Liasi senza gruppo prostetico ALDOLASI o ALDOLOLIASI Enzimi chiave della glicolisi : scinde il glicide originario in due molecole di altri secondari, per essere riconosciuto Æ il substrato deve essere un chetoso marcato in 1 con P e con la L conformazione del C3. Il chetoso riconosciuto con maggiore efficienza è il Fruttoso- 1-P, l’aldolasi ha nel sito attivo un gruppo terminale di lisina ed un nucleo di istidina che fa da centro di protonazione. + H -His H2C O P HO H H H C C C C C H O H OH OH OH Fruttoso 1 fosfato H2C O P H+-His Enzima H2N-Lys 1 - attacco nucleofilo dell’NH2 sul C=O del chetoso Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry HO H H H C C C C C H O H OH OH OH + Enzima H2N-Lys H 2 – formazione del legame di base di Schiff 1 Meccanismo 3 – protonazione dell’ N con spostamento del doppio legame tra la parte 2-3 a spese del legame C3-C4, il C4 resta in forma cationica e con OH- del mezzo è neutralizzata e diventa gliceraldeide in forma idrata (P) se fossimo partiti da F-1,6-dP o solo gliceraldeide da F-1-P H+-His H2C O P Enzima C HO NH-Lys C H OHH C + OH H C OH H C OH H Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 2 Meccanismo 4 – l’uscita del primo prodotto di reazione modifica il sito attivo Æ ripristino del legame di base di Schiff nella forma originaria e semplice protonazione del carbanione H+-His H2C O P HO H H+ H H C C C C C H O H OH OH OH + H2N-Lys H H2C O P C HOH2C O H+-His Enzima H2C O P OH- Enzima H2N-Lys C O HO C H H OH H C 5 – deprotonazione H C OH dell’azoto e idrolisi del legame di OH base di Sciff Æ si forma H C l’altro prodotto H di reazione. DIOSSIACETONFOSFATO : scissione di un monosaccaride in 2 altre unità monocarboniose Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 3 Aldolasi Mn dei funghi Stesso discorso vale per le aldolasi nei funghi in cui la destabilizzazione si realizza con legame dativo MnÆO e poi il legame diviene covalente ; spostamento dell’insaturazione tra C2 e C3 a spese del legame C3 – C4, anche in questo caso si ha GAP idrata per neutralizzazione degli OH- del mezzo. H+-His H2C O P H+-His H2C O P HO H H H C C C C C H O H OH OH OH Enzima C Enzima HO Mn C H Mn OHH C + OH H C OH H C OH H Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry H C O H C OH H C OH H gliceraldeide 4 Aldolasi Mn dei funghi Il ripristino del legame dativo porta al carbanione sul C3 Æ neutralizzazione per protonazione e liberazione di DIOSSIACETONEFOSFATO H+-His H2C O P C O HO C H Enzima Mn H2C O P - C O HOH2C H+ Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 5 ISOMERASI: cl. 5 5 CLASSE: ISOMERASI AÆB danno la intertrasformazione di 2 isomeri Sottoclasse: tipo di reazione isomerasica catalizzata Sottosottoclasse:tipi di substrato Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 6 5. ISOMERASI: coenzimi Alcune isomerasi sono proteine coniugate con coenzimi di derivazione vitaminica, dei quali sfruttano le proprietà catalitiche che spesso sono ascrivibili ad una differente classe enzimatica (es. effetto ossidoreduttasico o liasico) Altri enzimi hanno centri catalitici metallici oppure R amino acidi nel sito attivo. Nel dettaglio vedremo le caratteristiche di reazione di isomerasi che contengono come coenzima: PALP (derivato dalla VITAMINA B6 ): isomerasi specifiche che agiscono sugli aminoacidi DESOSSIADENOSINA COBALAMIDE COENZIMA (derivato dalla VITAMINA B12): isomerasi delle vie di salvezza metabolica NAD+ o NADP + (derivati dalla VITAMINA PP): isomerasi di monosaccaridi veicolati da nucleotidi difosfati (es. UDFG: uridindifosfoglucoso) Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 7 Isomerasi PALP specifiche che agiscono sugli aminoacidi Coenzima