piano di lavoro del docente

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI”
con sezioni associate: Liceo Classico e Musicale “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787
Liceo Artistico “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223
Liceo Scienze Umane “S. Caterina da Siena” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787
Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131
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Anno scolastico 2014-2015
PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE
Docente: VALENTINI LUCIANO
Disciplina/e: FILOSOFIA
Classe: 5
Sezione associata: A
Monte ore previsto dalla normativa (ore settimanali x 33):99
PROFILO INIZIALE DELLA CLASSE
(Indicare i livelli di partenza osservati nella fase iniziale dell’anno: prerequisiti, conoscenze,
competenze, livelli di impegno, interesse, partecipazione alle proposte didattiche, etc.)
La classe è composta da 25 studenti, di cui soltanto uno di genere maschile. Gli alunni
possiedono complessivamente i seguenti prerequisiti, conoscenze e competenze:
hanno una disposizione d’animo aperta e curiosa verso le origini della civiltà e della
cultura e la scoperta del sapere critico e razionale caratteristico della filosofia;
sono in grado di cogliere la differenza tra discorso fantastico-poetico e discorso
argomentativo;
comprendono le caratteristiche peculiari della filosofia (metodo razionale e obiettivo
teoretico non disgiunti dalla prospettiva pratica) rispetto ad altre forme di
conoscenza (l’arte, la letteratura, il mito);
sanno valutare la tenuta logica di un argomento e il suo valore di verità (possibile,
probabile, assoluto);
sono in grado di leggere brani selezionati dai trattati filosofici e ne sanno decifrare il
senso generale.
Gli studenti presentano un diffuso interesse per gli argomenti filosofici. Infatti spesso
propongono, discutono, ricercano, si interrogano, problematizzano, raggiungendo
talvolta una buona autonomia di giudizio nonostante una diffusa vivacità
comportamentale e qualche problema di attenzione. Tuttavia il livello di impegno non
sempre è adeguato e la partecipazione alle proposte didattiche è piuttosto
discontinua.
FINALITA’/OBIETTIVI della/e disciplina/e
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saper riconoscere le profonde interconnessioni tra filosofia e sapere
scientifico, da una parte, e filosofia e logica, dall’altra;
saper identificare le differenze tra le varie posizioni teoriche;
saper adoperare alcune delle strategie euristiche tipiche del metodo
scientifico, come la connessione tra esperimento e intelletto, l’interpretazione
razionale dei dati ottenuti attraverso l’osservazione, la formulazione di ipotesi
e la relativa verifica;
saper distinguere, dal punto di vista logico, gli enunciati che esprimono stati di
fatto da quelli che tendono a suggerire un’interpretazione valoriale della realtà;
saper analizzare un testo semplice, individuandone le idee portanti.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO PERSEGUITI
dalle indicazioni nazionali per i licei, DI 7/10/2010 (selezionare quelli rilevanti per la propria disciplina)
1. Area metodologica
a. Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori e di potersi
aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.
b. Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed
essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.
c. Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole
discipline.
2. Area logico-argomentativa
a. Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le
argomentazioni altrui.
b. Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a
individuare possibili soluzioni.
c. Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.
3. Area linguistica e comunicativa
a. Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:
a.1 dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli piu
avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico),
modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;
a.2 saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le
implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto
con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale;
a.3 curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.
b. Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalita e competenze
comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
c. Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre
lingue moderne e antiche.
d. Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare
ricerca, comunicare.
4. Area storico umanistica
a. Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali
ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti
e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini.
b. Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più
importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità
sino ai giorni nostri.
c. Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti
(territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e
strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive)
della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea.
d. Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica,
religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero piu
significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.
e. Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e
artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della
necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.
f. Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni
tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee.
g. Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo
spettacolo, la musica, le arti visive.
h. Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui
si studiano le lingue.
5. Area scientifica, matematica e tecnologica
a. Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le
procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle
teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.
b. Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali
(chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i
metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.
c. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e
di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e
modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.
METODI E STRUMENTI
(Indicare metodologie e strumenti che si intendono adottare; attività curricolari ed extracurricolari;
eventuali visite guidate, partecipazione a concorsi, etc. )
Alla lezione frontale di tipo partecipativo, che valorizzi la motivazione, si alterneranno
frequenti momenti di discussione e di dialogo cognitivo e formativo, in cui sarà
stimolata l’attiva partecipazione degli studenti, che proporranno le loro esperienze e
le loro opinioni. Si sottolinea l’importanza di far acquisire un patrimonio di conoscenze
disciplinari, con le seguenti attività: attività realizzate per mezzo dei modelli
esperienziale, motivazionale ed euristico, “mastery learning” (insegnamento per la
padronanza), ricerca-azione, lavoro di gruppo, individualizzazione dell’insegnamento,
lezione guidata, individuazione di parole-chiave.
