Lo sguardo sociale Il modello sociale inglese ( V.Finkelstein, M.Oliver, C.Barnes) La matrice teorica è quella del materialismo storico ( rifer. soprattutto a A.Gramsci). “… la libertà come la prassi di autotrasformazione di una soggettività, non individuale ma collettiva, e precisamente come il passaggio di una classe subalterna da una condizione storica di non-essere a una condizione di esistenza, e di progressiva autonomizzazione, materiale e spirituale…” (R.Finelli, 2004). Due problemi vengono evidenziati: la natura dell’identità disabile e il concetto di dipendenza. L’identità M. Oliver individua nella teoria della disabilità come “tragedia personale” l’assunto che deve essere modificato, mettendo al centro l’elaborazione di una teoria sociale della disabilità come oppressione sociale. Per Oliver ciò che incide sul concetto di disabilità e sulla sua marginalizzazione non è una invariante metaculturale, ma al contrario, alla base della condizione di disabilitazione stanno esattamente le contingenze economiche e l’organizzazione del sociale che vi corrisponde. Per gli autori marxisti inglesi, ciò corrisponde all’elaborazione di una teoria della disabilità come oppressione sociale: i disabili sono in una posizione di inferiorità in ragione della loro condizione, questo svantaggio è legato ad una ideologia che li giustifica e perpetua, queste ideologie non sono naturali ma costruite e non inevitabili. La dipendenza M.Oliver indaga le modalità della costruzione del disabile come soggetto dipendente. In una società complessa ogni individuo è coinvolto in dinamiche di interdipendenza con altri individui e istituzioni, ma solo il disabile viene individuato come dipendente. Ciò non è in ragione del deficit, ma del dispositivo di gestione sociale della disabilità, delle forze economiche, politiche e sociali che se ne occupano (sistema medico, assistenza pubblica, mediazione politica). La decostruzione di tale dispositivo della dipendenza attraverso l’affermazione dell’autonomia della soggettività disabile caratterizza un altro degli assunti teorici del modello sociale inglese il quale interpreta i movimenti per l’affermazione dei diritti delle persone disabili come forma specifica dei nuovi movimenti sociali che caratterizzano il tempo presente, il cui luogo d’azione si colloca nella società civile.