U.O. di Cardiologia g Ospedale Civile di Venezia Direttore Dott. Gabriele Risica I RITMI CARDIACI E LE ARITMIE AUTORE: AUTORE: Diego Giubilato OBIETTIVI OBIETTIVI: Apprendere i principi generali del sistema di conduzione dell’impulso dell impulso Riconoscere i ritmi normali e i disturbi del ritmo Riconoscere tempestivamente i ritmi non pericolosi, ma che potenzialmente lo possono diventare Riconoscere tempestivamente i ritmi nell’ ACC Semplici p cenni terapeutici p delle aritmie e delle emergenze cardiocardio-circolatorie (ECC) compresa la terapia elettrica Il Ritmo sinusale La bradicardia sinusale i l La tachicardia sinusale i l Le aritmie Le Tachi-aritmie sopravetricolari p Tachicardia parossistica Sopraventricolare Sopra entr colare TPSV SV Flutter Atriale FlA Fibrillazione Atriale fa Le Bradi-aritmie Blocco Seno Atriale Arresto Sinusale Blocco AV I° grado Blocco AV II° grado LW Mb 1 Blocco AV II° grado Mb 2 Blocco AV III° grado Ill Ritmo tmo Giunzionale G unz onale Asistolia Il Ritmo da Pace-Maker Le Tachi-aritmie Ventricolari Le extasistoli Ventricolari Tachicardia Ventricolare Fl tt V Flutter Ventricolare t i l Torsione di Punta Fibrillazione Ventricolare IL SISTEMA DI CONDUZIONE: struttura 0,20 sec 0,08/ 0 08/ 0,12 sec La velocità standard di scorrimento è 25 mm/sec (0 04 sec/mm) (0,04 La carta millimetrata è suddivisa in: Quadretti p Quadrett piccoli ccol ((1 mm) = 0,0 0,04 sec Quadretti largh Quadrett larghi (5 mm) = 0, 0,20 0 sec 5 quadretti larghi (2,5 cm) = 1 sec L’ L ECG DI BASE L’ELETTROCARDIOGRAMMA ((ECG)) è la registrazione della attività elettrica prodotta dal cuore. L traccia La t i ottenuta tt t d dalla ll registrazione i t i dell’attività elettrica del cuore forma una serie di onde e complessi che sono stati arbitrariamente denominati: - onda P - complesso QRS - onda T L onde Le d od deflessioni fl i i sono separate t in gran parte dei pazienti da intervalli che si ripetono con regolarità. regolarità. SUL TRACCIATO ECG L’impulso origina nel nodo SA e l’onda di depolarizzazione si diffonde attraverso gli atri, determinando ll’onda onda P R T P Q S Dopo un breve ritardo nel nodo AV l’impulso attraversa il fascio di HIS e le branche dx e sx causando la depolarizzazione ventricolare che genera Q il QRS R T P Q S Quando il cuore è completamente depolarizzato, per un breve periodo non vi è alcuna attività elettrica (tratto ST). Quindi inizia la ripolarizzazione ventricolare che p produce l’onda T R T P Q S La depolarizzazione degli atri produce… L’onda P Mentre q quella dei ventricoli g genera… Il complesso QRS La ripolarizzazione dei ventricoli da luogo… All’onda T COME IDENTIFICARE I RITMI E LE ARITMIE QUALI LE DOMANDE DA PORSI: PORSI C’E’ UN NORMALE COMPLESSO QRS? E’ PRESENTE UN’ONDA P? QUALE E’ LA RELAZIONE TRA QRS E ONDE P? Analisi dell’attività ventricolare (QRS) Sono presenti i complessi QRS? NO:>>FV o ASISTOLIA SI:>> PROSEGUI CON LE DOMANDE Qual è la frequenza cardiaca? >100 bpm: TACHIARITMIE <60 bpm: BRADIARITMIE Durata del QRS? <0,12”: QRS stretto (origine sopraventricolare) >0’12”: QRS largo (origine SV o V) Intervallo RR? Regolare o Irregolare Intervallo PR? Normale o superiore a 0 0.20 20 sec Analisi dell’attività atriale ( onda P) ESISTE UN’ ONDA P NORMALE? In alternativa, esistono onde P’, onde F, onde f QUALE E’ LA FREQUENZA