piridossalfosfato Collegano l’aminoacido (attacco NH2 su CHO) Æ legame di base di Schiff Æ formazione del doppio legame Æ transizione verso la struttura chinoide del coenzima con trasporto dei doppi legami Æ il metallo si coordina solo con l’N dell’amino acido. HOOC H2C OH O P OH O CH2 O Base di Schiff CH H2N O Me R O P N HC OH O CH2 HOOC O Me CH R OH N CH2-enzima N CH2-enzima HOOC HC OH O P O OH N CH2 O Me N H C H+ R CH2-enzima Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 8 Isomerasi PALP specifiche che agiscono sugli aminoacidi L’altro legame del metallo è Æ R del sito attivo. Il ritorno delle coordinazioni iniziali ha come effetto Æ ribaltamento della stereoisomeria del C alfa. In questo modo l’amino acido subisce isomerizzazione dalla forma L Æ D reversibilmente. In vivo questa isomerizzazione si ha aa L Å aa D. Questi enzimi sono situati dulle cosidette vie di salvezza metabolica che servono ad eliminare componenti che potrebbero risultare dannosi per gli intermedi o per i prodotti che formano. La reazione si completa con l’idrolisi del legame con liberazione dell’aa trasformato. OHN HC OH O P R O CH2 CH COOH O Me OH N CH2-enzima aa L Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry aa D 9 DESOSSIADENOSINA COBALAMIDE COENZIMA (derivato dalla VITAMINA B12): isomerasi delle vie di salvezza metabolica NH2 N N N N CH 2 O OH OH N N Co + N N CH4 N H2C CH3 CH2 O CH2OH O NH N CH3 H2C O H3C P HO O OH O Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 10 DESOSSIADENOSINA COBALAMIDE COENZIMA (derivato dalla VITAMINA B12): isomerasi delle vie di salvezza metabolica . . CH2 N N H- CH3 N Co N Co N N . H- N N . Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 11 Isomerasi B12 che agiscono sulla isomerizzazione dei glicoli H H C H C OH H - H- C OH + + OH HO H C OH H C X X H- H C HO H C OH H C H OH + X X Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 12 Isomerasi B12 che agiscono sulla isomerizzazione dei glicoli Avvenuta la trasposizione : la posizione destabilizzata riceve nuovamente l’H e l’elettrone. Si è ottenuta la forma idrata di un’aldeide. Il meccanismo: è cambiato il n di ossidazione dei gruppi interessati (C) il gruppo alcolico 2°ha il C con n di ossidazione = 0.il gruppo alcolico 1°ha n ossid. = a +1. Al termine della reazione l’atomo di C del gruppo alcolico 2° ÆmetilenicoÆ0Æ-2. quello che era gruppo OH 1° Æaldeide. Il meccanismo oltre che oxred è anche liasico (aldeide in forma idrata :è come se fosse stata sottratta una molecola d’H2Oche rappresenta solo la struttura che idrata). Questo E è presente in cellule procariote che riescono a utilizzare i glicoli come fonte di carbonio. Di attualità x la depurazione attraverso ceppi batterici selezionati. I ceppi batterici che esprimono queste isomerasi sono in grado di trasformare glicoli Æaldeidi poi ossidate a acidi,legati al CoA e poi metabolizzati regolarmente secondo i cicli metabolici classici. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 13 Isomerasi B12: metil-malonil CoA Queste isomerasi sono poi presenti in tutte le cellule quando sono riferite a un substrato particolareÆil METIL-MALONIL-CoA. Questo substrato si ottiene in una delle vie di salvezza metabolica. Si esprime nelle vie di salvezza Nelle cellule eucarioteÆ vie di salvezza metabolica intramitocondriale :impedire la formazione di ac. Malonico. I CoE B12 isomerasici, quando il substrato è stato riconosciuto dalla apoproteina intervengono togliendo H + 1 e- sempre dalla posizione adiacente alla 1 Si forma il carbocatione in α. Il meccanismo del trasferimento riguarda il Cα destabilizzato e non il C1* ma l’atomo di C più prossimo in grado di cedere H cioè il CH3 in sostituzione. Il C idrogenato cede l’H alla struttura carbocationica recupera un sostituente che in questo caso è il C1 bloccato sul CoAÆnuovo Cα :ex-CH3 in ramificazione dove è stato trasferito il C1. La catena viene linearizzata:trasposizione di legami. La reazione si completa con la cessione di H- al carbocatione sulla catena ormai linearizzata. Dal metilmalonil CoA si Æsuccinil CoA che è un intermedio del ciclo di krebs. