L’alimentazione e l’attività fisica corretta per il cuore Roberto Trevisan Direttore USC Diabetologia, OORRBG Mechanisms by Which Diet Potentially Influences Risk of Coronary Heart Disease RACCOMANDAZIONI PRINCIPALI PROTEINE: 10-20% GRASSI TOT: <30% CARBOIDRATI TOT: 45-60% ALCOOL: <25-30 g/die SODIO: <6 g/die FIBRA: 40 g/die Calorie quelle necessarie per ottenere il peso corporeo desiderabile Calcolo del fabbisogno calorico Fabbisogno calorico globale = Fabbisogno calorico basale (o Metabolismo basale) + Fabbisogno legato all’attività fisica Metabolismo basale: ogni organo ha un peso differente sul metabolismo. Ecco quanto consumano quando riposano FEGATO (Kg 1,6) CERVELLO (Kg 1,4) 16,5% 27% 2,5% 7% 10% 19% 18% MUSCOLATURA (Kg 30) RENI (gr 290) CUORE (gr 320) POLMONI (Kg 1,5) TUTTO IL RESTO MB: 1cal/kg/ora; una persona 70 Kg ha MB: 70x24= 1680 calorie al giorno Il fabbisogno calorico Il fabbisogno calorico è la quantità di energia (espressa in kcal) necessaria al mantenimento del nostro peso corporeo e varia in base all’età e al peso, al sesso, razza, clima Bambino di 7 anni Bambino di 1 anno Adolescente Maschio 2190 Kcal 820 Kcal Adolescente Femmina 2900 Kcal Adulto Maschio 3000 Kcal 2400 Kcal …e al tipo di attività fisica Adulto femmina 2200 Kcal Calcolo approssimativo dell’aumento del fabbisogno calorico giornaliero a seconda dell’attività svolta Fabbisogno calorico basale (MB) + 30% ATT. SEDENTARIA +40-50% ATT. MEDIAMENTE SPORTIVA (es. palestra 3 x settimana…) +50-70% ATT. FISICA AGONISTICA Ricordare che il tessuto adiposo è costituito da: Grasso (80%) Proteine (5%) Acqua (15%) Per perdere 1 kg di grasso occorre eliminare complessivamente circa 7000 Kcal dall’apporto calorico Hippocrates “Eating alone will not keep a man well; he must also take exercise.” Hippocrates, Regimen. 5th century BC Sentinel Physical Activity at Work and CHD Events per 1,000 man-years Physical Activity at Work and CHD Events in 31,000 London Transport Workers 1.6 Drivers 1.4 Conductors 1.2 1.0 Physical Activity at Work and CHD Deaths in 6,451 Longshoremen 60 Low 50 Medium 40 High 0.8 30 0.6 20 0.4 10 0.2 0.0 Coronary occlusion Death within 3 days of CHD event 0 CHD death Sudden death Morris JN et al. Lancet 1953;265:1111-1120. | Paffenbarger RS et al. N Engl J Med 1975;292:545-550. Contributo dell’attività fisica Attività DORMIRE STARE SEDUTO STARE IN PIEDI CAMMINARE PIANO CAMMINARE VELOCE CORRERE BICICLETTA PIANO Kcal/hr 54 60 66 180 240 600 180 Esercizio fisico • dispendio energetico da esercizio fisico • metabolismo basale • termogenesi da cibo Consumo energetico • massa magra • espressione UCP-3 a livello muscolare (via FFA) Metabolismo basale Alcuni semplici consigli Chiunque, da una condizione di sedentarietà, desideri iniziare un programma di attività fisica, anche molto complesso, deve procedere gradualmente. Il cammino rappresenta il primo livello per tutti coloro che desiderano iniziare a dedicarsi alla propria salute. Camminare ogni volta che è possibile: i benefici maggiori si ottengono con la continuità, il nostro corpo, infatti, risponde alle continue sollecitazioni sempre meglio, adattandosi a carichi di lavoro sempre più intenso. Alcuni semplici consigli Sfruttare al meglio il tempo a nostra disposizione anche ad esempio andando in ufficio: