scarica allegato - Centro Formazione Reiki

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Digitopressione: Disturbi comuni che
potremmo eliminare da soli
La digitopressione è un’antica tecnica di massaggio orientale Shiatsu (pressione con le
dita)secondo la quale il corpo umano è attraversato da un’energia vitale il “QI” che scorre in modo
incessante, lungo una fitta rete di canali disseminati nel nostro corpo.
Quando soffriamo di qualche disturbo o malattia, il flusso vitale energetico il “QI” si devia o si
“interrompe”.
In altre parole, un disturbo altro non è che uno squilibrio energetico, ed è qui che interviene la
digitopressione, ovvero la pressione con le dita, effettuata in senso orario su punti precisi del corpo
e volta a riattivare la circolazione energetica.
Vi presentiamo un metodo terapeutico abbastanza semplice che è possibile anche effettuare da soli
per alleviare disturbi lievi ma molto fastidiosi.
Perdere chili di troppo
Desideri perdere qualche chiletto che ti infastidisce? La soluzione è semplicemente premere il lobo
dell’orecchio!
Con il pollice, in modo leggero e costante, premete nel punto indicato( sotto nella foto) per qualche
minuto, almeno un paio di volte al giorno.
Una cosa molto semplice, possiamo farla anche mentre lavoriamo al pc o mentre siamo in ufficio.
Sembra che questo massaggio sia davvero utile per riattivare un metabolismo pigro, causa dei
chili di troppo.
Metti il pollice proprio davanti al lembo di tessuto di forma triangolare (lembo duro davanti al foro
uditivo)che si trova nella parte anteriore dell'orecchio. Si usa il pollice in quanto, a causa della sua
dimensione, è in grado di coprire quasi tutta la zona e di operare su tutti e tre i punti presenti.
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Un altro modo per individuare questo punto è mettere il dito in corrispondenza della
mandibola, mentre si apre e si chiude la bocca. Il punto da premere è quello dove si
sente maggiormente il movimento della mandibola.
Esercita su questo punto una pressione costante e di media intensità per 3 minuti:
serve per controllare l'appetito e migliorare il processo digestivo.
Se vuoi limitarti a usare un solo punto di digitopressione, scegli l'orecchio. È l'unica
parte del corpo dove si trovano, uno vicino all'altro, almeno tre punti di
digitopressione in grado di controllare l'appetito.
Se a questo associamo una moderata ma costante attività fisica e un po’ di attenzione
all’alimentazione, riusciremo veramente a liberarci di quei chili di troppo che ci opprimono da
tempo.
Eliminare disturbi all’apparato intestinale
La digitopressione individua uno specifico legame tra apparato intestinale e gomito.
Per l’esattezza, il punto da “premere” si trova sull’avambraccio, qualche centimetro sotto la piega del
gomito.
Premendo in quel punto si ottengono immediati benefici a carico di intestino pigro, problemi di stitichezza,
aerofagia, diarrea e altri lievi disturbi intestinali.
I problemi intestinali sono tanti e spesso sono associati a una vita stressante e ad una cattiva alimentazione.
La digitopressione va effettuata per almeno tre volte al giorno per un minuto.
Associando a essa, una cura e attenzione maggiore a ciò che mangiamo, possiamo ottenere benefici che ci
porteranno anche a vivere meglio.
Far sparire la fame nervosa
Ancora una volta, la digitopressione interviene su un’altra causa scatenante: il sovrappeso e
l’obesità.
Stiamo parlando della fame nervosa, di quell’ansia che spesso prende all’improvviso e porta a
trovare calma e appagamento solo nel mangiare e ingurgitare cibo, spesso dolci, col risultato di
accumulare chili e chili di troppo.
La fame compulsiva, per quanto non sia un’alterazione grave dell’alimentazione, è comunque un
disturbo di cui volentieri potremmo fare a meno.
Effettuando una pressione costante in un punto preciso, appena sotto le narici e poco sopra le
labbra, per un paio di volte al giorno per circa cinque minuti, si possono ottenere benefici.
Alleviare i disturbi all’apparato digerente
Ecco un altro abbinamento “strano” ma puntuale ed efficace in caso di digitopressione, quello tra
ginocchio e problemi a carico dell’apparato digerente. Se soffrite di problemi digestivi, vuoi per
ritmi e stili di vita frenetici, vuoi per disattenzione alimentare, sin dall’antichità è conosciuta la
stimolazione del cosiddetto zu san li “punto della longevità” (detto anche “punto delle 100
malattie”): si trova sulla gamba, sulla parte anteriore, poco sotto la piega del ginocchio.
Anche in questo caso, l’efficacia sta nella costanza del massaggio che va effettuato preferibilmente
ogni pomeriggio, comprimendo in senso orario, per nove volte, cinque minuti per gamba.
Pratica la digitopressione su altri punti utili per perdere peso. Esistono svariati altri punti che
possono aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi di dimagrimento.
