L`Italia nella Prima guerra mondiale

L’Italia nella Prima guerra mondiale
L’Italia si mantiene neutrale all’inizio del conflitto
Salandra e Sonnino avviano trattative segrete con il governo inglese
Patto di Londra:
L’Italia entro un mese sarebbe
entrata in guerra a fianco
dell’Intesa, in cambio avrebbe
ottenuto:
1-Trentino, Alto Adige, Venezia
Giulia, Istria, parte della
Dalmazia
2- Alcune colonie ex-tedesche
L’entrata in guerra deve
però essere decisa dal
parlamento
Dibattito tra le forze politiche
Neutralisti (non volevano
Interventisti (favorevoli
l’entrata in guerra):
all’entrata in guerra) guidati dal
poeta Gabriele D’Annunzio:
Cattolici (seguivano papa
Benedetto XV)
Socialisti
Giolitti e i suoi seguaci
Nazionalisti
Irredentisti (volevano togliere
all’Austria Trento e Trieste)
Grandi industriali
Socialisti rivoluzionari guidati da
Benito Mussolini
Grandi manifestazioni di piazza a favore dell’entrata in guerra condizionano il
parlamento italiano
24 maggio 1915: l’Italia entra in guerra a fianco di Francia e Gran
Bretagna contro l’Impero Austro-Ungarico e la Germania
1915-17 Guerra di posizione sulle Alpi e lungo il fiume Isonzo
Esercito italiano impreparato, demotivato, guidato con durezza dal generale
Luigi Cadorna
frequenti episodi di ribellione agli ordini
degli ufficiali da parte dei soldati
Ottobre 1917 disfatta di Caporetto: l’esercito austriaco avanza in territorio
italiano e viene fermato sul fiume Piave
il generale
Cadorna viene sostituito dal generale Armando Diaz
migliorano il
morale e l’impegno delle truppe
Ottobre 1918 Controffensiva italiana e battaglia decisiva di Vittorio
Veneto
4 novembre 1918:
resa dell’Austria – finisce la guerra