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 14 Isomerasi B12: metil-malonil CoA O C H3C O O S CoA CH COOH - HH3C S CoA C C + C H2C COOH O S CoA CH + COOH + H- C S CoA H2C CH2 COOH Metil malonil CoA Succinil CoA Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 15 NAD+ o NADP + (derivati dalla VITAMINA PP): isomerasi di monosaccaridi veicolati da nucleotidi difosfati (es. uridindifosfoglucoso) Ci sono altre isomerasi che usano NAD o NADP con effetto chiaramente ossidoreduttasico. Queste sono implicate nella trasformazione di molti saccaridi. I monosaccaridi con queste trasformazioni non esistono in forma libera ma veicolati su nucleotidi difosfato. (es. UDFG: uridindifosfoglucoso) 1)ossidazione dell’unità monocarboniosa sulla posizione 4 del glucoso che si trasforma in gruppo chetonico. A questo punto: alcune isomerasi possono associare il CoE come facevano le ossidoreduttasi classiche e unirsi poi a un’altra molecola di CoE. Altre danno solo un cambiamento di conformazione e la reazione si ripete in senso simmetrico ma viene a formarsi un isomero (L conf del C4). Altre isomerasi funzionano per trasferimento interno: hanno nel sito attivo il R che puo essere trasferito e poi un Me di transizione con funzione destabilizzante. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 16 NAD+ o NADP + (derivati dalla VITAMINA PP): isomerasi di monosaccaridi veicolati da nucleotidi difosfati L’enzima che opera per trasf interno con il suo metallo riconosce l’O del legame fosfomonoestere presente nel sito attivoÆprima legame dativoÆpoi covalenteÆsi forma il catione fosforico. Il substrato è orientato nel sito attivo dell’enzima in modo da avere il gruppo 6 prossimo al sito di fosforilazione,per cui il catione da facilmente attacca elettrofilo nel gruppo alcolicoprimario e si ottiene il glucosio 1,6dP che è intermedio metabolico e può essere liberato. Il gr6 è prossimo al sito di fosforilazioneÆattacco elettrofilo del P+ sull’OH del C6. Cambiamento di conformazione che porta a un rovesciamento della parte del substrato nel sito attivoÆadesso è il terminale 1 a essere orientatoÆMe il Mn riconosce l’atomo di O del legame fosfoglucosidico e destabilizza col passaggiop del legame dativo a covalente il legame fosfatoossigeno con la formazione del catione fosforico. Il catione fosforico a questo puntodata la prossimità può dare attacco elettrofilo nel gruppo alcolico primario della serina (nel sito attivo). Quindi la serin ritorna nella forma fosforilata. Abbiamo avuto la defosforilazione dell’altra posizione del substrato. Il ritorno a legame dativo consente la protonaz del gruppo gluc e scissione da Me. A questo punto il substrato può uscire dal sito attivo dell’enzime. Quello che era entyrato come Glu 1 P esce come G6P (o viceversa) a seconda delle necessità metaboliche. Sono dette anche MUTASI Æ rappesentano punti di discriminazione metabolica abbasr’tanza importanti. Sono importanti perchè G1P e G6P hanno funzioni diverse. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 17 Isomerasi senza Coenzima Ci sono ancora le isomerasi che funzionano senza Me o CoE ma solo sfruttando gli effetti di protonazione e deprotonazione. Questi effetti permettono di realizzare l’equilibrio fra ALDOSI e CHETOSI importante per mediare gli effetti metabolici. Protonazione del’O carbonilico promuovendo : la stabilizzazione di doppio legame tra C1 e C2 con il C2 che dissocia un H+ Æpoi si ha riassestamento a una forma a pot <. