IL NAZISMO

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IL NAZISMO
Il Successo del Partito Nazionalsocialista
Il Collasso Economico
La repubblica di Weimar, già politicamente debole, sentì più rapida e forte la crisi economica partita da Wall
Street: i crediti esteri vennero bloccati e fu chiesto il rimborso di quelli già concessi, le industrie
cominciarono a chiudere, la disoccupazione raggiunse il 30%, le banche chiusero gli sportelli e il deficit
divenne allarmante. Nelle elezioni del 1932 il partito nazionalsocialista o nazista, con a capo Adolf Hitler,
conquistò la maggioranza relativa dei seggi del Reichstag.
Il Partito Nazionalsocialista
Nel novembre del 1923 Hitler tentò un colpo di stato divenuto famoso come “Putsch di Monaco”. Questo
fallì perché venne meno l’aiuto dell’esercito. Hitler fu arrestato e condannato a cinque anni di carcere (ridotti
poi a otto mesi). Durante il periodo trascorso in cella Hitler cominciò la stesura di Mein Kampf, un libro che
sarebbe poi diventato la “bibbia” dei nazisti.
I Capisaldi del Nazismo
L’ideologia del nazismo si reggeva su alcuni concetti: lo stato doveva essere retto da una dittatura assoluta,
nel nuovo impero (il terzo Reich) dovevano esserci solo persone ariane e i partiti e le organizzazioni
socialiste o comuniste dovevano essere distrutti.
I Sostenitori di Hitler
Con la grande crisi il nazismo acquistò gran seguito: latifondisti, industriali, militari, piccoli e medi borghesi
iniziarono a guardare con simpatia al nuovo partito perché sembrava portatore di un ordine in grado di
favorire il raggiungimento dei loro obiettivi.
Un Partito di Massa
Il partito nazista si trasformò presto in un partito di massa: divenne rassicurante apprendere che tutte le
disgrazie successe in Germania erano causate da marxisti ed ebrei. Ai contadini vennero promessi prezzi più
alti per i loro prodotti, ai nazionalisti il rifiuto delle condizioni imposte dal trattato di Versailles, ai militari
un esercito di cui essere fieri, agli imprenditori la distruzione dei sindacati e, ai lavoratori, salari più alti.
Debolezza dello Stato e Violenza del Nazismo
In parlamento i governi erano fragili. Dopo l’uscita dal carcere Hitler non aveva abbandonato la strada della
violenza per affermare i propri ideali. Egli sfruttò l’aiuto di squadre simili a quelle fasciste, ma meglio
organizzate: le SA (squadre dall’assalto) e le SS (squadre di protezione). Dopo le elezioni del 1932 Hitler
venne nominato cancelliere.
Il Regime Nazionalsocialista
La Dittatura
Hitler non tollerava condividere il potere e il governo di coalizione doveva rappresentare una veloce fase
transitoria: Hitler voleva essere l’unico capo della Germania. Il 17 febbraio 1933 venne incendiato il palazzo
del Reichstag e il governo addossò la colpa ai comunisti. Fu per questo che si scatenò un’ondata di
repressione anticomunista. Il 23 marzo dello stesso anno vennero espulsi dal parlamento gli ottanta deputati
comunisti: con questi fuori gioco Hitler fece approvare una legge che gli dava i pieni poteri.
La “Notte dei Lunghi Coltelli”
Nel 1933 era entrata in servizio la Gestapo (la polizia segreta di stato incaricata di svolgere controlli). Tutti i
partiti furono sciolti e i sindacati soppressi; le varie regioni non ebbero più governi autonomi ma vennero
sottoposte all’autorità centrale. Nella notte fra il 30 Giugno ed il primo Luglio 1934 iniziò la persecuzione
degli oppositori: in questa notte, passata alla storia come la “notte dei lunghi coltelli”, le SS entrarono in
azione assassinando molti avversari e addirittura un’ala nazista, colpevole di essersi avvicinata al
comunismo. Anche i membri delle SA vennero trucidati perché considerati ormai troppo potenti.
Un Popolo, un Reich, un Führer
Nell’estate del 1934 morì il presidente Von Hindenburg e Hitler ne assunse la carica con il titolo di Führer.
