Torna la grande cucina d`albergo - Il Mattino (23/08/14)

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M
Tutte le bufale
Barbera, direttore della Mostra di Venezia
dai miti (C)
greci
«È l’anno dei francesi ma l’Italia è di qualità»
Il Mattino S.p.A. | ID: 00070799 | IP: 93.62.51.98
ai tempi del web
Alberto Barbera, direttore della
Come nascono e perché: anche
l’antropologia cerca di spiegarlo
MACRO
www.ilmattino.it
[email protected]
Se ne raccontano e se ne sono
raccontate di tutti i tipi: dal finto
matrimonio tra Gesù e Maria
Maddalena ai gatti-bonsai
allevati in bottiglia. Un excursus
tra le bufale si inoltra nella
storia e risale nel tempo.
Mostra di Venezia che si apre
mercoledì, è soddisfatto: «Mi
sento ottimista e relativamente
tranquillo», dice. «Questo è
l’anno dei francesi, ma l’Italia è di
qualità». Per il film della Guzzanti
che ricostruisce 20 anni di
trattativa tra Stato e mafia e per
l’opera di Maresco su
«Belluscone», dice: «Metto in
conto le polemiche».
Settembre al Borgo
con Albertazzi
gran mattatore
L’attore tra Shakespeare
e l’omaggio a De Filippo
La rassegna di Casetavecchia
al via il 29 agosto, tra musica e
teatro. Tanti i concerti: Irene
Grandi, De Crescenzo, Peppino
di Capri, Tiromancino, Arbore e
l’Orchestra Italiana. La festa
finale con Avitabile.
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Nessuna regione come la Campania può vantare tante eccellenze: dai bistellati Capri Palace e Hotel Manzi a Ischia
dal Cocumella e l’Excelsior Vittoria di Sorrento a Palazzo Avino e Villa Cimbrone vince la dieta mediterranea
Preparazioni essenziali, materia prima,e tanti giovani chef impegnati nella ricerca, sommelier al lavoro in cantine da sogno
Torna la grande cucina d’albergo
ALTA GASTRONOMIA
Luciano Pignataro
S
ono davvero lontani i tempi
incuilafrase«cucinad’albergo» faceva arricciare il naso
ai gourmet richiamando un menu
piatto, banale, senza sapori e privo
di qualità. Una delle (poche) cose
positive che possiamo registrare in
Italia è l’ingresso in alcuni grandi
alberghi della gastronomia come
polo attrattore della struttura.
L’esempio dell’Hilton di Roma
con Heinz Beck ha fatto scuola ed è
proprioinCampaniachesiregistra
lamaggioreconcentrazionedicucine di alta qualità nelle strutture ricettive. Panorami mozzafiato, materieprimedistrepitose,stileleggeroemediterraneoche,anchequando adotta tecniche apprese nelle
cucine francesi, non appesantisce
ma centra il prodotto principe e
puntaad esaltarlo con pochi ingredienti.
Protagonistidiquestanuovatendenza, che fa della costa campana
uno dei luoghi più ambiti per un
giovane che si voglia esprimere al
massimo, sono stati Tonino Cacace a Capri Palace e la famiglia CinquedelSanPietroaPositano.Ilprimohafortementevolutounabrigata di alta cucina, diretta prima dal
tedesco Oliver Glowig che conquista le due stelle Michelin e poi dal
suo allievo Andrea Migliaccio che
le ha mantenute. Una squadra che
ha nella direzione di Ermanno Zaniniunaguidasicuradopol’ingresso della proprietà turca che ha acquisito il 51%. E una cantina dove
volanoChampagne evini campani
grazie al sommelier Angelo Di Costanzo. Questo successo ha avuto
come conseguenza una positiva
imitazione che ha innalzato negli
ultimianniillivellodellacucinaisolana, da sempre condannata alla
routine dei ravioli e del pesce scottato. Non solo con l’arrivo di Vissani e Gennaro Esposito in Piazzetta,
ma anche con l’investimento nella
cucina di altre strutture. Citiamo
BENEVENTO
ÈL’UNICOCAPOLUOGO
DIPROVINCIACHEHA
ALTACUCINAINHOTEL
CONANGELOD’AMICO
ALLIEVODICOLONNA
Villa Marina e il JK Place dove si sta
ben esprimendo Edoardo estatico.
