M Tutte le bufale Barbera, direttore della Mostra di Venezia dai miti (C) greci «È l’anno dei francesi ma l’Italia è di qualità» Il Mattino S.p.A. | ID: 00070799 | IP: 93.62.51.98 ai tempi del web Alberto Barbera, direttore della Come nascono e perché: anche l’antropologia cerca di spiegarlo MACRO www.ilmattino.it [email protected] Se ne raccontano e se ne sono raccontate di tutti i tipi: dal finto matrimonio tra Gesù e Maria Maddalena ai gatti-bonsai allevati in bottiglia. Un excursus tra le bufale si inoltra nella storia e risale nel tempo. Mostra di Venezia che si apre mercoledì, è soddisfatto: «Mi sento ottimista e relativamente tranquillo», dice. «Questo è l’anno dei francesi, ma l’Italia è di qualità». Per il film della Guzzanti che ricostruisce 20 anni di trattativa tra Stato e mafia e per l’opera di Maresco su «Belluscone», dice: «Metto in conto le polemiche». Settembre al Borgo con Albertazzi gran mattatore L’attore tra Shakespeare e l’omaggio a De Filippo La rassegna di Casetavecchia al via il 29 agosto, tra musica e teatro. Tanti i concerti: Irene Grandi, De Crescenzo, Peppino di Capri, Tiromancino, Arbore e l’Orchestra Italiana. La festa finale con Avitabile. LetteraturaGustoAmbienteSocietàCinemaViaggiArchitetturaTeatro Arte Moda Tecnologia Musica Scienza Archeologia Televisione Salute Nessuna regione come la Campania può vantare tante eccellenze: dai bistellati Capri Palace e Hotel Manzi a Ischia dal Cocumella e l’Excelsior Vittoria di Sorrento a Palazzo Avino e Villa Cimbrone vince la dieta mediterranea Preparazioni essenziali, materia prima,e tanti giovani chef impegnati nella ricerca, sommelier al lavoro in cantine da sogno Torna la grande cucina d’albergo ALTA GASTRONOMIA Luciano Pignataro S ono davvero lontani i tempi incuilafrase«cucinad’albergo» faceva arricciare il naso ai gourmet richiamando un menu piatto, banale, senza sapori e privo di qualità. Una delle (poche) cose positive che possiamo registrare in Italia è l’ingresso in alcuni grandi alberghi della gastronomia come polo attrattore della struttura. L’esempio dell’Hilton di Roma con Heinz Beck ha fatto scuola ed è proprioinCampaniachesiregistra lamaggioreconcentrazionedicucine di alta qualità nelle strutture ricettive. Panorami mozzafiato, materieprimedistrepitose,stileleggeroemediterraneoche,anchequando adotta tecniche apprese nelle cucine francesi, non appesantisce ma centra il prodotto principe e puntaad esaltarlo con pochi ingredienti. Protagonistidiquestanuovatendenza, che fa della costa campana uno dei luoghi più ambiti per un giovane che si voglia esprimere al massimo, sono stati Tonino Cacace a Capri Palace e la famiglia CinquedelSanPietroaPositano.Ilprimohafortementevolutounabrigata di alta cucina, diretta prima dal tedesco Oliver Glowig che conquista le due stelle Michelin e poi dal suo allievo Andrea Migliaccio che le ha mantenute. Una squadra che ha nella direzione di Ermanno Zaniniunaguidasicuradopol’ingresso della proprietà turca che ha acquisito il 51%. E una cantina dove volanoChampagne evini campani grazie al sommelier Angelo Di Costanzo. Questo successo ha avuto come conseguenza una positiva imitazione che ha innalzato negli ultimianniillivellodellacucinaisolana, da sempre condannata alla routine dei ravioli e del pesce scottato. Non solo con l’arrivo di Vissani e Gennaro Esposito in Piazzetta, ma anche con l’investimento nella cucina di altre strutture. Citiamo BENEVENTO ÈL’UNICOCAPOLUOGO DIPROVINCIACHEHA ALTACUCINAINHOTEL CONANGELOD’AMICO ALLIEVODICOLONNA Villa Marina e il JK Place dove si sta ben esprimendo Edoardo estatico. A Positano Vito Cinque è un grande animatore gastronomico, in primo luogo chiamando in cucina Alois