ATRIALE? Intervalli: I t lli 100/150 100/150min i - 150/250min 150/250 i 250/350min - 350/600min SEQUENZA ATRIOATRIO-VENTRICOLARE Rapporto P P:QRS QRS Ogni g onda P è seguita g da un complesso p QRS? Q Ogni complesso QRS è preceduto da un’onda P? FV QRS ? NO ASISTOLIA SI FREQUENZA? >100=tachi Durata del QRS QRS LARGO= SUP. SUP 0 0,12” 12” <60=bradi INTERVALLI RR - PR regolare irregolare > a 0,20 sec QRS STRETTO= =INF. 0,12” Esiste un un’onda onda P normale? NO SI QUALE è LA FREQ.? ONDE P’ – F - f QUALE è LA FREQ.? 100/150100/150 -200/300 200/300-400/600 SEQ./RAPP. A-V OGNI ONDA P è SEGUITA DA UN QRS? OGNI QRS è PRECEDUTO DA UN’ONDA P? Il ritmo regolare g IL RITMO SINUSALE NORMALE Frequenza: normale (tra 60 e 100 bpm) QRS: normale (stretto) Ritmo: regolare Attività atriale: P sinusale Frequenza atriale: tra 60 e 100 bpm Rapporto AA-V: 1:1 – PR nei limiti; RR regolare Tachicardia sinusale Frequenza: tra 100 e 160 bpm QRS: normale (stretto) Ritmo: regolare Atti ità atriale: Attività t i l : P sinusale i l Frequenza atriale: tra 100 e 160 bpm Rapporto A A-V: 1:1 – PR nei limiti; RR regolare g Bradicardia sinusale Frequenza < 60 bpm QRS: normale (stretto) Ritmo: regolare Attività atriale: P sinusale Frequenza atriale: < 60 min Rapporto AA-V: 1:1 – PR nei limiti; RR regolare LA TERAPIA PER LA BS BS,, VA RISERVATA A PAZIENTI SINTOMATICI PER: IPOTENSIONE, VERTIGINI, SINCOPE, BASSA GITTATA CARDIACA ATROPINA 1 MG RIPETIBILE OGNI 3-5 3-5’ STIMOLAZIONE CARDIACA DI EMERGENZA- PACING EMERGENZA Le Aritmie Sopraventricolari Tachicardia Parossistica SV (TPSV) QRS: normale (stretto) Frequenza: F ttachicardia hi di ( ttra 150 e 250 b bpm)) Ritmo: regolare A i i à atriale: Attività i l non id identificabile ifi bil Rapporto A A-V: 1:1 Terapia della TPSV ADENOSINA (Krenosin)) (Krenosin Azione: ha h un effetto ff dromotropo negativo e cronotropo negativo Indicazioni: trattamento delle TPSV Avvertenze e controindicazioni: d puo’’ provocare bradicardia b d d spiccata e tachicardia di riflesso. Non somministrare nei BAV II e III grado Farmacocinetica e dosaggi: effetto immediato e durata max di 2020-30 secondi Posologia: 6 mg in 11-2‘’+ 20 cc fisiol bolo veloce 12 mg in 11-2 2‘’+ + 20 cc fisiol bolo dopo 11-2 2’ 12 mg in 11-2’’+ 20 cc fisiol bolo dopo 11-2’ Non superare i 30 mg Flutter Atriale Frequenza: tra 75 e 175 bpm QRS: normale (stretto) Ritmo: regolare/irregolare e correlata alla conduzione d i AV (variabile) ( i bil ) Attività atriale: onde “F” (denti di sega) di morfologia costante, costante ad andamento ondulante con assenza di isoelettrica Frequenza atriale: tra 250 e 350 bpm Rapporto A A-V: n:1 (in genere 2:1 3:1) Terapia del Flutter Atriale (FlA) A volte, l per fare f diagnosi di i diff differenziale i l tra TPSV e FA e’ utile praticare, sotto monitoraggio, gg , le manovre vagali g (compressione ( p carotidea) per evidenziare le onde di flutter flutter.. La terapia del FlA va differenziata in base alla sintomatologia del Pz (ricordate trattare il Pz e non il monitor) monitor) e può essere: FARMACOLOGICA: FARMACOLOGICA Verapamil V il (Isoptin I Isoptin) i ) 1 fl in i 10cc di fisiol in bolo in 5 min poi eventuale infusione ELETTRICA: pacing overdrive ( con catetere t transesofageo) transesofageo f ) PACING OVERDRIVE Stimolazione del cuore tachicardico a una f frequenza superiore i d