LA RIVOLUZIONE RUSSA - QUARTA PARTE L’economia Era dissestata Per Lenin La socializzazione della terra finì con il creare migliaia di piccole aziende che producevano quasi esclusivamente per l’autoconsumo Tutti i popoli europei si sarebbero sollevati, arrivando alla pace equa e senza annessioni né indennità Progetto irrealizzabile; la Russia firmò la pace con la Germania il 3 marzo 1918 (Brest-Litovsk): la Russia rinunciava alla Polonia, alla Lituania, alla Finlandia, Georgia ed Ucraina e alle province baltiche (regioni importanti per le industrie e i giacimenti minerari) Vinsero grazie a: Organizzazione politica centralizzata Esercito organizzato e sottoposto a rigida disciplina (Armata rossa) Ritiro eserciti stranieri nel 1919 (temevano che la rivoluzione si diffondesse nei loro paesi) La guerra civile fu violentissima: Terrore rosso (violenze compiute dai bolscevichi) Terrore bianco (violenze compiute dai controrivoluzionari) il governo non era in grado di riscuotere tasse, finì con lo stampare carta moneta senza valore e si tornò al baratto Dal 1918 il governo bolscevico attuò una politica economica più autoritaria, poi definita comunismo di guerra: centralizzazione delle decisioni statalizzazione della maggior parte delle attività produttive Terminò nel 1921 con la vittoria dei bolscevichi Primavera 1918 scoppiò la guerra civile: Da una parte il governo bolscevico Dall’altra coloro che volevano restaurare lo zar (con le loro Armate bianche) e le forze politiche che avevano partecipato alla rivoluzione di febbraio Le potenze dell’Intesa reagirono al tradimento russo appoggiando le forze antibolsceviche ed inviando contingenti militari per alimentare la guerra civile Già nel 1917 era stata creata la CEKA, polizia politica, i soviet avevano perso potere e venivano repressi i tentativi controrivoluzionari grazie a un tribunale rivoluzionario Furono assassinati tutti i membri della famiglia imperiale e fu proclamata la Repubblica socialista federativa sovietica russa, con capitale Mosca I bolscevichi abbandonarono il nome di partito socialdemocratico, prendendo quello di Partito comunista di Russia che divenne l’unico partito delegato a condizionare l’attività dello Stato Nel 1918 i bolscevichi aumentarono la repressione e l’autoritarismo Furono messi fuori legge tutti i partiti di opposizione e fu restaurata la pena di morte Il governo incentivò la formazione di comuni agricole volontarie (chiamate fattorie collettive) in campo industriale furono nazionalizzati quasi tutti i settori più importanti scarsi risultati e malcontento tra contadini e operai il divieto di commercio privato portò alla nascita di un enorme mercato nero