Riassumendo:
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Il punto GV26 è situato in corrispondenza dell'avvallamento tra il naso e il labbro
superiore (philtrum). Esercita su questo punto una pressione di media intensità per 5
minuti, due volte al giorno. È un punto in grado di placare la fame e di controllare
l'appetito.
Il punto Rene 6 si trova a 3 centimetri sotto l'ombelico. Usando l'indice e il medio,
massaggia questo punto per 2 minuti, due volte al giorno, con un movimento in su e
in giù. È un punto in grado di migliorare il processo digestivo.
Il punto ST36 è situato sul ginocchio, 5 centimetri sotto la rotula e leggermente a
lato, verso la parte esterna della gamba. Pratica la digitopressione su questo punto
per un minuto, usando il dito indice. Puoi verificare di aver individuato il punto
flettendo il piede: con il dito dovresti sentire il muscolo che si muove. Esercita
pressione su questo punto per 2 minuti al giorno. Favorisce la buona funzionalità
dello stomaco. ……Gli agopuntori hanno tradizionalmente usato il punto Stomaco
36 per il trattamento delle condizioni seguenti: dolore a ginocchio e gamba, dolore
alla tibia, dolore e dilatazione addominali, allergie, asma, dolori al petto, tosse,
problemi all’apparato digerente e gastrointestinali, indigestione, vomito, giramenti di
testa, febbre, ipertensione, convulsioni, problemi all’apparato riproduttivo e
debolezza generale.
Il punto LI 11 è situato nella piega del gomito, verso l'esterno del braccio. È un
punto che stimola la funzione intestinale, eliminando dal corpo il calore e l'umidità
in eccesso. Usando il pollice, pratica la digitopressione su questo punto per un
minuto al giorno.
Il punto SP6 (milza)si trova sulla superficie interna della gamba, circa quattro dita
sopra l’osso della caviglia sul margine posteriore della tibia.
Usando il pollice, esercita pressione su questo punto per un minuto al giorno.
Allenta la pressione gradualmente. È un punto che aiuta a equilibrare i fluidi
corporei.
Oltre al controllo dell’appetito, Milza 6 promuove anche la sana funzionalità
digestiva. Secondo la medicina cinese, oltre a rafforzare i reni, Milza 6 regola la
milza, lo stomaco, il fegato e gli organi digestivi inferiori. Milza 6 è il punto dove si
intersecano i meridiani della milza, dei reni e del fegato, per cui incoraggia
l’equilibrio energetico in tutti e tre i meridiani e ha effetti salutari su tutti e tre gli
organi
Se un punto ti fa sentire a disagio o non ti dà i risultati voluti, prova a usarne
un altro (o più di uno). Fai attenzione a come ti senti e a come reagisci alla
pressione. Ognuno reagisce a modo suo, in base alle sue condizioni. Non esagerare!
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Puoi usare questi punti di digitopressione finché non raggiungi il tuo peso ideale,
continuando in seguito a usarli per mantenere il peso raggiunto.
Non sono note controindicazioni a questo tipo di digitopressione.
Associare alla Digitopressione una Dieta Sana e
l'Esercizio Fisico
Segui una dieta antiinfiammatoria. Certi alimenti possono aiutare a perdere peso.
In generale, sono noti come alimenti “antiinfiammatori”, da usare in questo caso perché il
sovrappeso è considerato uno stato infiammatorio dell'organismo.
Per seguire al meglio questa dieta, cerca di consumare soprattutto alimenti biologici, che non
contengono né pesticidi, né sostanze chimiche come ormoni e antibiotici, che possono determinare
un maggior rischio di infiammazioni.
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Riduci anche il consumo di alimenti industriali e confezionati. In questo modo
adotterai un'alimentazione povera di additivi e di conservanti, che possono causare
infiammazioni nelle persone allergiche o particolarmente sensibili a queste sostanze.
Potresti avere bisogno di un po' di tempo per abituarti a programmare più
attentamente la tua alimentazione, ma prima imparerai a cucinare alimenti freschi e
NON industriali (che conservano quindi la maggior parte delle vitamine, dei minerali
e degli altri nutrienti), maggiori saranno i vantaggi per la tua salute.
Come regola generale, vale il seguente principio: se un alimento come il pane, il riso
o la pasta è troppo bianco, vuol dire che ha subito una lavorazione industriale.
Consuma invece pane, riso e pasta integrali.
Aumenta il consumo di verdura e di frutta. La tua alimentazione dovrebbe essere costituita per
2/3 da frutta e verdura di stagione possibilmente a km zero e cereali integrali.
Frutta e verdura contengono antiossidanti, in grado di ridurre le infiammazioni.
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Scegli frutta e verdura dal colore brillante, che denota un alto livello di antiossidanti.
Tra questi: frutti di bosco (mirtilli, lamponi), mele, prugne, arance e agrumi in
genere (la vitamina C è un eccellente antiossidante), verdura a foglia verde, zucca
(sia la varietà estiva che quella invernale) e peperoni.