dell pacemaker dominante cardiaco Tale stimolo va condotto per pochi p secondi interrompendolo bruscamente al fine di abbassare la FC maligna g Indicato nel FlA FlA,, TSV, TV sostenute con polso (con esame endocavitario endocavitario)) Fibrillazione Atriale Frequenza: tra 100 e 160 bpm QRS: normale (stretto) Ritmo: totalmente irregolare Attività atriale: onde “f” numerose, piccole, piccole irregolari Frequenza atriale: tra 350 e 600 bpm Rapporto A A-V: variabile Terapia p della Fibrillazione Atriale (fa) Anche per la fa, la terapia varia in base ai seguenti parametri: Sintomatologia del paziente Tempo di insorgenza dell’aritmia Essa può essere: Farmacologica Farmacologica: g : Digitale, g Amiodarone,, Amiodarone Propafenone,, Flecainide ev. Propafenone Elettrica Elettrica:: CVE in modalita’ sincro Se l’insorgenza della fa non e’ datata con certezza (più di 48 ore),è necessario anticoagulare il Pz con ACO per 4 settimane tti prima i di eseguire i lla CVE onde d evitare complicanze tromboemboliche Bradiaritmie e Blocchi di Conduzione Blocco senoatriale (BSA) N l BSA il segnapassii (nodo Nel ( d SA) sii arresta t per almeno un ciclo ECG per poi riprendere la sua normale attività Onde P morfologicamente identiche prima e dopo il BSA. L’impulso L impulso generato dal nodo del seno non si propaga agli atri e compare una pausa corrispondente a un multiplo del ciclo normale. Esist Esistono di diversi si gradi di di BSA (I (I--II II--III grado) d ) BSA Arresto sinusale Breve periodo di asistolia (pochi secondi) QRS: assente (durante la pausa sistolica) Ritmo: temporaneamente irregolare Attività atriale: assente Frequenza atriale: == Rapporto A A-V: == Altre caratteristiche: p può emergere m g un battito di sfuggita dopo la pausa e in genere il battito di ripresa non è preceduto dall’onda P Arresto sinusale ARRESTO SINUSALE (durante manovra vagale). Durata: 10 secondi secondi. SEGUE COMPLESSO QRS Blocco AV di II°° grado Frequenza: quella del ritmo sinusale di base QRS: normale Ritmo: regolare Attività atriale: P sinusale (morfologia normale) Frequenza atriale: quella del ritmo sinusale di base Rapporto A A-V=1:1 - PR allungato (>0,20 (>0 20”)) BAV I° I° grado ° SOLO INTERVALLO PR ALLUNGATO Blocco AV di II° II° grado Möbitz 1 - Wenckebach Frequenza: dipende dal grado di blocco QRS: abitualmente normale (stretto) Ritmo: ciclicamente irregolare g Attività atriale: P sinusali; periodicamente P non condotta p Frequenza atriale: normale Rapporto app r AA -V V= n:1 n (es.: ( . 3:2,, 4:3,, …); progressivo incremento di PR, fino a P non condotta BAV II II° ° grado d Möbit Möbitz 1 Wenckebach GRADUALE INCREMENTO DELL’INTERVALLO PR FINO A P NON CONDOTTA Blocco AV II II°° grado Möbitz 2 Frequenza: dipende dal grado di blocco QRS abitualmente QRS: bit l t stretto t tt Ritmo: ciclicamente irregolare Attività atriale: P sinusali; periodicamente P non condotta Frequenza atriale: normale Rapporto pp A A-V= n:1 (es.: 3:2, 4:3); PR costante talora di grado maggiore (es.: 4:2, 5:3) BAV II II° ° grado Möbitz 2 GLI INTERVALLI NON SI ALLUNGANO E POI… IMPROVVISAMENTE COMPARE UNA P NON CONDOTTA BLOCCO AV III III°° GRADO Frequenza: abitualmente < 60 bmp QRS: normale (se nasce dal tratto giunzionale); largo (se di origine ventricolare) Ritmo: regolare Attività atriale: presente (onde P, onde F onde