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 18 LIGASI: cl. 6 Ultima classe di enzimi : catalizzano solo reazioni di formazione di legame, sono irreversibili, questi legami possono essere come per le liasi: -C-C-, -C-O- C-N-C-S-P-O-, nella reazione stechiometrica complessiva partecipa X = composto ad alta energia (ATP o altri). Il legame tra le 2 componenti molecolari si forma sempre a spese di ATP, normalmente abbiamo una mole di ATP per mole di legame, tutte le ligasi visto che usano composti ad alta energia hanno sempre un metallo di transizione nel sito attivo (essenziale). Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 19 6. LIGASI: coenzimi Tutte le ligasi sono proteine coniugate in quanto contengono un metallo di transizione nel sito attivo (quasi sempre Mn), necessario per destabilizzare il composto ad alta energia Esistono anche –C-C- ligasi che contengono il metallo e un coenzima di derivazione vitaminica: LIGASI A BIOTINA (VITAMINA H) Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 20 Schema di reazione Reazioni in due tappe, la prima reazione è reversibile : riguarda la formazione di un intermedio ad alta energia che è un’anidride. 1 – da acido libero Æ anidride mista 2 – l’acile è trasferito in una struttra anidridica su ADP liberando P 3 – AMP che trasporta l’acile la prima metà della reazione è sempre in equilibrio, per realizzarla il metallo riconosce un O dei legami anidride dell’ATP Æ promuove la formazione del catione fosforico che darà attacco elettrofilo sull’OH del gruppo acido. Seconda metà della reazione : irreversibile, il metallo destabilizza il nuovo legame di anidride formatosi e allora trasforma la struttura carbossilica in struttra cationica in grado di dare attacco elettrofilo sull’accettore. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 21 C-S ligasi C-S ligasi : la ligasi accetta il CoA che non trasporta acili, il metallo destabilizza i legami di anidride Æ carbossile catione che danno attacco elettrofilo sull’S del CoA. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 22 C-N ligasi Altro esempio di ligasi : saccaridi Æ amino monosaccaridi. Lo stesso metallo dopo questa trasf. Nei rapporti substrato enzima riconosce l’O in 2 che fa parte del substrato e lega il P Æ nuova destabilizzazione e allontanamento Æ formazione del catione in 2. Cosubstrato di questa ligasi è la glutammina, ha sul terminale COOH, legato al C gamma il gruppo semiamidico : può cedere questo R amminico sulla posizione 2 Æ aminazione. Il gruppo NH2 dà attacco nucleofilo sul catione che si è originato dalla rottura dell’O del P Galattoso Æ galattosamina a questo punto su questo substrato possono intervenire transferasi. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 23 -C-O- ligasi Esempio di C-O ligasi: importante per la sintesi proteica : ligasi che fissano ciascuno amino acido sul proprio RNA di trasferimento 1° reazione : destabilizzazione del primo legame dianidride Æ formazione di Ppi formazione catione fosforico sul P del AMP che dà attacco elettrofilo sull’O del carbossile Æ aminoacil adenilato, questi si formano facilmente perchè il sito attivo dell’aenzia può discriminare tra aa Æ la prima metà della reazione su aa molto simili può portare a sovrapposizione fino al 30%. La correzione avviene con la seconda reazione, questa ha come cosubstrato quell’t-RNA che sul 3’ terminale ha la sequenza CCA, si ha riconoscimento specifico, l’errore è di 1\3000 o 1\8000 per trasferimento di aa simili. Il metallo destabilizza l’O del legame anidridico Æ formazione del catione sul carbossile dell’aa Æ questo darà attacco sul’OH 2’ o sul 3’ Æ irreversibili. Si elimina AMP. