Inglese III – Appunti La Ricerca Ricerca di Base – Ricerca condotta in vivo o ex vivo in cavie o in provetta. Le cavie devono essere tenute in apposite strutture definite stabulari, esse sono nate e cresciute appositamente per essere sottoposte ad esperimenti di laboratorio. Nella ricerca di base vanno menzionate anche la ricerca molecolare, chimica, biochimica, microbiologica ecc.. Ricerca Clinica – Ricerca condotta in vivo (o meno frequentemente in ex vivo) con prelievo di campioni attraverso metodi più o meno invasivi. Gli studi in questo tipo di ricerca possono essere condotti in diverse maniere: Studio Retrospettivo, ha come obiettivo la formulazione di ipotesi sulla base di dati ed eventi accaduti nel passato. Vantaggi = basso costo e breve durata, svantaggi = dati statistici incompleti. Studio Prospettivo, ha come obiettivo di provare concretamente delle ipotesi attraverso un protocollo sperimentale. Vantaggi = dati completi e statisticamente accettabili, svantaggi = tempi lunghi e costi alti. Una ricerca può essere condotta sia su di un singolo gruppo sia su di un gruppo doppio, sfruttando i medesimi criteri per ogni gruppo ed avendo però dati statistici più certi. Protocollo Sperimentale – Necessario per lo svolgersi della ricerca, serve a delineare il modo con cui lo studio deve essere svolto, ve ne sono di 2 tipi: Parallel Design (studio parallelo), tutti i soggetti sono sottoposti per un certo tempo allo stesso trattamento. Cross Over Design (studio incrociato),tutti i soggetti sono sottoposti a trattamenti diversi in tempi diversi. E’ un metodo usato per raddoppiare il numero di dati statistici ricavabili con il medesimo gruppo. Il protocollo sperimentale deve essere approvato da un comitato etico che possa così definire l’effettiva eticità dei procedimenti sperimentali su uomini o animali. Studio Controllato – Studio nel quale vengono utilizzati due set di dati statistici uno dei quali è puramente di controllo, l’altro è relativo alla propria sperimentazione. Lo studio prospettivo è controllato mentre il retrospettivo non lo è. Il set di controllo si può attingere da dati già esistenti oppure da dati rilevati ad inizio della propria sperimentazione. I metodi con i quali scegliere i dati di controllo rispetto alla propria sperimentazione sono relativi al modo con il quale quei dati sono stati ricavati: Senza trattamento Trattamento con placebo (sostanza farmacologicamente inattiva) Utilizzo di un trattamento già noto Trattamento con un farmaco identico, ma con dosaggi diversi È possibile applicare controlli multipli in una stessa sperimentazione. Gruppo di Soggetti – Deve avere caratteristiche assimilabili alla stessa popolazione dalla quale i soggetti sono stati scelti in random. Ogni soggetto ha una sua morbilità ed una sua mortalità, vi possono anche essere dei soggetti blind (ciechi, intesi come soggetti non a conoscenza di quel che accade nella sperimentazione): 1 Single Blind, è lo studio nel quale uno o più soggetti del gruppo sono all’oscuro delle meccaniche della sperimentazione o di cosa gli viene somministrato. Double Blind, è lo studio nel quale sia i soggetti, sia lo sperimentatore sono blind, cioè non sono al corrente delle meccaniche o della sostanza somministrata. Open Label, è lo studio in cui tutti, soggetti e sperimentatori, sanno cosa accade nella sperimentazione. Farmaco – Sostanza utilizzata durante la sperimentazione per testarne effetti benefici nei confronti di una particolare patologia. Esso può avere effetti collaterali (effetti dannosi su molti soggetti provocati dalla stessa natura chimica della sostanza) e reazioni avverse (effetti provocati dalla sensibilità del paziente). Fasi della Ricerca Studio Pilota (Pilot Study) – Consiste nello studiare informazioni preliminari sulle quali poi strutturare le fasi successive. Un esempio può essere lo studio di dati su precedenti sperimentazioni su animali o su umani oppure di dati precedenti relativi alla sostanza da sperimentare. Fase 1 – Studio sulla cinetica biochimica del farmaco condotto su volontari sani. Questa fase serve a definire: Tossicità del farmaco Dose massima tollerabile Effetti a vari dosaggi Farmacocinesi Effetti collaterali Reazioni avverse Fase 2 – Studio condotto su soggetti malati per i quali il farmaco è indicato, quindi uno studio condotto su specifiche patologie ed anche su particolari stadi di queste. Può essere suddivisa in due sottofasi: Fase 2a, nella quale si delineano con precisione le situazioni patologiche nelle quali il farmaco è indicato. Fase 2b, nella quale si studia l’efficacia effettiva della farmacocinesi nel malato della sostanza valutandone rischi e benefici con precisione. Gli obiettivi dell’intera fase 2 sono: Individuare il trattamento ottimale per la patologia Contrastare i falsi positivi Fase 3 – Fase condotta spesso in modo multicentrico (cioè in più centri di ricerca diversi), su di un grande numero di malati in fasi patologiche differenti. Viene condotta una valutazione finale su: Metodo di somministrazione Interazioni con altri farmaci Reazioni avverse ed effetti collaterali Reazioni rare Interazioni con sostanze non farmacologiche Fase 4 – Le informazioni decisive per la commercializzazione sono state già raccolte nelle precedenti fasi, quindi il farmaco è messo in commercio. Il farmaco dunque in questa fase viene tenuto sotto controllo durante la sua intera vita commerciale; gli obiettivi di questa fase sono di garantire la sicurezza del farmaco e la sua tollerabilità sull’intera popolazione. 