f) F, Frequenza atriale: dipende dal tipo di ritmo atriale Rapporto A A-V= V=dissociazione dissociazione A-V completa BAV III° III° grado - DISSOCIAZIONE AV COMPLETA RITMO GIUNZIONALE Frequenza: F qu n : generalmente n lm nt è b bradi bradiditachicardia (40/60 fino a 100bpm QRS: normale Ritmo: regolare Attività à atriale: l assenza di d onde d P; P onde P (negative) prima del QRS con PR corto; onde P invertite successive al complesso QRS Frequenza atriale: variabile Rapporto A A-V: variabile Ritmo giunzionale – onde P ATRI DEPOLARIZZATI PRIMA DEI VENTRICOLI CONTEMPORANEA DEPOLARIZZAZIONE DI ATRI E VENTRICOLI VENTRICOLI DEPOLARIZZATI PRIMA DEGLI ATRI ASISTOLIA Frequenza: 0 QRS: assenza di complessi QRS Ritmo: == Attività atriale: possibile evidenziare onde P Frequenza atriale: dipende dalla presenza delle onde P Rapporto A A-V: assente Terapie p delle bradiaritmie e dei blocchi di conduzione Bsa Arr.. Sin Arr - indicazione a PM solo se sintomatico BAV I° - nessuna, viene i riscontrato i t t casualmente l t durante esecuzione dell’ ecg ecg.. Attenzione alla assunzione di farmaci antiaritmici o betabloccanti BAV II II°° - ppuò essere conseguente g ad un episodio p ( tipo 1) - se sporadico, no terapia - se sintomatico sintomatico, indicazione a PM ischemico, di norma regredisce spontaneamente - se sintomatico, i t ti Atropina At i o Alupent Al t ev BAV II ° - dipende dal grado di blocco AV ((tipo p 2)) Es: fc sinusale 80 bpm, p , blocco AV 4:1 ( di 4 AVANZATO stimoli atr. ne viene condotto 1 ai ventr.) fc ventricolare = 20 bpm a) terapia p farmacologica: g Isoprenalina p ev. mai usare ATROPINA b) terapia elettrica: in questo caso STIMOLAZIONE CARDIACA DI EMERGENZA EMERGENZA-- PACING esterna piastre o transcatetere PMT - se persistente, indicazione al PM definitivo BAV III ° - dissociazione completa tra attività ( o completo ) atriale e ventricolare. Possono comparire ritmi di compenso GIUNZIONALI con fc 35/45 bpm o VENTRICOLARI con fc più basse 20/30 bpm. terapia elettrica: - pacing esterno con piastre - stimolazione con PMT - se persistente, indicazione al PM definitivo ASISTOLIA - MCE - adrenalina ev - stimolazione cardiaca di emergenza STIMOLAZIONE CARDIACA DI EMERGENZA - PACING Periodica e ciclica somministrazione di corrente al miocardio al fine di indurre una depolarizzazione e contrazione t i miocardica i di Nelle bradicardie sintomatiche, nei blocchi completi della de a co conduzione du o e ventricolare e t co a e (as ((asistolia as asistolia sto a ventricolare) e t co a e) Non indicata nelle bradicardie da ipotermia e nelle asistolia da oltre 20 minuti L soglia La li di cattura tt rappresenta t lla quantità tità minima i i d’energia capace di stimolare e far contrarre il cuore; al monitor si avrà la comparsa di: Spike QRS largo, ampia onda T Tratto ST costante Ritmo indotto da pace--maker elettronico pace spike Le aritmie ventricolari Complessi p prematuri p ventricolari (BEV) Frequenza: vedi ritmo di base QRS: largo (>0 (>0’12”) 12 ), anticipato Ritmo: temporaneamente irregolare Attività atriale: generalmente non identificabile Frequenza atriale: == Rapporto A A-V: == Altre caratteristiche: spesso pausa compensatoria, tranne nei casi in cui non sono particolarmente precoci; onda T anomala l Altri elementi dei BEV Monomorfe/polimorfe bigeminismo: bi i i 1b