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 24 POLINUCLEOTIDE LIGASI Polinucleotidi a vario grado di polimerizzazione. Realizzano la saldatura 3’ , 5’ per esempio trasformando la molecola da lineare a circolare o unire 2 segmenti per dare un segmento di ampiezza >. Sono usate nei laboratori dove si utilizzano tecniche di biologia molecolare per saldare frammenti. In vivo il ruolo di completare le catene più lunghe e intervengono nella riparazione del DNA. Ci può essere la riorganizzazione di alcuni tratti, per es. con si ritagliano frammenti non correttiÆligasi legano il frammento corretto. Le ligasi sono dei Me-Enzimi. Operano sui frammnti con 3’ libero e 5’ fosforilatoÆbisogna che agiscano prima E di classe 2 (CINASI), che sono specifiche per riconoscere i 5’ e fosforilarli. Le ligasi riconoscono e ospitano il terminale fosfomonestereo in 5’. Solo adesso parte la reazione ligasica vera e propria. Cosubstrato è rappresentato sempre da ATP. Il Mn riconosce l’O del primo legame lo destabilizzaÆformazione del fosfato cationico liberando pirofosfato. In mancanza di ATP può fornire AMP+ ad esempio il NAD. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 25 POLINUCLEOTIDE LIGASI Il fosfato da attacco elettrofilo sul fosfato in 5’ si ha cosi la prima parte della reazione quella reversibile che marca il terminale 5’con una struttura pirofosforica In conseguenza di questi cambiamenti muta la conformazione del sito attivo che solo a questo punto può accogliere il terminale 3’ libero. Il Mn in conseguenza di cambiamenti della conformazione del sito si trova ad essere molto vicino al legamedianidride. Formaz leg dativo e poi covalente che interrompe il legame P-O e da catione P+. Questo da attacco elettrofilo sull’OH del terminale 3’ libero promuovendo l’unione dei 2 terminali. Quando cambiano i rapporti con il Mn viene rilasciato AMP. Reazione in 2 tempi: 1°- passaggio fosfomonoestere terminale a struttura di anidride pirofosforica (reversibile). 2°-irreversibile destabilizza della struttura, formazione del catione fosforico e attacco nella struttura 3’. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 26 LIGASI A BIOTINA (VITAMINA H) La biotina contiene una struttura eterocliclica fatta da 2 nuclei condensati. La posizione 2 sulla parte tiazolidinica lega una catena N-valerianica; questa serve per unire l’Enz. Unione: leg carbonilico con un residuo di Lys e il complesso Lys-Biotina viene indicato come BIOCITINA. Nel sito attivo dell’enzima la struttura eterociclica della biotina è prossima a un residuo imidazolico di istidina. I 2 eterocicli sono vicini, ci sono Me cofattori interpostiÆ l’interazione fa si che l’N1 sia in forma di AZOTURO nel sito attivo dell’Enz. O Mn O NH HN O NH S NH -N O Lys-E NH CH3 S Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry Lys-E CH3 27 LIGASI A BIOTINA La parte reversibile della reazione ligasica è preceduta da una reazione con un enzima ausiliario. Carbonicoanidrasi ha come Me lo Zn e determina l’addizione di H2O sulla CO2Æacido carbonico in quantità >> a quelle che si avrebbe per l’eq spontaneo tra i due reagenti. -substrato per la reazione è l’ac carbonico che ha accesso al sito attivo dell’Enz. Grazie all’Mn il fosforile+ da attacco elettrofilo sull’O dell’acido carbonicoÆcarbossilfosfato. Questo carbossilfosfato ha: il C porta una δ+ nel sito ativo dell’Enz.:s truttura che può subire attacco dello ione azoturoÆforma leg covalente a spese degli e-di legame C-O del legame anidridico. Liberazione di ac.ortofosforico. Il carbossile si trasf.sull’N1. