Gruppo 1 La Grande Guerra:1914-16 La guerra fu provocata dalla rivalità tra le potenze della Triplice Intesa e tra gli imperi centrali. Alla vigilia della Grande Guerra, la Germania mirava a diventare una potenza mondiale, l’Austria voleva colpire la Serbia, la Russia aspirava a espandersi nei Balcani, l’Italia voleva strappare Trento e Trieste all’Austria e conquistare una maggiore influenza nel Mediterraneo e nell’Adriatico. Quando l’Austria, dopo l’attentato di Sarajevo, dichiarò guerra alla Serbia (28 luglio 1814), la Russia mobilitò le forze armate. Così si innescò una reazione a catena e ogni nazione si schierò con i suoi alleati. I Paesi belligeranti trascinarono nel conflitto anche le colonie dalle quali prendevano le materie prime. La decisione di entrare in guerra fu presa nei Paesi in un clima di entusiasmo patriottico. La guerra inizia con l’attacco alla Francia da parte dei tedeschi. La sua avanzata fu travolgente ma fu fermato (l’esercito tedesco) lungo il fiume Marna (che approfondiremo dopo) dalle truppe anglo-francesi. Entro il mese di novembre la guerra di movimento che era stata progettata lasciò il posto alla guerra di trincea. Nel frattempo , i tedeschi, sul fronte orientale, avevano inflitto due pesanti sconfitte ai russi a Tannemberg (27-30 agosto) e ai Laghi Masuri (8-10 settembre 1914). Nel corso del 1915 gli imperi centrali acquistarono un certo vantaggio a oriente; i russi alla fine dell’estate furono costretti a lasciare ai nemici gran parte della Polonia. In autunno la Serbia, attaccata contemporaneamente dall’Austria e dalla Bulgaria, fu definitivamente sconfitta. Alla fine di maggio del 1915 l’Italia intervenne nel conflitto schierandosi con l’Intesa. Le truppe italiane si trovavano lungo il confine con il Trentino, sulle Alpi Carniche e a pochi chilometri dal fiume Isonzo. Nel 1915 il generale Luigi Cadorna (che approfondiremo dopo) lanciò quattro offensive le “battaglie dell’Isonzo”. Alla fine dell’anno i morti italiani erano 250000 ma la situazione non era cambiata. Nel maggio 1916 gli austriaci andarono all’attaccoma le truppe italiane li fermarono ad Asiago. L’impero russo organizzò una controffensiva che inflisse numerose perdite agli austriaci; sul fronte occidentale i tedeschi attaccarono Verdun ma i francesi non cedettero. Nei mesi successivi le truppe francesi e inglesi passarono al contrattacco sul fiume Somme; anche in questo caso ci fu un terribile massacro. Anche in mare ci furono cruente battaglie come quella vicino alla penisola dello Jutland (inglesi contro tedeschi). La guerra portò anche a cambiamenti politici, economici e sociali; nel campo economico era chiaro che occorreva avere più mezzi del nemico. Le industrie si ingrandirono però c’era bisogno di manodopera e quindi iniziarono a la vorare donne e bambini. Alle persone furono imposte tasse elevate per sostenere la guerra Le donne diventavano crocerossine, lavoravano nelle fabbriche o negli uffici. Nella politica, in molti Paesi, si formarono governi appoggiati da tutte le forze politiche; chi si opponeva alla guerra veniva giudicato un traditore (disfattista). I governi volevano conquistare l’opinione pubblica diffondendo giornali, illustrazioni, fotografie e riprese cinematografiche. Le notizie negative venivano censurate. Per i corrispondenti di guerra c’erano regole precise potevano mostrare solo gesti eroici La battaglia della Marna La battaglia fu combattuta sul fronte occidentale dal 5 al 12 settembre 1914. Alla fine di agosto l’intero esercito della Triplice Intesaera stato costretto alla ritirata. Il 9 settembre, dopo molti scontrila 6 armata tedesca si ritirò dietro alla Marna. Scoordinati dalla manovra, indeboliti dalle precedenti avanzate, i tedeschi furono costretti a ripiegare sul fiume Aisine il 13 settembre. Luigi Cadorna Nacque a Pallanza, in Piemonte, il 4/09/1860. Nel 1914 Cadorna riorganizzò l’esercito. Nel maggio 1915 l’Italia entrò in guerra con Cadorna al comando; ad ottobre l’esercito fu costretto a ritirarsi sul Tagliamento e poi sul Piave, il generale Cadorna riuscì a non far crollare completamente l’esercito ordinando la ritirata. Il 5-6 novembre la Francia, l’Inghilterra e gli americani vedono messi a rischio i loro successi tattici a causa di Cadorna. Nel secondo incontro (l’8 novembre) fu decisa la sostituzione del generale Cadorna con il generale Diaz. Cadorna fu anche uno scrittore militare; morì a Bordighera , in Liguria, il 23 dicembre 1928. Emilio Lussu Nacque ad Amungia il 4 dicembre 1890 e si laureò a Cagliari nel 1914. Nel 1916 la Brigata fu inviata ad Asiago, questa esperienza ispiro Lussu il capolavoro:”Un anno sull’Altipiano” che descriveva la vita degli italiani in trincea e l’irrazionalità della guerra. Morì il 5 marzo 1975 a Roma. Un anno sull’Altipiano: memorie di Lussu Ambientato sull’altopiano di Asiago, fu scritto tra il 1936 ed il 1937 su insistenza dell’amico Gaetano Salvemini e pubblicato nel 1938 a Parigi mentre l’autore era in esilio. Lussusi era battuto con grande coraggio nella guerra. Questo libro di memorie è scritto a memoria e quindi è pieno di imprecisioni. Le memorie si fermano prima della XI battaglia della Bainsizza e della successiva rotta di Caporetto Nicolò Ardolino Camilla Gianni Vanessa Tassan Marco Forin