Romani e Sanniti I Sanniti abitavano la regione centro-sud della penisola italiana (l'attuale territorio fra Molise, Puglia e Campania). Nel IV secolo a.C. i Sanniti entrano in contatto con il popolo romano: la convivenza fra le due potenze diverrà sempre più difficile fino ad arrivare, nel 341 a.C. alla Prima Guerra Sannitica. Omnes gentes finitimae a Romanis in potestatem redactae erant, sed cum Samnitibus numquam dimicatum erat. Ea gens fera, fortis et bellicosa erat; in montium saltibus iugisque vivebat et Romanorum milites non timebat. Ecce primi belli causă: Campanis, Samnitium sociis, bellum indictum est a Fidenatibus, qui1 societatem a Romanis petiverant. Quod Samnites socios defendere optabant, arma contra Romanos ceperunt, sed a Fabio Maximo magistro equitum deleti sunt. Samnites, irā commoti, bellum renovaverunt et saepe victores discesserunt: nam secundo bello Romanorum copiae, apud Caudium terribili proelio fusae, sub iugum inermes a Samnitibus missae sunt. Pax, a senatu et populo desiderată, cum illis propter necessitatem facta est. Sed tandem tertio bello Samnitium vires a Romanis fractae sunt et in potestatem redactae. 1. numquam dimicatum erat: non si era mai combattuto 2. qui : “i quali”, soggetto di petiverant. Tutti i popoli confinanti erano stati sottomessi (lett. “ridotti sotto il potere”) dai Romani, ma non si era mai combattuto coi Sanniti. Questo popolo era fiero, forte e bellicoso; viveva nelle valli e nelle giogaie dei monti e non temeva i soldati romani. Ecco la causa della prima guerra: ai Campani, alleati dei Sanniti, era stata dichiarata guerra dai Fidenati, che avevano chiesto l’alleanza dei Romani. Poiché i Sanniti desideravano difendere gli alleati, presero le armi contro i Romani, ma furono sconfitti da Fabio Massimo, capo della cavalleria. I Sanniti, mossi dall’ira, rinnovarono la guerra e spesso vinsero (lett. “si allontanarono da vincitori”): infatti durante la seconda guerra le truppe dei Romani, sconfitte in una tremenda battaglia presso Caudio, furono mandate inermi dai Sanniti sotto il giogo (una specie di arco di legno, che costringeva a chinarsi: grande umiliazione per i Romani! Ancora adesso, per indicare una situazione umiliante, si parla di “forche caudine” – “forca” è un altro modo per tradurre iugum). Con loro fu stipulata per necessità la pace, desiderata dal senato e dal popolo. Ma alla fine, durante la terza guerra, le forze dei Sanniti furono sconfitte e ridotte sotto il potere (dei Romani). Chiedo scusa perché non mi sono accorta che c’era un nome della IV (saltus) e un pronome che non abbiamo ancora fatto (ille). La versione di domani è più o meno lunga come questa ma più facile.