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 28 LIGASI A BIOTINA CA CO2 + H2O C HO O- HCO3- + H+ + ATP ADP + O HO C O P OO O- O O Carbossil fosfato NH N O NH Lys-E CH3 S OHO C -O P O O- O Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 29 LIGASI A BIOTINA Questa è la parte reversibile della reazione (si può ottenere la retrocessione degli equilibri). Questi cambiamenti a livello del sito attivo fanno abbassare la Kd delle ligasi per il CoA : queste ligasi possono interagire col CoA che accettano non nella forma libera ma in quello con l’acile. Questo è un 1° gruppo di C-C ligasi biotina-dipendenti e dipendenti dal CoA. Il CoA si lega vicino al sito catalitico (in un sito specifico) e il SH che porta l’acile è abbastanza prossima come orientamento Mn che alla struttura carbossibiotina. Negli Acil CoA la struttura è di impedimento alla libera risonanza: il C=O non può risuonare sulla posizione C-S ma solo sull’altra posizione.sul Cα viene a concentrarsi una C negativa. Questa struttura carbanionica viene a trovarsi allineata su 1 legame orientato del Mn e prossimo al legame che il Mn da col carbonile legato col = legame. Il Mn destab.il legame C-N carbossile in forma cationica che da attività nucleofila sul Cα. Abbiamo la carbossilazione del substrato. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 30 1° gruppo di C-C ligasi biotina-dipendenti O HO C O NH N HO O O O NH -N O Lys-E CH3 X-CH-C-S-CoA + O NH S C NH Mn S Lys-E CH3 COOH X-CH-C-S-CoA O Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 31 Sintesi del Metil-malonil CoA O O HO C NH N HO O O Lys-E CH3 CH3-CH-C-S-CoA O NH -N O NH S C + O NH Mn Lys-E CH3 S COOH CH3-CH-C-S-CoA O Propionil CoA Metil malonil CoA Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 32 Meccanismo biotina Æl’E ritorna nella sua struttura inziale pronto per un nuovo ciclo di reazioni. Per le cellule procariote non ci sono problemi. Per le cellule eucariote c’è il problema della compartimentazione : il Malonil-CoA è tossico nel compartimento intramitocondriale. Questa ligasi è però nel comp extram. E’ la molecola che permette la sintesi di acili a lunga catena e cioè di materiale lipidico. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 33 C-C- ligasi Esiste un gruppo di C-C ligasi che usano come Cosubstrato per la seconda reazione acil CoA e’ distribuita intramitocondrialmente Æ rappresenta una via di salvezza metabolica. Le ligasi a biotina e l’isomerasi B12 dip operano insieme perÆsuccinil CoA. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 34 2° gruppo di C-C ligasi biotina-dipendenti Oltre a questa prima categoria C-C ligasica è acilCoA dipendenti. Esiste un secondo gruppo che non ha sito interagente con CoA ma accetta nel sito attivo degli α-chetoacidi. O HO C NH N O O NH S CH3 COOH C O CH3 Lys-E COOH COOH Mn-E C O Mn-E CH2 Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry C O Mn-E CH2 35 Piruvato carbossilasi il trasf avverrà sulla posiz β. La simmetria dei legami del Mn fa si che da 1 substrato e dall’altra col CoE. L’interazione col substrato riguarda un legame dativo Me-O. Cβ può accettare il carbossile. Questo carbanione ha un valore di elettronegatività << del Cα carbanionico. L’altro legame del Mn non riguarda solo più 1 legame orientato una coppia di legami dativi orientati ÆO del carbossile e O sostituente in posiz 2’. Abbiamo prima delle interazioni che promuovono il trasferimento deel Mn dall’atomo N all’atomo di O di COOH con un aumento di circa un fattore 2 della δ+ sul C. A questo punto si realizza la vera e propria destabilizzazione del legame carbossileÆOÆformaz del carbossilecatione il suo attacco sul carbanione. Il carbossile è trasferito sull’ac.piruvicoÆsi ha ac.ossalacetico. Questo è l’E chiave della gluconeogenesi (piruvatocarbossilasi)la strutt C4 dell’ac ossalacetico è importante è l’unità base di entrata delciclo gluconeogenico. In tutti i casi il n do ox del C cambia in riduz.; il carbossile è cosi inserito stabilmente nella molecola del substrato per dera i prodotti finali. