Ruolo dei linfociti T nella Sclerosi Multipla INTRODUZIONE La Sclerosi Multipla(SM) è una malattia autoimmune e infiammatoria che colpisce il SNC tramite una lenta corrosione della mielina. Non si conoscono esattamente le cause della malattia ma si ipotizza che possano essere coinvolte predisposizioni genetiche coadiuvate da fattori ambientali. Recentemente varie ricerche, condotte su EAE (encefalomielite autoimmune sperimentale) modello animale della SM hanno evidenziato anche l'importante ruolo dei linfociti T negli eventi infiammatori della malattia. Sappiamo che i linfociti T sono responsabili della risposta immunitaria cellulo-mediata e vengono attivati da antigeni, cioè molecole estranee al corpo, riconosciuti tramite la formazione di un complesso molecolare tra il TCR (Recettore delle cellule T) e L’MHC (Complesso di maggiore istocompatibilità) presente sulle membrane delle APC (Cellule presentanti l’antigene) e su cui viene montato l’antigene. linfociti reagiscono verso molecole self è quella del “Mimetismo molecolare”. Secondo questa teoria l’attacco autoimmune sarebbe scatenato da una precedente infezione virale in cui i patogeni presentavano un antigene con un epitope confondibile con la sequenza amminoacidica di molecole endogene come appunto la MOG e la MPB. Da questa infezione si è avuto la generazione di una popolazione di linfociti T memory che penetrati nel parenchima cerebrale DISCUSSIONE Il parenchima cerebrale si figura come un sito immunologicamente privilegiato per la presenza della barriera emato-encefalica. Nonostante ciò nella SM abbiamo un'alterazione della barriera sia a livello giunzionale degli stessi endociti sia tramite una sopraespressione di integrine e selettine sulla superficie dei linfociti che reagendo con ligandi espressi dagli endociti permette ai linfociti di rallentare e attraversare la barriera. I linfociti T, sensibilizzati precedentemente in ambienti periferici, penetrano nel SNC dove riconoscono, tramite forse l’aiuto della microglia, molecole endogene quali la MPB(Proteina Basica della Mielina) o la MOG (glicoproteina oligodendrocita mielinica) capaci di attivarle nuovamente e scatenare un evento infiammatorio tramite produzione di citochine pro infiammatori. I linfociti Th0 attivati si differenziano in linfociti Th1, responsabili dell'infiammazione, linfociti Th2, artefici dell'inibizione dell'infiammazione, e linfociti Th17 che recentemente sia nella EAE che nella SM si sono dimostrati rilevanti nei processi infiammatori. Le Th1 e Th17 penetrate nelle aree del SNC ed iniziano a replicarsi rilasciando citochine pro infiammatorie come IL-2, IL-12, IL17, IL-21, IL-22, TNF e INF-γ, danneggiando gli oligodendrociti responsabili del rivestimento assonale nel SNC e causando poi il danno assonale. I linfociti autoreattivi sono linfociti sfuggiti alle selezione negativa attuata dal timo. Una teoria quasi del tutto accettata che spiega in che modo i si sono attivati riconoscendo come bersaglio un autoantigene. Il mimetismo molecolare si basa sul fatto che il TCR non presenta una specificità assoluta per l’epitope virale ma può legarsi a molecole che presentano una sequenza chimicamente e spaziale omologa. CONCLUSIONE Essendo la SM una patologia multifunzionale dipendente da numerosi fattori è ancora difficile delineare un trattamento risolutivo. Le recenti ricerche in ambito immunologico hanno aperto un nuovo campo di studio su possibili trattamenti che possano rallentare il decorso della malattia mirando a target immunologici, limitando l'attivazione linfocitaria e la migrazione attraverso la barriera emato-encefalica, così da limitare l'insorgere di infiammazioni dannose per la mielina. RIFERIMENTI [1] Manuel A. e Friese Lars Fugger.T cells and microglia as drivers of multiple sclerosis pathology. Brain a journal of neurology 2007 [2] Julie K. Olson. A virus-induced molecular mimicry model of multiple sclerosis. J Clin Invest. 2001 July 15 [3] Amit Bar-Or. Peripheral Immune Activation: The Presumed Trigger of Multiple Sclerosis Relapses. Medascape today [4] Sclerosi Multipla: Definizione, processo infimmatorio, neurodegenerazione e neuroprotezione. Team Salute [5] "Multiple Sclerosis: Hope Through Research," NINDS. September 1996. [6] Gran B, Hemmer B. Molecular mimicry and multiple sclerosis: degenerate T-cell recognition and the induction of autoimmunity. Pubmed.gov 1999 May di Francesco Iuliano