2 Giornali Scientifici Fattore di Impatto (Impact Factor) – Ogni rivista possiede un impact factor, esso è un numero calcolato in base al numero di citazioni che la rivista ha avuto in altre riviste o libri (bibliografie). Maggiore è il numero di citazioni e maggiore è l’impact factor, conseguentemente la rivista è maggiormente famosa ed affidabile. Influisce sull’impact anche l’argomento, se questo è ormai già ben conosciuto da tempo e si basa su studi ormai ben accertati e conclusi l’impact della rivista diminuisce, ma ciò non vuol dire che sia meno valida. Indice delle Citazioni (Citation Index) – E’ ovviamente legato alla definizione dell’impact factor di una rivista, più quest’ultima è specializzata solo in un determinato argomento meno può essere citata o letta in quanto il suo target è molto ristretto. Più una rivista è letta o citata più c’è la possibilità che errori possano essere trovati e corretti. I Generi Testuali degli Articoli Scientifici – sono contenuti in due grandi gruppi; i Research Papers (Articoli di Ricerca) basati su dati empirici tratti dalle ricerche scientifiche e i Non Research Papers (Articoli non di Ricerca) basati più che altro su ricerche bibliografiche e non empiriche. I generi sono: Articoli di Ricerca: Full Paper (articoli di ricerca per antonomasia), Brief o Short Comunication (articoli brevi) e Abstract (articoli riassuntivi). Articoli non di Ricerca: Review Articles, Editorials e Letters to Editors. Sono tutti articoli bibliografici stilati senza inserire le sezioni “Materiali e Metodi” e “Risultati”. Articoli di Ricerca Tutti i tipi di articoli di ricerca possiedono una struttura uguale al Full Paper, ciò che varia sono l’argomento, la sua specificità e quindi la lunghezza della trattazione. Full Paper – il Full Paper riassume per filo e per segno ciò che è accaduto durante la sperimentazione con relativi risultati ed un riassunto (abstract) usato come breve introduzione all’articolo completo. La sua struttura è la seguente: 1. Title, Subtitle and Authors; titolo, sottotitolo ed autori. 2. abstract, un breve riassunto sull’argomento al simple past. 3. Introduction, dati della letteratura sull’argomento ed obiettivo della ricerca, al passato prossimo. 4. Materials and Methods, vengono elencati il tipo di cavia, di soggetto, di campione, i metodi statistici utilizzati e gli strumenti. 5. Results, i risultati ricavabili dai vari dati che vengono presentati sottoforma di testo, tabelle e foto. Al passato prossimo o al presente. 6. Discussion, una discussione sull’argomento ed i risultati ottenuti, qui l’autore li avvalora confrontandoli anche con quelli di altri ricercatori. Al simple past o al passato prossimo. Contiene la Conclusion, conclusione dell’articolo, negli stessi tempi o più raramente al futuro. 7. Acknowledgements, ringraziamenti. 8. References, bibliografia, importante componente dell’impact degli articoli e dei testi citati. 9. Address for Correspondence, e-mail o indirizzo postale. 10. Request for Reprints, richieste di ristampa dell’articolo. 11. Key Words, parole ricorrenti quindi “chiave” dell’argomento trattato. 3 Brief o Short Comunication – hanno struttura simile a quella dei full paper, ma risultano essere molto più brevi trattando argomenti estremamente specifici quindi, nella maggior parte dei casi trattabili in poche pagine o pochi righi. Rapid Comunication – sono del tutto simili alle brief comunication. Essi sono usati per pubblicazione rapida di dati importanti per l’interesse collettivo e non solo scientifico come scoperte determinanti di vaccini o di nuove malattie. Abstract – E’ diverso rispetto all’abstract visto nella struttura del full paper. L’Abstract viene utilizzato per pubblicare dati preliminari o parziali che informano sull’andamento di una sperimentazione ancora in corso oppure per fornirne un adeguato riassunto breve. La sua struttura è simile a quella del full paper, ma molto più breve e concisa. Articoli non di Ricerca Tutti gli articoli di non ricerca hanno struttura uguale al Full Paper, ma mancano della sezione “Matherials & Methods” e della sezione “Results”. Review Article – sono articoli riportanti tutto ciò che attualmente si conosce su di un determinato argomento in modo molto approfondito. Editorial – sono redatti da uno o più editori anche di nazionalità differenti facenti però parte dello stesso Editorial Board (un gruppo editoriale). Ogni editore esprime quindi nello scritto la sua posizione scientifica nell’ambito dell’argomento trattato. Letter to Editor – sono vere e proprie lettere indirizzate alla rivista che rappresentano un mezzo di confronto e di controllo degli errori negli articoli. Un ricercatore può scrivere una lettera ad una rivista parlando del suo punto di vista in risposta ad un articolo pubblicato, in questo caso la rivista ed il suo editore fungono da tramite per dibattiti aperti. Case Report – riportano informazioni insolite e rare come casi rari di sintomatologie o effetti avversi di un farmaco oppure descrizioni di patologie molto rare o appena scoperte. L’esame consta di 4 domande con risposta aperta in italiano. 4