E’ altresì importante far acquisire competenze per padroneggiare compiti complessi,
con le seguenti attività: individuazione di “nuclei di contenuti” come centri di interesse
e di attenzione; costruzione di mappe concettuali; trattazione sintetica di argomenti;
stimolo del ragionamento logico e dell’espressività.
E’ importante anche dotarsi di un metodo ragionato per risolvere situazioni
problematiche, con le seguenti attività: uso del metodo del “problem solving”
(risolvere problemi) e del “learning by doing” (apprendere attraverso il fare);
relazione interattiva positiva con tenuta dell’attenzione; uso del pensiero convergente.
Si sottolinea infine l’importanza di dare spazio alla dimensione autonoma e creativa,
con le seguenti attività: uso del “brainstorming” e del “role playing” (giochi di ruolo);
stimolo del pensiero divergente.
SCANSIONE DEI CONTENUTI
I. Kant e il dibattito sul criticismo kantiano. Johann G. Fichte e la scelta
dell’idealismo; il movimento dialettico dell’Io e i suoi principi; il ruolo politico dello
Stato. Natura e arte nel primo romanticismo. Friedrich W. J. Schelling e l’idealismo
estetico; la filosofia della natura. Vita e opere di Georg W. F. Hegel; l’idealismo
logico; lo sviluppo della dialettica hegeliana; la Fenomenologia dello Spirito;
l’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio: l’idealismo dialettico come
sistema; l’Idea e la Natura come alienazione dell’Idea; la filosofia dello Spirito.
Ludwig Feuerbach e la genesi della religione; l’alienazione; dalla teologia a un nuovo
umanesimo; dall’antropologia alla religione dell’umanità. Arthur Schopenhauer e Il
mondo come volontà e rappresentazione;il velo di Maya; la volontà di vivere; la
liberazione dal dolore e dalla noia; la “noluntas”. Soren A. Kierkegaard; dall’essenza
all’esistenza come possibilità; i tre stadi possibili della vita. Il positivismo: l’esigenza
di un sapere certo e progressivo. La formazione e le opere di Auguste Comte; la
nascita della sociologia; la filosofia positiva. Karl Marx, tra idealismo e positivismo; la
critica a Hegel e a Feuerbach; sulla genesi dell’alienazione; la prospettiva comunista
come nuovo umanesimo; la concezione marxiana della storia; la coscienza umana tra
struttura e sovrastruttura; dalla crisi della società borghese alla società senza
classi; il “Capitale”: la novità dell’analisi; le contraddizioni interne al modello di
economia capitalistica. Friedrich Nietzsche: dalla filologia alla filosofia, i concetti di
apollineo e dionisiaco; tempo e storia nel pensiero di Nietzsche e l’importanza
dell’oblio; contro la morale dei deboli; la morte di Dio e la dissoluzione della
metafisica; la trasvalutazione dei valori e l’Oltre-uomo (il Superuomo): Così parlò
Zarathustra; l’eterno ritorno e la volontà di potenza. Il pragmatismo strumentale di
John Dewey; l’educazione progressiva. Alle radici della coscienza: il pensiero di
Sigmund Freud. La coscienza come flusso dinamico in Henry L. Bergson; il tempo della
fisica e il tempo della coscienza; lo slancio vitale e la metafisica dell’evoluzione
creatrice; la morale e la religione. Ludwig Wittgenstein tra mondo e linguaggio.
L’empirismo logico del Circolo di Vienna. Il neoidealismo italiano: Benedetto Croce e
Giovanni Gentile. La scuola di Francoforte: Theodor W. Adorno e Max Horkheimer.
Karl R. Popper e il principio di falsificazione.
La ripartizione del monte ore annuale a disposizione sarà collegata inevitabilmente
all’andamento didattico della classe per favorire l’esigenza di eventuali recuperi o
ritardi, molteplici riflessioni e collegamenti ed opportuni approfondimenti.
Il programma verrà scandito in tre ore a settimana.