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 36 2° gruppo di C-C ligasi biotina-dipendenti: schema del meccanismo -O δ+ C O COOH C O O CH2 NH N O NH S CH3 COOH C O CH3 Lys-E Acido piruvico Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry COOH C O CH2 COOH Acido ossalacetico 37 Lesione biochimica da carenza di VIT H Æalterazioni del metabolismo dei lipidi e dei glicidi. La reazione piruvato carbossilasicaÆparziale blocco di2 vie metaboliche. Questo a livello macroscopico da particolare danno ai tessuti nervosi,muscolari ed epiteliali. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 38 Vitamina F Gli acidi LINOLEICO, LINOLENICO e ARACHIDONICO, con l’acido CLUPANDONICO (sei doppi legami) sono definiti acidi poliinsaturi. Fanno parte del cosidetto COMPLESSO VITAMINICO F che serve a proteggere le membrane biologiche dall’effettto ossidativo dell’ossigeno Infatti sono ANTOSSIDANTI VITAMINICI: la loro porzione poliinsatura si ossida più facilmente dei lipidi di membrana e perciò fungono da “cattura radicali” Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 39 Vitamina F ACIDO LINOLEICO ∆9,12 ACIDO LINOLENICO ∆9,12, 15 Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry •L’acido linoleico è un acido grasso insaturo che è essenziale nei mammiferi, che non sono in grado di sintetizzare doppi legami oltre la posizione ∆ 9. •Pertanto l’acido linoleico e l’acido linolenico sono essenziali nella dieta dei mammiferi poichè hanno doppi legami in posizione 9, 12 e 9, 12 e 15 rispettivamente. •L’acido linoleico è un importante precursore dell’acido arachidonico, che a sua volta è un precursore degli eicosanoidi, una classe che comprende le prostaglandine e i leucotrieni 40 Vitamina F ACIDO ARACHIDONICO (ACIDO cis-5,8,11,14-EICOSATETRAENOICO) L’ACIDO ARACHIDONICO è un acido grasso poliinsaturo che è un importante precursore degli EICOSANOIDI, che comprendono le PROSTAGLANDINE, I LEUCOTRIENI e i TROMBOSSANI. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 41 Vitamina D 1,25 Dihydroxycholecalciferol - 1,25(OH)D3 The most abundant form of vitamin D is D3, called cholcalciferol. Vitamin D is not technically a vitamin, because it is not required in the diet. It arises from uv-photolysis of 7-dehydrocholesterol, an intermediate in cholesterol biosynthesis (see here). Vitamin D regulates calcium and phosphorus metabolism, particularly the synthesis of the inorganic matrix of bone, which consists largely of calcium phosphate. D3 undergoes two successive hydroxylations catalyzed by mixed-function oxidases. The first occurs at carbon 25 in liver. When calcium levels are low, hydroxylation occurs at carbon 1, yielding the active form, 1,25(OH)D3, which stimulates osteoblasts to take up calcium. In the intestine, 1,25(OH)D3 stimulates transcription of a protein that stimulates calcium absorption into the bloodstream. When calcium levels are adequate, hydroxylation occurs instead at carbon 24, yielding the inactive 24,25(OH)D3 form. Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 42 Vitamina D H3C CH3 H CH3 CH3 CH3 H3C CH3 H3C CH3 H H H CH2 HO CH2 HO Vitamina D2 Vitamina D3 Prof. G. Gilardi - Biological Chemistry 43