di fondo, degli orientamenti diffusi che contribuiscono a dare significato
all'esistenza, gli scopi çhe gli individui possono proporsi di raggiungere e i
mezzi che è lecito usare.
I ruoli sono insiemi di comportamenti regolati da norme, attraverso cui
l'individuo interagisce con gli altri. Tipicamente i ruoli sono complementari: a
quello del marito corrisponde quello della moglie, a quello dell'insegnante
quello dello studente, a quello del medico quello del paziente e così via.
Ciascun individuo svolge tuttavia una pluralità di ruoli (un uomo adulto ad
esempio puo essere simultaneamente marito, padre, impiegato,
rappresentante sindacale e così via). L'insieme dei ruoli principali che un
individuo ricopre è ciò che gli conferisce il suo status, cioè la posizione
che egli occupa complessivamente all'interno della sua società.
Le istituzioni sono sotto-unità del sistema sociale che implicano più ruoli
interagenti tra loro. Un'istituzione, per esempio, è la famiglia, così come lo
è la scuola, al cui interno interagiscono insegnanti e studenti.
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Le norme
A: - Buona giornata!
B: - Buona in che senso?
B: - A quale parte della giornata ti riferisci?
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A: (agita la mano amichevolmente) Come stai?
B: Come sto rispetto a che cosa? Alla salute, ai soldi, alla
scuola, al lavoro, alla tranquillità mentale ...
A: (rosso in viso e improvvisamente fuori di se)
Senti, cercavo solo di essere gentile! Francamente non me
ne importa un accidente di come stai.
[Garfinkel 1963, p.222].
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le norme sono uno di questi fenomeni
relazionali, sociali, che scompaiono
quando “tutto va come ci si aspetta”
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Una norma esiste quando la sua
violazione comporta una sanzione.
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Durkheim sulla norma
•  “Non è soltanto un modo abituale di agire, è un
modo obbligatorio di agire, sottratto, cioè, in
qualche misura, all’agire individuale.”
•  “La società è interessata al dominio dell’ordine e
della pace; l’anomia è un male perché la società
ne soffre: per vivere, ha bisogno di coesione e
regolarità.”
Emile Durkheim (1893) Division du travail social
prefazione alla 2° edizione, V-VI
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Durkheim sul reato
•  “Il solo carattere comune a tutti i reati è
che essi consistono in atti universalmente
riprovati dai membri di una società”
•  “Il reato offende cioè sentimenti comuni a
tutte le coscienze sane di uno stesso tipo
sociale”
Emile Durkheim, (1893) La Division du Travail social , tr. it. La
divisione del lavoro sociale, Comunità, Milano, 1977
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Durkheim sui
sentimenti collettivi offesi
Devono essere sentimenti forti:
“non velleità incerte e superficiali, ma emozioni e
tendenze fortemente radicate in noi”.
“Devono essere precisi: riferirsi a una pratica ben
definita. Questa pratica può essere semplice o
complessa, positiva o negativa, consistere cioè
in un’azione o un’astensione, ma sempre
determinante”.
Emile Durkheim, (1893) La Division du Travail social , tr. it.
La divisione del lavoro sociale, Comunità, Milano, 1977
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Blackwell dictionary of sociology:
la norma
•  E’ relativa a un comportamento / un modo di
apparire
•  E’ l’associazione tra il comportamento e la
sanzione.
•  Le norme aiutano a creare modelli di
comportamento attesi in ciascun sistema sociale
•  Aiutano a definire e mantenere i confini tra
insiders e outsiders
•  Trasformano i valori da comportamenti
desiderabili in attese reali con forti conseguenze
sociali.
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Le norme
•  Da chi vengono?
Da individui che occupano posizioni
collegate con quelle del soggetto
•  Per l’individuo hanno carattere esterno,
oggettuale, in misura varia obbligante e
costrittivo
•  Le norme sono una delle cose che
vengono interiorizzate con la
socializzazione.
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In che ambito agisce una norma?
In una società
oppure in parti di essa:
in una cultura,
in una subcultura
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controllo sociale
Meccanismi espliciti che una società mette
in opera, per far conformare i
comportamenti degli individui a ruoli,
norme e consuetudini sociali.
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Montesquieu:
“la
tirannia è tagliare l’albero
per raccogliere una mela”.
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Il filtro affettivo
Stephen Krashen (2003)
Explorations in Language Acquisition and
Use.
Portsmouth: Heineman
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sanzioni negative
e
“sanzioni” positive
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New Sociology of Education
il ruolo di studente e di insegnante
non sono ruoli standard e definiti
una volta per tutte
Danby & Baker, (2000) “Unravelling the Fabric of Social
Order in Block Area “in Hester & Francis, Local
Educational Order, Amsterdam, Banjamin.)
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Norme ed efficacia
buon ordine in aula
 impegno dell’insegnante
buon ordine in aula
 alti livelli di apprendimento
Arum, R. Beattie, I. Pitt, R., Thompson, J. Way, S. (2003) Judging School
Discipline: The Crisis of Moral Authority in American Schools Cambridge,
Massachussets, Harvard University Press
Coleman, Hoffman & Kilgore (1982) High School Achievement: Public, Catholic
and Private Schools Compared, New York, Basic Books
Newman, F.M., Rutter, R.A., & Smith, M.S. (1989) “Organizational Factors that
Affect Teachers’ Sense of Efficacy, Community and Expectations” in: Sociology 19
of
Education, 62, pp. 221-238
Dirigenti scolastici e disciplina
dirigenti scolastici che non sostengono gli
insegnanti nel loro tentativo di imporre ordine in
classe,
sono costantemente citati
come la fonte di demoralizzazione più importante
degli insegnanti, più dello stipendio basso, più
dell’impegno strenuo che il lavoro richiede, più
dei bambini difficili.
•  Moeller, G. H. (1964) “Bureaucracy and Teachers’ Sense of Power”,
in: School Review, 72, pp. 137-157.
•  Liu, X.S. e Meyer, J.P. 2005 “Teachers’ Perceptions of Their Jobs:20A
Multi-Level Analysis of the Teacher Follow-Up Survey for 1994-95”
in Teachers College Record, 107, pp. 985-1003.
Tratto da: Antonio Schizzerotto, Carlo Barone (2006) Sociologia dell’istruzione,
Il Mulino Bologna.
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Non solo sanzioni
Oltre all’ordine, è necessario un consenso
minimo sui valori dello studio:
“Ottenere dagli studenti un trasferimento
delle proprie lealtà dal gruppo dei pari e
dalla cultura popolare verso i libri e le
idee.”
Steven Brint (2006), Scuola e società Il Mulino, p. 301
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Gli insegnanti hanno 3 risorse
per il consenso:
1.  accettazione da parte degli studenti
dell’autorità dell’insegnante
2.  offerta implicita da parte della scuola di
uno scambio conveniente: conoscenze
utili e qualifiche, credenziali, in cambio di
cooperazione e rispetto
3.  interesse sostantivo dei contenuti
curricolari e delle attività svolte in aula
(almeno alcuni studenti).
Steven Brint (2006), Scuola e società Il Mulino, p. 301
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