sin.: i 1 BEV trigeminismo: 2b sin sin.:: 1 BEV quadrigeminismo: 3b sin.: 1 BEV coppie: 2 BEV consecutivi Fenomeno R su T BIGEMINISMO COPPIA DI BEV BEV POLIMORFE Tripletta R d Run di TV R su T ..un un BEV che coincide con la T del complesso precedente… precedente Il fenomeno R su T, puo’ innescare pericolose tachiaritmie maligne TV Monomorfa Frequenza: 150150-220 bmp QRS: largo e distorto Ritmo: regolare o lievemente irregolare Attività atriale: in genere non identificabile Frequenza atriale: == Rapporto A A-V: == Terapia della tachicardia ventricolare (TV) TV emodin.: - Le forme non sostenute ( durata< a stabili 30 sec.) si risolvono spontaneamente - Le forme sostenute possono essere trattate con farmaci f i quali: li Amiodarone : 5 mg in 5’ Lidocaina : 1-1,5 mg in 11-2’ ripetibile TV emodin.: DC shock, come da protocollo instabili Flutter Ventricolare Frequenza: 150/250 bpm Frequenza QRS: largo 0,14 mms Ritmo: regolare Attività atriale: in genere non id identificabile ifi bil Frequenza q atriale: == Rapporto A A-V: == Torsioni di Punta Frequenza: q 200-250 bpm 200p QRS: largo; morfologia variabile Ritmo: lievemente irregolare Attività atriale: non identificabile Frequenza atriale: == Rapporto A A-V: == TORSIONE O SO DI PUNTA Terapia della torsione di punta (TdP) TdP) TdP emodin. emodin. : - corregere le anomalie elettrolitiche stabili - Solfato di Magnesio 1 1--2 mg in 5’ 5 - Pacing ( per aumentare la fc se la TdP è bradicardia dipendente) - Sospendere la terapia causa della TdP (antiaritmici, (antiaritmici antidepressivi) TdP emodin. emodin. : - DC shock, come da protocollo instabili Fibrillazione Ventricolare Frequenza: q == QRS: assenti (irregolarità della linea di base) Ritmo: == Atti ità atriale: Attività t i l : == Frequenza atriale: == Rapporto A A-V: == Fib ill i Fibrillazione Ventricolare V ti l Terapia della Fibrillazione Ventricolare (FV) Effettuare RCP fino all’arrivo del DEFIBRILLATORE DC SHOCK COME DA PROTOCOLLO La defibrillazione precoce è la procedura indispensabile per la conversione del ritmo cardiaco ed è la maggior determinante per la sopravvivenza il defibrillatore d fib ill t RICORDA: TRATTA IL PAZIENTE, NON IL MONITOR L’E C G nella diagnosi L’E.C.G. di Infarto Miocardico Acuto STADI SUCCESSIVI DELL’IMA E MODIFICAZIONI ECG CORRISPONDENTI STADI SUCCESSIVI DELL’IMA E MODIFICAZIONI ECG CORRISPONDENTI CASCATA ISCHEMICA DEFICIT DI O2 ALTERAZIONI METABOLICHE ALTERAZIONI DEL RILASCIAMENTO/CONTRAZIONE ALTERAZIONI DEL POTENZIALE D’AZIONE (ECG) DOLORE GRADI CRESCENTI DI ISCHEMIA RIDUZIONE DI FLUSSO Ischemia Subendocardica ASSENZA DI FLUSSO Ischemia Transmurale Segni e sintomi dell’infarto dell infarto Durante D t le l prime i f fasii di un evento t iischemico h i cardiaco possono comparire i seguenti segni e sintomi: Dolore toracico retrosternale, a volte irradiato all’arto all arto superiore sin. e/o al giugulo, a volte riferito all’epigastrio Sudorazione profusa p Astenia Non sempre p questi q segni g compaiono p singolarmente, g , a volte possono comparire anche tutti contemporaneamente Infarto inferiore acuto Infarto inferiore p post PTCA Infarto anteriore esteso acuto Infarto anteriore p post PTCA Infarto anteriore con persistenza di st sopraslivellato Lesione subendocardica st sotto GRAZIE PER L’ ATTENZIONE [email protected] e ora ……. al lavoro