Da quel momento iniziò una nuova era, quella del terzo Reich. Da allora nessuna forma di opposizione venne
più tollerata, solo la stampa di regime fu ammessa, i libri “antinazionali” furono pubblicamente bruciati e gli
intellettuali non disposti a subire la dittatura (o gli ebrei) dovettero fuggire. Questi ultimi finirono nei lager e
furono sottoposti a violenze di ogni tipo.
Le Leggi di Norimberga
Nel 1935 Hitler fece prolungare le leggi di Norimberga: vittime ancora una volta gli ebrei che furono privati
di tutti i diritti civili e politici. Già dal 1933 gli ebrei non potevano più accedere a cariche pubbliche ne
studiare. Tutte le comunità ebraiche vennero costrette a vivere in zone chiamate “ghetti”. Nella notte tra il 9
e il 10 Novembre 1938 venne organizzata dalla Gestapo una manifestazione antiebraica conosciuta come la
“notte dei cristalli”: i negozi degli ebrei furono assaliti e le loro vetrine frantumate. Le sinagoghe vennero
incendiate.
Economia e Guerra
La Rinascita Economica
Dal 1933 il governo diede inizio a un programma di opere pubbliche, mentre l’industria lavorava per
corrispondere alle esigenze dello stato. La disoccupazione diminuì velocemente e il benessere iniziò a
diffondersi. Uno dei settori industriali più rafforzati fu quello bellico. A questo punto il Reich si ritirò dalla
società delle nazioni.
La Germania si Prepara alla Guerra
Nel 1935 era stato stabilito il servizio militare obbligatorio. Secondo Hitler occorreva conquistare i territori
delle popolazioni slave le quali, essendo inferiori ai tedeschi, dovevano essere ridotte in schiavitù. Questo
progetto era sotto gli occhi di tutti da 10 anni ma gli altri governi non presero sul serio il programma
hitleriano. Nell’Aprile 1935 Italia, Francia e Gran Bretagna sottoscrissero l’accordo di Stresa, con il quale
dichiaravano la loro opposizione a ogni modifica non concordata dei trattati di pace.
La Guerra di Spagna e le Nuove Alleanze Militari
La Nascita della Repubblica Spagnola
Nel 1931, in Spagna, i repubblican0.141 0pagnie iser11(er)54C>-4<00.96002 0 0 0.758 329.81 6.9.58 0.9qit tuttché 4(nuì)-3(s)9(
pesanti e uomini, i fascisti inviarono invece un contingente di soldati e aerei da guerra. I loro intenti erano
però altri: sperimentare nuove tattiche militari e lanci di nuovi ordigni. Il primo bombardamento accadde a
Guernica il 26 Aprile 1937 da parte dei tedeschi. La guerra civile si concluse nel 1939 con la vittoria
dell’esercito; Franco diede vita a un regime di modello fascista che sopravvisse fino al 1975.
L’Espansionismo Tedesco nel 1938 - 1939
L’Annessione dell’Austria
Nel 1936 un incontro tra Ciano e Hitler sancì la nascita dell’asse Roma - Berlino. Da quel momento il Führer
si dedicò all’espansionismo: ricorrendo a minacce nei confronti delle autorità austriache, il 12 marzo 1938
Hitler occupò Vienna e, il giorno successivo, venne proclamata l’annessione dell’Austria alla Germania.
Anche la Cecoslovacchia Diventa Parte del Reich
Subito dopo conquistò la Cecoslovacchia: puntando sulla presenza di una forte minoranza tedesca nei monti
Sudeti, i nazisti reclamarono il territorio, ma i cechi non vollero cedere, così contrattaccarono mobilitando
l’esercito. Di fronte a questa reazione Francia e Gran Bretagna decisero di affidare il problema ad una
conferenza internazionale: nel Settembre del 1938 si incontrarono a Monaco Chamberlain, Daladier,
Mussolini e Hitleer. Raggiunsero velocemente un accordo in base al quale la Germania otteneva i monti
Sudeti e altre piccole parti della Cecoslovacchia. Il bello è che i rappresentanti cecoslovacchi non vennero
neppure ammessi alla discussione. Pochi mesi dopo gli ultimi territori cecoslovacchi furono annessi al Reich.
Il Patto D’Acciaio
In Aprile Mussolini ordinò l’occupazione dell’Albania. L’alleanza tra Italia e Germania venne rinforzata con
il patto d’acciaio, con il quale ciascuno dei due paesi si impegnava a schierarsi a fianco dell’altro in caso di
“complicazioni belliche”.
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