FACOLTA’ DI INGEGNERIA Corso di laurea in Ingegneria Telematica Prova d’Esonero di Geometria assegnata il 18/03/2003 - Durata della prova: due ore Non si può uscire dall’aula prima di aver consegnato definitivamente il compito. Non si possono consultare i libri di testo. Usare solo la carta fornita dai Docenti. I ( x+y−2=0 Nello spazio siano dati il punto P = (1, 2, 0), la retta r : z−1=0 ed il piano π : x − y − z = 0 . 1) Scrivere l’equazioni della retta s passante per P ortogonale ad r e parallela a π. 2) Trovare e studiare il fascio di coniche del piano z = 0 tangente alla retta ( s (dell’esercizio precedente) nel punto A = (0, 1, 0) ed alla retta x+y−2=0 t: nel punto B = (1, 1, 0) . z=0 3) Sia ℘ la parabola del fascio. Trovare una sua forma canonica, vertice, fuoco, asse di simmetria ed il cambiamento di coordinate che la determina. 4) Sia C la circonferenza del fascio. Trovare il cono di vertice V = (2, 1, 1) e direttrice C. II Studiare il seguente fascio di quadriche: hx2 + 2xy + 4xz + 2x + (h + 1)y 2 + 2y − 4z − 1 = 0 al variare del parametro reale h. Soluzione 1) I Scriviamo le equazioni parametriche della retta r passante per P x = 1 + lt s : y = 2 + mt z = nt r = (1, −1, 0, 0), il vettore normale del Il punto improprio della retta r è P∞ → − piano π è n = (1, −1, −1). Imponendo la condizione di ortogonalità con r ( l−m=0 e di parallelismo con π si ottiene: da cui l = m ed n = 0. l−m−n=0 x = 1 + t Pertanto la retta s ha le seguenti equazioni: s : y = 2 + t , ovvero, z=0 ( x−y+1=0 s: z=0 ( y=1 2) La retta u che congiunge i punti A e B ha equazioni u : z=0 pertanto il fascio di coniche bitangenti ha equazione ( λ(x − y + 1)(x + y − 2) + µ(y − 1)2 = 0 φ: z=0 , Se λ = 0 allora φ diventa la conica spezzata nella retta AB contata due volte. Sia λ 6= 0 e poniamo h = µλ , si ottiene: φ : x2 + (h − 1)y 2 − x + (3 − 2h)y − 2 + h = 0 . Si ha: 1 |B| = 0 − 12 0 h-1 3−2h 2 − 21 3−2h 2 = −h h-2 e |A| = 1 0 0 =h−1 h-1 Quindi, |B| = 0 ⇔ h = 0 ed in tal caso φ si spezza nelle due rette s e t. Sia h 6= 0: 1. Se |A| > 0 ⇔ h > 1 si hanno ellissi; in particolare, per h = 2 si ha la circonferenza C : x2 + y 2 − x − y = 0; 2. Se |A| = 0 ⇔ h = 1 si ha una parabola ℘ : x2 − x + y − 1 = 0; 3. Se |A| < 0 ⇔ h < 1 si hanno iperboli; in particolare T r(A) = 0 ⇔ h = 0 e quindi non ci sono iperboli equilatere. 3) La parabola richiesta è ℘ : x2 + y − x − 1 = 0 . Gli autovalori relativi alla sottomatrice A sono α = 0 e β = 1. Essendo |B| = − 14 , si ha −βγ 2 = − 14 , da cui si deduce γ = ± 12 . A questo punto si deve fare la scelta del segno. Il punto improprio della parabola è Y∞ = (0, 1, 0), il punto improprio in direzione ad esso ortogonale è X∞ = (1, 0, 0), pertanto l’asse di simmetria è la polare di X∞ , ovvero x − 21 = 0 . Facendo sistema tra l’equazione della parabola e quella dell’asse di simmetria si trova il vertice V = ( 12 , 54 ). Adesso si deve trovare la matrice della rototraslazione che permette di ridurre l’equazione di ℘ in forma canonica del tipo βY 2 = 2γX. Per individuare il segno di γ, bisogna capire come è posizionata la parabola; intersecandola con gli assi cartesiani, si vede che ℘ ha la concavità è rivolta verso il basso. Pertanto la forma canonica Y 2 = X. La matrice della rototraslazione è la seguente: 0 1 21 Q = −1 0 45 0 0 1 e le formule del cambiamento di coordinate sono ( x = Y + 12 y = −X + 54 (1) Il fuoco e la relativa direttrice nel nuovo sistema di riferimento sono F = ( 41 , 0) e X = − 41 , . Utilizzando le formule (1), si ottiene F 0 = ( 12 , 1) e y = 32 .