Vanlangenaeker ed è grazie a lui se si è registrato un forte impulso in alcune delle più belle strutture del mondo, a cominciare daPalazzoAvino,exPalazzoSasso, doveè arrivato Michele Deleo, uno dei cuochi più promettenti del Sud,dotatodigrandetecnica ecre- ” DELEO, GUARINO ETRAMONTANO TRECHEFALTOP INCOSTIERA atività che non disdegna di osare anchenellacartadelristorante.Anche qui al lavoro un bravo sommelier, Roberto Adduono. Ottima la cantinaancheaVillaCimbronedove è lo stesso proprietario Giorgio Vuilleumier,oltreadAntonioAmatoinsala,adesseresommelier.Qui in cucina c’è Giovanni De Vivo. Nell’ultimodecennioperòfinalmente qualcosa ha iniziato a muoversi anche altrove. A Ischia c’è la magia della cucina del Mosaico di Nino Di Costanzo, cuoco bistellato, ossessionato dalla pignoleria e dotato di grande ironia e autoironia che cerca di inserire nei suoi piatti. Ogni ricetta è unevento straordinario che lascia sempre a bocca aperta per la forma salvo poi recuperare il sapore della memoria. Una sorta di Oudini della cucina. AncheilReginaIsabellaharilanciato la cucina con Pasquale Palamaro conquistando la stella e rafforzandoiltourgastronomiconell’Isola Verde. Sul versante sorrentino si moltiplica,finalmentel’offertagastronomica negli hotel. Parliamo di strutture ricche di storia come l’Hotel Cocumella gestito dalla famiglia Del Papa dove ai fornelli c’è Carlo Matarese,cuocodiesperienza,protagonista della prima rivoluzione gastronomica campana con Gennaro Esposito e con Tonino Mellino. Il Cocumella è una esperienza completa perché è l’unica struttura che ha al suo interno una cucina giapponesevera,Coku,conl’accesso dalla strada, dove si dimostra chenon sivivedisolo sushi esashimi e la tecnica giapponese del taglio e della cottura con la materia prima del Golfo regala piatti di una Lusso e gusto A sinistra il Cocumella. In alto Nino Di Costanzo e Andrea Migliaccio ” leggerezzaassolutaetotale.ÈaSorrento che finalmente dopo tanto dormire le strutture si stanno dando una mossa: l’Excelsior Vittoria dadueanniharinnovatotuttochiamando in cucina Luigi Tramontano, in sala la moglie Nicoletta Gargiulo e il sommelier Luciano Esposito,exfigurastoricadellaTorredel Saracino. E se il gigante addormentato, l’unica località dove il turismo è nel sangue di tutti, si sveglia davveroealtriimprenditori capiscono l’importanza della gastronomia, davvero ne vedremodellebelle.Perilmomento dobbiamo spostarciall’HotelAngiolieri nella vicina Vico Equense dove c’è il solidoraccontogastronomico di Vincenzo Guarino subentrato a Michele Deleo che ha ripreso la stella.Nonlontano,aCapo Lagala, dove c’è DomenicoIavarone,secondo storico di Oliver Glowig, alla sua prima stagione con la famiglia Acampora che punta a nuovi investimenti e che ha nel Relais Blu a Mass Lubrensa con la cucina di Roberto Allocca un altro punto di eccellenza. Eincittà?Finoraladeterminazione dell’avvocatoRomeononhaavuto proseliti: qui lavora il giovane Salvatore Bianco e al Comandante è possibile fare una esperienza di alta gastronomia decisamente appagante. E mentre Salerno aspetta ancora il suo ristorante d’albergo, nella vicina Vietri sul Mare nellostoricoBaiaHotelèstatoricavato un locale mozzafiato dove lavora Lorenzo Cuomo, anche lui allievo di Oliver. È a Benevento città invece che nello splendido Mulino dell’Una Hotel ottenuto dalla ristrutturazione dell’ex Pastificio Rummo ben lavora ormai Angelo D’Amico, a bottega da Antonello Colonna. Che dire? Campania Felix! AL COCUMELLA LACUCINADI CARLO MATARESE CREATIVITÀ LAPASTAEPATATEDI NINODICOSTANZO ELOSCAMPO CONILCARCIOFO DIMICHELEDELEO © RIPRODUZIONE RISERVATA Composite IL_MATTINO - NAZIONALE - 12 - 23/08/14 ---- Time: 22/08/14 23:57