X-SCID significa Grave Immunodeficienza Combinata relativa al cromosoma X. È una malattia rara dovuta a mutazioni a carico del gene IL2RG che codifica per la catena γ comune condivisa dai recettori per IL2, IL7… IL2RG recettore di membrana per le citochine Il gene si trova sul cromosoma X e le mutazioni sono recessive, per cui le modalità di trasmissione della malattia seguono le regole dell’ereditarietà legata all’X. Localizzazione: Xq13.1 Sequenza codificante: 1.124 nucleotidi divisa in 8 esoni I precursori dei linfociti originano nel midollo osseo dalle cellule staminali pluripotenti che danno origine anche alle altre linee cellulari ematiche. Nelle fasi precoci della loro maturazione, alcune cellule staminali midollari virano verso lo stipite linfocitario; i progenitori linfoidi danno a loro volta origine ai linfociti T e B e alle cellule NK Immagine al microscopio elettronico di linfociti T (di color viola) che attaccano alcune cellule cancerose La maturazione dei linfociti B dai progenitori, ha luogo nel midollo osseo stesso; per contro, i precursori dei linfociti T, lasciano il midollo e migrano nel timo, dove completano il loro percorso maturativo. La proliferazione dei linfociti T in risposta al riconoscimento dell’antigene è mediata principalmente da una via autocrina: la cellula T che risponde all’antigene secerne citochine che ne favoriscono la crescita, ed esprime al contempo sulla membrana i relativi recettori. Il principale fattore di crescita per i linfociti T è l’IL-2. LINFOCITA T Interleuchina-2 (IL-2) LINFOCITA B CELLULA NK Le Citochine sono un gruppo di proteine o di glicoproteine regolatrici. Esse agiscono come mediatori chimici tra varie cellule ed inducono il loro effetto legandosi a specifici recettori membranali; prendono parte a diversi eventi intracellulari di trasduzione del segnale. Il termine citochina viene utilizzato per indicare “fattori di crescita polipeptidici che controllano la differenziazione e la regolazione delle cellule del sistema immunitario”. Gli interferoni e le interleuchine costituiscono le maggiori famiglie di polipeptidi classificate al momento come citochine. La principale citochina prodotta dai linfociti T vergini è IL-2, la quale induce l’attivazione di geni fino a quel momento silenti e l’avvio della sintesi proteica. La risposta delle cellule bersaglio consiste in modificazioni dell’espressione genica mediante l’azione dei recettori che attivano diverse vie di trasduzione del segnale. Tutti i recettori per citochine sono costituiti da una o più proteine trans membrana, la cui porzione extracellulare è responsabile del legame con la citochina, mentre la porzione citoplasmatica è deputata all’innesco della cascata di segnali intracellulari, in particolare la via di JAK/STAT. Il recettore per l’IL-2 (IL-2R) è formato da tre diverse catene associate non covalentemente, chiamate α, β e γ. Più di 300 mutazioni sono state identificate sparse negli otto esoni del gene. Esse sono principalmente snp, piccole inserzioni, delezioni. Anche se più di due terzi delle mutazioni provoca una mancata espressione genica della proteina, inserzioni e delezioni rendono la proteina non funzionale. La maggior parte dei maschi affetti da X-SCID vengono sottoposti ad attenzioni mediche tra il terzo e il sesto mese di vita. Le caratteristiche della malattia durante il primo anno sono: crescita ritardata assenza di tonsille e linfonodi infezioni virali respiratorie ricorrenti (soprattutto causate da microrganismi opportunisti come Pneumocystis) e gastrointestinali persistenza delle suddette infezioni nonostante le cure convenzionali “bubble boy” : numero dei linfociti T molto basso, linfociti B presenti ma non funzionali, NK scarsi o assenti : l’analisi della sequenza codificante del gene IL2RG L’incidenza di X-SCID è sconosciuta, ma si stima che si almeno 1:50.000 – 1:100.000 nati. Tutti i gruppi etnici sono affetti con ugual frequenza. Trapianto di midollo osseo Terapia genica Adenovirus Retrovirus Liposomi