prendendo i mezzi pubblici per andare al lavoro scendendo una fermata prima della destinazione passeggiando durante le pause lavorative utilizzando le scale al posto dell’ascensore andando a parlare di persona con il collega anziché utilizzare il telefono o l’e-mail Alcuni semplici consigli Non è necessario, quindi, diventare degli atleti per beneficiare di questi effetti benefici Sono sufficienti 30 minuti di cammino svelto se non tutti i giorni almeno 3 volte la settimana per ottenere risultati salutari a tutte le età. I CARBOIDRATI o GLUCIDI nella NUTRIZIONE Funzione principale: forniscono all’organismo energia di rapida utilizzazione: 1 g di GLUCIDI = 4 Kcalorie nei muscoli e nel fegato rappresentano la riserva energetica di rapida utilizzazione; Dove sono i carboidrati Cereali e derivati (biscotti, cornflakes, prodotti da forno, farine, farro, frumento, grano saraceno, mais, miglio, orzo perlato, avena, pane, pasta, pizza, riso, tortellini) Legumi (ceci, fagioli, fave, lenticchie, piselli, soia, lupini) Frutta Latte e yogurt Dolci e bibite zuccherate Verdure e ortaggi CARBOIDRATI 45 - 60% fabbisogno calorico giornaliero La quantità e la qualità dei carboidrati sono egualmente importanti FALSE CREDENZE SUGLI ZUCCHERI NON E’ VERO CHE … … lo zucchero grezzo abbia meno calorie e meno carboidrati dello zucchero bianco … i succhi di frutta “senza zuccheri aggiunti” siano privi di zuccheri … i prodotti “light” o “senza zucchero” non facciano ingrassare e quindi possano essere consumati liberamente Grassi, oli e DOLCI Latte, Carne, yogurt e pesce, uova formaggio e fagioli VEGETALI FRUTTA PANE, CEREALI, RISO E PASTA GLI ALIMENTI GLUCIDICI secondo la PIRAMIDE ALIMENTARE: • favorire i cibi amidacei. • limitare i dolci. FIBRE • • Bisogna incoraggiare il consumo di alimenti naturalmente ricchi in fibre L’apporto ideale di fibre dovrebbe essere di 40 g/die ( o 20 g/1000 kcal) di cui la metà idrosolubili. E’ CONSIGLIABILE L’USO DELLE FIBRE FIBRE INSOLUBILI SOLUBILI Cereali integrali, legumi Frutta, verdura La fibra Aumenta il senso di sazietà attraverso la masticazione più laboriosa e promuove la distensione delle pareti dello stomaco Regola la peristalsi intestinale Modula l’assorbimento dei carboidrati e dei grassi Diluisce le eventuali sostanze nocive per la riduzione del loro tempo di contatto con la mucosa intestinale, (prevenzione dei tumori del colon-retto) Le PROTEINE o PROTIDI nella NUTRIZIONE Funzione principale: forniscono all’organismo i materiali per la crescita, il mantenimento e la ricostruzione delle strutture cellulari, possono sviluppare energia: 1 g di PROTIDI = 4 Kcalorie Proteine 10-20% fabbisogno calorico giornaliero Proteine 0.8 – 1.2 g/kg/die nel periodo della crescita le “proteine animali” e “vegetali” dovrebbero essere equamente ripartite in un adulto è considerato ottimale il consumo di: 1/3 di “proteine animali” e 2/3 di “proteine vegetali. Le proteine nella ripartizione giornaliera: Protidi altri Grassi, oli e DOLCI Latte, yogurt e formaggio VEGETALI Carne, pesce, uova e fagioli FRUTTA PANE, CEREALI, RISO E PASTA GLI ALIMENTI PROTEICI secondo la PIRAMIDE ALIMENTARE: • alimenti sotto il vertice (consumo moderato). I Grassi o LIPIDI nella NUTRIZIONE Funzione principale: forniscono all’organismo energia di riserva che si