VERIFICHE
(Indicare il numero e la tipologia delle verifiche che si prevede di svolgere durante l’anno)
Almeno 2 (due) prove orali a quadrimestre.
Una prova orale può essere sostituita da test, con possibilità di recupero mediante
altra prova.
I risultati delle prove sono corretti e discussi in classe.
Non più di una verifica scritta al giorno.
Nei limiti del possibile, si eviterà il sovraccarico di verifiche orali.
CRITERI DI VALUTAZIONE
(Indicare i parametri in base ai quali si intende valutare il profitto e, ove necessario, gli obiettivi
minimi da raggiungere)
CRITERI GUIDA che si utilizzeranno nel processo valutativo:
a) tipologia di verifica:
Verifiche informali in itinere (sondaggi a livello individuale e/o generale):
la valutazione vuol essere formativa; interventi personali dei singoli studenti; libere
discussioni in classe.
Verifiche formalizzate (interrogazioni e prove scritte) come elementi di pari rilevanza
ai fini della certificazione finale dei livelli di preparazione disciplinare:
le verifiche sono strutturate in relazione alle prove scritte ed orali previste.
Esposizione orale e scritta. Quesiti a risposta singola e a scelta multipla. Quesiti
multidisciplinari. Trattazione sintetica dei contenuti disciplinari studiati.
Per quanto riguarda la valutazione, si procede a una valutazione iniziale (livelli di
partenza) in cui sono vagliati i prerequisiti degli studenti, anche al fine di progettare
una corretta programmazione degli obiettivi; quindi una serie di verifiche/valutazioni in
itinere, in cui sono registrati i progressi dei discenti nel loro processo di
apprendimento; infine la valutazione sommativa finale, da cui scaturisce il giudizio
globale di fine anno.
E’ necessario stimolare il senso di responsabilità e la consapevolezza dei discenti,
chiedendo loro di partecipare ad alcune fasi della valutazione, poiché l’autovalutazione
può proporsi come un momento particolarmente qualificante della relazione didattica,
proprio perché in questo momento si gioca una mossa importante per lo stabilirsi di un
rapporto positivo di reciproca fiducia fra docente e discente. Ferma restando la
distinzione dei ruoli e il carattere asimmetrico della relazione didattica, infatti, anche
nella valutazione esiste uno spazio per la negoziazione, che non deve scadere però in
una forma grottesca di mercanteggiamento. Infatti educativamente importante è la
riflessione meta- cognitiva: in essa i ragazzi possono rendersi conto, sotto la guida del
docente, del proprio percorso cognitivo (che cosa hanno imparato, come lo hanno
imparato) e passare eventualmente a considerare l’opportunità di cambiare strategie,
qualora quelle finora seguite non risultino efficaci. A tal proposito è sovente possibile
porre il problema della differenza tra le aspettative e la realtà di un concreto
rendimento e delle difficoltà incontrate.
Importante per lo stabilirsi di un rapporto di fiducia con gli studenti è la chiarezza
della valutazione e la certezza dei criteri: ogni voto o giudizio viene sempre
immediatamente comunicato allo studente interessato, che nel corso dell’intero anno
scolastico ha sempre la possibilità di monitorare la situazione del proprio profitto; i
criteri, oggettivi o sommativi e/o tenenti conto della progressione e dei livelli di
partenza, vengono dichiarati prima dell’inizio della prova.
Ovviamente tutta questa strategia partecipativa sempre tende non ad un ingiusto
appiattimento dei giudizi ma ad una concreta ed oggettiva valorizzazione del merito,
fondata sulla competenza professionale di giudizio del docente in quanto esperto
dell’educazione.
b) trasparenza della valutazione assegnata nelle verifiche orali: ogni voto o giudizio
viene sempre immediatamente comunicato allo studente interessato, che nel corso
dell’intero anno scolastico ha sempre la possibilità di monitorare la situazione del
proprio profitto; i criteri, oggettivi o sommativi e/o tenenti conto della progressione e
dei livelli di partenza, vengono dichiarati prima dell’inizio della prova.
c) tempistica della comunicazione dei risultati delle prove scritte-test, ecc…: non oltre
le due settimane.
CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE
Valutazione sommativa finale, nella quale verrà valorizzata la tendenza al miglioramento
delle strategie d’apprendimento, dei risultati conseguiti, della capacità di elaborazione
critica delle conoscenze e delle competenze, della maturità complessiva della personalità.
Siena, 10/11/2014
Valentini
Il Docente
Prof. Luciano
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