R r rSR’ qR Rs RSr’ rs rS qs QS Sequenza di attivazione ventricolare FASE 1 1 V6 V5 R V1 V4 V2 V3 Sequenza di attivazione ventricolare FASE 2-3 V6 3 V5 2 V4 V1 V2 V3 V6 V1 Criteri di normalità QRS precordiali •Incremento progressivo onda r da V1 a V6 •V6 e in minor misura V5, più distanti dal cuore degli altri elettrodi, possono avere R meno alte che in V4 •Diminuzione progressiva onda S da V1-V6 rS V1 rS V2 RS V3 Rs V4 qR qR V5 V6 ECG normale Derivazione di cavità Attivazione atriale V6 V5 V1 V2 V4 V3 V1 In V1 e V2 la fase di depolarizzazione atriale destra determina una deflessione positiva. La fase di depolarizzazione atriale sinistra determina una deflessione negativa Criteri di normalità onde P precordiali E’ la risultante della depolarizzazione atriale destra e sinistra Onda P deflessione arrotondata Sempre positiva in V3-V6 Positiva o difasica in V1-V2 Se difasica: componente negativa < componente positiva Criteri di normalità onde P derivazioni agli arti Onda lenta e arrotondata Durata non > 0,12 sec Ampiezza non > 2,5 mm Criteri di normalità onde T : sempre positive, l’inversione dell’onda T è sempre anormale V1: 80% adulti normali ha un’onda T positiva, il 20% piatta o invertita V2: 95% adulti normali ha un’onda T positiva, il 5% piatta o invertita In genere onde T e QRS nelle derivazioni agli arti sono concordanti V3-V6 Criteri di normalità segmento ST Segmento ST: definito dal termine del QRS all’inizio onda T Non deve deviare più di 1 mm al di sopra o al di sotto della linea isoelettrica in nessuna derivazione ST Isoelettrica Asse elettrico del QRS Nell’adulto normale asse QRS tra: – 30° e + 90° Si determina osservando le derivazioni sul piano frontale (DI-DII-DIII, aVL-aVF-aVR) utilizzando il sistema esassiale Sistema di riferimento esassiale La velocità standard di scorrimento è 25 mm/sec (0,04 sec/mm) La carta millimetrata è suddivisa in: Quadretti piccoli 1 mm = 0,04 sec Quadretti larghi (5 mm) = 0,20 sec 5 quadretti larghi (2,5 cm) = 1 sec Carta ECG Asse orizzontale rappresenta il tempo Velocità scorrimento 25 mm/sec Linee verticali tracciate a distanza di 1 mm, con linee di maggior spessore ogni 5 mm Un singolo quadratino da 1 mm = 0,04 sec Un singolo quadrato più grande di 5 mm = 0,20 sec Cinque quadrati più grandi corrispondono a 25 mm e quindi a 1 secondo Carta ECG Asse verticale corrisponde al voltaggio Elettrocardiografo tarato in modo che un segnale di 1 mV produca una deflessione di 10 mm Ogni quadrato piccolo corrisponde a 0,1 mV, un quadrato grande a 0,5 mV, due quadrati grandi a 1 mV 1 quadratino 0,04 sec 1 quadrato 0,20 sec 5 quadrati 1 sec (Velocità scorrimento carta 25 mm/sec) Determinazione FC Per i ritmi regolari si misura calcolando l’intervallo tra due complessi QRS adiacenti FC= 60 secondi Intervallo R-R in secondi La frequenza cardiaca Calcolo della FC con “frequenzimetro” c) il metodo più rapido è rappresentato dall’utilizzo di un frequenzimetro. Posizionando la linea di riferimento su di un complesso e calcolando due complessi a partire da questa si potrà leggere direttamente sulla tabella la frequenza cardiaca Determinazione FC Per i ritmi irregolari si contano QRS in un dato intervallo (30 quadrati= 0,20 sec x 30 = 6 secondi) Il numero dei complessi si moltiplicherà per dieci per ottenere la frequenza relativa a 60 secondi cioè 1 minuto Determinazione FC ritmi irregolari Ritmo normale del cuore Ritmo sinusale con f.c. 60-100 bpm: Onde P presenti Onde P con ritmo regolare Onde P con morfologia abituale per il pz Frequenza onde P tra 60-100/min Un’onda P per ogni QRS L’onda P deve precedere il QRS Intervallo PR normale Intervallo PR costante Complesso QRS con morfologia abituale per il pz Ritmo normale del cuore Approccio sistematico all’interpretazione dell’ECG 1. 2. 3. 4. Documentazione (dati anagrafici, data di registrazione, quesito clinico) Controllo di qualità della registrazione (spostamenti della linea isoelettrica di base, tremori muscolari, artefatto da corrente alternata) Segnale di calibrazione (calibrazione standard 10 mm/1mV) Interpretazione Interpretazione 1. Ritmo del cuore 2. Morfologia delle deflessioni a) analisi onda P b) analisi del QRS c) analisi dell’onda T d) analisi del segmento ST Destrocardia