L'ideale è che la frutta e la verdura siano fresche, ma anche surgelate vanno bene.
Evita le salse a base di verdura, perché sono ricche di grassi.
Evita la frutta sciroppata o con aggiunta di zucchero
Consuma invece pane, riso e pasta integrali.
Aumenta la quantità di fibre nella tua dieta, perché riduce l'infiammazione. Come obiettivo,
dovresti consumare un minimo di 20-35 grammi di fibre al giorno. Gli alimenti ad alto contenuto di
fibre sono:
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Cereali integrali come il riso integrale, il bulgur, il grano saraceno, l'avena, il miglio e la
quinoa.
La frutta, di stagione, in particolare quella che si consuma con la buccia, come le mele, le
pere, i fichi, i datteri, l'uva e tutti i frutti di bosco.
La verdura, soprattutto quella a foglia verde (spinaci, foglie di senape, cavolo, bietole,
cavolo rapa), carote, broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolo cinese, barbabietole.
I legumi, compresi i piselli, le lenticchie e tutti i tipi di fagioli (borlotti, neri, cannellini,
bianchi di Spagna).
I semi (di zucca, di sesamo, di girasole) e la frutta secca (mandorle, noci pecan, noci e
pistacchi).
Riduci il consumo di carne rossa. Anzi, cerca di ridurre il consumo di carne in generale. Se
consumi carne di manzo, controlla che sia magra e che provenga da bovini allevati al pascolo,
perché questa carne contiene la stessa percentuale di grassi omega-3 e omega-6 presente in natura.
Se consumi pollame, controlla che provenga da allevamenti che non fanno uso di ormoni o di
antibiotici (questo vale anche per la carne rossa) e scarta la pelle.
Riduci il consumo di grassi saturi e idrogenati. L'American Heart Association raccomanda di
evitare totalmente i grassi idrogenati e di limitare quelli saturi a una quantità che non superi il 7%
dell'apporto calorico giornaliero. I grassi saturi sono contenuti principalmente nel burro, nella
margarina, nello strutto e in altri grassi per cucinare.
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Usa piuttosto l'olio extravergine di oliva.
Sgrassa la carne.
Evita tutti gli alimenti sulla cui etichetta c'è scritto “grassi parzialmente idrogenati”. Possono
contenere grassi idrogenati, anche se l'etichetta recita “0 grassi idrogenati”.
Aumenta il consumo di pesce. Il pesce contiene proteine di buona qualità e quantità rilevanti di
benefici grassi omega-3. Un consumo maggiore di grassi omega-3 è associato a una riduzione del
livello di infiammazione dell'organismo. Tra il pesce con più alti livelli di omega-3 troviamo il
salmone, il tonno, la trota, le sardine e lo sgombro.
Consuma solo carboidrati complessi. Se eviti gli alimenti industriali, sei già sicuro di assumere
solo carboidrati complessi.
La lavorazione industriale del cibo, infatti, scompone i carboidrati complessi in carboidrati
semplici. Grosse quantità di carboidrati semplici possono aumentare il livello di infiammazione
dell'organismo.
Comincia a fare esercizio fisico regolarmente. Mangiare meno e bene, praticando regolarmente
attività fisica, è l'unico vero modo per dimagrire e non riprendere peso. L'attività fisica, comunque,
non deve per forza essere un compito oneroso, anzi è meglio che non lo sia.
Comincia gradualmente, spostandoti più spesso a piedi. Parcheggia la macchina lontano, fai le
scale invece di prendere l'ascensore, porta fuori il cane o fai semplicemente una passeggiata! Se
preferisci, iscriviti in palestra e trova un istruttore.
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Fai sollevamento pesi, allenamento cardiovascolare, usa l'ellittica: qualunque cosa, basta che
sia un'attività che ti piace e che pratichi regolarmente.
Rivolgiti al tuo medico per sapere quali attività puoi praticare e quali no. Non esagerare con
l'intensità dell'allenamento! Impegnati, ma moderatamente.
Trova un'attività che ti piaccia e che sia compatibile con il tuo stile di vita. Non esagerare:
un allenamento troppo faticoso può portarti a scoraggiarti e a lasciar perdere.
Prova a usare un contapassi per monitorare la quantità di passi che fai ogni giorno, e cerca di
incrementare il numero in maniera regolare.
Sono sufficienti dai 75 ai 300 minuti alla settimana di attività aerobica moderata. Per attività
aerobica si intende qualunque esercizio che incrementi l'apporto di ossigeno e la frequenza cardiaca.
Tra gli esempi: la corsa, il nuoto, le escursioni, le passeggiate, il jogging, la danza, le arti marziali e
la bicicletta.
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Sono attività che puoi fare al chiuso, con attrezzature come la cyclette e l'ellittica, oppure
all'aperto, in un parco o per le strade del tuo quartiere.
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