A. Gruppo 1 - Blog del prof. Andrea Venturini

Gruppo 1
La Grande Guerra:1914-16
La guerra fu provocata dalla rivalità tra le potenze della Triplice Intesa e tra gli imperi
centrali.
Alla vigilia della Grande Guerra, la Germania mirava a diventare una potenza mondiale,
l’Austria voleva colpire la Serbia, la Russia aspirava a espandersi nei Balcani, l’Italia voleva
strappare Trento e Trieste all’Austria e conquistare una maggiore influenza nel Mediterraneo
e nell’Adriatico.
Quando l’Austria, dopo l’attentato di Sarajevo, dichiarò guerra alla Serbia (28 luglio 1814), la
Russia mobilitò le forze armate. Così si innescò una reazione a catena e ogni nazione si schierò
con i suoi alleati.
I Paesi belligeranti trascinarono nel conflitto anche le colonie dalle quali prendevano le
materie prime. La decisione di entrare in guerra fu presa nei Paesi in un clima di entusiasmo
patriottico.
La guerra inizia con l’attacco alla Francia da parte dei tedeschi. La sua avanzata fu travolgente
ma fu fermato (l’esercito tedesco) lungo il fiume Marna (che approfondiremo dopo) dalle
truppe anglo-francesi.
Entro il mese di novembre la guerra di movimento che era stata progettata lasciò il posto alla
guerra di trincea. Nel frattempo , i tedeschi, sul fronte orientale, avevano inflitto due pesanti
sconfitte ai russi a Tannemberg (27-30 agosto) e ai Laghi Masuri (8-10 settembre 1914).
Nel corso del 1915 gli imperi centrali acquistarono un certo vantaggio a oriente; i russi alla
fine dell’estate furono costretti a lasciare ai nemici gran parte della Polonia. In autunno la
Serbia, attaccata contemporaneamente dall’Austria e dalla Bulgaria, fu definitivamente
sconfitta.
Alla fine di maggio del 1915 l’Italia intervenne nel conflitto schierandosi con l’Intesa. Le
truppe italiane si trovavano lungo il confine con il Trentino, sulle Alpi Carniche e a pochi
chilometri dal fiume Isonzo. Nel 1915 il generale Luigi Cadorna (che approfondiremo dopo)
lanciò quattro offensive le “battaglie dell’Isonzo”. Alla fine dell’anno i morti italiani erano
250000 ma la situazione non era cambiata. Nel maggio 1916 gli austriaci andarono
all’attaccoma le truppe italiane li fermarono ad Asiago.
L’impero russo organizzò una controffensiva che inflisse numerose perdite agli austriaci; sul
fronte occidentale i tedeschi attaccarono Verdun ma i francesi non cedettero. Nei mesi
successivi le truppe francesi e inglesi passarono al contrattacco sul fiume Somme; anche in
questo caso ci fu un terribile massacro. Anche in mare ci furono cruente battaglie come quella
vicino alla penisola dello Jutland (inglesi
contro tedeschi).
La guerra portò anche a cambiamenti politici, economici e sociali; nel campo economico era
chiaro che occorreva avere più mezzi del nemico. Le industrie si ingrandirono però c’era
bisogno di manodopera e quindi iniziarono a la vorare donne e bambini.
Alle persone furono imposte tasse elevate per sostenere la guerra
Le donne diventavano crocerossine, lavoravano nelle fabbriche o negli uffici. Nella politica, in
molti Paesi, si formarono governi appoggiati da tutte le forze politiche; chi si opponeva alla
guerra veniva giudicato un traditore (disfattista). I governi volevano conquistare l’opinione
pubblica diffondendo giornali, illustrazioni, fotografie e riprese cinematografiche. Le notizie
negative venivano censurate. Per i corrispondenti di guerra c’erano regole precise potevano
mostrare solo gesti eroici
La battaglia della Marna
La battaglia fu combattuta sul fronte occidentale dal 5 al 12 settembre 1914. Alla fine di
agosto l’intero esercito della Triplice Intesaera stato costretto alla ritirata. Il 9 settembre,
dopo molti scontrila 6 armata tedesca si ritirò dietro alla Marna. Scoordinati dalla manovra,
indeboliti dalle precedenti avanzate, i tedeschi furono costretti a ripiegare sul fiume Aisine il
13 settembre.
Luigi Cadorna
Nacque a Pallanza, in Piemonte, il 4/09/1860. Nel 1914 Cadorna riorganizzò l’esercito. Nel
maggio 1915 l’Italia entrò in guerra con Cadorna al comando; ad ottobre l’esercito fu costretto
a ritirarsi sul Tagliamento e poi sul Piave, il generale Cadorna riuscì a non far crollare
completamente l’esercito ordinando la ritirata. Il 5-6 novembre la Francia, l’Inghilterra e gli
americani vedono messi a rischio i loro successi tattici a causa di Cadorna. Nel secondo
incontro (l’8 novembre) fu decisa la sostituzione del generale Cadorna con il generale Diaz.
Cadorna fu anche uno scrittore militare; morì a Bordighera , in Liguria, il 23 dicembre 1928.
Emilio Lussu
Nacque ad Amungia il 4 dicembre 1890 e si laureò a Cagliari nel 1914. Nel 1916 la Brigata fu
inviata ad Asiago, questa esperienza ispiro Lussu il capolavoro:”Un anno sull’Altipiano” che
descriveva la vita degli italiani in trincea e l’irrazionalità della guerra. Morì il 5 marzo 1975 a
Roma.
Un anno sull’Altipiano:
memorie di Lussu
Ambientato sull’altopiano di Asiago, fu scritto tra il 1936 ed il 1937 su insistenza dell’amico
Gaetano Salvemini e pubblicato nel 1938 a Parigi mentre l’autore era in esilio. Lussusi era
battuto con grande coraggio nella guerra. Questo libro di memorie è scritto a memoria e
quindi è pieno di imprecisioni. Le memorie si fermano prima della XI battaglia della Bainsizza
e della successiva rotta di Caporetto
Nicolò Ardolino
Camilla Gianni
Vanessa Tassan
Marco Forin