accumula nel tessuto adiposo: 1 g di LIPIDI = 9 Kcalorie Lipidi: 25 -35% fabbisogno calorico giornaliero Saturi 7 - 10% Colesterolo 200 - 300 mg/die Grassi monoinsaturi (ac. oleico dell’olio di oliva) LDL HDL Effetto neutro sia sui lipidi che sul controllo glicemico 1/3 dell’introito totale dei grassi con la dieta Lipidi: 25 -35% fabbisogno calorico giornaliero Saturi (grassi solidi) 7 - 10% Polinsaturi (pesce) 7-10% Monoinsaturi (olio di oliva) 10% Colesterolo 200 - 300 mg/die Acidi grassi transinsaturi Derivano dal processo di idrogenazione LDL HDL di acidi grassi polinsaturi Contenuti in prodotti di manifattura (biscotti, dolci, cioccolata) e prodotti che hanno subito processi industriali STOP Limitarne l’introito Grassi, oli e DOLCI Latte, Carne, yogurt e pesce, uova e fagioli formaggio VEGETALI FRUTTA PANE, CEREALI, RISO E PASTA GLI ALIMENTI GRASSI secondo la PIRAMIDE ALIMENTARE: • alimenti del vertice (consumo limitato). COME COMPORTARSI Moderare le quantità di grassi e oli per condire e/o cucinare, utilizzando eventualmente tegami antiaderenti, cotture al cartoccio, al microonde… Limitare i condimenti di origine animale (burro, panna …) e preferire quelli di origine vegetale: soprattutto olio extravergine di oliva Usare i grassi da condimento preferibilmente a crudo, evitando di riutilizzare gli oli e i grassi già cotti Non eccedere nel consumo di alimenti fritti COME COMPORTARSI Consumare il pesce fresco o surgelato due tre volte la settimana Tra le carni preferire quelle magre eliminando il grasso visibile Uova fino a 4 la settimana distribuite nei vari giorni Preferire il latte parzialmente scremato, che comunque mantiene il suo contenuto in calcio Tutti i formaggi contengono quantità elevate di grassi: scegliere quelli a minor contenuto in grassi o consumarne porzioni più piccole Bevande alcoliche 5 - 15 g di alcool al giorno Effetto antiossidante •Riduce il rischio coronarico (aumento HDL) •Migliora la sensibilità insulinica Sodio uso moderato del sale (NaCl non > di 6 g/die) Prospective Cohort Studies of Cardiovascular Disease and Consumption of Nuts, Fruits and Vegetables, or Whole Grains JAMA. 2002;288:2569-2578. Aspetti Pratici I Formaggi vanno drasticamente ridotti L’olio d’oliva va misurato (ha le stesse calorie del burro) Bere molta acqua Ridurre la quota di carboidrati “raffinati” Aumentare verdura e frutta Aumentare il pesce Aspetti Pratici Mangiare una pizza equivale a circa 2 etti di pasta Il gelato alla frutta contiene più zuccheri semplici del gelato alla crema Prosciutto crudo, cotto magro, bresaola vanno incoraggiati Aspetti Pratici Prima di impostare uno schema dietetico è essenziale chiedere al vostro paziente CHE COSA MANGIA Otto punti importanti Controlla il peso e mantieniti sempre attivo Più pesce e verdura Grassi: solo olio d’oliva e poco Dolci: solo nelle grandi occasioni Bevi acqua in grande abbondanza Poco sale Poco vino ( 2 bicchieri) Variare spesso le scelte a tavola I componenti della Dieta Mediterranea La maggiore parte delle calorie da vegetali (frutta, verdura, pane, patate, legumi, noci) Cibo prodotto localmente, non “processato” Pesce e pollame Fino a 4 uova/settimana Pochi formaggi Olio d’oliva come fonte principale di grassi 1 bicchiere di vino/pasto Frutta come dessert … grazie per l’attenzione