A Positano Vito Cinque è un
grande animatore gastronomico,
in primo luogo chiamando in cucina Alois Vanlangenaeker ed è grazie a lui se si è registrato un forte
impulso in alcune delle più belle
strutture del mondo, a cominciare
daPalazzoAvino,exPalazzoSasso,
doveè arrivato Michele Deleo, uno
dei cuochi più promettenti del
Sud,dotatodigrandetecnica ecre-
”
DELEO,
GUARINO
ETRAMONTANO
TRECHEFALTOP
INCOSTIERA
atività che non disdegna di osare
anchenellacartadelristorante.Anche qui al lavoro un bravo sommelier, Roberto Adduono. Ottima la
cantinaancheaVillaCimbronedove è lo stesso proprietario Giorgio
Vuilleumier,oltreadAntonioAmatoinsala,adesseresommelier.Qui
in cucina c’è Giovanni De Vivo.
Nell’ultimodecennioperòfinalmente qualcosa ha iniziato a muoversi anche altrove. A Ischia c’è la
magia della cucina del Mosaico di
Nino Di Costanzo, cuoco bistellato, ossessionato dalla pignoleria e
dotato di grande ironia e autoironia che cerca di inserire nei suoi
piatti. Ogni ricetta è unevento straordinario che lascia sempre a bocca aperta per la forma salvo poi recuperare il sapore della memoria.
Una sorta di Oudini della cucina.
AncheilReginaIsabellaharilanciato la cucina con Pasquale Palamaro conquistando la stella e rafforzandoiltourgastronomiconell’Isola Verde.
Sul versante sorrentino si moltiplica,finalmentel’offertagastronomica negli hotel. Parliamo di strutture ricche di storia come l’Hotel
Cocumella gestito dalla famiglia
Del Papa dove ai fornelli c’è Carlo
Matarese,cuocodiesperienza,protagonista della prima rivoluzione
gastronomica campana con Gennaro Esposito e con Tonino Mellino. Il Cocumella è una esperienza
completa perché è l’unica struttura che ha al suo interno una cucina
giapponesevera,Coku,conl’accesso dalla strada, dove si dimostra
chenon sivivedisolo sushi esashimi e la tecnica giapponese del taglio e della cottura con la materia
prima del Golfo regala piatti di una
Lusso e gusto
A sinistra il
Cocumella. In
alto Nino Di
Costanzo
e Andrea
Migliaccio
”
leggerezzaassolutaetotale.ÈaSorrento che finalmente dopo tanto
dormire le strutture si stanno dando una mossa: l’Excelsior Vittoria
dadueanniharinnovatotuttochiamando in cucina Luigi Tramontano, in sala la moglie Nicoletta Gargiulo e il sommelier Luciano Esposito,exfigurastoricadellaTorredel
Saracino.
E se il gigante addormentato, l’unica località dove il turismo è nel
sangue di tutti, si sveglia
davveroealtriimprenditori capiscono l’importanza della gastronomia, davvero ne vedremodellebelle.Perilmomento dobbiamo spostarciall’HotelAngiolieri nella vicina Vico
Equense dove c’è il solidoraccontogastronomico di Vincenzo Guarino
subentrato a Michele
Deleo che ha ripreso la
stella.Nonlontano,aCapo Lagala, dove c’è DomenicoIavarone,secondo storico di Oliver
Glowig, alla sua prima
stagione con la famiglia
Acampora che punta a
nuovi investimenti e
che ha nel Relais Blu a
Mass Lubrensa con la
cucina di Roberto Allocca un altro punto di eccellenza.
Eincittà?Finoraladeterminazione dell’avvocatoRomeononhaavuto proseliti: qui lavora il
giovane Salvatore Bianco e al Comandante è
possibile fare una esperienza di alta gastronomia decisamente appagante.
E mentre Salerno
aspetta ancora il suo ristorante d’albergo, nella vicina Vietri sul Mare
nellostoricoBaiaHotelèstatoricavato un locale mozzafiato dove lavora Lorenzo Cuomo, anche lui allievo di Oliver. È a Benevento città
invece che nello splendido Mulino
dell’Una Hotel ottenuto dalla ristrutturazione dell’ex Pastificio
Rummo ben lavora ormai Angelo
D’Amico, a bottega da Antonello
Colonna.
Che dire? Campania Felix!
AL
COCUMELLA
LACUCINADI
CARLO
MATARESE
CREATIVITÀ
LAPASTAEPATATEDI
NINODICOSTANZO
ELOSCAMPO
CONILCARCIOFO
DIMICHELEDELEO
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Composite IL_MATTINO - NAZIONALE - 12 - 23/08/14 ----
Time: 22/08/14
23:57
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